Il biglietto da acquistare per “Il cittadino Illustre” è: 1)Nemmeno regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.
Un film di Gastón Duprat, Mariano Cohn. Con Oscar Martínez, Dady Brieva, Andrea Frigerio, Belén Chavanne, Nora Navas. Drammatico, 118’. 2016
“Nemo propheta in patria” dicevano i latini, che avevano capito bene quanto fosse difficile emergere in un ambiente familiare. A maggior ragione se sei un artista, critico verso i potenti e il mal costume della società.
L’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura al cantautore americano Bob Dylan, lo scorso 13 ottobre, ha suscitato numerose polemiche.
In origine il Nobel aveva la funzione di premiare il lavoro di quegli artisti impegnati a migliorare la qualità della vita nel mondo. Oggi, invece, non sembrano mancare neanche in questo campo intrusioni di interessi economici e politici. Ma, in ultima analisi, in campo letterario si tratta di un riconoscimento alla carriera o di uno stimolo per il proseguo dell’attività?
Domanda amletica che si pone Daniel Mantovani (Oscar Martinez) quando, all’inizio de “Il cittadino illustre” di Gastón Duprat, riceve il prestigioso riconoscimento, annunciando però al sorpreso pubblico di Stoccolma di volersi ritirare dalle scene.
Mantovani, dopo il Nobel, si chiude in una sorta di isolamento, rifiutando di presenziare a conferenze e ritiro di onorificenze. Di origini argentine, a sorpresa decide però di accettare un invito dalla sua città natale, Salas, per essere premiato.
In un viaggio che non è solo fisico ma metaforico verso il cuore stesso della letteratura, l’uomo riscoprirà l’affetto e le affinità che ancora lo uniscono al suo popolo, così come le differenze inconciliabili che li separano. Proprio queste daranno il là a un crescendo di violenza, con un finale inaspettato. continua su
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