
“Ada e Incubus- rivelazioni di una notte” è un romanzo scritto da Maria Cristina Torrisi e pubblicato il 17 settembre 2020 da Algra Editore
Sinossi:
«Una delle opportunità più confacenti per ricostruire una storia è quella di venire in possesso del diario del protagonista. Perché la semplice conoscenza diretta di una persona, pur se ricca di particolari, può mantenere dei limiti. Può fermarsi a cogliere soltanto i tratti esteriori. Il diario, invece, è la lettura dell’anima. Penetra nei segreti nascosti di un animo che vive il proprio dramma esistenziale. […] Ci troviamo dinanzi a un diario che espone la drammatica convivenza di Ada e Vlad con tutta la forza di un’amara realtà vissuta. Un diario che assume il ruolo di condurre quella storia. Il diario di una vita che è pronta a confrontarsi». (Dalla Prefazione di Antonino Leotta)
Recensione:
È giusto quanto coraggioso farsi aiutare dai seri professionisti nel momento in cui la propria mente rischia di perdersi.
La psicoterapia e financo gli psicofarmaci sono necessari, se non indispensabili per uscire dall’impasse psicofisico in cui un ‘anima fragile rischia di sprofondare.
È altresì fondamentale poter contare anche sull’affetto dei propri cari ed amici.
Tutto è importante, ma niente è decisivo quanto far scattare nel “malato” il desiderio di voltare pagina.
Il sentirsi tradito, abbandonato possono trascinare una persona fino al punto di non ritorno.
Quando tutto sembra nero, distrutto, immutabile, la scrittura può offrirti la possibilità di guardare, percepire questa sofferenza da una diversa prospettiva.
La disperazione, il dolore, la rabbia possono essere incanalati, usati in modo creativo quanto liberatorio.
La creatività diventa il miglior farmaco possibile per curare le ferite dell’ anima.
Maria Cristina Torrisi è un’amica.
In questi anni ho conosciuto una donna gentile, sensibile, colta, sempre sorridente, disponibile oltre che appassionata e dedita al proprio lavoro.
Ho avuto modo di leggere i suoi romanzi apprezzandola anche come autrice poliedrica e versatile.
Così quando ho iniziato la lettura del suo ultimo romanzo mi sono sentito in colpa nello “scoprire” come la cara Cristina abbia dovuto affrontare un momento davvero complicato sul piano personale.
Le prime pagine di “Ada e Incubus” si sono rivelate inattese, non avendo compreso quanto fosse grave e profonda la “solitudine interiore” provata dalla mia amica.
Ma ancora una volta Maria Cristina mi ha sorpreso, rivelandosi una donna forte e tenace nel l’ora più buia” della propria vita.
Cristina si è affidata al proprio talento, umanità e sensibilità tramutando il brutto in bello, la sofferenza in speranza, la rabbia in volontà di rivalsa e rinascita.
“Ada e Incubus” è una lettura potente, simbolica, liberatoria, salvifica, una poetica e risolutiva resa dei conti.
La lotta di libertà, emancipazione sentimentale di Ada commuove e conquista il lettore “obbligandolo” alla lettura con il fiato sospeso fino all’ultima pagina di un romanzo unico scritto da una persona di rara dolcezza e bontà.