36) La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra (Luca Ricolfi)

“La Mutazione: come le idee di sinistra sono migrate a destra” è un saggio scritto da Luca Ricolfi e pubblicato il 1° novembre 2022 da Rizzoli Editore.

Sinossi:

Le idee non stanno ferme. Le grandi idee, i grandi principi, le visioni del mondo hanno sempre delle radici, come le piante. Ma, diversamente dalle piante, raramente restano dove sono nate. Le idee si muovono, cambiano habitat, come uccelli di passo. È quel che è successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertà di pensiero, cultura come via privilegiata verso l’eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano più lì. Alcune vagano senza meta, altre si sono posate sulla destra. A vagare senza meta è soprattutto l’idea gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari, un’idea ancora viva ai tempi di Togliatti, ma completamente sopraffatta da mezzo secolo di riforme dell’istruzione, che – abbassando la qualità degli studi – hanno finito per bloccare l’ascensore sociale. A posarsi sulla destra, invece, sono state la difesa della libertà di pensiero, contro l’adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro l’incapacità di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre società, Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, determinando una vera e propria mutazione del sistema politico. E azzarda l’ipotesi che sia un’eccessiva celebrazione del progresso ad accecare i progressisti, incapaci di vederne anche i lati oscuri, le falle che alimentano una nuova disperazione sociale, di cui sarebbe bene invece intercettare il grido.

Recensione:

Si dice che nel 2022 non abbia più senso parlare di Destra o Sinistra.

Gli esperti si scaldano nel sostenere il tempo dell’ideologia sia finito e che i cittadini si aspettano dai politici delle  concrete risposte ai problemi sociali e economici che da decenni affliggono il nostro Paese.

Ma è davvero cosi o piuttosto sono i partiti che hanno smesso di fare il loro dovere, snaturandosi come quelli di sinistra ?

Luca Ricolfi fotografa, analizza, evidenzia con lucidità l’ormai evidente quando clamoroso “scambio di ruolo”  avvenuto tra la destra e sinistra nel portare avanti alcuni argomenti e nella difesa  dell’ultimi, un tempo cari e fedeli elettori dei secondi.

“La Mutazione” analizza lo “spostamento” della sinistra  degli ultimi decenni  verso ideali , argomenti e battaglie politiche ben lontane dalla proprie origini,  diventando “ancella” dei diritti civili e sostenitrice della globalizzazione.

Una mutazione che ha allontanato  la base elettorale della  sinistra dai vertici, spingendoli paradossalmente tra le braccia di una destra storicamente “nemica” del ceto operaio.

La destra è diventata agli occhi delle classi più povere e meno erudite, come l’unica  forza in grado di difenderli e sostenerli nelle loro istanze di giustizia ed equità contro i potentati  politici e finanziari.

Luca Ricolfi elenca con precisione analitica e sociale “i passi indietro” compiuti dalla sinistra in campo culturale, scolastico e del merito a favore di battaglie elitarie e dissonanti dal comune sentire del suo popolo.

Ricolfi evidenzia il “cortocircuito” antropologico, storico e culturale di una sinistra incapace di cogliere questa mutazione, lasciando così intere praterie ai partiti populisti /sovranisti.

Una mutazione che ha segnato l’intera Europa , riscrivendo i paradigmi della politica e della rappresentanza.

“La mutazione” è una lettura assolutamente consigliata per comprendere meglio  la nostra società e la travagliata e complessa epoca in cui viviamo.

100) Le otto montagne

“Le otto montagne” è un film di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch. Con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti. Drammatico, 147′. Italia, Francia, Belgio 2022

Sinossi:

Pietro, bambino torinese, va in vacanza con la madre in un paesino della Valle d’Aosta dove abita un solo bambino suo coetaneo, Bruno. I due divengono presto amici a tal punto che i genitori di Pietro sono disposti ad ospitare Bruno per farlo studiare in città. Il padre però non è d’accordo e il bambino diventerà un ragazzo e un uomo che non lascerà mai la montagna. I due però continueranno ad incontrarsi e ristruttureranno insieme una baita prima che Pietro inizi poi a viaggiare nel mondo.

Recensione:

Poteva mancare, al mio sesto Festival di Cannes, almeno un film in concorso tratto da un romanzo best-seller di cui il sottoscritto non ha letto nemmeno una pagina? Domanda retorica! E quest’anno l’aggravante è che il romanzo in questione è stato scritto da un italiano, Paolo Cognetti, e si è pure aggiudicato il Premio strega…

“Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, lo premetto, non è particolarmente consigliato per due categorie di pubblico: per gli amanti del mare e per chi non sopporta i film in dialetto, specie se nordico.

La sceneggiatura – piuttosto lunga, dispersiva e ridondante – racchiude al suo interno più storie e possibili chiavi di lettura. continua su

35)La disperata ricerca d’amore di un povero idiota (PIF)

“ La disperata ricerca d’amore di un povero idiota” è un romanzo scritto da Pif e pubblicato l’otto novembre da Feltrinelli Editore.

Sinossi:

“L’amore non è una formula matematica, non ci si può innamorare facendo dei calcoli.” Almeno questo è quello che pensa Arturo fino a quando rivede un vecchio compagno di classe, l’irritante Gianfranco Zamboni – ora ingegnere informatico. Dopo anni di lavoro a testa bassa, Arturo si è appena reso conto che amici e colleghi nel frattempo si sono sposati o convivono, molti hanno messo al mondo dei bambini e alcuni si sono già separati. Alle soglie dei quarant’anni, è ora di pensare a quel futuro che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Ma come si trova l’anima gemella, la persona che si è proprio sicuri sia quella giusta? L’incontro con il vecchio compagno di scuola sembra un appuntamento con il destino, perché Zamboni è a capo di un progetto sperimentale: una app finalmente efficace nel rilevare l’affinità fra persone. E siccome Arturo è un citazionista accanito, facendo sua la massima di Mae West “Tra due mali, scelgo sempre quello che non ho mai provato prima”, si butta nella sperimentazione. Mentre sembra stia nascendo una simpatia con Olivia, la ragazza dal sorriso raggiante che lavora nella mensa aziendale, l’app gli rivela che ha sette anime gemelle sparse per l’Italia e per il mondo. Nonostante il parere contrario dell’amico Carlo, inguaribile romantico, che lo spinge a uscire con Olivia, Arturo inizia il suo viaggio carico di speranza – ma anche di goffaggine e tanti dubbi. Da Siena alla Svezia, da Dubai alla Groenlandia, scoprirà molto su di sé, sui rapporti di coppia a ogni latitudine, e su cosa sia davvero un’anima gemella. Pif torna al romanzo con la sua voce inconfondibile e lo sguardo intelligente e critico, eppure sempre pieno di tenerezza, sulle contraddizioni del nostro presente, sulle fragilità fra il tramonto delle vecchie certezze e i falsi miti di nuove verità. Un romanzo picaresco ed esilarante sull’amore.

Recensione:

La maggioranza delle donne superata l’età fatidica dei trent’anni comincia a sentire il tintinnio delle lancette del proprio “orologio biologico”,  spaventata di non trovare l’uomo giusto con cui mettere su famiglia.

Tutto altro discorso per l’uomo che stupidamente si sente un eterno Peter pan, latin lover, cacciatore finché non si ritrova vecchio e solo.

Quando è il momento giusto per aprire le porte all’amore?

Quale è l’ età giusta per trovare l’anima gemella?

Esiste davvero l’anima gemella?

L’amore è il sentimento più difficile da raccontare, descrivere dagli scrittori, ma allo stesso tempo è quello più inseguito  dai lettori tra le pagine di un romanzo.

Pif cerca di dare  delle risposte e soprattutto un senso all’amore vissuto, provato dalla generazione over 40, che anzichè scegliere la strada più semplice, ama complicarsi la vita anche in campo sentimentale.

“La disperata ricerca d’amore di un povero idiota” è una commedia romantica ma temperato da una venatura malinconica/esistenziale che rende la lettura godibile e divertente.

Il lettore segue con curiosità la ricerca di Arturo Giammarresi (caro Pif magari è arrivato il momento di cambiare il nome del tuo alter ego letterario e cinematografico) del vero amore utilizzando una fantomatica app inventata da un cinico e sprezzante collega di Arturo.

Pif utilizza l’escamotage narrativo dell’app per evidenziare il suo personale quanto condivisibile insofferenza per l’abuso degli algoritmi ed  in più generale dei social network nelle relazioni sociali.

Tutto è studiato, selezionato, scelto sulla base di paramenti sempre più assurdi ed improponibili, facendo venire meno la spontaneità , istinto e casualità che un tempo erano parte vitale  e gioiosa delle nostre vite.

Pif  ci racconta di un quarantenne che si scopre incompleto, solo , stanco di un lavoro inutile e monotono  presso una grande  multinazionale.

Arturo desidera innamorarsi, creare un legame stabile , così decide d’intraprendere un viaggio per conoscere le sue nove presunte anime gemelle.

Un viaggio che si rivelerà divertente quanto disastroso sul piano amoroso, quanto illuminante sul piano della consapevolezza di sé.

L’amore esiste, ma spesso siamo ciechi nel vederlo davanti a noi. L’amore non aspetta in eterno.

  Arturo capirà amaramente quest’ importante lezione alla fine della sua ricerca.

Una dolorosa lezione che lo renderà pronto davvero , quando la sua anima gemella deciderà di dargli una seconda possibilità.

Un insegnamento che dovrebbe valere per  tutti noi.

99) Masquerade – Ladri d’Amore

“Masquerade -Ladri d’Amore” è un film di Nicolas Bedos. Con Pierre Niney, Isabelle Adjani, François Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle Devos. Thriller, 142′. Francia 2022

Sinossi:

Margot seduce Adrien nella sontuosa villa di Martha, attrice capricciosa sul viale del tramonto. Margot è una femme fatale ghiotta di diamanti, Adrien uno gigolo di star in declino. Amante annoiato di Martha, Adrien perde la testa per Margot che seduce polli benestanti per garantirsi un ricco avvenire. I due si intendono a meraviglia, nel letto e nella vita, dove tramano truffe incredibili a beneficio e a danno dei miliardari della Costa Azzurra. Ma l’abuso di seduzione e la totale mancanza di scrupoli saranno fatali.

Recensione:

L’amore è quel sentimento che in molti sognano, bramano e inseguono per tutta la vita… per poi maledire il giorno in cui l’hanno incontrato! Potrei sembrarvi cinico o estremista, con questa mia affermazione, ma tenetela comunque a mente, dopo aver visto “Masquerade – Ladri d’amore”.

“Masquerade”, purtroppo, non si dimostra all’altezza dei precedenti. Si ha la sensazione che il regista non sia riuscito a decidere quale strada intraprendere o quale messaggio trasmettere al pubblico.

Il film, lungo, si divide in due parti. Nella prima, malinconica, introspettiva e in parte anche autobiografica, ci viene mostrata la vanesia, squallida ed edonistica comunità che popola la Costa Azzurra. In questo “falò delle vanità” esasperato e disturbante – che per certi aspetti rievoca “La grande bellezza” di Sorrentino – ognuno recita una parte, e non può permettersi debolezze. continua su

16)Bulli Stop -Christmas Show

“Bulli Stop – Christmas Show” il 19 dicembre a Roma

By Luca Tommassini il “Flash Show” In collaborazione con il Centro Nazionale Contro il Bullismo

Con la Partecipazione di tantissimi artisti amati dal pubblico

Link alla Locandina: https://drive.google.com/file/d/1bVz_hZ-z1-INXlShNE3tlrZRpBajA852/view?usp=drivesdk
Link al reel: : https://drive.google.com/file/d/1a4jyTmCkvkC7bgQ2wQar34y-rpZOGwRo/view?usp=drivesdk
Link alle foto dei partecipanti: https://collect.wetransfer.com/board/sx9fz82zfslhiru8220221031150803/latest?token=d4b758d1-

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“Bulli Stop – Christmas Show” è il titolo dello spettacolo by Luca Tommassini che si terrà il 19
dicembre alle ore 21 all’Auditorium Conciliazione (Via della Conciliazione, 4 – Roma). Il progetto
è in collaborazione con il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop, a cui verranno devoluti
tutti i proventi, presieduto dalla Prof.ssa Giovanna Pini. (Biglietti in vendita su Ticketone.it).
Uno show inedito, unico e non ripetibile. Una “Flash Art” che darà la possibilità allo spettatore di
assistere all’incontro di numerosi e diversi talenti. Uno spettacolo scritto e provato a distanza per
consentire a tutti gli artisti di dedicarsi con generosità al progetto nonostante i numerosi impegni
professionali. Ed è questo che rende l’evento assolutamente speciale. La regia di Luca Tommassini
prenderà vita seguendo le sensibilità delle esibizioni.
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Lo spettacolo si svolgerà con la partecipazione, in ordine alfabetico, di Francesca Barra, Raoul Bova,
Giancarlo Commare, Maria Grazia Cucinotta, Elena D’Amario, Famiglia De Florio, Alex Di
Giorgio, Maurizio Di Maio, Beppe Fiorello, Katia Follesa, Leo Gassmann, Paolo Genovese,
Claudia Gerini, Giggs K Gole, Jago, Karma B, Achille Lauro, Marco Lodola, Vladimir Luxuria,
Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Alessia Marcuzzi, Simone Nolasco, Ferzan Ozpetek, Giulia
Pauselli, Moreno Porcu, Alessandro Preziosi, Angelo Recchia, Renzo Rubino, Paolo Ruffini,
Marcello Sacchetta, Carolyn Smith, Francesco Sole, Tommaso Stanzani, Luca e Alba Trapanese,
Matteo Valentini, Michelangelo Vizzini.
Lo show si completerà con alcune performance e interventi video di Virginia, Matteo e Andrea
Bocelli, Milly Carlucci, Alessandro Gassmann, Eros Ramazzotti, Giuliano Sangiorgi, Gianmarco
Tamberi, Luca Ward.
La locandina del progetto è costituita dall’Artwork “Fedro” dell’artista Marco Lodola.
“Bulli Stop – Christmas Show” è scritto con Paola Papa con la collaborazione ai testi di Sonia Soldera
e il Casting di Marialaura Papa. Il Direttore della Fotografia è Ivan Pierri, la scenografia è curata da
Noemi Marchica, il Produttore Esecutivo è Emiliano Celsi, assistente alla Direzione Artistica Daniela
Bellini, Coordinamento Direzione Artistica Ilaria Cavola, Graphic Designer Patrizio Ratto, Social
Media Manager Roxana Elena Netea, Ufficio Stampa Cristina Clarizia
Simona Luciani ha curato la ricerca degli sponsor dell’evento.
Fra gli sponsor dell’iniziativa, la tech company Mexedia.

Il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop
Fornisce gratuitamente la prima assistenza legale, pedagogica, neuropsichiatrica e psicologica a tutti i
ragazzi vittime di bullismo e alle loro famiglie. Sostiene le molteplici attività di sensibilizzazione,
prevenzione e contrasto al bullismo ed al cyberbullismo. Tra queste, il Teatro d’AnimAzione
Pedagogico che, nato nei primi anni ’80 da un’idea della Professoressa Giovanna Pini, pedagogista,
fondatrice e Presidente del Centro, utilizza le Arti dello Spettacolo, le Tecniche Sceniche e i Mestieri
del Teatro per formare ed educare. Perché “educare è toccare un’anima per tutta la vita”, dice
Giovanna Pini.
Per tutte le informazioni sul Centro Nazionale Contro il Bullismo -Bulli Stop
https://www.bullistop.com

Ufficio Stampa di BULLI STOP Centro Nazionale Contro il Bullismo www.bullistop.comufficiostampa@bullistop.com

WIKIPEDIA Wikipedia – Giovanna Pini https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanna_Pini
FACEBOOK Bulli Stop – Centro Nazionale Contro il Bullismo https://www.facebook.com/bullistop/
Giovanna Pini Pedagogista https://www.facebook.com/PedagogistaPini/
Giovanna Pini No al Bullismo https://www.facebook.com/groups/giovannapini/
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Ufficio Stampa : Patrizia Simonetti

98)Il Gatto con gli Stivali 2 : L’ultimo desiderio

“Il Gatto con gli Stivali 2 : L’ultimo desiderio” è un film di Joel Crawford, Januel Mercado. Con Antonio Banderas, Salma Hayek, Olivia Colman, Harvey Guillen, Samson Kayo. Animazione, 100′. USA 2022

Sinossi:

Il Gatto con gli Stivali ha appena scoperto di aver esaurito otto delle sue nove vite, e ha incontrato un Lupo Cattivo che gli ricorda come, a questo giro, anche lui dovrà morire. Dunque Gatto va alla caccia di una stella caduta nella Foresta Oscura che possa esaudire il suo più grande desiderio: ripristinare le numerose vite perdute. Ma non è il solo ad avere una grande aspirazione esistenziale, ci sono anche Kitty Zampe di Velluto, Riccioli d’Oro e i tre Orsi e Jack Horner, un megalomane squilibrato uscito da una filastrocca di Mamma Oca. Ad affiancare il Gatto e la (sua?) Kitty c’è un microscopico cane travestito da felino che si offre volontario per la pet therapy ed è l’unico ad essere contento della propria vita così com’è. In una gara di velocità per assicurarsi la Stella dei Desideri tutti i personaggi dovranno rivalutare le loro priorità.

Recensione:

Dopo undici anni dall’ultima avventura da solista ritorna sul grande schermo il più intrepido, temuto e vanesio spadaccino delle fiabe, che abbiamo conosciuto grazie a “Shrek”: il Gatto con gli Stivali.

Ritroviamo il nostro leggendario micio intento a combattere un gigante con le sue armi abituali: la spada, una parlantina incessante e l’ironia. Sembra tutto uguale al passato, se non fosse per un dettaglio: Gatto non ha tenuto il conto delle vite a sua disposizione! E adesso, delle proverbiali nove, gliene resta soltanto una.

Come gestire la cosa? Andando avanti come sempre, in barba al pericolo, oppure appendendo le armi e le velleità da eroe al chiodo e ritirandosi in un centro d’accoglienza per gatti? continua su

97) Riunione di Famiglia -Non Sposate Le Mie Figlie 3

“Riunione di Famiglia – Non Sposate le mie Figlie 3” è un film di Philippe de Chauveron. Con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan, Medi Sadoun, Frédéric Chau. Commedia, 98′. Francia 2022

Sinossi:

Claude e Marie si apprestano a celebrare il loro 40esimo anniversario di matrimonio con una cenetta romantica, ma le quattro figlie vogliono regalare loro una grande festa a sorpresa, invitando anche i rispettivi mariti e suoceri, che arrivano da Cina, Costa D’Avorio, Israele e Algeria. Per Claude, tendenzialmente xenofobo e sostenitore del “crollo dell’integrazione francese”, è un duro colpo, ma per amore delle figlie (e su amichevoli pressioni della moglie) accetta quelli che percepisce come invasori barbari del suo Paese. Anche per i consuoceri la riunione di famiglia non è una passeggiata: i coniugi cinesi si sono legati al dito che Claude non li distingue dai loro connazionali, gli ivoriani si ribellano alla sistemazione pensata per loro, il suocero algerino vorrebbe cantare alla cerimonia con il suo gruppo rock per la disperazione della moglie, e la coppia israeliana è in piena crisi.

Recensione:

Un genitore pensa, o forse si illude, che il proprio compito si esaurisca quando i figli trovano la loro dolce metà e lasciano il nido. E restando in tema di illusioni, forse anche quello di andare d’amore e d’accordo con i partner in questione rientra nel novero…continua su

34)Chi si ferma è perduto (Marco Malvadi e Samantha Bruzzone)

“Chi si ferma è perduto” è un romanzo scritto da Marco Malvadi e Samantha Bruzzone e pubblicato il 18 ottobre 2022 da Sellerio Editore.

Sinossi:

Serena, casalinga ultra indaffarata di un borgo vicino a Pisa, si imbatte casualmente in un cadavere. È quello del professor Caroselli, ottimo musicista e rigoroso insegnante nella scuola locale gestita dalle suore. Serena ha una solida formazione da chimica e un buon lavoro, ma ha scelto di licenziarsi stanca della discriminazione maschilista. Ma la sua identità non si esaurisce nel ruolo di madre di famiglia. Inoltre, la multitasking mamma di due figli e moglie di un distratto scienziato possiede quello che lei chiama «superpotere», un olfatto formidabile e professionalmente coltivato che le consente di distinguere perfino i singoli componenti chimici delle sostanze. Il passaggio da testimone in un caso di omicidio a investigatrice è così inevitabile. L’inchiesta ufficiale è invece condotta da Corinna Stelea, sovrintendente di polizia alta quanto un giocatore di pallacanestro. La coppia indirizza i sospetti verso i traffici del convento che gestisce la scuola. Molti pettegolezzi accompagnano l’indagine e molti segreti saranno svelati. Ma la soluzione sarà la più triste. Serena Martini e Corinna Stelea, i due nuovi personaggi creati dalla collaborazione di un affermato scrittore con una quasi esordiente, ma soprattutto dalla fusione di un punto di vista maschile e uno femminile, hanno giornate così complicate e vere che le loro più banali vicende quotidiane rischiano ogni momento di precipitare nell’acrobatico, nel paradosso, nell’avventura. Come già nella serie del BarLume, è l’affermazione del lato umoristico, o benevolmente assurdo, della vita che introduce nel poliziesco l’elemento comico, a cui in questo romanzo si aggiunge la capacità di rappresentare la sensibilità femminile.

Recensione:

Ammetto d’avere una discreta dose di scetticismo mista ad un’ elevata forma di pregiudizio letterario riguardo i romanzi scritti a quattro mani.

Scrivere un buon romanzo è un’ impresa difficile, complessa, travagliata e se a tutto ciò aggiungiamo il fatto di dover mettere d’accordo l’ego creativo di due scrittori allora è una mission quasi impossibile.

Gli scrittori sono strane creature, disposte a tutto pur di trovare la giusta ispirazione per il libro che gli possa  donare eterna gloria.

Se  poi la coppia di scrittori  sono anche marito e moglie, allora la missione non è più impossibile, ma diventa ai confini della realtà.

Marco Malvadi e sua moglie Samantha Bruzzone hanno voluto sfidare tutto ciò, decidendo di scrivere un giallo unendo i rispettivi talenti sperando di ottenere una chimica perfetta.

“Chi si ferma è perduto” è il risultato di una collaborazione che potremmo definire complessivamente riuscita, ma con ampi margini di miglioramento.

Un giallo ambientato in un piccolo paesino del pisano, nato dalla causale scoperta di un gruppo di mamme in passeggio del corpo del professore di musica, fa scattare da una parte nel memoria del lettore  delle reminiscenze televisive da “La signora in Giallo “e dall’altra il classico plot narrativo dei casi del “Bar Lume”.

“Chi si ferma è perduto” presenta un intreccio narrativo piuttosto classico, lineare,  abbastanza prevedibile negli sviluppi, ma ciò nonostante il lettore si gode la lettura leggera, frizzante, ironica, fatta d’intercalari toscani e soprattutto dei “pensieri e parole” pensante e non pronunciate dalle due protagoniste: Serena Martini chimica disoccupata e mamma a tempo pieno e Corina Stelea,  una poliziotta sveglia quanto insofferente alla stupidità dei suoi superiori.

L’inedita coppia investigativa è simpatica, divertente, complementare, ma ancora da “rodare” in indagini più incisivi ed articolati.

“Chi si ferma è perduto” è un buon primo giallo della coppia Malvadi-Bruzzone, ma ci aspettiamo molto di più perché va bene conoscere la chimica, ma ci vuole ben altro per fiutare una saga di successo.

96)Forever Young

Forver Young è un film di Valeria Bruni Tedeschi. Con Baptiste Carrion-Weiss, Alexia Chardard, Louis Garrel, Léna Garrel, Liv Henneguier. Titolo originale: Les Amandiers. Drammatico, 126′. Francia, Italia 2022

Sinossi

Parigi, 1986. È il momento delle audizioni per entrare nella prestigiosa scuola di recitazione del Théâtre des Amandiers, il cui direttore artistico era il carismatico Patrice Chéreau. Fra i pochi fortunati ammessi ci sono la bella Stella, concupita dal tenebroso e tormentato Etienne come dall’entusiasta Victor, Adèle la rossa e Frank che è già sposato e in attesa di un figlio, una ragazza incinta, un’altra gay, un cantante: tutti intorno ai vent’anni, tutti posseduti dal sacro fuoco della recitazione. È l’epoca dell’amore libero, ma lo spettro dell’Aids comincia già a farsi strada, e sarà destinato a porre fine alla gioiosa promiscuità cui i ragazzi sono abituati; così come le droghe facili taglieranno le gambe a chi fatica a gestire il proprio equilibrio interiore. Qualcuno ce la farà, nel teatro e nella vita, qualcun altro soccomberà alle pressioni di un mondo esterno in cambiamento.

Recensione:

Anche Valeria Bruni Tedeschi ha ceduto al richiamo della nostalgia e dei ricordi, tanto diffuso oggi nel mondo del cinema e della tv, decidendo di condividere col pubblico gli anni della sua formazione.

La prima parte del film è scandita dalle audizioni e dalle selezioni dei candidati, e ci fa conoscere i caratteri e le vite dei protagonisti, la bella Stella (Tereszkiewicz), il tormentato Etiennela rossa Adèle (Brethreau), e soprattutto le motivazioni che li hanno spinti a tentare questa non facile carriera.

In queste sequenze si avverte tutto l’entusiasmo, la gioia e la fiducia di questo manipolo di sognatori talentuosi che sudano sul palco, ascoltano gli insegnamenti dei professori e crescono giorno dopo giorno. continua su

95) Tori e Lokita

“Tori e Lokita” è un film di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne. Con Mbundu Joely, Pablo Schils, Marc Zinga, Claire Bodson, Baptiste Sornin. Drammatico, 80′. Francia 2022

Sinossi:

Lokita è una ragazza che, nell’arrivo in Europa, ha incontrato un bambino, Tori. I due sono diventati di fatto, pur provenendo l’una dal Camerun e l’altro dal Benin, fratello e sorella. Per la legge del Belgio però devono poterlo dimostrare e, non riuscendovi, il lato peggiore della vita è in loro attesa.

Recensione:

Sembra essere scritto nelle stelle di Cannes, che la musica italiana faccia da accompagnamento a film in odore di Palma d’oro. Nel 2019 Gianni Morandi trionfò insieme al coreano “Parasite”. Quest’anno potrebbe essere la volta di Angelo Branduardi con “Alla fiera dell’est”, abbinata al nuovo film dei fratelli Dardenne.

“Tori e Lokita” è una storia commovente, semplice ma potente, e non vorrei correre il rischio di sbilanciarmi troppo, ma se sabato dovesse aggiudicarsi qualche premio sarebbe più che meritato.

Dopo un paio di pellicole alquanto scialbe, i fratelli Dardenne sono tornati a pungere come ai vecchi tempi con una storia di “fratellanza di fatto” anche se non certificata da un legame di sangue. Una sceneggiatura essenziale, come nella migliore tradizione dei due registi, ma che col passare dei minuti cresce in forza e valenza simbolica. continua su