140) La Candidata Ideale

Il biglietto da acquistare per “The perfect candidate” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“La Candidata Ideale” è un film di Haifaa Al-Mansour. Con Mila Al Zahrani, Nora Al Awadh, Dae Al Hilali. Commedia drammatica, 101′. Arabia Saudita, Germania 2019

Sinossi:

La candidatura inaspettata di una giovane e determinata dottoressa saudita alle elezioni comunali sconvolge la sua famiglia e la comunità locale, che si misura con la difficoltà di accettare la prima candidata donna della città.

Recensione;

Perché un giovane donna, una professionista stimata che magari ha faticato non poco per farsi strada nel proprio campo, dovrebbe rischiare tutto, impegnandosi in politica?

Prova a rispondere a quella che sembra una domanda retorica – Per nessun motivo al mondo, la risposta – la regista e sceneggiatrice saudita Haifaa Al-Mansour con il suo “The perfect candidate”, una commedia politica nel senso più nobile del genere.

Con garbo e semplicità, la regista evidenzia le contraddizioni e i limiti della società saudita, dove la mentalità maschilista si combina con una diffusa arretratezza culturale, e con la pochezza intellettuale e la pigrizia della classe dirigente, arroccata dietro alle lungaggini burocratiche e a una visione ristretta dell’Islam. continua su

“The perfect candidate”: quando il cambiamento è femmina

139) L’Allieva 3

“L’Allieva 3” è una serie di Fabrizio Costa, Lodovico Gasparini, Luca Ribuoli. Con Alessandra Mastronardi, Lino Guanciale, Dario Aita, Giorgio Marchesi, Tullio Solenghi, Giselda Volodi, Sergio Assisi, Antonia Liskova.
Commedia, giallo. Italia. 2016-in produzione

Sinossi :

Nell’ultima settimana sono stati tre gli argomenti che hanno monopolizzato l’attenzione pubblica e dei media in Italia: le elezioni ragionali, il coronavirus e… “L’allieva”! Il ritorno di Alice Allievi e Claudio Conforti era infatti atteso da milioni di telespettatori.

Recensione:

La conferenza stampa di presentazione ha visto, tra i giornalisti, numeri ridotti per motivi sanitari, ma se l’assenza dei redattori dei siti medi e piccoli è passata inosservata, più rumore ha fatto la scelta della Rai di convocare le new entry del cast invece che gli interpreti storici.

Sia come sia, noi di Parole a Colori non eravamo presenti, non abbiamo potuto scattare foto né girare video, e allora ci siamo chiesti: ha senso, nell’epoca dei social e delle immagini, scrivere solo il classico pezzo di recensione? Non vi annoierò con le nostre considerazioni, ma dal momento che siamo qui potete immaginare quale linea ha prevalso. continua su

“L’allieva”: al via la terza e ultima stagione della serie commedy-gialla

 

138) Lacci

Il biglietto da acquistare per “Lacci” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Lacci” è un film di Daniele Luchetti. Con Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno. Drammatico, 100′. Italia 2020

Sinossi:

In un passato lontano, Aldo ha tradito Vanda e abbandonato i suoi figli a Napoli. A Roma ha ricominciato con Livia, una collega e una “voce” più gentile. In mezzo due figli, Anna e Sandro, che crescono e covano un avvenire di rancori. Vanda tenta il suicidio, Aldo non cede al ricatto ma qualche anno dopo torna a casa e riannoda i lacci sciolti. Aldo e Vanda escono intatti dalla crisi ma è solo apparenza. A guardarli da vicino le crepe e le riparazioni saltano agli occhi. La débâcle è dietro l’angolo, Anna e Sandro pure.

Recensione

Nulla è più importante della famiglia. La serenità dei figli, per un genitore, viene sopra ogni cosa. Non esiste un matrimonio totalmente felice, semmai uno capace di resistere agli alti e bassi della vita.

Famiglia, legami, sensi di colpa, sbandate e ritorni di fiamma: “Lacci” di Daniele Luchetti, film d’apertura di questa sofferta Venezia 77, non si fa mancare nulla sul piano narrativo e dei colpi di scena.

Attenzione, caro spettatore, si tratta di una pellicola destinata a dividere il pubblico e a far discutere. La stampa presente al Lido ha reagito freddamente o quasi, ritenendola solo un modesto e confuso adattamento dell’omonimo e celebre romanzo.

Personalmente imputo a Luchetti e agli altri sceneggiatori di non aver osato fino in fondo nel rappresentare l’involuzione dell’istituzione famigliare e la potenza di ipocrisia e sensi di colpa nel condizionare i legami di coppia, ieri come oggi. continua su

“Lacci”: storia di una famiglia disfunzionale, tra silenzi e ricatti

 

 

137) Undine – Un amore per sempre

“Undine – Un amore per sempre” è un film di Christian Petzold. Con Paula Beer, Franz Rogowski, Maryam Zaree, Jacob Matschenz,
Gloria Endres de Oliveira. Drammatico, 90′. Germania, Francia 2020

Sinossi:

Undine lavora come storica presso il Märkisches Museum di Berlino: il suo compito è spiegare ai visitatori i plastici che raffigurano la città nei suoi progressivi stadi evolutivi. Undine è appena stata lasciata da Johannes, nonostante lui abbia giurato di amarla per sempre. All’improvviso, però, nel bar del museo compare il sommozzatore Christoph, ed è amore a prima vista. Undine ricostruisce la sua vita come Berlino ha ricostruito molteplici volte se stessa, ma una sera Christoph la chiama infuriato perché si sente tradito, dal momento che non gli mai rivelato l’esistenza di Johannes. Come farà Undine a ricucire con Cristoph? E riuscirà a vendicarsi di Johannes, come aveva promesso prima di essere abbandonata?

Recensione;

Le recensioni di titolati colleghi su “Undine – Un amore per sempre” di Christian Petzold, presentato lo scorso febbraio alla Berlinale, evidenziano come si tratti di un film destinato a dividere il pubblico. C’è chi lo amerà, e chi invece vorrà indietro i soldi del biglietto.

Personalmente ho difficoltà a prendere una posizione netta, perché alla fine della visione mi sono ritrovato con più dubbi che certezze.

Certo è che il regista ha provato a rielaborare alla sua maniera la figura mitologica dell’ondina, creatura marina del folklore europeo, con una storia d’amore e vendetta che si sviluppa a Berlino, co-protagonista del film e non solo sfondo passivo.

Ma ci sono diversi elementi che convincono poco. Lo spettatore fatica a trovare una logica e un senso in quello che vede, e alla fine si rassegna al fatto di capire poco e sentire soltanto a pelle. La sceneggiatura – dove si mescolano mitologia, storia d’amore, urbanistica – risulta eccessivamente stratificata e simbolica, emotivamente poco coinvolgente. continua su

“Undine – Un amore per sempre”: un film emozionante ma ermetico

136 ) Baby 1, Baby 2 e Baby 3: Analisi di una “trashata” ai tempi di Netflix

“Baby” è Una serie diretta da Andrea De Sica, Anna Negri e Letizia Lamartire. Con Benedetta Porcaroli,
Alice Pagani, Riccardo Mandolini, Giuseppe Maggio, Claudia Pandolfi, Isabella Ferrari.
Drammatico. Italia, 2018-2020

 

Recensione :

 

La fretta è una cattiva consigliera: un proverbio che si dovrebbe applicare in ogni ambito della nostra vita, in particolar modo se si svolge il delicato ruolo di critico.

Sovente le parole feriscono più della spada, ma citando il filosofo Socrate: “C’è un limite oltre il quale la sopportazione cessa di essere una virtù”. Ecco, la sopportazione del qui presente nei confronti della serie Netflix “Baby” è stata davvero notevole.

In questi anni ho visto stoicamente tutti e 18 gli episodi delle tre stagioni del teen drama “ispirato allo scandalo delle baby squillo dei Parioli”, illudendomi che questa produzione italiana si potesse in qualche modo salvare dal naufragio. Purtroppo non è stato così: “Baby” era partita in modo deludente, ed è finita allo stesso modo. continua su

“Baby”: nella 3° stagione si chiude il cerchio per Chiara e Ludovica

14)Delicious Girls, sbarca in Italia l’agenzia americana della moda digitale

Finalmente arriva in Italia Delicious Girls con Goodfellas Vid, l’agenzia americana digitale più famosa per le modelle, e lo fa con un “Mother nature post covid” europeo che parte dalla Sardegna.

Delicious Girls, l’agenzia americana sempre alla ricerca di nuove bellissime modelle, sbarca finalmente in Italia ed inaugura la sua attività con un European Tour dal nome “Mother nature post covid”. La prima tappa in cui l’agenzia ricercherà delle bellissime ragazze da inserire nei suoi challange video /fotografici è la Sardegna, una delle isole più belle del mondo e da sempre sinonimo di glamour.

Il “Delicious Girls – European Tour” è organizzato dagli americani di Goodfellas Vid, agenzia di Los Angeles che nonostante il Covid-19 non ha fermato l’arrivo nel Vecchio Continente: “In Italia mancava un evento di questo tipo e siamo davvero molto orgogliosi che in Italia ci sia questa prima tappa del tour europeo. Le nostre ragazze sono davvero meravigliose, sono convinto che per molte di loro questa esperienza possa essere un trampolino di lancio. Non scegliamo ragazze con i canoni della moda, ma quelle che possono diventare icone per i social media che rappresentano il futuro”.

Con il suo mare cristallino e le sue location paradisiache la Sardegna sarà la cornice perfetta per le bellezze di casa nostra selezionate attraverso tre criteri fondamentali: la popolarità sui social network, la bellezza mozzafiato e la loro predisposizione a supportare la nostra madre terra. Lo scopo di questa prima tappa è quella di evidenziare le bellezze del nostro pianeta sempre più maltrattato dall’uomo attraverso l’immagine della bellezza femminile, in una sorta di ricerca del passato riscoprendo la natura allo stato primordiale.

Profilo instagram:

Deliciousgirls.it

Futuro sito

Deliciousgirls.it

135) Troppo Freddo Per Settembre (Maurizio De Giovanni)

“Troppo freddo per Settembre” è un romanzo scritto da Maurizio De Giovanni e pubblicato da Einaudi nel settembre 2020

Sinossi:
Cacciarsi nei guai, poi, quando tutto sembra perduto, risolvere la situazione con un colpo di genio e una buona dose di follia: non fa altro Gelsomina Settembre, detta Mina, tanto coscienziosa quanto incantevole – e suo malgrado provocante – assistente sociale presso il Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest (per inciso, del Consultorio Est non c’è traccia). Sempre per una buona causa, però, per correre in aiuto di chi è stato meno fortunato di lei, cresciuta fra gli agi dell’alta borghesia, senza problemi a parte una madre e un fisico «ingombranti». Poco importa se, come accade in questo freddo gennaio, ciò significa mettersi contro una famiglia dal nome pesante, di quelle che nei vicoli della città vecchia decidono ogni cosa. Mina non si tira indietro, anzi, trascina con sé – in una missione di soccorso che corre parallela alle indagini della magistratura, condotte da una sua vecchia conoscenza – le amiche più care. E due uomini resi temerari solo dall’adorazione che hanno per lei.

Recensione:
Secondo appuntamento letterario in pochi mesi per l’assistente sociale Mina Settembre e possiamo già dire con grande convinzione come Maurizio De Giovanni abbia fatto “centro” anche questa volta.
Mina Settembre è già un personaggio letterario amato dai lettori e presto lo sarà anche dai telespettatori grazie all’attrice Serena Rossi.
Mai come in questo la scelta dell’attrice è stata davvero perfetta. Mentre leggevo questo secondo romanzo, immaginavo infatti l’attrice napoletana muoversi sulla scena regalando anima e soprattutto “sostanza” alle parole scritte da De Giovanni.
“Troppo freddo per Settembre” è, a mio modesto parere, uno dei migliori romanzi scritti da De Giovanni, capace nel coniugare magistralmente ironia e dramma in un intreccio narrativo mai banale, incalzante quanto intenso.
“Troppo Freddo per Settembre” costruito inizialmente come un classico giallo, nel corso dell’indagine si rivelerà come bellissima e commovente storia d’amore tra un nonno e la sua adorata nipote
Un nonno disposto al più grande sacrificio pur di garantire un futuro diverso alla propria nipote.
Mina Settembre combatterà la sua personale battaglia contro il pregiudizio sfidando altresì l’omertà del quartiere in nome della giustizia e della verità.
Un romanzo ben scritto, intenso, carico d’umanità che cattura il lettore fin dalle prime pagine, caratterizzato da un crescente ritmo e pathos.
“Troppo Freddo per Settembre” è anche il racconto di una ribellione ad un destino criminale già scritto ed anche in questo caso partito dalla coraggiosa azione di una madre oltre che nonna nel consentire al proprio figlio ed alla sua famiglia di vivere una vita nella legalità.
Amore, pregiudizio e un tocco di buffo romanticismo con le simpatiche schermaglie tra Mina ed il bello quanto impacciato ginecologo Mimmo rappresentano un avvincente e convincente mix drammaturgico ed emozionale di una bella storia originale.
Da una parte Il lettore non potrà non commuoversi con un finale inaspettato e catartico e dall’altro sognare con probabile svolta romantica per Mina.

134)D.O.R.I.A.N.A

” D. O. R. I. A. N. A” è un film di Mariano Lamberti. Con Caterina Gramaglia. Italia 2020

Sinossi:

Cosa succederebbe se una donna gelida e malata di controllo perdesse il lavoro?Probabilmente cadrebbe in depressione, tanto da auto carcerarsi dentro casa… E se scoprisse che i social network sono un potentissimo mezzo di comunicazione, una porta da attraversare per raccontare e scoprire il suo vero io, distruggere l’idea di sé stessa e quindi rinascere? Questa è la storia di Doriana che ha fondato la sua vita sul successo nel mondo della Pubblicità. Ha imparato a venerare la Forma e la Confezione. La creazione autentica, al contrario, la disprezza e la terrorizza. Ad un tratto Doriana perde il lavoro e, per disperazione, si chiude in casa scoprendo, però, che può comunicare con il mondo attraverso i social network. Attraverso il racconto di se stessa in streaming Doriana vivrà un’esperienza esistenziale che la porterà alla distruzione di sé alla ricerca della propria autenticità. La protagonista prenderà, dunque, coscienza del momento catastrofico della sua vita e disinnescherà vecchie ruggini riuscendo finalmente a ricostruirsi e rinascere.

Recensione:

 

Si dice che “la realtà superi qualsiasi fantasia”, ma chi avrebbe potuto immaginare, solo dodici mesi fa, che il mondo sarebbe stato messo in ginocchio da un virus? Che una pandemia avrebbe ridisegnato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere?

Città deserte e 7 miliardi di persone in quarantena: quasi nessuno sceneggiatore si era spinto così in là, scrivendo il suo disaster movie. Ho detto quasi, perché in effetti qualcuno lo ha fatto, ovvero Roberta Calandra che ha firmato un’opera teatrale potente, attuale, avvolgente, che ha rischiato di restare però solo un bozzetto su carta.

Ma il regista Mariano Lamberti ha investito nel progetto, adattandolo per il cinema, e riuscendo nella difficile impresa di girare il suo film in pieno lockdown. continua su

“D.O.R.I.A.N.A.”: Mariano Lamberti dirige un art movie sulla reclusione

133) Guida romantica ai posti perduti

Il biglietto da acquistare per “Guida romantica a posti perduti” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Guida romantica ai posti perduti” è un film di Giorgia Farina. Con Clive Owen, Jasmine Trinca, Irène Jacob, Andrea Carpenzano, Teco Celio, Edoardo Gabbriellini. Drammatico, 106′. Italia 2020

Sinossi:

Benno e Allegra: lui ha superato i cinquanta, è inglese e beve come un dannato; lei, vent’anni di meno, è una blogger di viaggi, con molta fantasia. Entrambi vivono mentendo e non hanno alcuna intenzione di cambiare. Vicini di casa senza essersi mai conosciuti, tutto cambia il giorno in cui lui sbaglia pianerottolo. Il caso porta la strana coppia in una fuga verso posti perduti o dimenticati dove, sostenendosi a vicenda, si riscoprono l’una grazie all’altro.

Recensione:

Quando il nostro equilibrio mentale viene meno, facendoci scoprire deboli, fragili, soli, molto spesso reagiamo chiudendoci, anche fisicamente, al mondo. Lo sanno bene Benno e Allegra, i protagonisti di “Guida romantica a posti perduti” di Giorgia Farina, evento speciale delle Giornate degli autori a Venezia.

I protagonisti del film sono due persone infelici, che non si conoscono nonostante siano vicini di casa da sei anni. Un incontro casuale dà il là a un road movie alla ricerca di luoghi sconosciuti e unici in giro per l’Italia e l’Europa.

La storia è intrisa di sofferenza, dolore e abbandono ma ha anche elementi freschi e briosi e un tocco favolistico che non guasta. La sceneggiatura firmata da Giorgia Farina e Carlo Salsa è piuttosto classica nella struttura e lineare nello sviluppo, ma contiene anche quel tocco umanità e malinconia che permettono allo spettatore di apprezzare ciò che vede. continua su

“Guida romantica a posti perduti”: un viaggio catartico per due anime sole

132) Padrenostro

“Padrenostro” è un film di Claudio Noce. Con Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi, Mattia Garaci, Francesco Gheghi, Anna Maria De Luca. Drammatico, 120′. Italia 2020

Sinossi:

Roma, 1976. Valerio Le Rose è un bambino quando suo padre Alfonso, noto magistrato, subisce un attacco terroristico sotto casa. I genitori pensano che Valerio dorma, invece lui si sveglia e dal balcone assiste a parte della scena, anche se non ne parla con nessuno. Da quel momento la sua infanzia si consuma nella paura e in un costante stato di allerta, mentre i genitori cercano di tenere nascosta a lui e alla sua sorellina Alice la pericolosità della loro esistenza sotto scorta. E l’antica abitudine di Valerio di inventarsi amici immaginari trova una materializzazione in Christian, un ragazzo di poco più grande ma apparentemente molto meno spaventato dalla vita.

Lettera Aperta al Regista Claudio Noce

Gentile Claudio, mi permetto di scriverle queste poche righe dopo aver visto il suo “Padrenostro”, presentato in concorso alla Mostra del cinema, e aver partecipato alla conferenza stampa, ascoltando con attenzione e curiosità le sue parole sulla genesi del film e sulla necessità di realizzarlo in questo momento.

Partecipo come inviato a Venezia solo da pochi anni, ma mi considero un grande appassionato di cinema e quando devo scrivere la recensione di un film mi sforzo di essere il più obiettivo possibile. continua su

“Padrenostro”: il ritratto straziante e bellissimo di un rapporto padre-figlio