Melvin è un ragazzo di trent’anni appassionato di fiction. Guardando la TV si innamora dell’Aspirante Diva e decide di conoscerla. Anni dopo Melvin racconta la sua storia allo Splendente, il suo psichiatra. Il tempo è galantuomo.
Il biglietto d’acquistare per “Bad Roads” è : Ridotto (Con Riserva)
“Bad Roads” è un film di Natalya Vorozhbit. Con Sergei Solovyov, Yuliya Matrosova, Maryna Klimova, Ekaterina Zhdanovich, Andrey Lelyukh. Drammatico, 100′. Ucraina 2020
Sinossi:
Quattro storie ambientate lungo le strade del Donbass in guerra. Non esistono luoghi sicuri e nessuno può dare un senso a ciò che sta accadendo. Nonostante siano intrappolati nel caos, alcuni riescono comunque a esercitare un autorità sugli altri. Ma in questo mondo, dove il domani potrebbe non arrivare mai, non tutti sono infelici e indifesi. Anche le vittime più innocenti possono avere la loro occasione per prendere il controllo.
Recensione:
I due anni di pandemia hanno monopolizzato la nostra attenzione, facendoci quasi dimenticare l’esistenza di numerosi conflitti più o meno vicini ai nostri confini, che ogni giorno causano migliaia di morti. E poi, come la situazione ha iniziato a migliorare, ecco che uno di questi conflitti è degenerato, portandoci a rivalutare lo scenario mondiale.
Oggi possiamo dirlo con cognizione di causa: non siamo usciti dal lockdown migliori di come eravamo, anzi. Ma in realtà la cosa non dovrebbe meravigliarci. I momenti bui, i pericoli mortali, le pandemie non rendono le persone migliori, semmai fanno emergere gli aspetti più negativi e miserabili dell’animo umano.
In qualsiasi guerra esistono le vittime innocenti, i carnefici e gli opportunisti, ma è altrettanto vero che al dilagare dell’orrore anche l’anima più docile e gentile rischia di perdere definitivamente la propria innocenza. continua su
“Bangla” è una serie di Emanuele Scaringi, Phaim Bhuiyan. Con Phaim Bhuiyan, Carlotta Antonelli, Pietro Sermonti, Simone Liberati, Nilima Mittal, Rishad Noorani, Raja Sethi, Martina Gatti. Commedia. Italia. 2022-in produzione
Recensione:
Trarre da un film di successo una serie è diventata ormai prassi consolidata, anche in Italia – vedi, solo per citare un paio di casi recenti, “Le fate ignoranti” o “Guida astrologica per cuori infranti”.
C’è chi decide di riprendere la stessa storia, ampliando la cornice narrativa e approfondendo le vite dei personaggi, chi di raccontare gli antecedenti di quello che abbiamo visto al cinema, chi quello che è successo dopo.
Nel 2019 “Bangla” si è imposto come film rivelazione, conquistando pubblico e critica. Phaim Bhuiyan, autore, regista, sceneggiatore e protagonista, è stato premiato con il Globo d’Oro per la miglior opera prima, con il Nastro d’Argento per la migliore commedia e anche con il David per il miglior regista esordiente.
Il merito del film era soprattutto quello di affrontare con grande ironia e leggerezza il complesso tema dell’integrazione, attraverso la storia d’amore tra una ragazza di Roma nord e un italiano di seconda generazione del quartiere multietnico di Tor Pignattara.
Tre anni dopo, eccoci tornare nella periferia romana con “Bangla – La serie”, disponibile in streaming su RaiPlay e da oggi, 27 aprile, in onda anche su Rai3, ancora una volta diretta, sceneggiata e interpretata da Phaim Bhuiyan.
Gli otto episodi vogliono raccontare l’evoluzione del rapporto tra Phaim e Asia (Antonelli), la loro volontà di stare insieme ma anche i problemi che si trovano davanti, problemi legati soprattutto alla religione – ricordiamo che lui è un musulmano praticante. Asia vorrebbe capire meglio il background del compagno, ma per lui è tutto alquanto imbarazzante e stressante…continua su
“Diavoli” è Una serie di Nick Hurran, Jan Maria Michelini. Con Alessandro Borghi, Patrick Dempsey, Lars Mikkelsen, Malachi Kirby, Pia Mechler, Paul Chowdhry. Drammatico, thriller. Italia, Francia, Regno Unito. 2020-in produzione
Recensione:
I complottisti duri e puri sostengono con convinzione che le coincidenze, a questo mondo, non esistono. Qualsiasi evento politico, sociale, economico e persino sanitario (vedi la pandemia) può essere spiegato in modo razionale, perché è stato deciso “a tavolino” dai cosiddetti poteri forti.
Chi sono nello specifico costoro non è facile stabilirlo con certezza, ma di sicuro l’alta finanza si è ritagliata, nel corso degli anni, un ruolo di spicco in questo quadro fosco.
Nel 2014, Guido Maria Brera nel suo romanzo ha lanciato l’idea suggestiva che fosse un’élite finanziario-bancaria a influenzare la politica e le scelte economiche dei governi. Visto il successo editoriale, la scelta di realizzare una serie era quasi inevitabile.
Nel 2020 “Diavoli” ha fatto il suo debutto, un thriller internazionale con tradimenti, assassini e cospirazioni decisi nelle sale riunioni di banche e holding. Come forse ricorderete, la prima stagione era costruita sul duello senza esclusione di colpi tra allievo e maestro, Massimo Ruggero (Borghi) e Dominic Morgan (Dempsey).
I nuovi episodi riprendono il racconto cinque anni dopo quegli avvenimenti, a pochi giorni dal referendum sulla Brexit. Dopo aver sventato il piano di Dominic contro l’euro, Massimo, rimasto CEO dell’NYL, ha deciso di intraprendere una politica di acquisizioni filocinesi. Ma proprio il suo ex avversario si ripresenta per metterlo in guardia: i nuovi partner sono pronto a tradirlo, in una silenziosa guerra fra Cina e USA per il controllo tecnologico dei dati personali di milioni di persone.
La seconda stagione di “Diavoli” copre un lasso temporale che va dal giugno 2016 al marzo 2020. Gli sceneggiatori hanno immaginato uno scenario ardito, scioccante ma allo stesso tempo plausibile in cui l’odierna situazione sia stata decisa o quanto meno indirizzata fin dalla Brexit. Non una serie complottista, ma piuttosto una prospettiva diversa e originale sugli eventi che hanno scosso e segnato il mondo in questi anni. continua su
Il biglietto d’acquistare per “Fresh” è : di pomeriggio
“Fresh” è un film di Mimi Cave. Con Sebastian Stan, Daisy Edgar-Jones, Andrea Bang, Charlotte Lebon, Brett Dier. Thriller, 117′. USA 2022
Sinossi:
Noa incontra il seducente Steve in un negozio di alimentari e, data la sua insoddisfazione con le app di incontri, corre il rischio lasciandogli il suo numero. Dopo il loro primo appuntamento, Noa è affascinata e accetta l’invito di Steve per un weekend romantico, ma scoprirà che il suo nuovo amante nasconde degli insoliti appetiti.
Recensione:
Nel mondo di oggi incontrare “la persona giusta” è quanto mai difficile. Al netto di app di incontri e social network, che promettono grandi risultati in poco tempo, il rischio di venire fregati o finire “intrappolati” in relazioni tossiche, malate se non addirittura pericolose è alto.
Reduce da una delusione amorosa, Noa (Edgar-Jones) non crede quindi ai propri occhi quando, al supermercato, conosce Steve (Stan), un affascinante chirurgo estetico che sembra non avere nessuno dei classici “problemi” dei soggetti proposti dalle app. Ma anche in questo caso, l’apparenza inganna…
“Fresh” di Mimi Cave, presentato in anteprima al Sundance Film Festival e disponibile dal 15 aprile su Disney+, inizia come una commedia romantica ma cambia poi improvvisamente pelle, trasformandosi in un horror. Dalla ricerca del principe azzurro all’incubo, pare, il passo è breve…continua su
Il biglietto d’acquistare per “The Lost City” è : Di pomeriggio (con riserva)
“The Lost City” è un film di Adam Nee, Aaron Nee. Con Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da’Vine Joy Randolph, Óscar Núñez. Azione, commedia, 112′. USA 2022
Sinossi:
Vedova di un archeologo e specializzatasi nella stessa materia, Loretta trova però la fortuna altrove, come scrittrice di romanzi rosa d’avventura. All’ennesimo libro è però in crisi d’ispirazione e il tour promozionale al fianco del modello delle sue copertine, Alan, vero idolo dei fan, le appare insopportabilmente umiliante. Decide così di mollare tutto, ma finisce rapita dal rampollo di una ricca famiglia in cerca di un tesoro perduto. Solo lei può tradurre un antico geroglifico e trovare una tomba segreta nella città perduta di D, la stessa dei suoi romanzi.
Recensione:
Stando al mito (o luogo comune che dir si voglia) il grande scrittore trova nell’isolamento e nel silenzio le condizioni ideali per scrivere un bestseller e vede i tour promozionali come un noiosissimo obolo da pagare per la pubblicazione.
Una scrittrice di romanzi rosa di successo può essere infelice ed emotivamente arida nella vita privata? E l’aitante “uomo copertina” dei suoi libri può rivelarsi una persona totalmente diversa da quella che mostrano le foto?
“The lost city” dei fratelli Nee risponde con ironia e creatività a queste domande, dimostrandosi una commedia romantica e avventurosa piacevole quanto inaspettata, almeno per il sottoscritto (già pronto alla stroncatura, ve lo premetto, dopo aver visto il trailer).
La sceneggiatura è complessivamente equilibrata, vivace, divertente. Un punto di forza del progetto è l’autoironia sui personaggi e soprattutto sugli stessi attori che li interpretano – e in questo senso iconico è il cameo iniziale di Brad Pitt nel ruolo di Jack Trainer, bellissimo istruttore delle forze speciali. continua su
Il biglietto d’acquistare per “Finale a Sorpresa” è : Ridotto
“Finale a Sorpresa” è un film di Mariano Cohn, Gastón Duprat. Con Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oliver Martínez, Irene Escolar, Melina Matthews, Manolo Solo. Titolo originale: Competencia oficial. Commedia, 114′. Spagna 2021
Sinossi:
Alla ricerca di riconoscimento e prestigio sociale, un uomo d’affari miliardario decide di fare un film che lasci il segno. Per riuscirci, assume i migliori: un cast stellare formato dalla famosa regista Lola Cuevas e da due rinomati attori, entrambi di enorme talento, ma con un ego ancora più grande: Félix Rivero, attore hollywoodiano, e Iván Torres, illustre interprete del teatro radicale. Entrambi delle leggende, ma non proprio in buoni rapporti. Attraverso una serie di sfide sempre più eccentriche lanciate da Lola, Felix e Iván devono confrontarsi non solo l’un l’altro, ma anche con il loro lascito artistico.
Recensione
Finalmente spunta il sorriso e una buona dose d’ironia sul serioso e cupo volto di Venezia 78, grazie alla divertente quanto intelligente commedia spagnola “Finale a sorpresa” (Official competition), diretta da Mariano Cohn e Gastón Duprat.
Il film gioca con lo spettatore, portandolo “dietro le quinte” di una macchina produttiva, per mostrargli come nasce e soprattutto come si costruisce una pellicola – dalla scelta degli attori alle prove, spesso ridotte al lumicino dalla produzione per esigenze di budget e di tempo.
In tanti sognano di fare un film, ma solo pochi fortunati ci riescono, magari dopo aver lottato anni per trovare contributi statali o sponsor privati. In “Finale a sorpresa”, invece, i soldi non sono un problema, perché a volere il film ad ogni costo è don Humberto Suarez, ricco industriale e imprenditore intenzionato a lasciare il segno del suo passaggio su questa Terra.
Dopo aver pensato di finanziare un ponte, l’egocentrico ottantenne si convince a produrre un film, ma vuole il meglio: il romanzo di un premio Nobel, la regista più in auge del momento, l’eccentrica Lola Cueva (Cruz), gli interpreti più bravi, Félix Rivero (Banderas) e Ivàn Torres (Martínez), tra cui non scorre però buon sangue. continua su
il biglietto d’acquistare per “The Northman” è : Omaggio
“The Northman” è un film di Robert Eggers. Con Alexander Skarsgård, Nicole Kidman, Claes Bang, Anya Taylor-Joy, Gustav Lindh. Thriller, 138′. USA 2022
Sinossi:
X secolo d.C. In un regno del Nord Europa Amleth, figlio del re Aurvandil, assiste all’agguato in cui muore il padre per mano di suo fratello Fjölnir. L’usurpatore del trono prende in sposa Gudrun, la madre di Amleth, mentre il ragazzo riesce a fuggire e mettersi in salvo. Anni dopo, Amleth è cresciuto. Diventato un berserker, guerriero implacabile e animalesco, ha un solo scopo nella vita: vendicare il padre, salvare la madre, uccidere lo zio.
Recensione:
Dice il luogo comune che il siciliano medio è tradizionalista al limite del retrogrado. Da isolano orgoglioso ho sempre rispedito al mittente “accuse” di questo tipo, ma dopo aver visto “The Northman” di Robert Eggers, mi è venuto naturale esclamare: “Minchia, Eggers è siciliano più di me!”.
Non me ne vogliano i fan del regista statunitense, ma “The Northman”, al netto delle suggestive ambientazioni naturali, dei bei costumi e dell’inquadramento storico preciso potrebbe essere tranquillamente considerato un film dal sapore siculo d’antan.
Diviso in cinque capitoli, il film racconta la storia di un bambino che, dopo aver assistito al brutale assassino del padre da parte dello zio ambizioso, giura di vendicarsi. E una volta cresciuto e divenuto un guerriero implacabile persegue il suo obiettivo con tutti i mezzi. continua su
Il biglietto d’acquistare per “Californie” è : Di pomeriggio (Con Riserva)
“Californie” è di Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman. Con Khadija Jaafari, Ikram Jaafari, Maria Amato. Drammatico, 81′. Italia 2021
Sinossi
Jamila è una ragazza marocchina che vive in una città portuale dell’Italia del Sud. A 9 anni ha sogni, modelli di riferimento e curiosità per la vita, ma le difficoltà e il senso di emarginazione che prova quando è con i suoi coetanei la induriscono e la rendono sempre più diffidente. Comincia allora ad idealizzare il suo Paese d’origine, dove dichiara di voler tornare, e lascia la scuola per andare a lavorare a tempo pieno nel negozio “Californie”, per poter diventare un giorno una brava parrucchiera.
Recensione:
Avevamo già avuto modo di apprezzare alla Festa del cinema di Roma nel 2018, con il film “Butterfly”, il talento e la creatività del duo registico formato da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, capace di raccontare la realtà con uno stile semplice ma coinvolgente e toccante, mescolando documentario e finzione.
Il sodalizio artistico e la formula vincente si ripetono in “Californie”, presentato in concorso alle Giornate degli Autori. Un progetto girato nell’arco temporale di cinque anni, incentrato sul tema dell’integrazione giovanile nel Sud Italia.
Anche questa volta, il lavoro è ambizioso e meticoloso, vista la scelta di mostrare “in presa diretta”, nel corso del tempo, le trasformazioni fisiche e caratteriali e le scelte di vita compiute da Jamila (Jaafari). Il risultato è un’opera veramente immersiva, che solo raramente trasmette la sensazione di “artefatto” o premeditato.
La vita della giovane protagonista è scandita da diverse fasi. Nella prima, forse la più bella e positiva, la vediamo a nove anni allenarsi nella palestra di Torre del Greco, sognando di ripetere le gesta di Irma Testa (che appare in un breve cameo), seguita in modo paterno dallo stesso maestro di pugilato. continua su
“Una settimana in giallo” è una raccolta di racconti scritti Gimenez -Bartlett,Longo, Malvadi,Manzini,Piazzese,Recami,Robecchi,Savatteri,Simi, Stassi,Tanzini e pubblicato nel novembre 2021 da Sellerio.
Sinossi: La settimana dei nostri investigatori si divide tra misteri da risolvere e i problemi e le soddisfazioni della vita privata. Una doppia traccia, tra crimine e quotidianità, che contrassegna le storie di questa antologia gialla. I protagonisti in gran parte sono arcinoti, in molti casi dalle loro avventure sono state tratte delle serie televisive. C’è l’ispettrice Petra Delicado della polizia di Barcellona che vorrebbe per una volta occuparsi di «un delitto glamour», e finisce invece in una storia «deprimente e squallida». Al glamour ci pensa il trio di Alessandro Robecchi: Carlo Monterossi, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, i quali tempo una settimana devono riuscire a ripescare da dove è affondato l’erede ignoto di un multimilionario. Il flâneur dei piaceri e dei misteri di Palermo, il La Marca di Santo Piazzese, intenta una beffa per salvare un amico da una grottesca situazione mafiosa. Lo psicobibliologo Vince Corso è condotto, dal suo creatore Fabio Stassi, sulle tracce di una strage fantastica: sono scomparsi gli eroi dei grandi romanzi. Lamanna e Piccionello sono nati dalla penna di Gaetano Savatteri e vivono nella ridente Màkari, ai due «non va giù quando i salvatori degli ultimi dimenticano i penultimi». Dove va a finire Alice Martelli, vicequestore e compagna di Massimo del BarLume, per svelare un buffo omicidio? Nell’Orrido di Botri, in Garfagnana, lì dove nidifica l’aquila reale. Gelosia, avidità, elusività, inganno: sono categorie psicologiche in cui Dario Corbo, l’acuto e nevrotico ex giornalista di Giampaolo Simi, si muove per tirare le fila di un caso freddo. Nella Casa di Ringhiera, il palcoscenico degli equivoci inventato da Francesco Recami, una spirale infernale travolge i brutti sporchi e cattivi di quel condominio: le scommesse clandestine. Il vicequestore più famoso d’Italia, Rocco Schiavone, trova un cadavere sul Monte Bianco, frontiera franco-italiana: vorrebbe appiopparlo alla collega transalpina ma… In questa antologia compaiono anche per la prima volta, dopo l’esordio in romanzi, personaggi nuovi ben adatti a un brillante primo piano. Sono: Viola, la giornalista curiosa di Simona Tanzini, che nell’esplorazione di verità scabrose si aiuta con la facoltà non voluta di associare i colori alle persone; e Acanfora, il poliziotto soggetto delle trame di Andrej Longo: la sua indagine, su un assassinio da tinello, fende un’atmosfera che affianca ferocia e pietà, che un po’ ci ricorda Scerbanenco. Recensione: Dovrei essere arrabbiato, anzi indignato con la mia cara Sellerio. Io, lettore cosi fedele dei suoi libri, sono stato vittima di cinica operazione di marketing acquistando una raccolta di romanzi “Natale in giallo” già letta e recensita nel 2017. La nuova copertina mi ingannò con il decisivo supporto della mia preziosa libraria. Sellerio non si fa! Non è da voi confondere il lettore per soldi! Lo confesso ero nel mood di scrivere un post molto duro quanto critico , ma la rabbia e soprattutto la delusione sono fortunatamente sbollite leggendo la seconda raccolta , acquistata insieme alla copia fake. “Una settimana in giallo” mi ha parzialmente risarcito del dolore letterario, offrendomi modo di passare le festività pasquali con un sorriso agrodolce. In 7 giorni è stato creato il mondo, dice la Bibbia In 7 giorni è garantita una dieta miracolosa In 7 giorni gli autori della Sellerio invece hanno garantito la brillante soluzione del caso sia esso criminoso, amoroso, fantasioso o familiare. “Una settimana in giallo” è una raccolta che spazia con leggerezza e creatività dal dramma alla commedia e ritorno non causando una caduta rovinosa del tono , ritmo e stile del racconto. Ogni racconto è una micro storia scandita da giorni della settimana che ne rappresentano il timer temporale oltre che lo spunto narrativo. Ogni lettore , inevitabilmente, amerà un racconto rispetto ad un altro, ma nessuno potrà dire che questa raccolta manchi verve, forza e profondità di spirito. Personalmente mi hanno colpito nell’ordine : “Tutti vogliono essere belli” di Alicia Gimenez -Bartlett e “La Neve a Natale “ di Andrej Longo perché ci raccontano con gradualità ed intelligenza autoriale come la violenza e meschinità siano presenti all’interno di una famiglia e quanto sia ancora lunga la strada perché il maschilismo più becero venga sconfitto definitivamente dalla nostra civile ed aperta società. Invece Gaetano Savatteri con “Per l’alto mare aperto” e Marco Malvadi con “Giovedì gnocchi” utilizzando la loro proverbiale ironia e leggerezza ci confermano invece quanto la singola vita umana possa valere poco o nulla se valutata da persone avide e spietate e che spesso anche la persona migliore in nome dell’amore è capace di mentire e financo ferire la propria amata. Aleggia su tutti i racconti il ricordo, l’omaggio al Maestro Andrea Camilleri , ancora oggi un ‘assenza fortissima per noi lettori e per la Sellerio Andrea Camilleri e le sue opere sono citati come filo rosso dell’intera racconta, diventandone l’anima ed il senso stesso del progetto. “Una settimana in giallo” è una raccolta consigliata in qualsiasi momento dell’anno, ma visto che ci siamo adatta anche per una Pasquetta di riflessione e svago.
il biglietto d’acquistare per “Ali & Ava : storia di un incontro” è : Di pomeriggio
“Ali & Ava : storia di un incontro” è un film del 2021 di Clio Barnard. Con Claire Rushbrook, Adeel Akhtar, Ellora Torchia, Vinny Dhillon, Shaun Thomas. Drammatico, 95′. Gran Bretagna 2021
Sinossi:
Ava è un’assistente scolastica irlandese, vedova e madre di un figlio e una figlia adolescenti. Ali è un’ex dj di origini bengalesi, gestore di appartamenti con alle spalle un matrimonio doloroso. Entrambi vivono a Bradford, città industriale del West Yorkshire, profonda Inghilterra, che non vede di buon occhio la loro relazione. Eppure dopo essersi incontrati e sedotti, Ava e Ali decidono di passare del tempo insieme e poco alla volta diventano una coppia. A unirli sono la musica, la passione per il ballo, la voglia rinnovata di amare e trovare qualcosa di romantico nelle rispettive vite.
Recensione:
Si sente spesso dire che le storie d’amore più belle e coinvolgenti nascono da incontri inaspettati e fortuiti. Per quanto io non sia sempre incline a credere ai racconti di conoscenti e amici romantici, a volte succede che due persone si trovino per caso e scoprano di completarsi a vicenda.
È il caso dei protagonisti di “Ali & Ava – Storia di un incontro” di Clio Barnard, una storia d’amore, di comprensione, sostegno e riscatto. Un film che parla di libertà, di seconde e terze possibilità, di come si possa sempre superare il dolore del passato o il pregiudizio.