Lo Splendente si avvicina alla finestra e dice: Io fumo un sigaro alla settimana, mi rilassa quando devo scrivere. Tu quanti sigari fumi Mel?
Mi scusi Dottore, non mi ero neanche accorto d’essermelo acceso.
Stavo riflettendo su alcun cose. Mi piaceva di più il suo vecchio studio. La vista di Castel Sant’Angelo era molto bella.
Solo dopo mesi sono riuscito a notare l’ambiente, prima mi sedevo e cominciavo a parlare.
– Non ti preoccupare Mel, calmati adesso. Ho notato che parli con la segretaria. Ti piace?
-Si, è anche simpatica. Ci parlo volentieri. Ho scoperto che anche lei è una psicologa.
– Si è una mia allieva. Cosa ti turba di quello che mi hai raccontato prima? In fondo è una bella scena.
Per la prima volta ti apri con una donna anche se solo per un momento.
-Quando ho ricordato quella scena con l’Aspirante ero davvero sconvolto. Non riuscivo a credere che fosse vera, con il tempo la mia memoria ha liberato i dettagli.
Ricordo che quando raccontai a mia madre per la prima volta questa scena mi disse che era bella.
Ero sorpreso dalla mia stessa verità. Avevo aperto il mio cuore a una “sconosciuta”.
La storia delle escort non l’avevo rivelata a nessuno prima d’allora.
-Ti vergogni d’essere andato con una escort Mel? Per me andrebbero fatte tutte sante.
Sei davvero un Madonnaro. Ogni tanto un uomo ha bisogno di “sfogarsi”
-Dottore sono andato ad escort per curiosità. Non volevo apparire goffo o inesperto quando mi fossi trovato con la persona giusta.
Non ne vado fiero. Ho rispetto per quelle ragazze che per necessità sono costrette a vendere il proprio corpo.
Ho avuto la fortuna di “incontrare” ragazze dolci e cordiali, hanno reso meno “squallidi” quei momenti.
-Parleremo un’altra volta del tuo rapporto con le escort. Mi interessava sapere adesso il tuo concetto d’intimità con una donna.
Si ricorda che nella scorsa seduta le dissi che per me l’intimità con una donna non dipende dal sesso?
Volevo arrivare qui: quella sera con l’Aspirante, anche se per pochi minuti, eravamo una sola cosa. Non riesco ancora oggi a descrivere bene l’emozione che provai. Ero felice? Non lo so.
Una sensazione di serenità mi invase.
Una sensazione forse mai provata.
Ero sereno Dottore
– Mel eravate due ragazzi che si dichiaravano amore. L’Aspirante forse pensava più all’avventura per te sicuramente è altro. Sei messo spalle al muro. Non hai più scuse. Eri spaventato
Tu la definisci una sconosciuta, forse da questo dipende parte dei tuoi file. Non accetti che una parte si sia messa in gioco.
– Non lo so Dottore. Io non conoscevo Ginevra. Non sapevo nulla di Lei. Eppure mi colpì. Quella sera ha cambiato la mia vita per sempre. La mia mente cominciò a perdersi. Non ero pronto a mettere in discussione tutta la mia vita.
-Cosa successe dopo Mel? Riprendiamo
– Ok Dottore, vorrei tanto darle un lieto fine ma non fu così
Esco solo dopo pochi minuti dopo Godot, sforzandomi di essere il più “normale” possibile ma ho la testa in fiamme, il cuore batte forte. Faccio fatica a rimanere in piedi. Sembro ubriaco.
Il Play boy mi si avvicina e mi chiede a bruciapelo”Ma cosa combinate tu e l’Aspirante? Ma che state trescando? E’ uscita prima con un sorriso enorme sulla faccia.”
”Ma cosa dici Play! .Io e Godot a stento ormai ci salutiamo. Abbiamo pure discusso dell’intervista. Non ci hai sentito?”
Il Play scuote la testa poco convinto ”Sarà ma voi due non me la raccontate giusta. Comunque è l’Oscuro che é geloso perso”
Era arrivata nel frattempo Luisa. Ci salutiamo e cominciamo a parlare della fiction.
Poi Luisa fa segno al Play di andare via. Rimaniamo io e lei soli, ormai il set è chiuso.
Mi sembra strana la situazione e attacco subito”Madame mi deve dire qualcosa? Cosa è sta manfrina con il Play?”
Non mi sento bene voglio andare a casa mi gira la testa.
Luisa mi chiede di rimanere dice che deve parlarmi di una cosa importante.
Anche se stanco cedo alle sue insistenze ma le chiedo di fare presto.
Luisa capita l’antifona getta la maschera, cercando di essere gentile ”Vede Messere, sa che le voglio bene e ho avuto modo d’apprezzare i suoi scritti.
In questi mesi non sono stata l’unica a notare la sua capacità di scrittore. Il modo tutto suo di dare soprannomi alla persone.
Messere, lei osserva attentamente i caratteri e con una sola parola li definisce.
Le scene come le guardi tu, nessun’altro lo sa fare. Mi sono permessa di far leggere alcune sue cose anche all’Esimio e lui li ha fatti girare alla produzione. Li ha conquistati tutti, sono entusiasti!
Vorrebbero incontrarla per discutere di un progetto. Però siamo tutti preoccupati del suo stato emotivo .Sta peggiorando ogni giorno di più, magari sarebbe il caso di farsi aiutar da uno specialista per qualche tempo.
Hanno paura che non sappia reggere l’impatto emotivo. Poi la storia dell’avvocato.
L’abbiamo capito tutti che è una bufala. Ma non preoccuparti non lo diremo in giro.
Ma non è finita qui.
Secondo le mie fonti hai fatto perdere la testa anche all’Aspirante.
Va in giro a chiedere informazioni su di Lei. Si figuri che è venuta pure da me.
Messere ha conquistato la sua Principessa .Certo se vuole un mio consiglio, io la farei friggere ancora un po’ma questo dipende da Lei”
Ascolto attentamente le parole di Luisa, mi sembra tutto cosi incredibile. In un solo giorno tanti sogni sembrano realizzarsi, sento scoppiarmi la testa.
Luisa prosegue” Messere si faccia aiutare, potrà togliersi tante soddisfazioni, potrà scrivere le sue storie come e quando vorrà. Non dovrà stare ore sul set per vedere una scena”
Io con gli occhi lucidi dico”ma allora è vero, non ci posso credere”
Immagino subito il volto di mamma. Penso che forse per una volta sarebbe davvero orgogliosa di me e mormoro “Dopo Ginevra ora questo”
Luisa sentito il suo nome mi chiede” Cosa c’entra l’Aspirante?”
Io cerco di coprire la gaffe, dentro di me inizia una battaglia di sentimenti feroce.
La mia mente sembra esplodere.
Mi inginocchio e comincio a piangere.
”Madame, mi dispiace ma non fa per me. Io non posso accettare. Io non so scrivere. E’ il suo mestiere, io ho la mia campagna da curare”
Luisa sedutasi accanto cerca di tranquillizzarmi ” ma può fare entrambe le cose Messere, non si preoccupi. Ci sono gli aerei apposta”
Io continuo ”ma non posso abbandonare il forum, come faranno i ragazzi?”
Luisa sorride ”Melvin pensi sempre agli altri. Stai tranquillo, li potrai portare con te. Anch’io potrò darle una mano se vorrà Messere.
Magari dovrà seguire un corso di scrittura creativa”
Io faccio di no con la testa.
Sono nel pallone più completo e ricomincio a delirare e urlare ”Io non sono matto, non ho bisogno di nessun aiuto. Ho capito che questo è tutto un trucco. prima l’Aspirante ora lei. Avete capito che ho mentito per mesi e me la volete far pagare.
Madame queste cose me l’aspettavo dall’Oscuro e non da lei.
Luisa mi ascolta incredula ”Melvin ma cosa dici? Chi è l’Oscuro? Sei malato? Pensi davvero che sia uno scherzo? Se vuoi ti faccio parlare con l’Esimio”
Io continuo ”Pure L’Esimio è coinvolto? Bastava dirlo che non mi volevate più tra i piedi. Non verrò più”.
Poi mi accascio e mormoro ”Mi sta scoppiando la testa”
Luisa cerca di abbracciarmi e di farmi calmare”Messere ma sta interpretando suo padre non è vero? Le deve mancare molto. Mi dica solo che gli scritti sono suoi e non di terzi”
Io le rispondo duro guardandole negli occhi”quelle cose sono mie”.
La testa comincia a fare meno male , continuo a singhiozzare, cerco di recuperare lei mi accarezza ”Perdonami Luisa. Non volevo spaventarti. Non mi sento molto bene, sto straparlando.
E’ meglio che torni a casa”.
Luisa si offre di accompagnarmi ma rifiuto deciso ”Non si preoccupi Madame, torno a casa e mi metto a letto e passa tutto. Per quanto riguarda l’offerta, ringrazi l’Esimio e tutti quelli che si sono dati da fare. ma tutto questo non fa per me”.
Luisa mi guarda allibita” Messere ci pensi, è un occasione unica, non la butti via”
Le sorrido e le dico ”La ringrazio di cuore Madame, è veramente una buona amica”.
Mi trascino alla macchina e scappo verso casa in lacrime.
E’ stata un serata molto intesa. La mia testa però mi sembra incredibilmente vuota.
C’è mamma in soggiorno che guarda la tv. Io non so cosa fare.
Alla fine decido e apro il computer.
L’Oscuro e gli altri ragazzi mi chiedono come mi sento. Luisa aveva chiamato il play boy per avvisarlo della situazione.
L’Oscuro a nome di tutti attacca ”Melvin ti senti bene? Siamo preoccupati per te. Cosa ti sta succedendo? Il Play ci ha detto della discussione con l’Aspirante? Cosa ci stai nascondendo?
Godot appare sul messenger con l’account della sorella (le avevo dato in precedenza il mio contatto) e mi saluta affettuosamente, anche lei vuole sapere di Luisa e della mia crisi. Pensa che le abbia messo le corna. Io sono frastornato.
Parlo in contemporanea sia con L’Oscuro che con Godot.
L’Aspirante attacca ”Sto definendo i dettagli della cena. Non vedo l’ora di risolvere la questione”
Io non capisco di quale cena parli e le rispondo”Ok”
L’Oscuro continua a farmi domande su Luisa ”Mel cosa ti sta capitando. Sono settimane che ti vediamo strano. Luisa era sconvolta. Dice che ti ho minacciato. Mel, sono Gigio, il tuo amico perché vai in giro a dire queste cose?”
”Perché è vero che mi hai minacciato Gigio”
L’Oscuro continua ”Mel dove sei adesso? Stavo uscendo di casa per venirti a cercare.”
Io sono lapidario ”Sono a casa, va tutto bene. Se venite chiamo i carabinieri!”
L’Oscuro sempre più insistente”Mel, cosa hai detto a Luisa?”
Io ci vado cauto ”La verità. Non ho molto da aggiungere”
L’Oscuro preme ”Mel, Luisa era sconvolta. Dice che hai detto cose senza senso.”
Io allora capisco che posso evitare ulteriori problemi ”Si Oscuro,la verità che ho un gran mal di testa. L’avevo detto a Luisa che non mi sentivo bene. State tutti tranquilli”
L’Oscuro riprende”Ok Mel.Cerca di stringere i denti. Stanno arrivando tante belle cose. Non hai idea”.
Intanto Godot scrive”Mel ho cambiato idea. Non ce la faccio ad aspettare la cena. Digli la verità adesso e facciamola finita.”
Io sono titubante ”Ginevra non mi sembra un grande idea. Non mi sento bene. Non mi sembra la serata giusta.”
Godot insiste”Forza Mel, togliamoci il dente. Sono con te”
L’Oscuro capisce che sto chattando con Godot e attacca ”Come mai parli con Lei?”
Io mi gioco il tutto per tutto e scrivo ”D’accordo ragazzi è venuto il momento di dire la verità.
Non riesco più a tenermi”. I ragazzi cominciamo ad agitarsi.
L’Oscuro è il più irrequieto: “Cosa cazzo vuoi dirci Melvin”
Godot, divertita dalla scena, mi spinge ad andare avanti, io sono ormai in trance agonistica” Be caro Oscuro , semplicemente voglio dire che non sono un avvocato, mai stato malato di linfoma e da questa sera sono ufficialmente fidanzato con l’Aspirante. Ora sei vuoi bannarci fallo pure”.
Nei successivi cinque minuti si scatena il putiferio. Ognuno utente comincia a parlare .Non riesco a capirli. La testa ha ripreso a girarmi.
L’Oscuro minaccia tuoni e fulmini “Come ti sei permesso, passi per le minchiate che avevo intuito ma Ginevra e’ solo MIA! Un coglione del genere non può fregarmi la ragazza. Giuro che esco di casa e vi accoltello entrambi e poi chiudo il Forum”
Io replico”Scusa ma Lady Oscura?” lui duro”Chi se ne frega di Lei. Io ho fatto tutto questo per Ginevra”
Godot spaventata dalla reazione dell’Oscuro mi scrive di fare retromarcia e di dire che era tutto uno scherzo e di tornare al progetto cena.
Ma quando leggo quel Mia mi infervoro ”Ascolta Oscuro dei miei stivali, io stavo scherzando, ma tu come ti permetti di dire certe cose. Ginevra è Solo Sua e di nessun altro! Ora Brutto idiota le chiedi scusa, come Dio Comanda o giuro che sono io che vengo sotto casa sua ad insegnarti un po’ d’educazione”
L’Oscuro rimane zitto poi mormora”Dove cazzo prendi tutto questo coraggio?”
Gli altri utenti sono increduli di fronte alla mie parole.
Io gli ripeto”Sto aspettando Gigio!”
Il Boss piega la testa per un volta e chiede scusa.
Ginevra le accetta e chiudo il caso. Poi disgustato da tutto e tutti chiudo i contatti.
Rimango a parlare un po’ con Ginevra. Scriviamo delle nostre vite.
Ritorna quella sensazione di leggerezza che avevo sentito nel pomeriggio.
Poi Ginevra mi augura la buona notte dicendomi: “Ti Amo Melvin”
Io rimango silente e lei un po’ offesa mi riprende “Mel se la fidanzata ti dice ti amo tu dovresti quantomeno risponderle altrettanto”
Cerco di rimediare” Hai ragione scusami ma stavo ripensando alla discussione con l’Oscuro. Tu sei solo Tua. Oggi hai deciso di rivolgere lo sguardo e la tua attenzione verso di me. Non so ancora tu perché mi abbia scelto, ma non sai quale gioia mi riempie il cuore. Anche se fosse solo per questa notte, io sarò comunque un uomo felice. Quindi Ti Amo ,Ginevra.”
Lei non mi risponde subito e le chiedo” Ci sei ancora?”
“Si Melvin, scusami,stavo piangendo di felicità perché ti ho trovato e guai chi ti porta via da me”.io sorrido e chiudo. Fu davvero una giornata decisamente impegnativa.
Lo Splendente: “Più che impegnativa direi Melvin, in solo giorno hai avuto un offerta di lavoro e un amore sognato è diventato reale. Posso intuire il tuo disagio e paure. Hai scoperchiato il vaso di Pandora.
Il tuo senso di inadeguatezza ti assale e ti spinge lontano. La tua mente ti vuole proteggere.
Il tuo caso come ti ho già detto altre volte è molto particolare.
Quella sera è successo un break down psicotico.
Eri sotto stress da settimane. Eri pieno d’angoscia e di sensi di colpa. L’amnesia che ti ha colpito è la conseguenza di una crisi psicotica poi rientrata.
Le emozioni che provi per Ginevra sono per te impossibili da gestire
-Dottore, non so cosa dirle. I ricordi di quella sera sono molto confusi. Ricordo un mal di testa micidiale. Ero spaventato, felice, incredulo. Neppure nei sogni avevamo immaginato una serata del genere. Ricordo solo che arrivato a casa ricordavo poco dell’Aspirante. Non mi ero mai aperto cosi con una ragazza. Fui sincero con Ginevra. Questo mi fa arrabbiare e mi turba.
La verità invece di liberarmi mi ha schiantato. Forse per un bugiardo è la giusta legge del contrappasso.
Quei momenti con Ginevra mi passano nella mente all’infinito. Non sa quanti finali diversi ho immaginato. Ho avuto paura di essere felice. Mi ritenevo indegno. Non lo so, è tutto cosi confuso. Ricordo che quella sera andai a letto tranquillo.
Il giorno dopo era tutto cancellato.
-Hai vissuto dentro una Torre d’avorio.
Hai rifiutato sempre di far entrare una donna nella tua vita. L’Aspirante rompe lo schema.
Non puoi inventare più scuse.
Non sei abituato ad essere accettato.
Vai nel panico.
Ecco cosa successe quella sera: paura dell’accettazione e rottura di un atavico schema con le donne Mel.
Dottore è difficile raccontarle cosa successe dopo. Ho scavato nella memoria.
Ma è come se ci fossero degli enormi buchi neri. Ho provato e riprovato a ricostruire ma sono ormai sicuro che nei giorni seguenti la mia mente e memoria non avevano alcun ricordo ed emozione del mio incontro con Godot.
Ora sono stanco.
-Ok Mel per oggi basta così
– Grazie Dottore. Alla prossima
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Archivio mensile:Maggio 2013
47. Break Down psicotico – Parte I
46. Villa Borghese – Parte II
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45. Villa Borghese – Parte I
44. Come Otello.
43. Un anno di Forum
42. Punto di non Ritorno – Parte II
41. Punto di non Ritorno – Parte I
40. L’incubo
Sognare non costa nulla
Non smettere mai di sognare recita un vecchio slogan.
Sognare ad occhi aperti a volte può essere pericoloso.
I file sono diventati peggio di un incubo.
Ho dormito male, sto sbadigliando, quando si apre la porta
– Ciao Mel hai la faccia stanca. Dormito male stanotte?
E’ da tanto tempo Dottore che non dormo sereno.
La mente non si spegne mai. E’ un incubo continuo.
Prima d’entrare ripensavo a un incubo molto particolare del 2007
-Raccontamelo Mel
-Una notte feci un incubo terribile: Arrivavo sul set , felice e pronto per nuova giornata.
All’inizio sul set non c’era nessuno.
Poi all’improvviso venivo circondato dagli operatori , dagli attori e dagli amici del forum.
Tutti radunati per schernirmi e punirmi per le “mie malefatte”.
Provavo a difendermi , a spiegarmi: ma era tutto inutile!
Ricordo che c’era l’Aspirante seduta sugli scalini della roulotte.
Chiesi disperato un suo intervento gridando: ”Per favore Ginevra lasciami spiegare”.
Ma lei mi guardava con un ghigno, stile Joker di Batman, e con gesto della mano invitava
l’Oscuro a colpirmi con il coltello.
Ero cosi costretto a scappare inseguito dall’Oscuro”
Mi svegliai di soprassalto. Tremavo ed ero in un bagno di sudore.
Non riuscì ad addormentarmi. Mi ero convinto che, per qualche strano motivo, nella notte fossi stato scoperto e che l’indomani sul set sarebbe successo quanto sognato.
Mi alzai dal letto la mattina, sconvolto, impaurito.
Ero di turno di set alle otto. Arrivai con il cuore in gola. Non c’era nessuno sul set, come nel sogno.. Ero sconvolto e pallido, avevo la nausea, mi girava la testa.
Poi all’improvviso mi venne incontro sorridente Cesare: ”Ciao Mel,come stai?Stiamo girando dentro la scuola ora ma stiamo uscendo”
Io balbettai ”Ok Grazie” Cesare mi guardò e disse”Mel ma ti senti bene?Hai una faccia”
Io tentai di sorridere”Si, tutto bene”.
Cominciarono ad arrivare gli altri tecnici. Mi sentivo frastornato, per la prima volta forse prendevo coscienza di quanto mi fossi spinto in avanti con le mie cazzate.
Non riuscivo a parlare con nessuno, né a seguire le scene.
Ricordo che mi sedetti su una panchina con la testa tra le mani.
Sentivo le tempie che mi pulsavano. Pensavo che, se avessi detto la verità, tutto sarebbe crollato.
Sarei stato emarginato e deriso.
Temevo che i ragazzi del forum sarebbero stati travolti dal mio comportamento.
Avevo paura che tutto la fatica dell’intervista sarebbe andato perso.
Temevo il confronto con mia mamma. Pensavo chissà cosa mi avrebbe detto.
Mi avrebbe rinfacciato l’immaturità e mi avrebbe obbligato ad andare dallo psicologo.
Sentivo salire l’angoscia e il dolore. Ero immerso nei miei pensieri, quando il play boy mi cercò sul cellulare.
Mi alzai con fatica dalla panchina. Stavo barcollando, capivo che dovevo andarmene.
Il play boy mi vide e disse: ”Mel ma cosa hai?Hai una faccia!”
Io balbettai”play non mi sento bene, per favore, segui tu le scene. Oggi.torno a casa.
Per favore salutami l’Aspirante”.
Vidi Il Gigante Buono e lo salutai : ”Grazie per tutto quello che ha fatto per me.”
Il Gigante mi scrutò e disse: ”Ma perchè mi ringrazi? Pensi di lasciarci presto oggi?Guarda che non puoi farlo”
Gli sorrisi e gli dissi”Arrivederci”. Con le ultime forze mi avvicinai all’Altruista.
Sentivo il bisogno di salutarla e ringraziarla: ”La volevo salutare Dottsa.è stata sempre gentile con me. Grazie di cuore per tutto”
Tiziana mi sorrise e disse: ”Mel lo sai che non devi ringraziarmi, non ho fatto nulla di particolare piuttosto sei pallido , ti senti bene?”
Io balbettai ”Ora devo andare. Grazie ancora Dottsa”
Arrivai a casa, stremato e con un forte senso di nausea.
Tiziana mi scrisse un sms”Mel, non farmi preoccupare. Ricordati che non sei da solo.
Qui ti vogliamo tutti bene”
.Passai tre giorni terribili Dottore. Vivevo nel terrore d’essere scoperto e che venissero addirittura a casa i tecnici a reclamare.
Piero capì che qualcosa non quadrava e mi chiese: ”Mel ti senti bene? Hai una faccia orribile.
Sono giorni che ti osservo Guardi fuori dalla finestra come se temessi qualcuno”
Non sapevo cosa fare. Non mi collegai neanche sul forum. Al quarto giorno mi calmai e decisi di vedere come era il clima e apri il messenger.
Subito il Play Boy mi chiese”Mel ma cosa sta succedendo? Sei sparito. Tutti si chiedono dove sei finito, la stessa Aspirante non fa altro che chiedermi di te. Cosa devo dirle?”
Gli risposi “Mi dispiace play .Ho avuto qualche problema di salute. Tranquillizza tutti.
Tornerò presto. Sull’Aspirante sai come la penso,lasciala perdere”
Subito dopo si collegò l’Oscuro, anche lui preoccupato”Mel stavo per chiamarti, ma cosa ti è successo? Riccardo mi ha detto che sei scappato dal set”
Io esitai ”Sai Oscuro, ricordi quel discorso famoso sulla confessione… e se fosse arrivato il momento?”
L’Oscuro si innervosì ”Mel cosa dici? Quale confessione? Cosa vuoi dirmi?”
Io lo tranquillizzai ”Nulla Oscuro, stavo scherzando, volevo saggiare la tua reazione.
Domani torno sul set.”
Il giorno dopo presi coraggio e tornai sul set.
La crisi era passata, almeno cosi credevo.
Il Gigante buono appena mi vide attaccò”Finalmente ti sei degnato a tornare.
Un altro giorno d’assenza e ti venivamo a cercare a casa. Eravamo in pensiero”
Sorrisi e lo ringraziai.
Anche il Grillo Parlante, a modo suo, mi diede il bentornato” sei venuto ancora con questo bastone.
E io pensavo che questi giorni fossero frutto di un crisi di coscienza.
Le cazzate sono più forti di te. Pensa che ho litigato con il Gigante buono, credeva che ti avessi spinto ad abbondare il set”
Lo guardai e sorrisi”Anche lei mi e’ mancato”
Ripresi la vita da set con più energia e voglia, tutto sembrava superato.
-Lo Splendente mi guarda per un momento e attacca”La vita da set che mi hai raccontato l’altra volta dimostra come tu abbia difficoltà a gestire le emozioni e una realtà diversa da quella che nella tua mente ti crei.
Nonostante in molti ti facciano allusioni sull’interessamento dell’Aspirante, la tua mente rifiuta di considerare questa ipotesi.
I sensi di colpa ti stanno divorando ogni giorno sempre di più.
L’ incubo è ovviamente il tuo subconscio che proietta le tue paure più nascoste.
Hai timore del giudizio di tua madre, pensi che questa storia possa essere la delusione più brutta da darle. Non hai il coraggio di prenderti questa responsabilità.
-Ancora oggi quell’incubo me lo ricordo nitidamente. Con il tempo sarebbe diventato realtà Dottore, ma ne riparleremo alla prossima.
–
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