“Confidenza” è un romanzo scritto da Domenico Starnone e pubblicato il 17 Novembre 2021 da Einaudi Editore.
Sinossi:
Pietro vive con Teresa un amore tempestoso. Dopo l’ennesimo litigio, a lei viene un’idea: raccontami qualcosa che non hai mai detto a nessuno – gli propone -, raccontami la cosa di cui ti vergogni di più, e io farò altrettanto. Così rimarremo uniti per sempre. Si lasceranno, naturalmente, poco dopo. Ma una relazione finita è spesso la miccia per quella successiva, soprattutto per chi ha bisogno di conferme. Così, quando Pietro incontra Nadia, s’innamora all’istante della sua ritrosia, della sua morbidezza dopo tanti spigoli. Pochi giorni prima delle nozze, però, Teresa magicamente ricompare. E con lei l’ombra di quello che si sono confessati a vicenda, quasi un avvertimento: «Attento a te». Da quel momento in poi la confidenza che si sono scambiati lo seguirà minacciosa: la buona volontà poggia sulla cattiva coscienza, e Pietro non potrà mai più dimenticarlo. Anche perché Teresa si riaffaccia sempre, puntualmente, davanti a ogni bivio esistenziale. O è lui che continua a cercarla? Dopo “Lacci e Scherzetto”, Domenico Starnone prosegue il suo lavoro di scavo sull’ambivalenza delle persone e delle relazioni. Con uno sguardo insieme complice e distaccato, ci racconta di un uomo inadeguato a sé stesso e alle proprie ambizioni. Ma in realtà ci racconta di noi, di quanto sismico sia il terreno su cui si regge la costruzione della nostra identità.
Recensione:
Ho deciso di leggere il romanzo di Domenico Starnone, dopo aver visto al cinema l’adattamento cinematografico firmato da Daniele Luchetti e Francesco Piccolo.
“Confidenza” di Daniele Luchetti è diventato un positivo “caso cinematografico” anche grazie alle convincenti interpretazioni del cast artistico, in particolar modo di Federica Rosellini nel ruolo di Teresa.
Ero curioso di capire le differenze tra il romanzo e la sceneggiatura del film, le differenze nell’intreccio narrativo e stilistico compiute dal regista pur non snaturando il valore simbolico e soprattutto psicologico della storia.
È naturale che esistano differenze tra il romanzo ed il film, ma in questo caso il secondo non sfigura rispetto al primo.
Domenico Starnone costruisce la storia alternando Pietro e Teresa nelle vesti di narratore, con l’intento di dividere e confondere il lettore in due schieramenti.
Leggendo “Confidenza”, il lettore inizia a porsi degli interrogativi non solo sui due protagonisti, ma anche su stesso e sulla stretta cerchia di amici e familiari a cui affiderebbe una confidenza potenzialmente devastante per la propria reputazione.
Chi ha ragione tra due protagonisti? Chi è la vittima e chi il carnefice?
Esistono davvero dei segreti che una volta rivelati distruggerebbero la carriera e soprattutto onorabilità di un individuo?
“Confidenza” è drammaturgicamente quasi “banale” nell’evoluzione di una coppia che si è amata tanto, prima di scoppiare fragorosamente per colpa di un segreto rivelato. La vera storia, scintilla narrativa inizia dopo la rottura, il tira e molla tra i due non sul rimpianto di un amore finito, ma bensì sul potere e capacità di manipolare la vita dell’altro decidendo di rispettare o meno la consegna del silenzio.
La guerra dei nervi sulla lunga distanza vede Teresa vincente su Pietro, perché il secondo rimane schiacciato da un senso di colpa/vergogna probabilmente esagerato rispetto al reale impatto della confidenza custodita dalla prima.
Domenico Starnone è abile, convincente, talentuoso nell’evidenziare come una persona sotto “ricatto” o meglio convinta d’esserlo, perda la necessaria lucidità, consegnandosi inevitabilmente ai propri peggiori incubi e demoni.
“Confidenza” è una lettura incalzante, angosciante, carica di pathos in cui il “non detto” è il motore narrativo di una storia che lascia al singolo lettore di valutare, condividere e semmai condannare la paura della verità.
Gesù ci ha insegnato che “…La verità vi renderà liberi”, ma nella mente di Pietro, nella nostra ipocrita società, la verità e libertà raramente vanno a braccetto.