12) Emozioni Live a Fiuggi, serata di gala tra moda e spettacolo

Le foto sono state realizzate dal fotografato Alex Patanò

A Fiuggi si è tenuto il gran gala di Emozioni Live presso la piscina del Golf Club. Tante le miss che hanno sfilato e gli artisti che si sono esibiti regalando momenti emozionanti. Tra gli ospiti anche lo showman Antonio Delle Donne e la cantante Tammy.

Appuntamento con il gala di “Emozioni Live – Ricominciamo da Noi” organizzato dal patron Aldo Ferruccio Longo all’Hotel Italia di Fiuggi. La rassegna ogni anno si prepone l’obiettivo di trovare nuovi talenti della musica, ma in questa semifinale ampio spazio anche alla bellezza con la sfilata delle ragazze partecipanti al concorso “Una ragazza per il cinema” e le modelle del portale fotografico “LeFotomodelle.it”. Nel corso del pomeriggio per le ragazze grande vetrina con il workshop con Pino Polesi per un reportage fotografico che verrà pubblicato sul settimanale STOP. La conduzione dello show è stata affidata al sempre brillante e ironico showman Gianni Sajia.

Ben 14 ragazze, 4 miss over e 12 bambini, direttamente dal concorso “Un bambino per lo spettacolo” di Massimo Meschino, hanno sfilato a bordo piscina raccogliendo gli applausi del pubblico. Le uscite sono state tre con le ragazze che hanno incantato sulla passerella in abiti casual, elegante e in costume: Giorgia Angeli, Cristiana Ceccucci, Lavinia Fiori, Marika Romeo, Agata Leonardi, Rachele Licastro, Victoria Marrone, Silvia Terriaca, Martina Genovesi, Valentina Altamura, Dagmara Godza, Michela Cardillo Stagno, Carolina Gil e Federica Lala. Consegnate le fasce Miss Città di Fiuggi a Michela Cardillo Stagno, la fascia Miss Fotogenia a Valentina Altamura e Miss Emozioni Live per la più votata a Carolina Gil.

 

I bambini che hanno sfilato e si sono esibiti nella prova talento sono Domenico Colantuono, Elisa Fiori, Gioia Maria Colantuono, Julia Bednarz, Lorenzo Valente, Scarlett Pannicelli, Aurora Canestrari, Aurora Petrucci, Medea Lo Vetere, Anna Manzo e Syria Pannicelli. Particolarmente commovente l’esibizione della piccola Julia, che ha strabiliato il pubblico cantando a cappella la canzone “Hallelujah” in polacco. Le 4 Miss over Anna “Aniuka” Ozymuk, Enza Capri, Nelly Pappalardo e Tania Bevz hanno regalato un momento contro la violenza sulle donne

Durante la serata si sono esibiti anche il cantante già in gara a Sanremo Giovani Tiziano Orecchio e lo showman Antonio Delle Donne. Applausi anche per la giovanissima ballerina Agata Leonardi e per la giovanissima cantante 12enne Arianna Lavacchielli che ha presentato un suo nuovo inedito “Toc Toc” di grande attualità. Applausi anche per il duo Milò, composto dalla cantante Roberta Torresi e dal marito Paolo alla chitarra con un brano scritto durante il lockdown ma pieno di speranza, il titolo è “Corpi Evanescenti”. Momento cultura con Homar Iafisco che ha presentato il suo primo romanzo “Contro Asmodeo”. Emozionante l’omaggio al maestro Ennio Morricone con 7 ragazze che si sono esibite in una coreografia sulle note di “Debora’s Theme” tratto dalla colonna sonora di “C’era una volta in America”. La giuria di qualità che ha giudicato le tre sfilate delle ragazze ha visto protagonisti il patron Aldo Ferruccio Longo, il parrucchiere e truccatore Andrea Gallozzoli prossimamente protagonista anche alla Milano Fashion Week, la madrina del concorso Emozioni Live Tamy, il popolare conduttore Carlo Senes, il giornalista direttore della rivista InTaste e collaboratore del settimanale MIO Thomas Cardinali e il giornalista Rino Sortino. Splendida la location, una piscina semi olimpionica a fare da cornice all’evento. La regia è stata curata di Alfonso Stagno con riprese tv di Ramset Studio. Le foto del galà sono state realizzate dal fotografo ufficiale di “Emozioni Live” Alex Patanò. L’evento andrà in onda i primi di settembre su Odeon TV.

122) Fuga da Villa Arzilla

Il biglietto da acquistare per “Fuga da Villa Arzilla” è:
Nemmeno regalato. Omaggio (con riserva). Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Fuga da Villa Arzilla” è un film di Christophe Duthuron. Con Pierre Richard, Eddy Mitchell, Roland Giraud, Alice Pol, Henri Guybet. Commedia, 89′. Francia 2018

Sinossi:

Pierrot, Milie e Antoine sono tre tardo settantenni amici da sempre e uniti anche dall’attivismo politico, ma la vita li ha poi portati in direzioni diverse: Pierrot continua a fare l’anarchico rivoluzionario e insieme al suo gruppo d’azione inventa stratagemmi per “grippare la macchina capitalista” e “sfuggire al racket delle autostrade”; Milie, dopo aver girato il mondo, si è ritirato in una casa di riposo; e Antoine, un tempo combattivo sindacalista, vive in campagna insieme alla moglie Lucette, marionettista. Sarà proprio la morte di Lucette a riportare insieme i tre “vecchi forni”, come sono affettuosamente ribattezzati secondo un modo di dire francese. E una rivelazione a proposito della defunta li spingerà ad un rocambolesco inseguimento attraverso la Francia e l’Italia.

Recensione:

 

Negli ultimi anni il cinema europeo e internazionale ha trovato nella terza età – per non dire quasi nella quarta – interessanti spunti drammaturgici ed escamotage creativi per realizzare un nuovo genere.

Gli “anziani” sono diventati personaggi a tutto tondo, protagonisti di storie ricche di colpi di scena e dense d’emozioni dove lo spettatore si è divertito, commosso, stupito, arrivando a pensare che il “finale di stagione” possa avere un significato diverso rispetto ad ammuffire in una casa di riposo.

“Fuga da Villa Arzilla”, adattamento di un fumetto di successo Oltralpe, che arriva in Italia con due anni di ritardo rispetto all’uscita francese, rientra per molti aspetti in questo nuovo filone cinematografico, declinato in chiave road movie.

Una storia dallo stile classico e dalla struttura lineare, che soprattutto nella prima parte risulta piuttosto banale, debole e sotto-tono. Il film scorre via senza alcun sussulto registico o particolare picco emozionale, nonostante la presenza di un cast valido quanto variegato.

L’assenza di originalità e identità rappresentano le più evidenti criticità di un progetto che, nelle intenzioni autoriali e produttive, avrebbe invece dovuto replicare il successo letterario. continua su

“Fuga da Villa Arzilla”: un road movie scanzonato, dove l’età non conta

11) VII edizione dell’International Starlight Cinema Award

Torna la VII edizione dell’International Starlight Cinema Award, riconoscimento assegnato
durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre).
Un’edizione rinnovata senza mai venire meno alla mission con cui è nato nel 2014. Resta, infatti,
l’intento di valorizzare i talenti del cinema nazionale e internazionale (attrici e attori, registi, film). I
premiati vengono scelti tra le eccellenze del Cinema, in quanto testimoni di opere in grado di
rappresentare varie culture, ma anche differenti modi di narrare i mutamenti umani e globali.
Desideriamo anticiparvi due tra i riconoscimenti che l’Academy ha scelto di assegnare per il 2020:


Premio alla Carriera a Valeria Fabrizi e Massimo Dapporto
La cerimonia si svolgerà domenica 6 settembre all’interno della Lounge Campari e sarà
presentata da Anna Pettinelli, conduttrice televisiva e radiofonica (storica voce di Rds ).
L’International Starlight Cinema Award è prodotto da Today di Francesca Rettondini, che lo ha
creato insieme al press agent Giuseppe Zaccaria. Gli ideatori e fondatori quest’anno hanno deciso
di rinnovare i componenti dell’Academy, ponendo l’attenzione nell’unire firme di rinomata
esperienza e background e nuove leve di talento del giornalismo e della critica cinematografici,
con l’intento di dar vita a un confronto generazionale mirato a premiare le eccellenze nel campo
della Settima Arte, valorizzando i volti di lungo corso e quelli emergenti.
Ecco i nuovi membri dell’Academy: Paola Casella (socia del Sindacato Nazionale Critici
Cinematografici Italiani, tra le sue collaborazioni annovera MyMovies), Alessandra De Tommasi
(collabora, tra gli altri, come freelance per Vogue e creatrice di Air Quotes.it), Francesco Del
Grosso (fra i collaboratori di Cinematographe.it), Francesco Gallo (storica firma dell’agenzia
ANSA), Giuseppe Grossi (in rappresentanza di Movieplayer.it) e Maria Lucia Tangorra
(collabora con CineClandestino.it e, tra gli altri, col periodico Red Carpet Magazine, edito in
italiano e inglese).


L’Academy, in accordo col direttivo, ha conferito anche i seguenti premi: Miglior Attore, Migliore
Attrice, Rivelazione Maschile, Rivelazione Femminile, Miglior Film, Autori Internazionali e Premio
al Sociale.


Verranno inoltre assegnati due riconoscimenti a categorie di lavoratori dello spettacolo che da
sempre operano per rendere eccellente il nostro sistema cinematografico.
Tra i premiati degli scorsi anni ricordiamo: Barbora Bobulova, Lou Castel, Carolina Crescentini,
Maria Grazia Cucinotta, Silvia D’Amico, Donatella Finocchiaro (tra le protagoniste de “Le sorelle
Macaluso” di Emma Dante in Concorso quest’anno), Anna Foglietta (scelta come madrina di
apertura e chiusura per l’edizione 2020), Isabella Ferrari, Matteo Garrone, Giancarlo Giannini,
Massimiliano Gallo, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Susanna Nicchiarelli (presente alla
77esima edizione nel Concorso Ufficiale con “Miss Marx”), Al Pacino, Andrea Pallaoro, Claudio
Santamaria, Greta Scarano, Paz Vega, e Lina Wertmüller.
I premi International Starlight Cinema Award verranno anche per questa edizione realizzati dal
maestro orafo Giovambattista Spadafora, noto globalmente per la creatività e l’originalità dei
suoi monili.


Grand Hotel dei Dogi The Dedica Anthology, luxury hotel dalla location esclusiva a Cannaregio,
nel cuore della Venezia più autentica, è partner dell’International Starlight Cinema Award per l’edizione 2020

121 ) L’invenzione di Noi Due (Matteo Bussola)

“L’invenzione di Noi due” è un romanzo scritto da Matteo Bussola e pubblicato da Einaudi Stile Libero nel Maggio 2020.

Sinossi:
«Cominciai a scrivere a mia moglie dopo che aveva del tutto smesso di amarmi». Così si apre questo romanzo, in cui Milo, sposato con Nadia da quindici anni, si è accorto che lei non lo desidera più: non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé. Sembra essersi spenta. Come a volte capita nelle coppie, resta con lui per inerzia, per dipendenza, o per paura. Quanti si arrendono all’idea che il matrimonio non possa diventare che questo? Milo no, non si arrende. Continua ad amare perdutamente sua moglie, e non sopporta di non ritrovare più nei suoi occhi la ragazza che aveva conosciuto. Vorrebbe che fosse ancora innamorata, curiosa, vitale, semplicemente perché lei se lo merita. Ecco perché un giorno le scrive fingendosi un altro. Inaspettatamente, lei gli risponde, dando inizio a una corrispondenza segreta. In quelle lettere, sempre più fitte e intense, entrambi si rivelano come mai prima. Pian piano Milo vede Nadia riaccendersi, ed è felice, ma anche geloso. Capisce di essere in trappola. Come può salvarsi, se si è trasformato nel suo stesso avversario?

Recensione:
“L’amore è eterno, finché dura” è il titolo del film del 2004 di Carlo Verdone che ho rivisto con piacere qualche sera fa in TV.
Era commedia agrodolce sulla crisi e fine di un matrimonio , evidenziando i nuovi bisogni ed emozioni di una coppia di mezza età
Il matrimonio ci viene raccontato inizialmente come il coronamento di un sogno d’amoroso, la celebrazione di un’istituzione sacra e poco tempo dopo come una prigione o peggio come un ergastolo.
Nessuno ad oggi è può stabilire con assoluta certezza quali siano le regole per far funzionare un matrimonio e mantenere almeno parzialmente la passione che spinse due giovani innamorati al gran passo.
Sovente il matrimonio entra in crisi dopo anni di silenzi, reciproca indifferenza, lento quanto inesorabile logoramento emotivo.
Quanti romanzi, film, serie tv hanno raccontato questo “lungo addio” con toni drammatici, ironici o melanconici.
Non avevo mai letto nulla di Matteo Bussola e devo ammettere che è stata complessivamente una felice scoperta letteraria.
“L’invenzione di noi due” è una romantica, malinconica resa di un irriducibile marito innamorato alla dura realtà.
“L’invenzione di noi due” va letta, vissuta come una sorta di “Cyrano de Bergerac” per coppie sposate in crisi.
Il lettore si prepari a vivere un divertente e buffo gioco di seduzione letterario con cui Milo, il nostro protagonista spera di salvare il proprio matrimonio, riaccendendo l’interesse dell’amata moglie Nadia.
Milo ama Nadia come fosse il primo giorno, un amore nato “letteralmente” sui banchi del liceo e causalmente concretizzatosi anni dopo da adulti .
La scrittura ha unito Milo e Nadia, seppure il primo sia diventato cuoco, nonostante gli studi universitari di architettura e la seconda abbia inseguito il sogno di scrivere il romanzo della vita.
Milo non vuole rassegnarsi all’idea che il loro amore sia cambiato, disperso e probabilmente esaurito.
Milo mette per iscritto i propri pensieri, timori e frustrazioni realizza per la prima volta come la propria prospettiva sul matrimonio sia poco realistica e soprattutto incompatibile con quella di Nadia.
Il lettore leggerà questi scambi d’email in un crescendo di emozione, commozione e coinvolgimento auspicandosi un lieto fine anche se narrativamente debole e prevedibile.
Invece Matteo Bussola ci sorprende con un finale inaspettato, forse più giusto e coerente con il mondo reale, ma molto amaro per chi già pregustava un pieno di romanticismo.
“L’invenzione di noi due” è una ballata sull’amore, un alternarsi d’emozioni e ricordi ben strutturata e calibrata nei toni e nel ritmo, offrendo il suggerimento, al lettore, magari in crisi con il proprio partner, d’ affidarsi alla scrittura per risvegliare la passione sopita dalla noia del quotidiano.

10)Una ragazza per il cinema, la finale del Lazio ha assegnato i posti per la finale nazionale di Taormina

Una ragazza per il cinema, la finale del Lazio ha assegnato i posti per la finale nazionale di Taormina

Nella location del ristorante Salsedine di Fiumicino si è svolta la finale regionale del Lazio di Una ragazza per il cinema, 14 le ragazze che andranno a Taormina. Selezionati anche i finalisti per il concorso Una ragazza, un ragazzo e un bambino per lo spettacolo.

Si è svolta mercoledì 19 agosto presso il Ristorante SALSEDINE di Fiumicino (RM), la finale regionale del Lazio del famoso ed ambito concorso nazionale di bellezza e talento Una Ragazza per il Cinema 32° edizione 2020 organizzato da Antonio Lo Presti e Daniela Eramo. L’evento ha visto la partecipazione di ben 24 ragazze che si sono esibite in tre sfilate (elegante, casual, costume) e una prova talento. Serata emozionante che ha visto alla fine la selezione per la finale nazionale di Taormina in programma dal 2 al 7 settembre prossimo delle ragazze SILVIA TERRIACA, SIMONA NOVELLI, MARTINA GENOVESI, VICTORIA MARRONE, ROBERTA ANDREA SOLOMON, VALENTINA ALTAMURA, GIULIA DI STEFANO, CAROLINA ZERO, AURORA MARCHETTI, ALERIA GENNARI, FRANCESCA CIMINO, FRANCESCA DUMITRIU, CHIARA SCARLATO ED ALICE CECCUCCI. La Ragazza per il cinema del Lazio 2020 è Silvia Terriaca, che ha ricevuto la coroncina dal presidente di giuria Alessandro Lopez, Manager artistico, Produttore teatrale, televisivo e fiction e fratello dell’attore Massimo Lopez. Oltre a lui in giuria anche il regista e produttore di format televisivi Alfonso Stagno,il disturbatore della tv Niki Giusino, il presentatore tv Carlo Senes, il giornalista di PaeseRoma.it Paolo Miki D’Agostini, l’attore Jano De Gennaro, l’attore Giovanni Brusatori, l’attore Giulio Di Corato, l’attore Niccolò Centioni, la Fashion Designer Maria Nanette ed il Patron del concorso Emozioni Live – Ricominciamo da Noi premio in onore di Lucio Battisti Aldo Ferruccio Longo.

Il produttore Alfonso Stagno ha annunciato che le finaliste nazionali potranno iscriversi gratuitamente al portale fotografico lefotomodelle.it e le ha invitate al prossimo evento in programma a Fiuggi per il 29 agosto nell’ambito delle selezioni per il Lazio si Emozioni Live, mentre il presentatore Carlo Senes ha scelto 7 ragazze che lo affiancheranno nella conduzione del suo programma sull’emittente televisiva Canale 10, e sono Silvia Terriaca, Martina Genovesi, Victoria Marrone, Valentina Altamura, Simona Novelli, Francesca Cimino e Aurora Marchetti.

Consegnate anche le 8 fasce di accesso alla finale regionale di Una Ragazza, Un Ragazzo, Un Bambino per lo Spettacolo sono invece andate a Cristina Vatra, Denisa Vatra, Marica Romeo, Jessica Magnante, Lavinia Fiori, Eleonora Stramazzi, Dagmara Gozdz e Consuelo Onofri. Durante la serata è stato nostro gradito ospite il cantante Mattia Carola in arte MR CARTOON che ci ha deliziato con qualche suo brano ed il bravissimo Simone Esposito che ha affiancato il bravissimo presentatore showman Antonio Delle Donne. A distanza sono arrivati gli interventi telefonici del Patron Antonio Lo Presti per fare gli auguri a tutte le ragazze ed i loro accompagnatori dandogli appuntamento a Taormina e, con grande gradita sorpresa da parte di tutti, la telefonata di auguri e saluti del famosissimo attore Massimo Lopez che ha anche imitato Maurizio Costanzo.

 

L’evento è stato organizzato dalla MTM EVENTS, che con il Presidente Massimo Meschino, il Vice Presidente Thierry Mandarello, ed il loro staff composto dal fotografo ufficiale Lazio e Molise Mario Buonanno, dal regista ufficiale Lazio e Molise Michele Conidi e dal collaboratore delegato MTM EVENTS di Roma Nord Mirko Ferranti e la delegata MTM EVENTS per la Campania Antonella Russo.

Le foto sono di Mario Buonanno :

120) Il Grande Passo

Il biglietto da acquistare per “Il grande passo” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Il Grande Passo ” è un film di Antonio Padovan. Con Stefano Fresi, Giuseppe Battiston, Flavio Bucci, Francesco Roder, Camilla Filippi. Commedia, 96′. Italia 2019

Sinossi:

Mario vive a Roma, Dario nel Polesine. Mario ha una ferramenta, Dario un casolare. Mario segue le regole, Dario le disprezza. Figli dello stesso padre e di madre diversa, Mario e Dario sono fratelli ma non hanno niente in comune. Lontani e spaiati, condividono soltanto il dolore dell’abbandono paterno. La follia di Dario, genio incompreso dell’ingegneria aerospaziale, provoca suo malgrado la loro riunione. Dopo un tentativo di lanciarsi sulla Luna finito con un campo incendiato e la denuncia del vicino, Dario viene condannato al ricovero coatto ma l’intervento provvidenziale di Mario cambia il corso degli eventi e punta la Luna.

Recensione:

Parafrasando la storica frase detta da Neil Amstrong non appena sbarcato sulla Luna nel 1969 – “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l’umanità” – ci piace pensare che “Il grande passo”, opera seconda di Antonio Padovan, in uscita il 20 agosto, possa segnare l’inizio di una rinascita per il nostro cinema.

Presentato al Torino Film Festival 2019, il film ha “eroicamente” resistito alle lusinghe dello streaming attendendo la fine del lockdown per poter essere proiettato in sala. Una scelta coraggiosa, che ci auguriamo di cuore venga premiata al box office.

“Il grande passo” è una fiaba moderna, una storia di fratellanza ritrovata e di folle resistenza alle ingerenze del mondo, che molto spesso mette i bastoni tra le ruote ai sognatori.

Il regista ha dichiarato apertamente di aver omaggiato e in alcuni passaggi persino copiato lo stile di Carlo Mazzacurati e Steven Spielberg, che in modo differente hanno influenzato la sua carriera.

La storia è semplice, lineare ma anche intensa, profonda ed emozionante come solamente quelle dotate di un quid in più sanno essere. La sceneggiatura è avvolgente, sincera, carica di pathos. Le umane fragilità, persino la follia, qui non sono viste come debolezze ma piuttosto come il motore per riscattarsi da una vita fino a quel momento avara di amore e riconoscimenti. continua su

“Il grande passo”: una commedia agrodolce con due grandi protagonisti

119) Il Concerto dei destini fragili (Maurizio De Giovanni)

“Il concerto dei destini fragili” è un romanzo scritto da Maurizio De Giovanni e pubblicato da Solferino Editore il 6 Agosto 2020.

Sinossi:
Il dottorino, l’avvocato, la donna dell’Est che fa la domestica. Tre persone che potrebbero non incontrarsi mai, non hanno nulla in comune.
L’avvocato è immerso in una vita da privilegiato e nel rimpianto di un unico amore perduto. La donna lotta per la sopravvivenza e per offrire un futuro migliore a sua figlia. Il dottorino vive per il lavoro, una vocazione che gli è costata il sogno di una famiglia. Fino a che la realtà non si capovolge e queste tre persone qualcosa in comune ce l’hanno. Una cosa piccolissima, invisibile. Che cambia le carte in tavola per ciascuno in modo diverso, portando in superficie la trasgressione, la disperazione, il coraggio.

Questa è la storia dell’intreccio dei loro destini ma è anche molto di più: è una profonda ricognizione nel mistero della mente messa a confronto con l’amore e la paura, con la responsabilità e la morte.
Il romanzo di Maurizio de Giovanni sorprende e commuove per la sua intensità letteraria e umana. Perché le vite di questi tre personaggi sono le nostre e questa storia parla di noi. Dei dilemmi che segnano ciò che siamo, dei fantasmi che abbiamo dentro, della forza di cui siamo capaci quando decidiamo di affrontarli.

Recensione:
Speravamo davvero che tutto andasse bene.
Ci siamo illusi che da questa pandemia saremmo usciti come persone migliori.
Abbiamo promesso che nulla sarebbe stato come prima.
Abbiamo applaudito i nostri medici ed infermieri. Li abbiamo definiti “eroi”
Un’illusione caduta con l’arrivo dell’estate.
Un’Estate 20020 dove gli italiani ballano ripetendo il grottesco mantra mondelliano “Non c’è né Covid”, dando vita ad una tragicomica forma di rimozione collettiva.
Un ‘immagine sconfortante dell’Italia e dell’italiano che il sottoscritto fatica a comprendere ed accettare.
Fortunatamente Maurizio De Giovanni mi ha regalato con “Il Concerto dei destini fragili” una toccante interruzione da questa triste quotidianità.
De Giovanni non lo nomina mai il Covid 19, è sufficiente definirlo il maledetto virus per riportare il lettore nei difficili ed estenuanti mesi del “lockdown”.
“Il Concerto dei destini fragili” è il racconto del nostro lockdown visto, vissuto e provato da tre diverse prospettive.
Tre storie di solitudine, determinazione professionale ed amore che inizialmente appaiono distanti e lontani tra loro, ma che piano piano quanto tragicamente si toccheranno fino a mescolarsi sul piano narrativo e soprattutto emozionale .
Il virus, e le nefaste conseguenze del lockdown sono rappresentate, incarnate dal Dottore, l’Avvocato e Svetlana.
Tre personaggi magistralmente tratteggiati da De Giovanni, mostrandoci le diverse sfumature dell’animo umano.
La nobiltà d’animo risplende nel buio, ma ancora di più vengono fuori le miserie, l’egoismo e l’avidità del singolo individuo.
Il “dottorino” così sopranominato dai colleghi dell’ospedale, non tanto per la sua giovane età quanto piuttosto per la sua indole gentile e premurosa.
Un giovane medico che sta lottando da settimane contro un nemico invisibile rifiutandosi di dover “scegliere” quale paziente intubare e chi no.
L’ ‘avvocato ricco ed ambizioso, ma incapace di sopportare la fine di un amore.
Così “complice” il virus completerà il suo personale quanto insensato percorso autodistruttivo.
Il virus ha accentuato le differenze sociali amplificando le difficoltà economiche di chi lotta ogni giorno per sbarcare il lunario.
La storia Svetlana è quella più straziante, drammatica, dolorosa che lascerà il lettore attonito e soprattutto commosso nello scoprire il coraggio e dignità di una madre ai tempi di una pandemia.
“Il Concerto dei destini fragili” è una lettura potente, coinvolgente, dolorosa, incalzante che consigliamo di fare come indispensabile vaccino contro le stupidaggini dilaganti nell’estate del “Non c’è né Covid”.

118) La Salita Dei Saponari (Cristina Cassar Scalia)

“La Salita dei Saponari” è un romanzo scritto da Cristina Cassar Scalia e pubblicato il 16 Giugno 2020 da Einaudi Editore.

 

Sinossi:

Solo un caso molto complesso può distogliere, anche se per poco, il vicequestore Vanina Guarrasi dalla caccia ai propri fantasmi e riportarla in azione. Anzi, qualcosa di più di un caso: un intrigo internazionale all’ombra dell’Etna. Esteban Torres, cubano-americano con cittadinanza italiana e residenza in Svizzera, viene trovato morto nel parcheggio dell’aeroporto di Catania; qualcuno gli ha sparato al cuore. L’uomo ha un passato oscuro, e girano voci che avesse amicizie pericolose, interessi in attività poco pulite. Eppure le indagini sono completamente arenate: nessun indizio che riesca a sbloccarle. Questo finché a Taormina, dentro un pozzo nel giardino di un albergo, si scopre il cadavere di Roberta Geraci, detta «Bubi». Torres e Bubi si conoscevano. Molto bene. Con l’aiuto della sua squadra e dell’immancabile Biagio Patanè, commissario in pensione che non ha perso il fiuto, Vanina riporterà alla luce segreti che hanno origine in luoghi lontani. Ma non potrà dimenticare gli incubi che la seguono fin da quando viveva a Palermo. Questioni irrisolte che, ancora una volta, minacciano di metterla in pericolo.

 

Recensione

“Non c’è due senza il tre” recita un popolare proverbio.

Un proverbio quanto mai applicabile e condivisibile per il terzo romanzo firmato dalla Dott.ssa Cristina Cassar Scalia, avendo come protagonista il vicequestore Garrasi.

“La Salita dei Saponari” rappresenta la definitiva consacrazione autoriale per la Cassar Scalia, che può puntare, senza alcuna remora, a sostituire il Commissario Montalbano nel cuore dei lettori e prossimamente del pubblico televisivo.

Se i precedenti due romanzi della Scalia avevano già qualcosa di cinematografico ed in qualche modo le parole, le puntuali e dettagliate descrizioni degli ambienti catanesi facevano scattare l’immaginazione del lettore, indubbiamente con “La Salita dei Saponari” si è compiuto un netto salto di qualità anche sul piano visivo e creativo.

Cristina Cassar Scalia è riuscita con soli tre romanzi a costruire una magistrale quanto suggestiva cornice ambientale, narrativa oltre che psicologica dove si muovono ed interagiscono armoniosamente i protagonisti di serie e le new entry di puntata.

“La Salita dei Saponari” è una duplice indagine d’omicidio iniziata dall’aeroporto di Catania, condurrà il lettore fino a Cuba, rievocando i tempi della rivoluzione castrista e come una generazione di giovani cubani si divise tra chi rimase fedele all’ideologia e quelli pronti a tutto pur di rifarsi una vita in America.

“La Salita dei Saponari” intreccia tradimento e rabbia familiare in salsa cubana, con il desiderio di vendetta di stampo catanese lungamente covata, diventando così un mix esplosivo quanto tragico.

Il vice questore Vanina è una donna forte, intuitiva, caparbia, ma anche lei ha il suo personale tallone d’Achille: l’amore sofferto e travagliato per il PM Paolo.

Vanina sbanda, soffre e patisce d’amore come tutti noi, mostrando un lato fragile quando meno te l’aspetti.

Una fragilità che rende il personaggio di Vanina ancora più bello, intrigante e coinvolgente.

“La Salita dei Saponari” lo si “divora” in poche ore, massimo un giorno, in un crescendo di ritmo e pathos narrativo che culmina con un finale aperto quanto inquietante per la vita personale e professionale di Vanina, ormai fatalmente unite in un solo destino.

117) Letto n 6

Il biglietto da acquistare per “Letto n. 6” è:
Neanche regalato (con riserva). Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Letto n 6” è un film di Milena Cocozza. Con Carolina Crescentini, Andrea Lattanzi, Pier Giorgio Bellocchio, Roberto Citran. Thriller, 117′. Italia 2020

Sinossi:

Roma, oggi. La dottoressa Bianca Valentino prende servizio nella clinica infantile privata gestita da religiose e diretta da Padre Severo. È lui a informarla del fatto che la pediatra a cui lei sta subentrando si è suicidata lanciandosi dalla finestra della stanza in cui anche a lei toccano le guardie notturne. Per prudenza Bianca non ha rivelato al suo datore di lavoro di essere incinta, ma non è questa la ragione degli incubi e delle inquietudini che iniziano ad agitare le sue notti. Sono i richiami lamentosi di Michele, un bambino, che nell’oscurità occupa il letto numero 6 per poi smaterializzarsi misteriosamente. Un infante rancoroso che, oltre a toglierle il sonno, si accanisce anche nei confronti degli altri piccoli pazienti. Bianca ne denuncia la presenza, ma per motivi diversi né suo marito Ettore né Padre Severo le credono. Ma poco a poco emergeranno dal passato le ragioni e responsabilità di chi ha interesse a tenere nascosto Michele.

Recensione:

 

Non ho idea se i precedenti cinque letti immaginati dagli sceneggiatori avessero la loro ragione di esistere, ma sta di fatto che il “Letto n.6” è narrativamente debole, poco incisivo, mancante di pathos e ritmo.

Presentato in autunno nella sezione After Hours del TFF, esordio alla regia di Milena Cocozza, il film è un classico horror psicologico costruito sui sensi di colpa e sui timori della protagonista, una pediatra in dolce attesa che prende servizio in una clinica privata, interpretata da una volenterosa quanto incerta Carolina Crescentini.

“Letto n. 6” presenta una struttura narrativa piuttosto prevedibile nello sviluppo e scontata nei colpi di scena, fallendo nell’obiettivo di trascinare il pubblico dentro una storia sospeso tra follia e soprannaturale. continua su

“Letto n. 6”: un thriller soprannaturale che spaventa poco e inquieta meno

9)Una ragazza per il cinema, tutte le premiate della finale provinciale di Roma

Una ragazza per il cinema, tutte le premiate della finale provinciale Roma

Si è svolta la 6° selezione regionale Lazio per la 32° edizione 2020 di Una ragazza per il cinema, valida come finale Provinciale Roma e la 5° selezione del Concorso Nazionale di inclusione sociale Una Ragazza, Un Ragazzo, Un Bambino per lo Spettacolo. Prossimo appuntamento la finale regionale del Lazio.

Si è svolta sabato 8 agosto presso il Ristorante – Pizzeria TMR VILLAGE di Guidonia, la 6° selezione regionale del Lazio del famoso ed ambito concorso nazionale di bellezza e talento Una Ragazza per il Cinema 32° edizione 2020 valida come finale Provinciale Roma e come passerella per l’assegnazione degli ultimi posti per la finale regionale del Lazio in programma il 19 agosto prossimo. . In parallelo si è svolta ma ne la selezione per la finale regionale de Una Ragazza, Un Ragazzo, Un Bambino per lo Spettacolo dedicato a bambini fino ai 13 anni ed a ragazze e ragazzi dai 14 ai 35 anni.

Ben 18 le ragazze partecipanti, tutte premiate dal responsabile della Regione Lazio Massimo Meschino proprio per testimoniare il particolare momento vissuto da tutti con l’emergenza sanitaria. Nel corso della serata sono state consegnate 7 fasce ufficiali per l’accesso alla finale regionale Lazio e Molise di Una Ragazza per il Cinema a Giulia Di Stefano, Carolina Zero, Federica Lala, Chiara Scarlato, Andre Roberta Solomon, Francesca Dumitriu ed Alice Ceccucci, la fascia di Ragazza Ristorante Pizzeria Tmr Village è andata a Stella Marini, la fascia di Ragazza Natura da Baciare a Silvia Terriaca, la fascia di Ragazza Aob Magazine a Cristiana Ceccucci, la fascia di Ragazza PaeseRoma.it Giulia Ruggeri, la fascia di Ragazza Mirko Moto Mania a Giorgia Angeli, le 4 fasce di accesso alla finale regionale di Una Ragazza, Un Ragazzo, Un Bambino per lo Spettacolo sono invece andate a Francesca Cimino, Valentina Altamura, Michela Usai e Carolina Cannizzo.

La Ragazza per il Cinema provincia di Roma, ovvero la ragazza più votata della serata, è stata Michela Cardillo Stagno che come premio viene nominata prima finalista nazionale del concorso, infine, come ogni anno, viene nominata la ragazza fedeltà, ovvero la ragazza che più di tutte le altre ha seguito le selezioni e le attività della Mtm Events, e quest’anno è stata Simona Novelli, che viene premiata per la sua costanza venendo nominata seconda finalista nazionale del concorso.

Il fotografo Mario Buonanno ha inoltre offerto un suo shooting ftografico gratuito a Michela Usai. Il produttore Alfonso Stagno ha offerto a Francesca Cimino un book fotografico e la presenza sul portale lefotomedelle.it gestito dalla Show Event.

Qualificata la giuria che ha comunque valutato tutti i concorrenti della serata, a cominciare dal Presidente di giuria la stilista e fashion designer Elena Rodica Rotaru, il disturbatore della tv Niki Giusino, il presentatore tv Carlo Senes, il giornalista di PaeseRoma.it Paolo Miki D’Agostini, il regista e produttore format televisivi nonché responsabile di palco della finale nazionale Alfonso Stagno, l’attore Iano Di Gennaro, il referente per Mirko Moto Mania Matteo Mariani..

Per quanto riguarda i bambini invece, anche per loro lo stesso trattamento delle ragazze, ovvero tutti premiati per il loro affetto nei nostri confronti e quindi le 5 fasce ufficiali per la finale di Una Ragazza, Un Ragazzo, Un Bambino per lo Spettacolo sono andate a Ludovica Pendenza, Lorenzo Valente, Massimo Vicerè, Julia Bednarz e Anastasia Marangon, le 2 di Bambino/a AOB Magazine sono andate a Domenico Colantuono ed Elvis De Gianni e le 2 di Bambino/a Natura da Baciare sono andate a Chiara De Gianni e Gioia Maria Colantuono.

Durante la serata l’uscita casual è stata trasformata in uscita a tema motociclistico dove ogni partecipante ha dovuto dare sfogo alla propria inventiva e vestirsi in stile motociclistico ed oltre alla loro inventiva l’uscita è stata rinforzata con articoli di abbigliamento, accessori e caschi forniti dal negozio rivenditore di accessori e ricambi per moto TMR adiacente al TMR VILLAGE stesso e dalle moto in esposizione di Mirko Moto Mania; inoltre, è stato nostro gradito ospite il cantante Sandro Presta che ci ha deliziato con qualche brano del bravissimo Maestro ormai scomparso Franco Califano.

Infine, è stato presentato un nuovo progetto di moda con inclusione sociale nato da una collaborazione tra la MTM EVENTS e la stilista ELENA RODICA ROTARU e che vedrà la sua attuazione a cominciare dal mese di settembre, progetto che vedrà sfilare modelle e modelli normodotati con modelle e modelli con disabilità varie. Il produttore Alfonso Stagno ha messo a disposizione uno spazio televisivo allestito presso l’Hotel Des Anglais durante il Festival di Sanremo in cui andrà in onda come da tradizione il concorso canoro collaterale Facce da Sanremo.

La conduzione è stata affidata al bravissimo showman cantante, presentatore, cabarettista ed imitatore Antonio Delle Donne, la regia musicale è stata affidata a Simona Nobili, fotografo ufficiale Mario Buonanno coadiuvato nella serata dal fotografo Manolo Ruggeri, regia artistica di Michele Conidi e la supervisione affidata al responsabile regionale del concorso Massimo Meschino affiancato dal collaboratore Mirko Ferranti.

Prossimo appuntamento con la finale regionale Lazio e Molise del concorso Una Ragazza per il Cinema è fissato per il giorno 19 agosto 2020 presso il NERI VILLAGE (SOTTO LE STELLE) di Fiumicino.