Il biglietto d’acquistare per “Ho ucciso Napoleone” è : 1)Neanche regalato 2)Omaggio 3)Di pomeriggio 4)Ridotto 5)Sempre
Un film di Giorgia Farina. Con Micaela Ramazzotti, Libero de Rienzo, Adriano Giannini, Elena Sofia Ricci, Iaia Forte, Thony, Bebo Storti. Commedia, 90′. 2015
C’erano una volta le fiabe che insegnavano alle bambine a desiderare, per il proprio futuro, un principe azzurro da sposare, una casa da gestire, dei figli da crescere. C’era una volta l’idea che la famiglia dovesse essere il centro della vita di ogni individuo, un luogo dove sentirsi protetti e al riparo da tutti i mali del mondo. C’erano una volta anche il posto fisso, la pensione e i diritti del lavoratore.
A pensarci adesso tutti questi elementi hanno la consistenza di storie di fantasia, eppure un tempo esistevano davvero. Oggi si ha come l’impressione che alcune di queste “favole” siano state riscritte in chiave dark, da uno scrittore cinico e disilluso.
Chi è, cosa pensa e soprattutto come agisce una donna del 2015? Quali sono le sue priorità? Se prima tutto ruotava intorno alla famiglia, oggi ciò che conta è primeggiare nel lavoro e dimostrare che si può a fare meno di figlie e uomini, ma non delle gratifiche lavorative.
Così almeno la pensa Anita (Ramazotti), una donna in carriera determinata, sicura e bella che dopo aver ottenuto l’agognata promozione a direttore generale dell’azienda farmaceutica Fanelli, viene licenziata senza giusta causa e scopre di essere in dolce attesa. Anita non ha un compagno vicino, ma è da tre anni l’amante di Paride (Giannini), il suo superiore, sposato con figli.
Una cosa appare subito chiara in questo film: il sesso debole, se mai è esistito, non esiste più. Anita è una donna che pianifica, studia e colpisce senza rimorsi né pietà. La protagonista può in certi momenti sembrare al limite della sociopatia, ma poi, osservando da più vicino lei e la sua eccentrica famiglia allargata, si capisce che è diventata così per proteggersi, indossando una corazza per non soffrire più.
Dopo aver perso il posto decide di farla pagare agli ex colleghi, squalificandoli sul piano lavorativo, con l’aiuto di un gruppo di donne in apparenza sbandate e un po’ svampite, ma in vero molto scaltre. Il gruppo, guidato con efficienza dalla protagonista, può contare anche sull’aiuto di un interno all’azienda, l’avvocato Biagio (de Rienzo). Al contempo, Anita decide di portare avanti la gravidanza e diventare madre, più per convenienza che per istinto materno, va detto. Il miracolo della vita, però, può anche cambiare “un monoloch” spietato e poco incline ai sentimentalismi come lei…continua su
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The ticket purchase for “I killed Napoleon” is: 1) Not even gave 2) Tribute 3) In the afternoon 4) Reduced 5) Always
A film by Giorgia Farina. With Micaela Ramazzotti, Libero de Rienzo, Adriano Giannini, Elena Sofia Ricci, Iaia Forte, Thony, Bebo Storti. Comedy, 90 ‘. 2015
Once upon a time fairy tales that teach girls to be desired, for their future, a Prince Charming to marry, a house to manage the children to raise. Once there was the idea that the family should be the center of every individual’s life, a place to feel protected and safe from all the world’s ills. There were once also the permanent position, the board and the rights of the worker.
In retrospect all these elements have the consistency of fantasy stories, but once there really. Today you have the impression that some of these “myths” have been rewritten in key dark, cynical and disillusioned by a writer.
Who is, what he thinks and acts primarily as a woman of 2015? What are your priorities? If before everything revolved around the family, now what matters is to excel in the job and prove that you can do in less than men, and daughters, but not bonuses work.
So at least thinks Anita (Ramazotti), a career woman determined, confident and beautiful that after getting the coveted promotion to general manager of the pharmaceutical Fanelli, is dismissed without just cause and discovers she is pregnant. Anita does not have a close companion, but for three years the lover of Paris (Giannini), his superior, married with children.
One thing is immediately clear in this film: the weaker sex, if it ever existed, no longer exists. Anita is a woman who plans, designs and strikes without remorse or mercy. The protagonist can at times seem on the verge of sociopathy, but then, looking closer she and her eccentric extended family, you know it’s become so to protect themselves by wearing armor not to suffer more.
After losing the place he decided to get back to former colleagues, squalificandoli conducting business with the help of a group of women apparently disbanded and a little ‘airhead, but in truth very cunning. The group, led by the protagonist with efficiency, can also count on the help of a domestic company, the lawyer Biagio (de Rienzo). At the same time, Anita decides to continue the pregnancy and becoming a mother, more for convenience than for maternal instinct, it must be said. The miracle of life, however, can also change “monoloch a” ruthless and not prone to sentimentality as she continues on …
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