
Il biglietto d’acquistare per “L’Ora Legale è: 1) Neanche regalato 2) Omaggio 3) Di pomeriggio 4) Ridotto (Con Riserva) 5) Sempre
“L’Ora Legale” è un film del 2017 diretto da Salvatore Ficarra, Valentino Picone, scritto da Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Edoardo De Angelis, Nicola Guaglianone, Fabrizio Testini, con : Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Vincenzo Amato, Leo Gullotta, Antonio Catania, Tony Sperandeo, Sergio Friscia, Eleonora De Luca, Ersilia Lombardo, Alessia D’Anna, Francesco Benigno, Marcello Mordino, Paride Benassai, Gaetano Bruno, Alessandro Roja.
Cari Italiani e Italiane
L’Italia è un grande Paese. Noi italiani siamo un popolo capace di grande imprese, dotato di talenti ed ingegno.
L’Italia è soprattutto una Repubblica Gattopardiana e il caro Tomasi di Lampedusa lo aveva capito decenni fa scrivendo il suo celebre romanzo.
L’Onestà non è più un valore, un segno distintivo, ma è diventato ormai un mero argomento di propaganda politica.
Guardiamoci allo specchio e ammettiamolo tra noi: l’onestà va anche bene, ma guai se ci toccano il nostro caro orticello.
Esagero? Forse, ma come diceva Giulio Andreotti: “a pensare male si fa peccato ma il più delle volte ci si azzecca”.
“L’Ora Legale” di Ficarra e Picone unisce in modo magistrale il cinismo e il disincanto raccontando il volto e l’anima dell’italiano, e non esclusivamente della borbonica Sicilia.
In un paese della Sicilia, Pietrammare, puntuale come l’ora legale, arriva il momento delle elezioni per la scelta del nuovo sindaco. Da anni imperversa sul paese Gaetano Patanè (Tony Sperandeo), lo storico sindaco del piccolo centro siciliano. Un sindaco maneggione e pronto ad usare tutte le armi della politica per creare consenso attorno a sé. A lui si oppone Pierpaolo Natoli (Amato), un professore cinquantenne, sceso nell’agone politico per la prima volta, sostenuto da una lista civica e da uno sparuto gruppo di attivisti per offrire alla figlia diciottenne, Betti, un’alternativa in occasione del suo primo voto. Salvo e Valentino sono schierati su fronti opposti: il furbo Salvo(Ficarra), manco a dirlo, offre i suoi servigi a Patanè, dato vincente in tutti i sondaggi; mentre il candido Valentino (Picone scende in campo a fianco dell’outsider Natoli a cui è legato, come peraltro Salvo, da un vincolo di parentela in quanto cognato. Al di là della rivalità, però, entrambi mirano ad ottenere un “favore” che potrebbe cambiare la loro vita: un gazebo che permetterebbe di ampliare la clientela, e quindi gli incassi, del piccolo chiosco di bibite posto nella piazza principale del paese.
Il vento del cambiamento che, a fasi alterne, sembra invadere il nostro Paese spingendo gli elettori a votare pensando più al futuro e non al presente, facendo sorridere anche il saggio Giambattista Vico. Corsi e ricorsi della storia e vedendo il film del duo comico siciliano non può venire in mente la storica frase del Presidente del Consiglio Massimo D’Azeglio “Fatta l’Italia, ora si tratta di fare gli italiani”.
Noi italiani non ragionano da comunità, bensì siamo dei micro cosmi che agiamo per il proprio conto personale.
“L’Ora Legale” è un film di denuncia se volerlo essere, evidenziando i limiti e contraddizioni della nostra società.
Lo spettatore ride, sorride di fronte alla rivolta degli abitanti di Pietrammare che stanchi della dolorosa e difficile onestà preferiscono tornare al quieto vivere del clientelismo e corruzione
L’Ora legale è un film corale, godibile, ben scritto e diretto, seppure di taglio televisivo, in modo efficace e lineare.
Paradossalmente le scene in cui sono protagonisti Ficarra e Picone sono probabilmente le meno convincenti e brillanti sul piano del ritmo e pathos narrativo
L’Ora Legale è un film inaspettato che stupisce per forza, ironia e critica dimostrando che il cinema italiano dopo mesi di buio, può tornare a sperare.
Il Finale tragico comico se da una parte piace e convince dall’altra lascia allo spettatore l’amara considerazione che il Gattopardo è un romanzo evergreen.
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