69.L’Implosione

implosione
Almeno una volta nella vita immaginiamo il nostro funerale.
Il pensiero della morte spesso ci accompagna e ci assilla nel corso dell’esistenza.
I più grandi atei della storia in punto di morte si convertono.
E’ difficile raccontare e descrivere la sofferenza.
La depressione dai manuali di medicina viene definita una malattia a tutti gli effetti.
Ma io sono depresso?
Lo Splendente non mi ha mai fatto una diagnosi.
Prendo da mesi lo zyprexa, perché ho avuto una crisi psicotica.
Anche nel disagio mentale non so dove posizionarmi.
Cerco su Internet un caso analogo al mio, ma non trovo nulla.
Eppure sono qui, perché sono imploso.
E’ arrivato il momento di raccontare il crollo.
Sono accaldato quando arrivo nello studio.
Lo Splendente è fuori dalla sua stanza.
Sta parlando con la segretaria, ad un certo punto scoppiano a ridere..
Cerco di capire l’argomento, ma lo Splendente mi spiazza con una domanda:Mel ti va di fare una seduta diversa?
Lo guardo perplesso e poi faccio segno di sì con la testa.
Bene, non funziona l’aria condizionata, oggi parliamo mentre facciamo una passeggiata.
Pensavo d’andare a Villa Borghese.
Torniamo sul luogo del delitto.
 Sei pronto?
Usciamo per strada, si vede poca gente.
 Sono tutti al mare, penso.
Lo Splendente indossa un paio d’occhiali da sole molto belli.
In pochi minuti siamo dentro la Villa.
Arriviamo di fronte alla Galleria Borghese.
Ci sono tanti turisti che la visitano
Lo Splendente attacca: Bene Mel raccontami cosa succede quel famoso 31 luglio del 2009.
Ma prima spiegami perché proprio questa data? Cosa rappresenta per te?
Il 31 luglio del 2000 ho conosciuto Ambrosia in Grecia.
Due anni dopo andai a trovarla in Sud America.
Per me è una data simbolica.
E’ una data di cambiamento nella mia vita.
Credo che facendo morire il personaggio Melvin in quel giorno, volessi dare un nuovo cambiamento alla mia vita che vedevo ormai scorrere lenta e noiosa.
Lo Splendente si accende un sigaro e me ne offre uno e poi dice:
In realtà, tu sei già in qualche modo morto qualche settimana prima.
La Ciovane è stato il colpo di grazia.
Neanche l’imminente arrivo di Caterina  ti può salvare.
Hai perso la tua identità.
La tua morte virtuale è solo il colpo di teatro finale di una storia che ormai si trascinava da tempo. Prosegui Mel.
Sono veramente stanco e sfiduciato.
Vedo ogni cosa intorno a me che si sgretola.
Ogni rapporto con le donne è andato in fumo, la mia testa si sente vuota e nello stesso tempo mi sento assillare da mille pensieri (reddito,campagna ecc).
Ricordo che la mattina del 31, mi svegliai presto come sempre.
Ero stanco, avevo dormito male, ma decisi d’andare comunque in campagna.
Avevo alcuni impegni da assolvere.
Feci tutto normalmente
Tornai alle tre del pomeriggio .
Mi sentivo strano, nervoso, ansioso.
Mi ero occupato nei giorni scorsi pure di un’ umidità di una bottega.
 Non ne potevo più.
Mentre ero in macchina, non so Dottore come definirla, ricordo che sentiì una voce dirmi”Parla con l’Oscuro”
Lo Splendente mi ferma: Aspetta Mel, ricordi di aver sentito una voce?
Che tipo di voce?
Non lo so Dottore ero arrivato al bueno retiro, quando ricordo che cominciai a dialogare nella mia mente con questa voce.
Mi sembrava naturale parlarci.
Non so identificare chi fosse.
Mi sembrava una voce familiare comunque.
La voce mi esortava a parlare con l’’Oscuro.
Era strano perché al di là del web lo chiamavo sempre Gigio.
Scuote la testa e dice:Ok Mel,prosegui.
Mi collegai sul messenger nonostante fossi stravolto.
L’Oscuro attaccò”Allora Piero, come sta tuo fratello? Cosa avete deciso?
Qui sono in tanti che aspettano notizie..”
”Non dipende da me .
Devono decidere Carmen ed Ambrosia. Siamo tutti qui.
Magari aspetteremo qualche giorno”
Lo Splendente mi ferma di nuovo: Carmen chi era?
La sorella di Ambrosia, l’avevo conosciuta nel mio viaggio sudamericano del 2002 e poi l’avevo rivista nel 2005 quando era venuta in vacanza in Italia.
Carmen è un ottima ragazza. Simpatica, carina, intelligente.
Siamo diventati amici a prescindere da Ambrosia.
Ecco spiegato il ruolo d’ultimo tutore. Procedi Mel
L’ Oscuro era stranamente insistente e su di giri”Ma scusa cosa cambia. Non capisco?”
Mi sento confuso e cerco di prendere tempo”Ti faccio sapere”
”Ok facciamo così io metto sul forum un post che ho scritto da qualche giorno per tuo fratello e  mi tieni aggiornato”
Mi gira la testa e decido di fare un bagno.
 Ma arrivato sullo scoglio comincio a pensare
”Forse ha ragione l’Oscuro, cosa cambia tra oggi e qualche giorno?
Cosa posso inventarmi?
Un altro miracoloso risveglio?”
Ripenso a Luisa e agli ragazzi del forum:
 Li vedo così lontani e decido che è arrivato il momento.
Nonna dall’alto mi ha visto pensieroso e mi dice”Mel ma ti senti bene? Parlavi da solo”
La rassicuro e mi ricollego ””Ok Oscuro. Ambrosia ha deciso. Lascia libero Mel.
Succederà tutto stanotte.”
L’Oscuro chiede d’essere informato su ogni cambiamento di programma .
In Sudamerica ci sono cinque ore di differenza.
Sono nel mio bueno retiro.
Decido d’ uscire con alcuni amici per svagarmi ma mi sento strano .
Ritorno subito a casa.
Accendo il computer e mi collego sul forum .
L’Oscuro ha fatto le cose in grande.
Ha preparato un topic speciale:”Tutti in viaggio con Melvin”.
Ha scritto un post molto toccante che ricorda i nostri tre anni insieme.
Mi definisce uno di loro.
Mi ringrazia per il tempo che gli ho dedicato e mi augura un buon viaggio.
Invita tutti gli utenti ed amici ad unirsi alla veglia.
Mi guardo un episodio di Csi per allentare la tensione.
Ogni tanto mi collego sul forum.
Sento salire la tensione, mi sento agitato.
Per un momento sono tentato di liberarmi di questo grossa bugia, ma ancora una volta mi blocco.
 A mezzanotte in punto parlo con l’Oscuro sul messenger e gli dico” Alle cinque di mattina Melvin morirà. Sarà staccato dai macchinari che lo tengono in vita.
Poi il corpo sarà trasportato a Punta del Este dove verrà cremato”
”Mi dispiace molto Piero. Sono vicino a te e alla tua famiglia.
Tra l’altro anche Ginevra voleva essere partecipe.
Voleva inviare una corona di fiori. L’ho bloccata. Semmai si sarebbe mosso il forum””.
Chiudo il computer e mi metto a letto.
Non riesco  dormire .
Il pensiero della morte mi assale.
Ancora volta sono tentato di bloccare tutto.
Ricordo d’aver sentito la voce di mio padre.
Mi invita a stare calmo e di chiamare mia cugina Cinzia, la neurologa.
Sento la mia mente scoppiare, gli rispondo”Magari domani papà, ora sono stanco”
Lo Splendente mi blocca: Stavolta eri certo che fosse tuo padre?
Si Dottore, era lui
Ok Continua Mel
Alle sei leggo un sms del Lumacone” Addio amico mio”
Mi alzo alle 7, senza aver riposato neanche un minuto.
Accendo il computer e leggo i primi post luttuosi degli utenti , quello dell’Oscuro mi colpisce “Sono le 05.01, Melvin ci ha appena lasciato”.
Impallidisco e chiudo tutto .
Per tutto il giorno , mi aggiro per casa, in preda dell’ansia.
Faccio fatica a respirare.
La testa mi pulsa.
Riaccompagno a casa la donna delle pulizie che nota subito la differenza”Melvin , la vedo diversa, si sente bene?”
Balbetto”Si, tutto bene, grazie”.
Cerco di farmi forza e riapro il computer.
I post sono in aumento.
Leggo quelli del Play boy,del Lumacone , di Luisa e di Raffaella e del Presidente, dell’ Educando, Mr Pazienza e di tanti utenti che non conosco.
Anche il forum di Casa Qualcosa è cambiato si unisce al cordoglio.
Leggo un messaggio privato della Caporale”Abbiamo appena saputo la notizia.
Noi di Casa Qualcosa è Cambiato , vi siamo vicini in questo tragico momento.
Non conoscevo personalmente Melvin ma le altre ragazze me ne hanno parlato come di una persona dolce, colta, educata e disponibile.
In questo momento non possiamo fare altro che tacere e pregare. Con affetto Alberta”
Non riesco più a leggere.
 La testa mi sta scoppiando
Mi arriva un sms della piccola Sharon, lo leggo incredulo.
”Anche se ci siamo conosciuti per poco tempo. La tua amicizia mi è stata subito gradita.
 Caro Melvin, ovunque tu sia, ti abbraccio forte. Mi mancherai”
Non riesco più a mangiare.
Mi collego sul messenger come Piero e parlo in contemporanea con l’Oscuro, il Lumacone e il Play boy
” Vi ringrazio di cuore per il sostegno. Io e la famiglia vi chiediamo ora il silenzio”
In coro rispondono: ” Piero prenditi il tempo che vuoi, ci mancherebbe. Ma poi dobbiamo vederci. Ormai sei di casa. Magari organizziamo una serata in Onore di Melvin,a Roma”.
”Vedremo, per ora ho bisogno di riposare”.
L’Oscuro continua “Quando sarà possibile, vorrei avere la lettera d’addio di tuo fratello.
 Ci terrei molto”
Nel frattempo ha pure messo un mia foto da arbitro sul forum preso dal sito di Giulio.
Io mi sento agghiacciare e balbetto” vedrò cosa posso fare”.
Non dormo da 2 giorni.
Non riesco a stare fermo.
Sembro un tarantolato.
Cerco d’apparire calmo agli occhi di mia nonna, e al telefono con mia madre.
Non ho più appetito.
Nella mia testa cominciano a martellarmi due sole domande”Cosa ho fatto?  Perchè?”.
Comincio a delirare.
 L’ansia e l’angoscia mi assalgono.
Mi sento schiacciato dal senso di colpa.
Decido di continuare nella follia e di scrivere la lettera d’addio all’Oscuro.
Penso che la sceneggiata deve continuare.
Gli scrivo tre pagine in una sorta di risposta  al suo post.
La spedisco dopo la quarta notte quasi insonne.
 Lo contatto sul messenger un’ ultima volta come Piero e gli dico” Ho fatto cercare la lettera in Sicilia.Te la farò spedire. Ti ringrazio di cuore per tutto quello che hai fatto .
Ora io e mia madre ci trasferiremo per un periodo in America”
”Fate buon viaggio puttaniere, io ti aspetterò al tuo rientro:Non ti dimenticare di noi.
Ti verrò a cercare anche sotto casa..in Usa se è necessario”
Mormoro” E‘ una minaccia?”
Ride “Può darsi. Piero”.
Come un automa gli rispondo”Attento Oscuro, mio fratello mi ha lasciato tanti appunti su di te e gli altri ragazzi. Diceva che prima o poi sarebbero stati utili.
Non sottovalutare Mel anche se non c’è più. Potrebbe sorprenderti quando meno te l’aspetti”
  “Il vero potere è nella conoscenza!Comunque se hai quegli appunti li vorrei avere”risponde sicuro di sè
“La storia di mio fratello non ti ha insegnato nulla.
 L’Amore vince su tutto!”
“Tutte cazzate!L’Amore non serve a nulla”
“Ti sbagli Gigio,  Melvin ha vissuto d’amore . Non sottovalutarne la grande forza”
“ Staremo a vedere” dice sarcastico.
Continuo ad essere nervoso con tutti.
Tutto mi pesa e mi dà fastidio.
Fatico anche a parlare al telefono con la famiglia.
Mi sento spaesato.
L’Oscuro , come aveva promesso “nel suo delirio di febbraio”, dopo tre giorni di veglia funebre riapre il sito, con un un topic  nella sezione “oltre L’Aspirante” con il titolo:” Ripartiamo con Melvin”, poi tramutato in “Ripartiamo da Melvin. “
Capisco che qualcosa non quadra.
Sento puzza di bruciato.
Lo Splendente:So che è  molto doloroso per te ricordare quei momenti, ma è necessario continuare.
L’angoscia, l’assenza di sonno, l’agitazione sono chiari segnali di un delirio di colpevolezza e soprattutto provi un senso di solitudine siderale..
La morte del personaggio Melvin è stata solo l’ultima goccia.
Sei entrato in stato confusionale.
Hai assistito in diretta alla tua morte.
Cosa succede dopo?
Dottore, quelli sono stati i giorni più brutti della mia vita, dopo quelli del funerale di mio padre.
Persi letteralmente la testa.
I sensi colpi di colpa mi stavano tormentando.
Passavo le giornate a rivedere nella sua mente le azioni compiute in quei anni.
Tento di lavorare  in campagna, ma mi aggiro come autonoma tra gli agrumeti.
Il fattore e il figlio mi guardano sconvolti e nello stesso tempo preoccupati.
Il pomeriggio del sei agosto, mi trascino in paese.
Avevo deciso di chiamare l’Oscuro in Spagna. Non sapevo bene cosa dire. Volevo confessare.
Sento l’Oscura voce dopo un lungo tempo e balbetto” Pronto sono Piero, volevo dirti che Melvin è vivo”
l’Oscuro infuriato per la telefonata in sé ripose”Cosa? io non so chi tu sia, ma non credo nè ai miracoli nè ai fantasmi. So tutto di voi, da sempre …volevo dire da marzo.
Fatela finire Puttaniere e/o Melvin .
 Queste cose se avete il coraggio, ditemele di persona a settembre quando torno a Roma, ok?
Ora vi saluto. Buone vacanze”.
Ero sconvolto, ma nello stesso sollevato .
L’ Oscuro sapeva.
Gli invio un paio di  sms di scuse, spiegandogli che il vero Piero era ignaro di tutto, e di lasciarlo in pace.
 Ma l’angoscia e l’ansia aumentano.
Decido di confessare “il mio segreto” a Francesco e Piero.
 Cerco di liberarmi da questo peso.
Poi scrivo un email a tutti gli utenti in cui mi assumo la colpa e imploro un difficile perdono” per un malato di mente”, così mi consideravo.
Due giorni dopo, ricevo un sms dalla piccola Sharon, lo leggo tra lacrime:
”Caro Mel, ho saputo da Veronica, che era tutto una bugia .
Non ti conosco abbastanza bene per poterti giudicare e capire il senso delle tue azioni.
Spero che tu ti renda conto della gravità del tuo gesto.
La tua falsa morte mi ha fatto piangere realmente.
 Confesso di essere un po’ deluso da te, ma nonostante tutto continuo a volerti bene, un bacio,Sharon”.
Rilessi quel messaggio decine di volte, chiuso nella mia stanza.
Ero disperato.
Non avevo il coraggio di confessare a mamma , il mio segreto.
Ricordo che ero al balcone.
 Lontano da tutti, in ginocchio che piangevo e mi tenevo la testa tra le mani.
Fu li Dottore che per la prima volta mi feci una domanda”Perche l’hai fatto Mel?” e non trovai la risposta e cosi realizzai che avevo bisogno di un aiuto subito, urgente.
Il mio stolto orgoglio era piegato dalla vergogna e dai sensi di colpa.
Il messaggio della piccola Sharon mi aveva fatto aprire gli occhi  sulla”mia follia”
Mi rialzai e andai da Francesco  in soggiorno e gli chiesi”Per favore dammi il  numero dello Splendente. Ho bisogno di aiuto”
Cosi cominciai a cercare notizie su di Lei Dottore.
Volevo capire chi fosse.
Lo Splendente mi guarda silente e mi fa segno di sederci su panchina al Pincio, dove siamo arrivati passeggiando.
Guardo il bel paesaggio, sospiro e riprendo il racconto
Confessai ai miei amici storici la verità.
 Ascoltarono increduli e stupiti, ma mi stettero vicino.
Le notti erano diventati un incubo.
Gli attacchi di panico era sempre più forti.
Mi sentivo la testa in fiamme.
Mi sentivo spaesato e confuso.
 Sentii il bisogno di confessarmi in chiesa.
Non lo facevo da anni .
Il prete mi ascoltò e provò a darmi un po’ di aiuto, ma ero inconsolabile .
Mi sentivo un’ uomo di merda e una cattiva persona.
Mi aggiravo per casa come un’ anima in pena.
Più di una volta mi chiusi in bagno a piangere come un bambino.
Non riuscivo più a lavorare.
 Scrivo un messaggio di scuse a Caterina “Perdonami Tesoro, ma non sto attraversando un bel momento, non credo di poterti incontrare”
Mi rispose subito ”Mel non cominciare con le tue paturnie. Se non vuoi vedermi dimmelo subito.
Io sono qui fino ai primi di settembre”
”Tesoro, credimi,  vorrei vederti, ma sto attraversando una brutta crisi.
Ho fatto cose molte stupide di cui mi vergogno molto. Ora non posso spiegarti”
Caterina mi scrisse una bella email qualche giorno dopo in cui mi incitava ad aprirmi”Mel io sono qui. Prendo la macchina e ne parliamo insieme. Comportiamoci da adulti.
Io devo tornare in America .Chissà quando ci rivedremo”.
Non ebbi nè la forza nè il coraggio di rivederla e le scrissi”Credimi Tesoro, lo vorrei tanto.
Grazie per il tuo sostegno, ma non capiresti credimi.”
Caterina non replicò, l’avevo perso un’ altra volta.
Cerco di scuotermi e organizzo il Trofeo Melvin tra mille difficoltà, lo perdo, la testa è altrove.
Torno in campagna, ma anche qui ho una crisi di pianto.
Il fattore stavolta decise d’intervenire” Mel, ascoltami, te lo dico  come un padre, devi parlare dei tuoi problemi con tua madre .Non ti chiudere in te stesso. Apriti alle persone che ti vogliono bene.” Ero confuso, ma gli si risposi” Scusi per questa scena pietosa. Proverò a farlo”
Il fattore mi abbraccia forte e mi esorta a tornare a casa.
Prima di parlare con mamma , decido di fare una deviazione al cimitero.
Sento il bisogno di scusarmi anche con papà.
Penso di aver infangato il suo nome.
Mi inginocchio davanti alla lapide.
Non riesco neanche a piangere.
Ho solo la forza di dire sottovoce” mi dispiace papà”.
Torno a casa e finalmente parlo a mamma, sempre più preoccupata di vedere il proprio figlio ridotto in quello stato.
Nonostante le varie confessioni, continuavo a peggiorare.
Non mangio.
Non voglio vedere nessuno.
Carlo e Potter provano a scuotermi senza successo.
Ricevo un sms dell’Oscuro”Letta la tua lettera.
Peccato, hai sprecato l’ennesima occasione di spiegare il tuo gesto.
La lettera è un insieme di parole che prendono per il culo la mia intelligenza”
Gli rispondo con un lungo sms di scuse.
 Mi definisco ancora una volta un’ “uomo di merda”
Durante una notte insonne, rivedo la mia vita,piena d’errori e  bugie.
Ero stravolto.
Decido d’affidarmi allo Splendente.
Lo dico  tra le lacrime alla mamma” E’ una mia sconfitta. Non ce la faccio da solo.
La testa mi sta esplodendo”.
Non vedevo l’ora di tornare a Roma.
Avevo la nausea del bueno retiro e del mare.
L’Oscuro si fece sentire con nuovo sms” Sono tornato a Roma, il disgusto è ancora tanto, ma la voglia di guardarti in faccia mentre rispondi alle domande è più forte. Non vedo l’ora d’incontrarti”.
Giravo per il bueno retiro come un’ autonoma.
La Ciovane vedendomi in quello stato mi chiese cosa era successo.
Le raccontai sul messenger a grandi linee il mio problema.
Ne fu turbata e per prima cosa mi chiese se le avessi mai mentito.
Le dico di no e allora cerca di rincuorarmi.
E’ ancora la mia Ciovane amica.
Ero stravolto.
Smagrito e pallido.
Mamma era preoccupata.
Mi portò da mia cugina  neurologa in ospedale.
Cerca di farmi aprire, ma io non voglio.
Aspettavo d’incontrarla Dottore.
Così mi diede lo xanax e un antidepressivo lo Zolofot.
Era il mio esordio con gli psicofarmaci.
Il giorno prima della mia partenza vado dalla Ciovane in pizzeria e le dico”Giulia per favore aspettami.
 Magari al mio ritorno ci prendiamo questo benedetto succo di frutta, anche se ti sei fidanzata”.
Il giorno dopo sarei partito per Roma.
Sarebbe stato il viaggio il più lungo.
Avrei rivisto l’Oscuro dopo due anni.
Lo Splendente fa una lunga boccata con il sigaro e poi mi sorride: Adoro il Pincio.
Mel, tu non sei imploso per le bugie che hai raccontato in un anno e mezzo.
Per quanto ti possa apparire assurdo tu ti sei ricompattato su questa storia.
Tu implodi per una vita che ormai ti sta stretta.
Non ami la campagna.
Nella tua vita non c’è più una donna al centro del tuo universo.
Non hai più un file.
Sei costretto a confrontarti con la realtà e il vuoto.
La tua mente per una vita ha lavorato su un doppio binario tra fantasia e realtà
All’improvviso non hai nulla da immaginare.
Sei solo, ecco perché implodi.
I sensi di colpa coprono questo vuoto che ti ha schiacciato.
Dobbiamo voltare pagina e ricostruire la tua identità.
Dottore, non so se ne sono capace.
I file mi stanno facendo a pezzi.
Siamo sulla buona strada Mel, credimi.
Adesso cosa succede?
Per ora godiamoci il paesaggio e qualche bella donna.
 Per oggi il nostro tempo è finito.
D’accordo Dottore.
Rimaniamo in silenzio sulla panchina a fumarci il sigaro ed ad osservare.
Il prossimo post sarà pubblicato Lunedì 2 settembre

68. La Ciovane

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La politica è una cosa seria.
Per fare politica bisogna avere il pelo sullo stomaco dice l’uomo della strada.
Le passioni politiche spesso sono sfociate in tragedie.
Giovannino Guareschi ha reso celebre lo scontro tra democristiani e comunisti.
Don Camillo e Peppone sono entrati nelle nostre case e nel nostro immaginario regalando a tante generazioni sorrisi ed allegria.
Mi piace la politica.
L’ho seguita fin da ragazzo.
La politica mi ha portato ad aprire un nuovo file.
Sta arrivando l’estate, spero di resistere.
Soffro questa stagione.
I file stanno aumentando d’ intensità.
I miei nervi sono messi a dura prova.
Faccio in tempo a leggere la prima pagina del Corriere della Sera quando la porta si apre.
Ciao Mel come stai?
Leggevo della situazione politica italiana Dottore, viviamo tempi bui.
Ti piace la politica Mel?
Si Dottore, l’ho sempre seguita con interesse.
Mio padre fin da piccolo mi portava alle riunioni e alle feste di partito.
Cerco di tenermi informato.
Ho le mie idee, sono un conservatore.
Non avevo dubbi Mel.
L’altra volta mi hai parlato della Ciovane, c’entra la politica?
Sorrido, guardo fuori dalla finestra e poi chiudo gli occhi per ricordare meglio.
Era tempo di elezioni comunali nel bueno retiro.
Si decideva la carica di sindaco.
Come ai tempi di Don Camillo e Peppone, i vari contendenti si sfidavano nelle piazze a forza di comizi.
Ero divertito da questa situazione.
Una sera decisi di assistere a tutti i comizi di chiusura della campagna elettorale.
 Mi misi in un angolo ad ascoltare.
Alcuni candidati erano davvero spassosi, altri noiosi, altri ancora veramente fastidiosi, ma mi gustavo l’atmosfera.
Nella piazza si alternavano i vari fan.
Mi confrontavo con loro, leggevo i programmi.
Ad un certo punto noto un gruppo di ragazzi.
 Erano stati presenti come me a tutti i comizi
Ridevano e scherzavano tra loro.
Una ragazza del gruppo si avvicinò e mi chiese”Vuoi leggere il programma? Ma tu sei un turista vero?”
Sorrisi e le risposi” Proprio turista non sono. Vivo nel bueno retiro, ma non voto qui”
Era meravigliata e mi chiese maggiori dettagli.
Le spiegai per sommi casi la mia vita.
La Ciovane ne fu piacevolmente sorpresa.
Mi presentò gli altri tre ragazzi.
Erano sostenitori di una lista di sinistra, ovviamente finsi disapprovazione.
Mi unii alla comitiva, per continuare la serata.
Con la Ciovane ci fu subito simpatia.
Aveva vent’anni , un tatuaggio sulla spalla ed era amante della musica e lavorava part-time in una pizzeria.
Alla fine dei comizi,il gruppo si sciolse.
La Ciovane e l’amica salirono su un vespa “originale” e partirono via.
Quando erano ormai lontana la Ciovane mi gridò”Ti aspetto in pizzeria domani”
Sordo come sono ovviamente non capii nulla, ma tornato a casa accesi il  computer e le chiesi l’amicizia sul face book.
Il giorno dopo decisi di mangiarmi un pizza in piazza.
La vidi da lontano, servire ai tavoli .
Sprizzava allegria e gioia da tutti i pori.
Scherzava con i clienti, ma nello stesso tempo era molto professionale.
Mi gustai la scena per qualche minuto.
Non sapevo spiegarmi il motivo, ma quella ragazza mi risultava simpatica .
Mi avvicinai e la salutai.
Mi sorrise e attaccò”Ma ti aspettavo alle cinque!”
”Perdonami sono vecchio e sono pure sordo”, mi accomodo a un tavolo e ordino una pizza, peraltro ottima.
Aspetto la chiusura del locale, per scambiare ancora qualche parola. Ci presentammo.
Si chiamava Giulia,  era davvero carina, Dottore.
Aveva un sorriso coinvolgente.
I suoi occhi marroni erano magnetici.
Nei giorni successivi, cominciammo a darci appuntamento nelle ore più impossibili sulla chat di face book poi sul messenger.
Parlavo e ascoltavo.
 Non mi  capitava da tempo una cosa del genere
Stavolta non avevo bisogno d’inventare nulla.
Ero solo me stesso.
Certo era grande la differenza d’età, ma non me facevo un cruccio.
Più volte tornai in pizzeria per salutarla, ormai avevo fatto amicizia con tutto il personale.
Non saprei descrivere quel rapporto Dottore .
Mi sentiva leggero con la Ciovane..
Il senso d’oppressione sembrava scomparso.
Il ricordo della ballerina era meno intenso.
Torno a Roma perchè con la famiglia dobbiamo costituire una società dì investimenti per gli affari di Francesco.
Ricordo che alla mia partenza la Ciovane si offrì d’accompagnarmi all’aeroporto.
La ringraziai di cuore.
Ero colpito dalla sua generosità e affetto.
Non ero abituato a questi slanci.
Mi chiese se anche a Roma avessi la connessione internet, così avremmo potuto sentirci.
Così avvenne , nonostante la distanza , ormai messenger era la nostra casa.
Sentivo la sua mancanza.
Ricordo che una sera ero alla festa sezionale degli arbitri.
Tutti erano allegri e festanti, ma mi sentivo fuori posto.
Conoscevo poco i miei colleghi ad eccezione di Giulio e di qualche dirigente.
Quando tornai a casa scrissi alla Ciovane che al mio rientro l’avrei invitata per un bere cosa insieme o meglio io mi sarei fatto un succo di frutta.
Avevo capito da tempo che la ragazza era un discreta amante della birra.
Cominciai ad ascoltare la sua musica. Non lo ammisi mai, ma alcuni brani li trovavo piacevoli.
Al rientro in Sicilia, mi chiamò la Sabauda per comunicarmi che per il ponte di San Pietro e Paolo sarebbe venuta a trovarmi.
Avevo deciso di accogliere un mio vecchio invito.
Mi trovai impreparato.
Speravo di vedere la Ciovane.
La presenza della Sabauda rischiava di stravolgere i miei piani, ma non volevo rimangiarmi l’invito.
Così dissi alla Sabauda che era la benvenuta.
Ma nello stesso tempo non volevo dare spazio a soluzioni ambigue.
La breve conoscenza della Ciovane, mi aveva fatto capire che con la Sabauda non poteva esserci altro che amicizia.
Ero un po’ preoccupato come potessero svolgersi i tre giorni insieme.
Cercai d’organizzare un piano d’attacco.
Chiamai a raccolta i miei amici siciliani affinchè non mi lasciassero solo con la mia ospite .
Speravo che la presenza della Sabauda, non rompesse l’equilibrio con la Ciovane.
I miei amici mi consigliavano di essere rilassato e di vedere cosa sarebbe successo, ma io non la vedevo così.
Nella mia mente c’era Caterina e poi volevo approfondire la mia conoscenza della Ciovane
Passai comunque tre giorni piacevoli con la Sabauda.
Ci furono qualche momento d’imbarazzo.
Ma io ero deciso su come procedere.
Sebbene non fosse non fosse successo nulla, la cosa irritò un poco la Ciovane, almeno così intesi.
Quando lasciai la Sabauda all’aeroporto, corsi in pizzeria.
La Ciovane mi chiese subito di lei”Dove hai lasciato la tua compagna?
”Non è la mia compagna, siamo amici”
”Ho visto le vostre foto su facebook”
”Be l’ho appena lasciato in aeroporto e ho scoperto che avevo una grande voglia di pizza”
Mi sorrise e disse”Brindiamo al tuo rientro in Sicilia”
Nonostante tutto si crearono un serie di equivoci.
La Ciovane era più distante.
Non parlavamo più sul messenger .
Cercai di chiarire, ma fu inutile.
All’improvviso, il rapporto aveva perso freschezza.
Ero dispiaciuto. Non sapevo come muovermi.
A luglio pensavo di averla persa anche come amica.
Sarebbe stata la classica ultima goccia.
Lo Splendente annota qualcosa e dice:E’ luglio, fa molto caldo.
Sei deluso dalla ballerina e ora dalla Ciovane .
Sei nervoso in vista dell’incontro con Caterina.
I problemi degli inquilini rompiscatole ti assillano.
Senti il bisogno di ricominciare.
Avverti la necessità di una svolta.
Il tuo mondo è improvvisamente senza punti di riferimento.
La realtà ti sta soffocando.
Cosa succede in quei giorni?
Dottore, qui arriva il difficile.
La mia memoria non ha molti ricordi di quei giorni.
Ricordo che ero stanco, deluso ed amareggiato.
Mi aggiravo per casa e per la campagna come un fantasma.
Mi sentivo nuovamente oppresso e carico d’angoscia.
Ricordo che vidi su un giornale la foto dell’Aspirante .
Annunciava la sua vittoria al Roma fiction fest come migliore attrice.
Ne fui felice per lei, ma ormai mi sembrava cosi lontana dal mio mondo, ormai apparteneva a un’altra vita.
Ricordo che come Piero scrissi all’Oscuro per congratularmi per il successo che stava avendo “la sua amica”
I giorni successivi sono caotici.
La campagna è come sempre opprimente.
Mamma mi chiama di continuo per gli inquilini e per l’ennesima perdita d’acqua in una bottega.
Ricordo che faccio fatica a riposare.
 Comincia a farmi male la testa.
Passavo le ore sul facebook per avere notizie sulla Ballerina e la Ciovane.
Anche la Pulcherrima si rende sgradevole.
Mi cancella dalle sue amicizie di facebook, per via di un mio commento politico
Rimango sorpreso.
Carlo interviene per porre fine alla”lite” ma io tiro dritto.
La Pulcherrima mi manda un sms”Se prometti  che non scrivi più nulla di antipatico e inopportuno di riammetto tra gli amici”
Replico a muso duro”Mi dispiace Pulcherrima, ma non accetto ultimatum da nessuno.
Posso vivere anche senza la tua amicizia su facebook, non importa. Siamo amici fuori”.
Mi sento circondato da una vita che non riconosco più.
Non mi sento capito e amato.
Mi sento solo e frustrato.
Preso dall’ira e dalla rabbia momentanea cancello dal facebook sia la Ciovane che la Ballerina.
Penso che non meritano più le mie attenzioni.
Ma il momento passa subito e cerco di tornare sui miei passi.
La Ciovane mi riaccetta, la Ballerina invece no, cogliendo la palla al balzo.
Il 31 luglio si sta avvicinando.
Ho paura di quello che possa accadere.
Potrei riferirle di colloqui con l’Oscuro e il Lumacone,  ma sono solo frammenti e non voglio raccontarle ora cose sbagliate ed inesatte.
Posso solo dirle che ho il fondato motivo di credere che l’Oscuro in quei giorni intuii il mio malessere e mi spinse volutamente contro il burrone.
Non vedeva l’ora.
Era ansioso di vedermi crollare
E’ facile ora dire queste cose, me ne rendo conto.
Ricordo che anche Gigio stava male.
Ripeto ho dei flash di alcuni colloqui sul messenger
Se io cominciavo a delirare lui non era di meno.
Ricordo solo che si sentiva un Dio e che considerava me e la mia vita uno schifo.
Si sentiva il burattinaio del forum.
Era il suo modo trionfale per rientrare sul web da protagonista.
Provai a combatterlo, ma ero troppo stanco e sfiduciato.
Gli diedi alla fine campo libero.
Lo Splendente mi guarda a lungo e mi versa un bicchiere d’acqua:
 Avremo modo di parlare la prossima volta del 31 luglio Mel. Ora calmati.
Ti piaceva la Ciovane vero?
Quando ne parlavi sorridevi.
Dottore come le ho detto, Giulia attirò subito la mia attenzione.
Mi piaceva come ragionava.
Era allegra, bella, spensierata.
Era molto diversa dalle ragazze che avevo frequentato prima.
Forse ci fu un momento in cui le nostre strade si sarebbero potute incontrare.
Non so perché si allontanò ad un certo punto.
 Fu davvero un duro colpo.
Vi sentite ancora?
Si Dottore, con Giulia ci sentiamo. Siamo diventati amici.
Chissà, Mel, magari se avessi avuto una storia con la Ciovane, oggi non saresti qui.
Stringo il bastone e scuoto la testa: Dottore, mi sono reso conto che la mia implosione era ormai inevitabile.
Il 31 luglio del 2009 ha segnato la svolta della mia vita.
Come ha detto lei prima ne riparleremo.
So solo che Giulia fu l’ultimo barlume di luce prima dell’oscurità.
Alla prossima.
Il prossimo post sarà pubblicato Lunedi 26 Agosto.

67. L’ultimo valzer

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La speranza è l’ultima a morire dicono.
Ballare è un modo per sfogarsi e divertirsi.
Le storie d’amore finiscono, ma spesso si fa fatica ad accettarlo.
Le delusioni e i rifiuti aiutano a crescere.
Se fosse vero, io, adesso dovrei essere un gigante.
I Sogni finiscono all’alba.
I miei, invece, si sono conclusi quando ero ben sveglio.
Passeggio nervosamente di fronte all’ingresso dello studio.
Non ho voglia di fare la seduta oggi.
Mi faccio forza, spegno il sigaro ed entro.
La segretaria mi fa notare che sono in ritardo.
Le sorrido e allargo le braccia.
Lo Splendente è seduto e sta scrivendo.
E’ molto concentrato,  non mi sente entrare.
Dottore sta lavorando al libro?
Ciao Mel. Ti stavo aspettando, mi è venuta un idea e stavo scrivendo un’ appunto.
Sei sempre puntuale, cosa è successo?
Oggi non volevo venire Dottore.
Stiamo entrando nella fase calda del racconto, sento salire la nausea.
Devi vincere e superare i file, Mel.
Devi voltare pagina, è l’unica strada.
Dottore me lo ripete da mesi, ma non ci riesco.
Mi sveglio la mattina con i file e vado a dormire con loro.
Sento un peso sul cuore.
Mi sento uno zombi.
Ti piace flagellarti
Ti ostini a guardare indietro.
Ti fai troppe pippe mentali!
Riprendiamo il viaggio, sei di nuovo a Roma.
Sei in una fase mi hai detto l’altra volta di apatia e di tristezza.
Cosa avviene?
Andai a vedere a maggio una collega, non sapevo che sarebbe stata l’ultima mia uscita come osservatore .
Le diedi un’ ampia sufficienza .
Ricordo che la collega dopo il colloquio mi disse”Non  capita tutte le domeniche d’incontrare un osservatore cosi preparato ed appassionato .Grazie per i consigli “
Le sorrisi ”Grazie a te e alla prossima occasione”
La mia amica attrice Elisa aveva avuto una parte nell’ultimo film di Bellocchio
Era la storia d’amore tra il giovane Mussolini e Ida Dasler.
Organizzai una spedizione composta da mamma, Carlo, Sabauda , Ciccio e Potter.
Il film era onestamente piuttosto impegnativo e lungo.
Infatti Carlo alla fine della proiezione voleva la mia testa.
Personalmente non mi era dispiaciuto il film.
La Dasler era interpretata da un ottima e sempre bella Giovanna Mezzogiorno.
La mia amica aveva fatto la sua figura.
Dopo il film andammo a prendere una pizza.
Ricordo che  fu una serata piacevole.
Pochi giorni dopo ci fu il mio compleanno.
Spinto da mamma, organizzai una cena a casa .Invitai i soliti amici e la Sabauda
Fu anche quella una bella serata.
Su facebook mi giunsero pure gli auguri della Ballerina.
Mi sembrava un buon segno in vista del saggio.
La mia famiglia e i miei amici speravano che il mio rapporto con la Sabauda potesse evolvere.
Mi volevano trovare una compagna .
Ricordo che intercettai una conversazione facebook tra Carlo, Stefania e i miei fratelli riguardo la Sabauda. Speravano un esito positivo.
La presi male.
La vedevo come l’ennesima intromissione nella mia vita privata.
Scrissi a Francesco e Carlo dicendo loro di fare un passo indietro e di farsi cortesemente gli affari loro.
Mi sentivo discretamente e aspettavo con ansia il  saggio di fine anno della Ballerina.
Avevo convinto Carlo con la fidanzata Marilù, Potter, Laura e mio cugino Ludovico a venire allo spettacolo.
Potter curiosa come era, aveva preso addirittura un aereo da Roma
Volevo mostrare a tutti la bellezza e la bravura della Ballerina.
Ricordo che quella sera,arrivammo in ritardo per via del traffico.
Arrivammo al Flash Dance accaldati e  stremati per la corsa.
Gli impiegati del teatro aspettarono il nostro arrivo per chiudere la porta.
Lessi di corsa il programma.
Doveva esserci subito l’esibizione della ballerina e del fratello.
Ma non fu così, entrarono in scena altri ballerini
Ero sorpreso.
Non capivo cosa stava succedendo.
Carlo e Ludovico cominciarono ad agitarsi.
Erano venuti per farmi un favore e per curiosità.
Durante l’intervallo Potter scoprì l’arcano.
Il giorno prima la Ballerina aveva avuto un infortunio.
Lo stesso ginocchio aveva fatto di nuovo crack.
 La notizia mi colpì al cuore come una fucilata.
Ero deluso per la mia ballerina.
Potevo solo immaginare il suo dolore.
Il resto della serata la passai sentendo le lamentele di Carlo e Ludovico.
Non avevano gradito per niente lo spettacolo.
Avrei voluto avere notizie della ballerina
Appena tornato a casa, cercai notizie sul facebook.
Ero davvero triste .
Il giorno dopo lessi che aveva lasciato la Sicilia.
Capivo la sua fuga, ma non avevo avuto modo di salutarla.
Mi sentivo triste , amareggiato, avvilito
Le scrissi un messaggio per farle capire che le ero vicino in quel difficile momento.
Non mi rispose.
Mi sentivo come un leone in gabbia.
Guardavo la sua pagina facebook alla ricerca di sue notizie.
Lo Splendente:L’addio della ballerina , chiude improvvisamente un file lungo un anno e mezzo.
Ti senti privo di un punto di riferimento. il vuoto ti sta avvolgendo.
Cosa succede dopo Mel?
Vidi le ultime puntate di “Qualcosa è cambiato” e la nuova fiction dell’Aspirante come protagonista  assoluta.
Era stata girata a Milano.
Era una sorta di musical.
Nei mesi precedenti il Lumacone me ne aveva parlato sul messenger
“Chissà cosa direbbe tuo fratello su di come i costumisti vestono Ginevra”.
La fiction fu una porcata unica, mi consenta Dottore.
Ho visto qualche minuto di “Qualcosa è cambiato” per curiosità Mel, anche lì la recitazione non è eccelsa.
Lo guardo e sorrido:Le sto contagiando l’amore per le fiction Dottore?
Sorride a sua volta: Diciamo che il mio è un interesse professionale.
Cosa avviene dopo?
Sentivo ormai solo l’Oscuro sul messenger o tramite sms
Ormai era iniziato il count down.
Giugno era anche il compleanno dell’Oscuro.
Gli inviai gli auguri con qualche giorno di ritardo e lui mi rispose “Figurati Piero, sei così impegnato”
La mente vagava spesso sulla ballerina ma  non mi dava nessun segnale.
Le scrissi altre volte senza avere alcuna risposta.
Avevo perso la speranza, e confesso che mi caddero le braccia.
Mi sforzavo di comprendere il disagio della Ballerina ma non potevo non notare la sua scortesia.
Persi anche la pazienza.
Mi trascinavo per le vie del bueno retiro con tanta tristezza.
Era giugno, stava cominciando l’estate e il caldo.
Quando improvvisamente avvenne una cosa buffa.
Lo Splendente sorride e dice”Fammi indovinare entra in scena un “altra ragazza?”
Lo guardo e  rispondo al sorriso: Si Dottore avrei conosciuto la Ciovane”
La Ciovane? Chi è?
Magari ne parliamo la prossima volta, sono stanco adesso. Voglio andare.
Ok Mel ma rifletti sulla ballerina.
Le sensazioni che provavi erano frutto di un file.
La realtà ti aveva avvertito tanto tempo fa cosa sarebbe successo.
Hai voluto come sempre voltare lo sguardo d’altre parte.
Stringo il bastone e mi alzo:Ho voluto danzare fino all’ultimo Dottore.
Peccato che non abbia potuto fare l’ultimo valzer con la mia ballerina.
Alla prossima.
Il Prossimo post sarà on line Lunedi 19 Agosto

66. Lieti Eventi

alessia
Foto di Alessia Daliah.
La vita è un dono di Dio.
La nascita di un bambino è un lieto evento.
“Nuttata persa e figghia fìmmina.” dice un proverbio siculo.
Diventare genitori presuppone maturità e responsabilità.
Ci si può allontanare, ma quando un legame forte ti unisce a una persona, non potrà mai spezzarsi.
La vita è una fiction mi ripeto da tempo.
Ma quando lo capiranno anche gli altri, invece di scuotere la testa come se fossi un marziano?
Leggo l’ultima novella duemila che trovo sempre nella sala d’aspetto dello Splendente.
Vedo una foto dell’Aspirante e mi scappa uno sorriso quando la porta si apre.
Ciao Mel, come va? Ti ho visto assorto nelle letture “impegnate”.
Dottore anche Novella duemila è cultura.
Leggevo un ‘intervista all’Aspirante.
Ci sono novità importanti?
No, nulla di che, le interviste si ripetono, manca la creatività tra gli addetti stampa.
Sorride e dice: Creatività che a te non manca.
Cosa avviene dopo “l’accorato” appello dell’Oscuro a non far morire Melvn?
Decido di prolungare l’agonia del personaggio per altri mesi.
Mi invento un trasferimento in Svizzera per provare nuove procedure di risveglio.
Provo a scacciare la sensazione d’accerchiamento .
Le “mie storie” mi stanno opprimendo.
Durante quei mesi vivo nel bueno retiro, quasi isolato
Lavoro in campagna, vado al cinema, ma mi sembra d’essere dentro una bolla d’aria.
Mi godo il silenzio e la bellezza del mare in inverno.
Leggo molto ma mi sento inquieto.
Dopo Piero, faccio entrare in scena altri quatto tutori che devono scegliere per il destino del personaggio Melvin.
Ho iniziato una discesa senza possibilità di ritorno.
A maggio l’ultimo tutore della storia sarà Carmen(sorella di Ambrosia), che deciderà d’interrompere ogni cura.
Il personaggio sarà trasferito in Sudamerica dove morirà il 31 luglio .
Lo so Dottore ,sembra il racconto di un cretino folle eppure ho fatto queste cose d’impulso senza rifletterci .
Ricordo che guardavo la terza serie di “Qualcosa è Cambiato” in Tv e poi andavo sui vari forum a leggere i commenti ma non scrivevo neanche più come Piero .
Ormai mi sentivo lontano dal quel mondo.
Aspettavo solo di staccare la spina e farla finita.
Come Piero ogni scambiavo qualche parola sul messenger con l’Oscuro e il Lumacone.
Mi raccontavano che l’Aspirante stava lavorando ad un nuovo progetto a Milano.
Mi dicevano che il suo fidanzamento non era felice.
Riferivano di ripetuti tradimenti dell’Aspirante.
Questi discorsi mi infastidivano, non mi piaceva come descrivevano una ragazza “colpevole” solo d’essere esuberante e soprattutto fragile.
Anche dalla Sicilia continuo a sentirmi con la Sabauda.
Mi sembra una boccata d’ossigeno rispetto a una situazione sempre più malsana.
Ricordo che le mandai una cassetta d’arance per curarsi una brutta influenza.
Provai analogo approccio con la Pulcherrima. ma la milanese fu cortese ma ferma nel rifiutare.
La cugina di Carlo è sempre stata una persona difficile con cui relazionarsi.
Eravamo amici su facebook spesso commentavo i suoi post in maniera ironica, almeno così credevo.
Invece reagiva sempre in maniera stizzita per non dire arrabbiata.
Febbraio come ogni anno c’è la festa della Santa patrona della mia città.
Mia nonna è solita organizzare un grande ricevimento per amici e parenti , visto che il fercolo passa sotto i suoi balconi.
Mi creda Dottore, è davvero un bel momento.
Nelle strade si riversa una fiumana di gente vestito con un saio bianco e un basco nero in testa.   Decisi di scrivere, colto da nostalgia una breve email a Caterina.
Ormai ci dividevamo anni di silenzio e di lontananza ma il suo ricordo era sempre con me.
Non mi aspettavo molto, ma volevo farle capire che c’ero sempre.
Ricordo che mi rispose quasi subito, sorpresa dalla mia email
Era contenta scriveva del mio gesto.
Non sapevo come comportarmi
Ero un po’ diffidente e restio ad aprirmi
Ancora bruciavano le sue parole del lontano 2006 ma decisi di provare e cominciai a scriverle.
Volevo sapere come stava e come si trovava in Nord America
Fu uno shock  Dottore leggere le sue email
Mi descrisse un quadro di desolazione e tristezza.
La sua storia d’amore era naufragata..
Il fidanzato non era il principe d’azzurro che aveva sognato.
Credeva che fosse amore invece era un calesse citando Troisi.
Si erano lasciati nel gennaio del 2008.
Quelle parole mi lacerarono il cuore.
Caterina era cosi felice di sentirmi, era sicura che non più volessi sentirla ne vederla.
Aveva passato dei brutti momenti
La vita all’estero era diventata  pesante.
Incominciammo un carteggio telematico per mesi.
Parlavamo di tutto con semplicità e ritrovata intimità.
Tutto sembrava tornato come un tempo.
Le incomprensioni e i silenzi erano caduti.
Lei stessa un girono scrisse”Mel mi sembrava un miracolo .Finalmente riusciamo a parlare come due adulti. Sono così felice.”
Nelle sue email mi raccontava la sua vita da espatriata.
Una vita fatta di sacrifici e di solitudine.
Aveva superato molte prove, era cambiata.
Era diventata una donna.
A Marzo tornò in Sicilia per un breve soggiorno.
Non ci fu modo di vederla.
Ricordo che mi dispiacque molto.
Sentivo il bisogno di rivederla per capire quali emozioni avrei provato.
Mi scrisse dopo il ritorno in Nord America”mi dispiace non averti visto.
Sono stata nel bueno retiro(ora mi ammazzi ,lo so), ma mi ha fatto piacere pensarti vicino.
Vedere il bueno retiro in inverno mi ha fatto capire molto di te.
E’ un posto incantevole.
Capisco che tu lo chiami così .
Non mi dispiacerebbe un giorno viverci anche a costo di sacrificare la carriera”.
La sentivo cosi vicina come non era mai successo.
Sarebbe ritornata in estate, non vedevo l’ora.
Sognavo di ricominciare con lei.
Non sapevo cosa aspettarmi, ma era di nuovo nella mia vita
Immaginavo un futuro in sua compagnia
Caterina stava valutando se rientrare in Italia dopo l’esperienza americana e mi chiedeva consiglio sul suo futuro.
Sembravano arrivati a un bivio del nostro rapporto.
Lei era il mio Tesoro, anche se non amava sentirselo dire.
Lo Splendente scrive qualcosa e poi attacca”E’ l’ennesimo ritorno di Caterina nella tua vita.
Vi state riavvicinando. Sei chiamato ancora una volta a chiarire la tua posizione.
Ormai avete lasciato l’epoca adolescenziale.
Siete come due mondi che vi osservate da lontano.
Bisogna capire se stavolta entrambi volete la stessa cosa.
Cosa succede d’altro?
In vero quei mesi furono mesi di monotonia e di silenzi .
Mi dividevo tra la campagna e gli impegni in città .
Ripetevo ogni anno gli stessi gesti .
Recitavo un copione ormai consumato
Ero come un attore sul viale del tramonto .
Forse era già “morto” in quei mesi e non me rendevo conto.
Avevo i miei appuntamenti al Flash Dance
La danza continuavo a non capirla ma ne ero incuriosito .
Osservavo sul facebook i movimenti della Ballerina.
Cercavo di capire quando e come sarebbe tornata a danzare.
A marzo seppi che avrebbe fatto una piccola apparizione.
Sfortunatamente quel giorno ero a Roma.
Le mandai un messaggio d’auguri ma non mi rispose
Mio cugino Ludovico mi chiese ospitalità per qualche settimana nel bueno retiro per preparare alcuni esami universitari.
Accettai volentieri. Mi faceva compagnia con i suoi colleghi, fu una bella convivenza.
Ricordo che mandai un sms a Marzo come Piero all’Oscuro in cui annunciavo che non c’era più speranza per Melvin e che il 31 luglio prossimo avremmo staccato la spina
Mi rispose subito dicendosi dispiaciuto
Ad aprile vidi uno spettacolo  veramente brutto al Flash Dance ma ero lo stesso tempo emozionato
Per un gioco della sorte la Ballerina si sedette vicino a me con i suoi amici.
Scambiammo solo qualche parola sulla sua performance di Marzo.
Le chiesi come era andata e fu secca nel rispondere”Di merda grazie”.
Per il resto della serata non mi rivolse più la parola.
Ero davvero sfiduciato. Ambrosia l’avevo sempre paragonata a un castello difeso da muri lisci, ardui da scalare con un carattere difficile da comprendere.
Ma la Ballerina era sicuramente la quinta essenza della riservatezza e dell’ostinazione.
Dopo un anno non ero riuscito a conquistare un po’ della Sua fiducia. Mi teneva a distanza.
Non c’era verso di aprire un varco.
Non ho mai capito quale idea si fosse fatta su di me, ma sicuramente non degna d’attenzione.
Comunque durante una rara conversazione su facebook mi disse che sarebbe tornata a
danzare a fine maggio per il saggio di fine anno.
Avrebbe interpretato Giulietta con il fratello nel ruolo di Romeo, in un passo a due.
Le risposi prontamente che ci sarei stato e che avrei fatto il tifo per Lei..
Sembrò colpita e per una volta mi disse:Grazie Melvin, sei strano, ma so che mantieni la parola
Ti aspetto al saggio”
Torno a Roma per gli impegni arbitrali, ma sempre con meno entusiasmo.
La vita di osservatore cominciava a stancarmi.
Non mi dava le stesse emozioni che avevo provato da arbitro.
Ero sempre bloccato nella scrittura. Non riuscivo dare forma alle mie valutazioni.
L’Oscuro continua a chiedermi notizie di Melvin, nonostante passi molto tempo in Bulgaria, almeno così mi racconta per sms
Francesco e Stefania ci comunicarono durante un pranzo di famiglia che in autunno sarebbe nato l’erede.
Ricordo che la notizia mi rallegro ma non troppo.
Continuavo a sentire nel loro rapporto qualcosa di non saldo.
Francesco inoltre mi sembrava  inadatto a diventare padre.
Ovviamente gli feci le  mie congratulazioni.
Lo Splendente scrive qualcosa e poi mi guarda: Non ti piaceva l’idea di diventare zio?
Ero felice Dottore, ma continuavo a pensare che Francesco e Stefania non fossero pronti a diventare genitori.
Vivevo lontano da loro da tempo.
Mamma mi raccontava come Francesco fosse felice, ma c’era una parte di me che dubitava di questo “bel quadretto”.
Mio padre si è sposato tardi, secondo me un motivo c’era.
Diventare genitori è la più grande sfida che una coppia possa fare, non è da tutti
Lo Splendente sorride: C’è chi è portato per essere padre e chi invece deve lasciare perdere e fare altro.
Lei non ha figli Dottore?
No Mel, ho fatto altre scelte.
Io un giorno spero di diventarlo, quando tutto questo dolore finirà
Te lo auguro. Caterina e l’arrivo del nipote mi sembrano lieti eventi di questo 2009.
Lo furono Dottore, ma non basteranno a fermare l’implosione.
Ci arriveremo Mel.Per oggi basta cosi.
Sospiro e mi alzo. Alla prossima Dottore
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