48. Break Down psicotico – Parte II

paura di buttarsi
Lo Splendente si avvicina alla finestra e dice: Io fumo un sigaro alla settimana, mi rilassa quando devo scrivere. Tu quanti sigari fumi Mel?
Mi scusi Dottore, non mi ero neanche accorto d’essermelo acceso.
Stavo riflettendo su alcun cose. Mi piaceva di più il suo vecchio studio. La vista di Castel Sant’Angelo era molto bella.
Solo dopo mesi sono riuscito a notare l’ambiente, prima mi sedevo e cominciavo a parlare.
– Non ti preoccupare Mel, calmati adesso. Ho notato che parli con la segretaria. Ti piace?
-Si, è anche simpatica. Ci parlo volentieri. Ho scoperto che anche lei è una psicologa.
– Si è una mia allieva. Cosa ti turba di quello che mi hai raccontato prima? In fondo è una bella scena.
Per la prima volta ti apri con una donna anche se solo per un momento.
-Quando ho ricordato quella scena con l’Aspirante ero davvero sconvolto. Non riuscivo a credere che fosse vera, con il tempo la mia memoria ha liberato i dettagli.
Ricordo che quando raccontai a mia madre per la prima volta questa scena mi disse che era bella.
Ero sorpreso dalla mia stessa verità. Avevo aperto il mio cuore a una “sconosciuta”.
La storia delle escort non l’avevo rivelata a nessuno prima d’allora.
-Ti vergogni d’essere andato con una escort Mel? Per me andrebbero fatte tutte sante.
Sei davvero un Madonnaro. Ogni tanto un uomo ha bisogno di “sfogarsi”
-Dottore sono andato ad escort per curiosità. Non volevo apparire goffo o inesperto quando mi fossi trovato con la persona giusta.
Non ne vado fiero. Ho rispetto per quelle ragazze che per necessità sono costrette a vendere il proprio corpo.
Ho avuto la fortuna di “incontrare” ragazze dolci e cordiali, hanno reso meno “squallidi” quei momenti.
-Parleremo un’altra volta del tuo rapporto con le escort. Mi interessava sapere adesso il tuo concetto d’intimità con una donna.
Si ricorda che nella scorsa seduta le dissi che per me l’intimità con una donna non dipende dal sesso?
Volevo arrivare qui: quella sera con l’Aspirante, anche se per pochi minuti, eravamo una sola cosa. Non riesco ancora oggi a descrivere bene l’emozione che provai. Ero felice? Non lo so.
Una sensazione di serenità mi invase.
Una sensazione forse mai provata.
Ero sereno Dottore
– Mel eravate due ragazzi che si dichiaravano amore. L’Aspirante forse pensava più all’avventura per te sicuramente è altro. Sei messo spalle al muro. Non hai più scuse. Eri spaventato
Tu la definisci una sconosciuta, forse da questo dipende parte dei tuoi file. Non accetti che una parte si sia messa in gioco.
– Non lo so Dottore. Io non conoscevo Ginevra. Non sapevo nulla di Lei. Eppure mi colpì. Quella sera ha cambiato la mia vita per sempre. La mia mente cominciò a perdersi. Non ero pronto a mettere in discussione tutta la mia vita.
-Cosa successe dopo Mel? Riprendiamo
– Ok Dottore, vorrei tanto darle un lieto fine ma non fu così
Esco solo dopo pochi minuti dopo Godot, sforzandomi di essere il più “normale” possibile ma ho la testa in fiamme, il cuore batte forte. Faccio fatica a rimanere in piedi. Sembro ubriaco.
Il Play boy mi si avvicina e mi chiede a bruciapelo”Ma cosa combinate tu e l’Aspirante? Ma che state trescando? E’ uscita prima con un sorriso enorme sulla faccia.”
”Ma cosa dici Play! .Io e Godot a stento ormai ci salutiamo. Abbiamo pure discusso dell’intervista. Non ci hai sentito?”
Il Play scuote la testa poco convinto ”Sarà ma voi due non me la raccontate giusta. Comunque è l’Oscuro che é geloso perso”
Era arrivata nel frattempo Luisa. Ci salutiamo e cominciamo a parlare della fiction.
Poi Luisa fa segno al Play di andare via. Rimaniamo io e lei soli, ormai il set è chiuso.
Mi sembra strana la situazione e attacco subito”Madame mi deve dire qualcosa? Cosa è sta manfrina con il Play?”
Non mi sento bene voglio andare a casa mi gira la testa.
Luisa mi chiede di rimanere dice che deve parlarmi di una cosa importante.
Anche se stanco cedo alle sue insistenze ma le chiedo di fare presto.
Luisa capita l’antifona getta la maschera, cercando di essere gentile ”Vede Messere, sa che le voglio bene e ho avuto modo d’apprezzare i suoi scritti.
In questi mesi non sono stata l’unica a notare la sua capacità di scrittore. Il modo tutto suo di dare soprannomi alla persone.
Messere, lei osserva attentamente i caratteri e con una sola parola li definisce.
Le scene come le guardi tu, nessun’altro lo sa fare. Mi sono permessa di far leggere alcune sue cose anche all’Esimio e lui li ha fatti girare alla produzione. Li ha conquistati tutti, sono entusiasti!
Vorrebbero incontrarla per discutere di un progetto. Però siamo tutti preoccupati del suo stato emotivo .Sta peggiorando ogni giorno di più, magari sarebbe il caso di farsi aiutar da uno specialista per qualche tempo.
Hanno paura che non sappia reggere l’impatto emotivo. Poi la storia dell’avvocato.
L’abbiamo capito tutti che è una bufala. Ma non preoccuparti non lo diremo in giro.
Ma non è finita qui.
Secondo le mie fonti hai fatto perdere la testa anche all’Aspirante.
Va in giro a chiedere informazioni su di Lei. Si figuri che è venuta pure da me.
Messere ha conquistato la sua Principessa .Certo se vuole un mio consiglio, io la farei friggere ancora un po’ma questo dipende da Lei”
Ascolto attentamente le parole di Luisa, mi sembra tutto cosi incredibile. In un solo giorno tanti sogni sembrano realizzarsi, sento scoppiarmi la testa.
Luisa prosegue” Messere si faccia aiutare, potrà togliersi tante soddisfazioni, potrà scrivere le sue storie come e quando vorrà. Non dovrà stare ore sul set per vedere una scena”
Io con gli occhi lucidi dico”ma allora è vero, non ci posso credere”
Immagino subito il volto di mamma. Penso che forse per una volta sarebbe davvero orgogliosa di me e mormoro “Dopo Ginevra ora questo”
Luisa sentito il suo nome mi chiede” Cosa c’entra l’Aspirante?”
Io cerco di coprire la gaffe, dentro di me inizia una battaglia di sentimenti feroce.
La mia mente sembra esplodere.
Mi inginocchio e comincio a piangere.
”Madame, mi dispiace ma non fa per me. Io non posso accettare. Io non so scrivere. E’ il suo mestiere, io ho la mia campagna da curare”
Luisa sedutasi accanto cerca di tranquillizzarmi ” ma può fare entrambe le cose Messere, non si preoccupi. Ci sono gli aerei apposta”
Io continuo ”ma non posso abbandonare il forum, come faranno i ragazzi?”
Luisa sorride ”Melvin pensi sempre agli altri. Stai tranquillo, li potrai portare con te. Anch’io potrò darle una mano se vorrà Messere.
Magari dovrà seguire un corso di scrittura creativa”
Io faccio di no con la testa.
Sono nel pallone più completo e ricomincio a delirare e urlare ”Io non sono matto, non ho bisogno di nessun aiuto. Ho capito che questo è tutto un trucco. prima l’Aspirante ora lei. Avete capito che ho mentito per mesi e me la volete far pagare.
Madame queste cose me l’aspettavo dall’Oscuro e non da lei.
Luisa mi ascolta incredula ”Melvin ma cosa dici? Chi è l’Oscuro? Sei malato? Pensi davvero che sia uno scherzo? Se vuoi ti faccio parlare con l’Esimio”
Io continuo ”Pure L’Esimio è coinvolto? Bastava dirlo che non mi volevate più tra i piedi. Non verrò più”.
Poi mi accascio e mormoro ”Mi sta scoppiando la testa”
Luisa cerca di abbracciarmi e di farmi calmare”Messere ma sta interpretando suo padre non è vero? Le deve mancare molto. Mi dica solo che gli scritti sono suoi e non di terzi”
Io le rispondo duro guardandole negli occhi”quelle cose sono mie”.
La testa comincia a fare meno male , continuo a singhiozzare, cerco di recuperare lei mi accarezza ”Perdonami Luisa. Non volevo spaventarti. Non mi sento molto bene, sto straparlando.
E’ meglio che torni a casa”.
Luisa si offre di accompagnarmi ma rifiuto deciso ”Non si preoccupi Madame, torno a casa e mi metto a letto e passa tutto. Per quanto riguarda l’offerta, ringrazi l’Esimio e tutti quelli che si sono dati da fare. ma tutto questo non fa per me”.
Luisa mi guarda allibita” Messere ci pensi, è un occasione unica, non la butti via”
Le sorrido e le dico ”La ringrazio di cuore Madame, è veramente una buona amica”.
Mi trascino alla macchina e scappo verso casa in lacrime.
E’ stata un serata molto intesa. La mia testa però mi sembra incredibilmente vuota.
C’è mamma in soggiorno che guarda la tv. Io non so cosa fare.
Alla fine decido e apro il computer.
L’Oscuro e gli altri ragazzi mi chiedono come mi sento. Luisa aveva chiamato il play boy per avvisarlo della situazione.
L’Oscuro a nome di tutti attacca ”Melvin ti senti bene? Siamo preoccupati per te. Cosa ti sta succedendo? Il Play ci ha detto della discussione con l’Aspirante? Cosa ci stai nascondendo?
Godot appare sul messenger con l’account della sorella (le avevo dato in precedenza il mio contatto) e mi saluta affettuosamente, anche lei vuole sapere di Luisa e della mia crisi. Pensa che le abbia messo le corna. Io sono frastornato.
Parlo in contemporanea sia con L’Oscuro che con Godot.
L’Aspirante attacca ”Sto definendo i dettagli della cena. Non vedo l’ora di risolvere la questione”
Io non capisco di quale cena parli e le rispondo”Ok”
L’Oscuro continua a farmi domande su Luisa ”Mel cosa ti sta capitando. Sono settimane che ti vediamo strano. Luisa era sconvolta. Dice che ti ho minacciato. Mel, sono Gigio, il tuo amico perché vai in giro a dire queste cose?”
”Perché è vero che mi hai minacciato Gigio”
L’Oscuro continua ”Mel dove sei adesso? Stavo uscendo di casa per venirti a cercare.”
Io sono lapidario ”Sono a casa, va tutto bene. Se venite chiamo i carabinieri!”
L’Oscuro sempre più insistente”Mel, cosa hai detto a Luisa?”
Io ci vado cauto ”La verità. Non ho molto da aggiungere”
L’Oscuro preme ”Mel, Luisa era sconvolta. Dice che hai detto cose senza senso.”
Io allora capisco che posso evitare ulteriori problemi ”Si Oscuro,la verità che ho un gran mal di testa. L’avevo detto a Luisa che non mi sentivo bene. State tutti tranquilli”
L’Oscuro riprende”Ok Mel.Cerca di stringere i denti. Stanno arrivando tante belle cose. Non hai idea”.
Intanto Godot scrive”Mel ho cambiato idea. Non ce la faccio ad aspettare la cena. Digli la verità adesso e facciamola finita.”
Io sono titubante ”Ginevra non mi sembra un grande idea. Non mi sento bene. Non mi sembra la serata giusta.”
Godot insiste”Forza Mel, togliamoci il dente. Sono con te”
L’Oscuro capisce che sto chattando con Godot e attacca ”Come mai parli con Lei?”
Io mi gioco il tutto per tutto e scrivo ”D’accordo ragazzi è venuto il momento di dire la verità.
Non riesco più a tenermi”. I ragazzi cominciamo ad agitarsi.
L’Oscuro è il più irrequieto: “Cosa cazzo vuoi dirci Melvin”
Godot, divertita dalla scena, mi spinge ad andare avanti, io sono ormai in trance agonistica” Be caro Oscuro , semplicemente voglio dire che non sono un avvocato, mai stato malato di linfoma e da questa sera sono ufficialmente fidanzato con l’Aspirante. Ora sei vuoi bannarci fallo pure”.
Nei successivi cinque minuti si scatena il putiferio. Ognuno utente comincia a parlare .Non riesco a capirli. La testa ha ripreso a girarmi.
L’Oscuro minaccia tuoni e fulmini “Come ti sei permesso, passi per le minchiate che avevo intuito ma Ginevra e’ solo MIA! Un coglione del genere non può fregarmi la ragazza. Giuro che esco di casa e vi accoltello entrambi e poi chiudo il Forum”
Io replico”Scusa ma Lady Oscura?” lui duro”Chi se ne frega di Lei. Io ho fatto tutto questo per Ginevra”
Godot spaventata dalla reazione dell’Oscuro mi scrive di fare retromarcia e di dire che era tutto uno scherzo e di tornare al progetto cena.
Ma quando leggo quel Mia mi infervoro ”Ascolta Oscuro dei miei stivali, io stavo scherzando, ma tu come ti permetti di dire certe cose. Ginevra è Solo Sua e di nessun altro! Ora Brutto idiota le chiedi scusa, come Dio Comanda o giuro che sono io che vengo sotto casa sua ad insegnarti un po’ d’educazione”
L’Oscuro rimane zitto poi mormora”Dove cazzo prendi tutto questo coraggio?”
Gli altri utenti sono increduli di fronte alla mie parole.
Io gli ripeto”Sto aspettando Gigio!”
Il Boss piega la testa per un volta e chiede scusa.
Ginevra le accetta e chiudo il caso. Poi disgustato da tutto e tutti chiudo i contatti.
Rimango a parlare un po’ con Ginevra. Scriviamo delle nostre vite.
Ritorna quella sensazione di leggerezza che avevo sentito nel pomeriggio.
Poi Ginevra mi augura la buona notte dicendomi: “Ti Amo Melvin”
Io rimango silente e lei un po’ offesa mi riprende “Mel se la fidanzata ti dice ti amo tu dovresti quantomeno risponderle altrettanto”
Cerco di rimediare” Hai ragione scusami ma stavo ripensando alla discussione con l’Oscuro. Tu sei solo Tua. Oggi hai deciso di rivolgere lo sguardo e la tua attenzione verso di me. Non so ancora tu perché mi abbia scelto, ma non sai quale gioia mi riempie il cuore. Anche se fosse solo per questa notte, io sarò comunque un uomo felice. Quindi Ti Amo ,Ginevra.”
Lei non mi risponde subito e le chiedo” Ci sei ancora?”
“Si Melvin, scusami,stavo piangendo di felicità perché ti ho trovato e guai chi ti porta via da me”.io sorrido e chiudo. Fu davvero una giornata decisamente impegnativa.
Lo Splendente: “Più che impegnativa direi Melvin, in solo giorno hai avuto un offerta di lavoro e un amore sognato è diventato reale. Posso intuire il tuo disagio e paure. Hai scoperchiato il vaso di Pandora.
Il tuo senso di inadeguatezza ti assale e ti spinge lontano. La tua mente ti vuole proteggere.
Il tuo caso come ti ho già detto altre volte è molto particolare.
Quella sera è successo un break down psicotico.
Eri sotto stress da settimane. Eri pieno d’angoscia e di sensi di colpa. L’amnesia che ti ha colpito è la conseguenza di una crisi psicotica poi rientrata.
Le emozioni che provi per Ginevra sono per te impossibili da gestire
-Dottore, non so cosa dirle. I ricordi di quella sera sono molto confusi. Ricordo un mal di testa micidiale. Ero spaventato, felice, incredulo. Neppure nei sogni avevamo immaginato una serata del genere. Ricordo solo che arrivato a casa ricordavo poco dell’Aspirante. Non mi ero mai aperto cosi con una ragazza. Fui sincero con Ginevra. Questo mi fa arrabbiare e mi turba.
La verità invece di liberarmi mi ha schiantato. Forse per un bugiardo è la giusta legge del contrappasso.
Quei momenti con Ginevra mi passano nella mente all’infinito. Non sa quanti finali diversi ho immaginato. Ho avuto paura di essere felice. Mi ritenevo indegno. Non lo so, è tutto cosi confuso. Ricordo che quella sera andai a letto tranquillo.
Il giorno dopo era tutto cancellato.
-Hai vissuto dentro una Torre d’avorio.
Hai rifiutato sempre di far entrare una donna nella tua vita. L’Aspirante rompe lo schema.
Non puoi inventare più scuse.
Non sei abituato ad essere accettato.
Vai nel panico.
Ecco cosa successe quella sera: paura dell’accettazione e rottura di un atavico schema con le donne Mel.
Dottore è difficile raccontarle cosa successe dopo. Ho scavato nella memoria.
Ma è come se ci fossero degli enormi buchi neri. Ho provato e riprovato a ricostruire ma sono ormai sicuro che nei giorni seguenti la mia mente e memoria non avevano alcun ricordo ed emozione del mio incontro con Godot.
Ora sono stanco.
-Ok Mel per oggi basta così
– Grazie Dottore. Alla prossima
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Wien Flowers

47. Break Down psicotico – Parte I

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Nei film si chiamano punti di svolta
Nelle tragedie greche è il climax
Nella vita di tutti i giorni è il punto di rottura
Siamo arrivati al momento cruciale della mia storia.
Negli ultimi giorni ho scavato nella mia memoria per raccontare allo Splendente questo momento cosi delicato. Raccontare un ricordo sparito per un anno e mezzo. Non riesco neanche a stare seduto.
Scambio qualche parola con la giovane segretaria. Finalmente si apre la porta.
-Ciao Mel come stai?
– Dottore sono un po’ agitato. In questi giorni ho cercato di mettere ordine nei miei ricordi.
Siamo arrivati a un passaggio delicato della mia storia, Le racconterò di un episodio completamente rimosso dalla mia mente per un anno e mezzo.
Un’amnesia che ha poi condizionato la mia vita.
– Ok Mel, abbiamo già visto che a Villa Borghese la tua memoria sta perdendo colpi. Iniziamo il viaggio dentro questo ricordo. Rilassati, non abbiamo fretta.
-Dottore mi permette di stare in piedi? Oggi non riesco a stare seduto. Se passeggio ricordo meglio.
-Va bene Mel ma ricordati sempre che sei tu che controlli il passato e non il contrario.
– Ricordo che . avevo un diavolo per capello. dopo Villa Borghese Ero irrequieto.
Mi lamentavo con tutti sul forum dell’educazione di Godot. Ero preoccupato.
Temevo che l’Aspirante non avrebbe mai dato l’autorizzazione alla pubblicazione dell’intervista.
I mal di testa e le nausee nei giorni successivi erano sempre più forti. Sognavo il ritorno in Sicilia.
Quando, dopo due giorni, l’Oscuro ricevette il tanto atteso placet, mi meravigliai della mia stessa reazione.
Ero contento ma nello stesso tempo triste.
Stavo vivendo un periodo parecchio stressante, mi sentivo stanco.
Mentre il forum festeggiava il placet, io rimasi silente, non avevo voglia di festeggiare. Credevo d’aver esaurito il mio compito.
Continuai ad andare su set,  volevo finire in gloria ma non era più lo stesso, sembravo un fantasma.
I sensi di colpa mi stavano divorando lentamente.
Un giorno Luisa mi prese sottobraccio e mi chiese conto dei rumors che giravano su Villa Borghese “Messere è vero che l’Aspirante le è saltata addosso e voleva trascinarla in camerino?”
Finsi meraviglia e la invitai a non dare retta ai pettegolezzi privi di qualsiasi fondamento.
Luisa nonostante la smentita non era convinta e si lasciò scappare un commento:”L’Aspirante è una donna fortunata, la deve amare molto Messere per mentire in questo modo. Un po’ la invidio”
Scrissi un post in cui annunciavo la volontà di lasciare Roma.
Volevo tornare in Sicilia
Non ricordo bene il giorno e il luogo, è strano ma su questa serata ci sono tanti vuoti.
La mia memoria fa ancora i capricci.
Mi trascino sul set ai campi di calcio, sono in ritardo come ormai mi succede.
In realtà volevo rimanere a casa ma madame Luisa e il Play boy mi hanno “pregato” di venire, volevano parlarmi.
Sono da solo e comincio a guadare una partita di calcio su un altro campo per cercare di distrarmi, mi sento oppresso dai pensieri, il mio tempo nel mondo dei Balocchi sta finendo.
Improvvisamente, mentre sono immerso nei miei pensieri, spunta l’Aspirante al mio fianco: sono sorpreso, non doveva esserci oggi sul set.
La saluto e le chiedo di come mai sia passata. Godot la prende larga ”Sai Melvin, ho saputo che tra poco parti e ci tenevo a salutarti”
Io ne rimango stupito e la ringrazio. Poi facendosi subita seria attacca: ”Sai cosa si dice sul set in questi giorni Melvin?”
Io fingo disinteresse:“ No Signorina cosa si dice?”
“Sta girando voce che noi due a villa Borghese abbiamo recitato una scena romantica. Oggi un operatore mi si è avvicinato e mi ha detto”A Ginevra, certo che tu e Melvin me l’avete fatta. ci sono proprio cascato a Villa Borghese. Sembravate veri. Non lo dire a Mr Braciola ma tu e Melvin siete molto meglio!”
Lei mi guarda e riprende ”Ora pare che questa voce sia partita da te. Io per la vergogna non volevo più tornare sul set.
Ora ti chiedo, abbiamo veramente recitato a Villa Borghese?
Perché se io dovessi confermare questa versione, non potremmo tornare indietro. Diventerà la versione ufficiale.
Allora Melvin cosa mi dici?”
Io guardo il campo e poi lei “ Signorina non deve altro che confermare. Non è successo altro quella sera”
Lei sospira e mi dice”Ok Melvin. Se è quello che vuoi. Ero venuta per salutarti ma mi sa che devo ringraziarti anche per avermi salvato la reputazione”.
Io mormoro ”Signorina, per lei farei tutto”
Lei mi guarda negli occhi”Allora non abbiamo più nulla da dirci Mel? Siamo a posto cosi?
Io evito di guardarla ”Credo proprio di si” Godot continua “ Melvin guardami negli occhi e dimmi che tra noi non c’è nulla e che ci siamo fatti un film”
Io comincio a tremare e mi volto verso di lei ”Signorina siamo su due mondi diversi. E’ meglio cosi mi creda”.
I suoi occhi mi pugnalano”Ok Melvin, ti saluto. Se me ne vado ora non mi volterò più indietro”
Io balbetto”Allora vada Signorina, cosa aspetta?”
Lei mi guarda e mormora ”Sai Mel ti credevo una persona diversa .Evidentemente mi sono sbagliata”.
L’Aspirante sta per andarsene.
Qui succede qualcosa che non riesco a spiegare Dottore.
In pochi secondi davanti ai miei occhi rivedo le scene del passato con Flavia, Caterina e Ambrosia.
Mi dico ”Stavolta no” e così le afferro il braccio dicendole ”Aspetta Ginevra per favore”.
Per la terza volta la mia testa azzera tutto e tutti.
Lei mi dice ”Cosa dovrei aspettare Mel? Sono mesi che aspetto. Con te faccio un passo avanti e 2 indietro. Vuoi che rimanga? Dammene un motivo. Chi sei tu?”
Io sorrido e le dico: ”Ancora sembriamo molto Qualcosa è Cambiato”.
Lei si indispettisce”Basta con questa storia, ci siamo io e te qui. Non c’è alcuna fiction, fammi capire chi sei!”
”Ci sono molte cose che non sai” e lei “Lascia giudicare me. Raccontami”
Io stringo il bastone e le faccio cenno di sedersi.
”La verità nuda e cruda è questa: ”Sono Melvin ho 30 anni, non sono un avvocato, ho un diploma di maturità classica.
Lavoro in campagna. Per arrivare qui, ho inventato tante cose, tra cui quella d’essere malato di linfoma allo stato terminale. Nella mia vita non ho avuto mai una fidanzata ma tre amori platonici”
L’Aspirante ascolta e mi domanda: ”Non sei fidanzato, sposato, non hai figli?”
Io balbetto”Certo che no” lei di rimando”C’è altro che devo sapere?”
Io rifletto per un momento e poi attacco: ”Ci sarebbe un’altra cosa ma è molto intima. Mi promette che non lo dirà a nessuno?” Godot scuote la testa.
Io prendo coraggio e confesso l’inconfessabile:”La prima volta l’ho fatta con una di mestiere.
Ogni tanto frequento qualche escort. Una in particolare da tempo. Che ne pensi ora? Vuoi davvero avere una storia con questo tipo di persona?”
L’Aspirante divenuta silenziosa, mi osserva e poi attacca”Ad essere sincera ci sono alcune cose che mi fanno pensare Lasciamo perdere le prostitute e il titolo fasullo. Certo la storia del linfoma è molto discutibile e mi fa pensare della tua sanità mentale però se non c’è altro che devi dirmi, io non trovo niente d’intralcio perché tra noi inizi una storia”
Io la guardo incredulo “Con quelli del forum non so come farò a spiegare tutto. Il solo pensiero mi angoscia .Tu non hai idea di quanto io sia pigro, permaloso e testardo, pensaci bene”.
Lei stavolta sorride ”Credimi non ti preoccupare dell’Oscuro e degli altri ragazzi”
Io sono incredulo e le dico: ”Ginevra ma sul forum ci sono tanti ragazzi migliori di me. Ci sono Riccardo e Gigio che farebbero follie per te“
Ginevra sorride e dice: “No Riccardo sembra davvero un play boy. L’Oscuro è strano. Ho iniziato a scrivere sul forum perche il padre dell’Oscuro ha chiesto la cortesia a mio padre perché l’Oscuro era solo. Secondo mio padre dovrei smettere di scrivere sul forum. In questi mesi sono rimasta per te. Non sai quante volte l’Oscuro mi ha chiesto di uscire. Parla male di Lady Oscura. Dice che sta con lei perché le fa pena.
Mel da quando sei arrivato nella mia vita è tutto diverso.
Quando sono sul set e alzo gli occhi e ti vedo mi sento protetta“
Io sono sempre più scosso provo a ribattere ma lei mi blocca: “Basta parlare dell’Oscuro. Non dovresti fidarti di lui. In questi mesi non sai quante te ne ha dette alle spalle. Dopo la tua confessione, capisco molte cose. Sai quante volte ho chiesto all’Oscuro il tuo numero di telefono?!
Si crede furbo ma io lo sono di più! E poi aggiunge sorridendo”Chi non ha difetti Melvin? Io stessa sono una ragazza qualsiasi, lascia perdere il mestiere che faccio. Ora sono qui con te perché lo voglio con tutto il mio cuore. Questo è quello che conta”
Io le stringo la mano e comincio a tremare.
”Mel cosa ti succede perche tremi?”
Io borbotto”Ginevra, io ho paura d’amare. Ho sofferto troppo in passato. Non voglio che succeda più”
Lei mi dice di stare tranquillo e di non avere paura. Ci sorridiamo a vicenda.
Mi sento su una nuvola, leggero come non capitava da tempo immemore.
Poi l’Aspirante riprende ”Per il forum non ti preoccupare,ci parleremo insieme. L’Oscuro da tempo mi chiede con insistenza d’organizzare una cena di fine riprese. Faremo i nostri annunci in quella sede. Fidati di me. Adesso mi diverto io”
Lei si rialza, io invece preso da un violento attacco di mal testa mi inginocchio e con gli occhi spalancati comincio a delirare: ”Tutto questo non serve. Io continuerò nelle mie azioni. Non mi fermerò. Farò e dirò cose discutibili e disgustose. Non vorrò sentire niente e nessuno .Mi spingerò fino in fondo. Una parte di me dovrà morire”
Mi rialzo a fatica e aggiungo guardandola ”Solo allora potrò tornare da te, come un uomo migliore”.
Lei mi guarda sconvolta e mi dice: ”Io con una persona che pensa solo di fare cose disgustose e orribili non voglio avere nulla a che fare” e se ne va senza neanche salutarmi.
Passa un minuto, io sono in ginocchio sul punto di piangere, quando l’Aspirante riappare sorridente: ”Stavolta sono brava , ci sei cascato Mel?” io la guardo con occhi piangenti e lei capisce che non stavo recitando e si inginocchia ”Ehi ma eri serio? Stai tranquillo amore mio, ci sono io con te”
Le sue parole mi infondono coraggio e le rispondo”Ginevra io stavolta non voglio scappare. Promettimi che mi starai vicino. Se dovessi rifiutarmi di parlarti mi raccomando chiedimi di Flavia e Caterina, promettimi che non mi lascerai”
Lei sembra preoccupata e dice “Te lo prometto Melvin”
Io mi sento più tranquillo e le dico”Ti amo Ginevra”
Sorride e le chiedo il motivo “Mi hai detto che mi ami ,c’è ne voluto di tempo Melvin”.
Adesso siamo fronte contro fronte e ci sorridiamo. Non so quanto dura questo momento ma il mondo sembra essersi fermato.
L’Aspirante interrompe la magia dicendomi:”Mel io posso anche non baciarti ancora, anche se ne ho molta voglia ma non possiamo stare cosi attaccati, se passa qualcuno ci prende per dei pazzi. Facciamo cosi continuiamo la sceneggiata ancora per un po’ .Ora io comincerò a lamentarmi ad alta voce per una tua domanda sull’intervista. Tu ovviamente sarai molto inglese e non mi risponderai. Mi raccomando Mel, non ridere.”
La testa mi fa malissimo e mormoro”Mi scoppia la testa”.L’Aspirante mi abbraccia”Mel ti senti bene? Vuoi andare in ospedale?”io stringo il bastone e mormoro”No ce la faccio”.
Ci rialziamo.
L’Aspirante sebbene sorridente comincia ad alzare la voce ”Basta Melvin, mi hai rotto con questa intervista. Vi ho dato il placet. Cosa altro vuoi da me? Lasciami in pace!”
Poi si avvicina quasi per baciarmi ma sottovoce mi dice ”Ci vediamo presto. Ti amo Melvin” e poi fugge via..

46. Villa Borghese – Parte II

prendimi
-Mel ti senti bene? Perché ti sei bloccato?
– Mi perdoni Dottore ma stavo riordinando le idee. Non è facile raccontare i file. Ogni volta che ne parlo mi sembra di riviverli. Succede cosi dal settembre del 2009.
– Fai un bel respiro. Non ci insegue nessuno. E’ molto interessante quello che mi stai raccontando.
Le emozioni si stanno susseguendo a grande velocità. Cosa succede dopo che l’Altruista corre dentro la Galleria?
Sono appoggiato a un camper con la testa che mi scoppia quando arriva alle mie spalle  Godot.  Provo a darmi un contegno e le dico: “Buona sera Signorina, finite le scene?”
”No, c’è una pausa per un cambio scena. Sai Melvin, mi dispiace per la sfuriata di stamattina.
Non volevo essere maleducata. Ma tu, ogni tanto mi esasperi. Non so come prenderti, a volte mi sembri cosi vicino, altre volte cosi distante.
”Oggi ti ho visto chiacchierare cosi amabilmente con la Principessa che non ci ho visto più.
Ero gelosa, Melvin”
Penso d’aver sentito male e le dico sorridendo:” Mi scusi Signorina ma credo di aver sentito male. Era gelosa? Di che cosa esattamente? Io parlo con tutti”
”Una nostra comune amica (l’Altruista) mi ha suggerito di usare con te l’unica carta possibile:la sincerità. Se ha ragione, la nomino mia testimone di nozze.
Lo confesso all’inizio era solo un capriccio ma Mel, mi arrendo all’sincerità, io provo qualcosa di forte per te.
Quella volta a Rieti se tu avessi continuato un altro minuto con la storia di stringermi la mano e d’andare via insieme, bé non saremmo andati da nessuna parte…
Avremmo fatto l’amore lì per terra davanti a tutti tanto ero sconvolta dalle tue parole.
Quando durante l’intervista mi hai chiesto quale fan avesse finora colpito la curiosità della donna, avrei voluto dire il tuo nome”
Io la guardo sbalordito. Le tempie mi pulsano. Tento di ironizzare
”Stavolta non recito, Melvin, qui c’è solo Ginevra che ti sta dicendo che è molto interessata a te.
Tu cosa provi? Dimmi qualcosa tipo Rieti..”
Io balbetto: ”Ma lì scherzavo, era un gioco Signorina”
Lei si fa ancora più seria ”Ah ok era un gioco? Melvin guardami negli occhi e dimmi che scherzavi e me ne vado”
Io la guardo, e come quella volta a Rieti , la mia mente cancella tutto il resto.
Siamo soli e le dico ”Be’ se la metti cosi, ci posso provare: Il mio nickname Melvin , lo devo al personaggio di un film “Qualcosa è cambiato” interpretato da uno straordinario Jack Nicholson.
Il Melvin del film è un scrittore di romanzi d’amore.
Riesce a cogliere l’essenza dell’amore romantico ma nello stesso tempo è una persona scorbutica pieno di nevrosi, insomma ha un caratteraccio.
Durante la storia ci saranno due avvenimenti che gli cambieranno la vita.
Il primo dover accudire un cane.
L’Aspirante mi ferma seccata ”Ah ecco ora sono un cane”
”Un momento di pazienza Ginevra, la seconda svolta è la conoscenza di una cameriera.
Melvin a modo uso durante una cena le fa una dichiarazione, a mio avviso, unica e romantica”
l’Aspirante spazientita: ”Stringi Melvin reale”
”Ecco Ginevra, come il Melvin del film, io riconosco di essere di una persona un po’ stravagante.
Il personaggio si innamora di una cameriera e solo per lei decide di prendere le odiate pillole, perché solo cosi può sentirsi una persona migliore.
Ecco, io ti vedo e penso, per te farei di tutto pur di essere un persona degna della tua attenzione”
L’Aspirante rimane silente e io balbetto: ”non andava bene? Così su due piedi non so dire altro”
Lei si mette di fronte e mi allunga una mano sul viso ”Ecco come sei Melvin. Mi dici queste cose e io non capisco più nulla. Hai vinto Mel .Godot è arrivata”
Rimaniamo qualche secondo immobili. Io comincio a tremare e lei mi dice sottovoce
”Melvin, ora dovremmo baciarci, non possiamo rimanere cosi in eterno, ci stanno guardando tutti”
Io mi scuoto e dico “Chi ci guarda? Tu non sai nulla di me”
L’Aspirante non si perde d’animo e dice:”Stavolta non mi scappi Melvin, come hai detto tu, siamo io e te soli contro il mondo” mi afferra per il braccio e cominciamo a correre verso la sua roulotte. Mentre corre felice mi dice”Allora dimmi le cose che non so di te perché una volta dentro, se non ci sono cose assurde, io mi tolgo i vestiti.
Se ti vuoi unire bene anzi visto che ho capito l’antifona che devo fare tutto da sola, ti spoglio io .
Io non l’ho mai fatto sul set ma dicono che è un esperienza unica.
Quelli della produzione dovranno buttare giù la porta. Da quando sono tornata a Roma non mi faccio toccare da nessuno. Non ti faccio più uscire Mel.
Mi riprendo con gli interessi anche Rieti”
Sono trascinato, le urlo”Non sono un avvocato, ho appena il diploma. Vivo in Sicilia e dirigo l’azienda agricola di famiglia“
Lei urla: ”Meglio ignorante ma nello stesso tempo colto. Ti mantengo io. Se no, vivremo in campagna .Al diavolo tutti! Che mi licenzino pure!
Se vali solo la meta di quello che penso ti presento a mio padre, e poi ci sposiamo. Che ridano pure!”
Arrivati vicino alla roulotte mi blocco e le domando serio ”Chi ride di noi?” Sembro un automa.
L’Aspirante mi guarda sconvolta e dice: “Mel è un modo di dire. Lascia perdere gli altri. Ci siamo solo noi due, dimmi il resto e poi entriamo”
Io la guardo sempre più serio e deciso”Mi dispiace Signorina ma non è possibile. Ci sono cose che lei non sa. Non posso”
L’Aspirante si accascia sui gradini della roulotte e dice ”Ma ora mi dai di nuovo del Lei! Mel stai scherzando vero? Dimmi queste cose e facciamola finita. Non facciamo niente, ti giuro, ma almeno entriamo dentro e mi racconti tutto con calma. Ti prego Melvin parlami, non rimanere muto a fissarmi. Se ci vedono cosi, chissà cosa possono pensare”
Io la guardo e le sorrido ” Non si preoccupi Signorina ci penso io. Lasci fare a me”
E lentamente mi dirigo verso il resto della troupe, lasciandomi dietro una Godot sconsolata.
Durante quel breve tragitto la mia mente lavora al massimo.
Non potevo permettere che Godot fosse in qualche modo danneggiata dalle mie bugie.
Lei era stata irruenta ma dovevo salvare il salvabile.
Pensai che il ridicolo travolga solo me, l’Aspirante non doveva sapere nulla del linfoma.
Cosi elaboro una soluzione.
L’Altruista mi viene in incontro incredula ”Ma cosa è successo?Vi ho visto correre verso la roulotte. Sembrava un film. Perché hai lasciato Ginevra da sola”
Io attendo qualche secondo prima di risponderle. Poi attacco rivolgendomi un pò a tutta la troupe che sapevo in orecchie:
”Mi meraviglio di voi che lavorate nel mondo della finzione. Non avete capito che era tutto un trucco?
Io e l’Aspirante vi abbiamo preso in giro. Abbiamo recitato una scena, abbiamo improvvisato., dalle vostre facce ne deduco che ci siete caduti completamente”
L’Altruista è allibita: ”Ma cosa dici Melvin. Ginevra era sincera. Vi abbiamo visti: Vi stavate baciando”
Io sorrido sornione”Appunto stavamo per…. Non è successo nulla!. Abbiamo corso per rendere la scena più credibile.”
L’Altruista mi guarda negli occhi e mi dice sconsolata” Melvin, non so più cosa fare con te”.
L’Aspirante sta tornando indietro triste e a testa bassa. Io le va incontro sorridendo
”Signorina, sù il morale. Siamo stati bravi. Ci hanno creduto tutti.”
Le prendo la mano e facciamo l’inchino.
 Alcuni tecnici applaudono.,altri dicono “Torniamo a lavorare, che è meglio”.
L’Aspirante è completamente stordita. Viene richiamata dentro la Galleria. .
Ho la testa in confusione, mi accascio su una panchina .
Ogni tanto mi si avvicina un tecnico per avere conferma della sceneggiata e io, con tranquillità glielo confermo: ”Certamente, ma voi, potevate immaginare l’Aspirante insieme con me?”
Passa un ‘ora credo, ormai fa un freddo pungente alla Villa.
Sono veramente stanco, ma resisto, voglio consegnare un altro dvd intervista all’Aspirante.
L’Altruista mi si avvicina sconsolata:”Mel ma cosa hai fatto! Ginevra è dentro che piange”
Io replico”Ma perché piange? Non capisco” Tiziana se ne va scuotendo la testa.
Provo inutilmente a forzare il servizio d’ordine.
Vedo Godot uscire finalmente dalla Galleria. Attendo che si cambi dentro la roulotte.
La Truccatrice mi guarda come se fossi un marziano.
Godot indossa un bel pullover rosso.
Mi dice con un filo di voce:”Ma ancora qua sei?Ma tornate a casa, è tardi”
Io impassibile le do il dvd e le rispondo” Per favore Signorina, quando può lo guardi.
C’è il lavoro di tante gente. Tante notti spese per creare qualcosa di bello. Mi faccia la cortesia. Questi ragazzi se lo meritano”
Mi dice si con la testa, amareggiata che debba ancora lavorare
La saluto scusandomi per tutto il disturbo. Mi dirigo verso l’uscita e di scatto mi rigiro verso i camper.
L’Aspirante mi sta guardando. Rimaniamo per qualche secondo a fissarci.
Il mio cuore mi spinge da lei ma sono come bloccato. Abbasso lo sguardo per un momento,
quando rialzo gli occhi non c’è più.
Finalmente lascio la villa per tornare a casa.
Arrivato davanti al computer, esprimo al forum tutto il rammarico per non essere riuscito a far vedere l’intera intervista.
Mi lamento con l’Oscuro per il comportamento dell’Aspirante.
Gli dico che mi sono trattenuto per il bene del forum dal risponderle.
L’Oscuro prova come sempre a rovesciare la colpa su di me adducendo il fatto che le sono sempre in mezzo a i piedi, discutiamo.
Per me oggi l’Aspirante ha oltrepassato “il limite” dell’educazione e non la voglio più vedere neanche in cartolina. Sul forum scrivo un post: “L’educazione è morta”
Sono furente con tutti e tutto. Non vedo l’ora di tornare in Sicilia.
Non ho ricordi della scena sentimentale di Villa Borghese con l’Aspirante.
Il giorno dopo ricordo solo che mi sentivo stanco e malinconico.
Pensavo che la mia avventura fosse giunta al termine.
Lo Splendente scrive a lungo e poi dice: Melvin qui mi sembra chiaro che le tue condizioni fisiche precarie derivassero da un precario stato emotivo.
Quello che mi hai descritto fa intendere un’evidente paura e panico da gioia imminente.
La tua mente rifiutava che la ragazza potesse ricambiare i tuoi sentimenti.
Il fatto che poi sul forum trasporti un “rancore” senza senso sull’Aspirante è un altro sintomo patologico.
Stavi cominciando un processo di blocchi e di rimozione piuttosto pesante.
La tua vita è segnata dalle bugie. Hai sempre mentito per difenderti dal giudizio degli altri e dalle pressanti aspettative dei tuoi genitori.
Qui se vuoi incomincia una forma di autoinganno. Cominci a mentire a te stesso.
Rifiuti la realtà. Non vuoi entrare in gioco in una relazione affettiva
-Dottore, Lei mi ha illustrato la sua Teoria sulla mia memoria ma mi sembra tutto cosi assurdo.
Come posso aver rimosso frammenti della mia vita cosi unici ed irrepetibili?
Non ha senso. Sono mesi che mi arrovello e non trovo un motivo.
Mel, la memoria è semplicemente selettiva. La mente decide quali ricordi conservare e quali lasciare andare.
La tua mente non ha saputo gestire le emozioni sull’Aspirante.
Quella ragazza voleva un avventura, forse era un capriccio ma tu come sempre fuggi.
– Quando ho ricordato questa scena era da solo nel salotto di casa mia.
Ho pianto tanto mentre nella mia mente rivedevo quelle immagini Dottore.
Non dimenticherò mai quella “folle corsa” verso la roulotte e il sorriso dell’Aspirante.
Io ero come stordito mente lei era cosi felice ma rifarei la stessa scelta.
L’Aspirante era una ragazza esuberante. In quel momento si fece trasportare dall’euforia.
Non potevo, non volevo arrecarle un danno d’immagine.
Ginevra non conosceva la mia storia.
So che molti uomini magari sarebbero entrati dentro la roulotte.
Ma io credo che la” virilità” di un uomo non si misuri da queste cose. Questa mia scelta sarà vista più avanti da un personaggio della storia come segno di una “patologia” ma si sbagliava.
Mio padre mi ha insegnato a mettere al centro le donne e a rispettarle. Lei parla di auto inganno? Forse non ero pronto a “un colpo di scena del genere”
Credo di aver rispettato Ginevra comportandomi cosi, ribadisco su Villa Borghese non ho rimpianti.
La tua storia è particolare. Sei un unicum!
Non lo so cosa sono Dottore, mi gira la testa,preferisco andare adesso. Alla prossima.
 
 
 
 
 

45. Villa Borghese – Parte I

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Ci sono luoghi che ti rimangono dentro.
Ci sono momenti che ritieni indimenticabili.
Ho sempre pensato d’avere una memoria d’elefante.
Eppure è stata la mia memoria a portami qui.
E’ la cara mia memoria che mi sta facendo a pezzi.
I file non mi danno tregua ma se voglio liberarmene non c’è altra scelta.
Raccontarli tutti e trovare, se possibile, una spiegazione.
-Ciao Mel come và? Ti senti meglio? L’ultima volta eri molto pallido. Sei preoccupato
 per i prossimi ricordi?
-Dottore stiamo entrando in una fase particolare della mia storia. Ancora una volta mi creda,
anche se le sembrerà incredibile. Sto dicendo la verità
-Mel, non so più come ripeterlo. Io ti credo. Ora comincia. Eravamo arrivati a Villa Borghese.
Cosa successe quella mattina?
Sospiro e guardo fuori dalla finestra, il sole illumina la stanza e lo Splendente.
Ok Dottore
Mi alzo alle otto , ho dormito male, mi sento già stanco. Ma mi vesto e mi trascino a Villa Borghese.
Non voglio perdere neanche un minuto di questa giornata.
Arrivo davanti alla roulotte dell’Aspirante e aspetto che esca fuori.
Dopo mezz’ora d’anticamera, la vedo uscire in compagnia dell’altra giovane attrice la Piccola Principessa.
Mi avvicino e saluto entrambe. L’Aspirante borbotta”Manco buon giorno , sono diventata trasparente!”
Io faccio finita di non sentire e rilancio:”Signorina, se poi durante la giornata mi concede un momento, le vorrei far vedere l’intervista”.
Lei, acida”Ora non posso, devo lavorare”
 Cerco d’allentare la tensione:”Si certo Signorina, ha ragione, io rimango in giro”.
Cominciano a girare una scena e io mi metto a scattare le solite foto.
Durante le riprese mi si avvicinò una ragazza mai vista prima che si presentò: ”Ciao, Tu sei Melvin vero?” io la guardai e le dissi: ”Veramente il mio nome è un altro , comunque sono io. Lei chi è invece?”
 ”Scusami sono Carla , il mio nick name è supercarletta.Ci siamo scambiati alcuni messaggi sul forum dell’Aspirante qualche tempo fa su come dovevo registrarmi. Eri stato molto gentile.
Scrivo anche su Casa Qualcosa è cambiato. Seguo la Piccola Principessa e Sua Superiorità.
Era da tanto che volevo conoscerti. La tua fama ti precede”.
”Lieta di conoscerla Signorina Carla, finalmente dò un volto al nome.
Non esageri per favore, sono un semplice utente. Ci faremo compagnia oggi”
 ”Ok, ci vediamo in giro”
Finalmente scatta la pausa pizza bianca e mi avvicino nuovamente all’Aspirante, seduta sul prato alla ricerca di un sole di fine autunno.
Mi sembra più tranquilla e mi avvicino : ”Mi dispiace per prima, non volevo essere invadente.
 Ma sa a quest’intervista ci teniamo molto, mi può concedere ora un po’ del Suo tempo?”.
Lei mi guarda con i suoi occhi marroni magnetici : ”Sai Melvin, qualcuno sostiene che dopo che avrai finito con quest’intervista, non ti vedremo più. E’ veramente cosi?”
 ” Ma no Signorina, diciamo che a breve finiranno le riprese e di conseguenza non darò più alcun assillo a nessuno di  voi”
Lei continua a guardarmi ”Ma non ti mancherà nessuno in particolare?”
” Mi mancherete tutti Signorina, mi avete sopportato per tanti mesi… ”.
 ”Va bè  fammi vedere questa intervista benedetta”.
Mi siedo accanto a lei sul prato e la faccio partire. Abbiamo il tempo  di vedere solo l’introduzione , perchè richiamata a girare una scena.
Mi metto in un angolo e la osservo :Il sole le illumina il viso e ne esalta la bianca carnagione.
 Ne sono incantato. Le scatto una foto e il mio cuore comincia a battere forte.
I capelli castani sciolti le incorniciano il viso e ne esaltano i lineamenti delicati
Si concludono le scene in esterna e dopo la nuova pausa si rinchiuderanno dentro la Galleria Borghese.
Le torno vicino, ora è completamente distesa sul prato e sta chiacchierando con la Piccola Principessa del più e del meno.
 Cerco d’intromettermi nella discussione. Faccio qualche complimento alla Piccola Principessa sul suo abbigliamento di scena .
Poi mi rivolgo all’Aspirante ”Mi ero dimenticato di congratularmi per il suo vestito di mercoledì sera, era davvero splendido!. Potrebbe dedicarmi una mezzoretta per completare la visione dell’intervista?”
Poi rivolgendomi nuovamente alla Principessa ”So che vuole diventare una stilista?”
 L’Aspirante guarda me e la Principessa e sbotta ad alza voce: ”Ora parlate di moda ?
Non ho mezz’ora da dedicarti. Come vedi, sto lavorando. Stiamo tutti lavorando Melvin.
Qui l’unico che non fa nulla sei tu.”
Si alza di scatto e prosegue” Ma vedi questo, non mi faccio prendere ancora in giro.
Vai a farti un giro Melvin. Qui non abbiamo tempo da perdere”dopodiché si dirige verso la Galleria Io rimango attonito e silente. Ho solo la forza di rivolgermi alla Principessa per chiederle: ”Ma cosa le è preso? Cosa ho detto di sbagliato?”.
La Piccola Principessa si limita a scrollare le spalle .
Nelle successive due ore rimango seduto su panchina cercando di capire cosa fosse successo.
A una nuova pausa, provo ad avvicinarmi.
Ma l’Aspirante mi fulmina con lo sguardo ”Ancora qui sei? Ma perché non ti fai una passeggiata, c’è una bella giornata, sfruttala!”
Ancora una volta rimango in silenzio , mordendomi la lingua per il bene del forum.
Dopo un po’ mi avvicino ad alcuni tecnici testimoni della scenata ormai diventati amici come Cesare l’autista-Confessore e il Gigante Buono.
 Entrambi all’unisono mi dicono: ”Non so come hai fatto a stare zitto. Se Quella faceva un show del genere a me, la riempivo di schiaffi”
Io sorrido ad entrambi ”Va be sarà una giornata storta, può capitare”.
Dopo la pausa pranzo arrivano la piccola Sharon con alcune amiche desiderose d’avere un autografo dall’Aspirante.
Mi chiedono d’intercedere per loro. Cosi mi avvicino a Godot.
 Ancora una volta mi fulmina con lo sguardo, ma firma gli autografi.
La ringrazio per le ragazze e mi risponde gelida”Prego”.
Torno a sedermi sul mia panchina, con un mal di testa sempre più forte e con senso di stanchezza sempre più intenso.
Parlo al telefono con l’Oscuro per spiegargli la situazione.
 Come sempre prende le difese di Godot ”Certo tu le rompi le scatole. Vattene a casa”
Sta cominciando a scendere il freddo e il buio su Villa Borghese.
Il cast ormai sta girando all’interno della Galleria.
Stavolta i tecnici non possono farmi entrare e sono costretto a passeggiare lungo il viale.
Ad un certo punto esce dalla Galleria Carla e le vado incontro.
 ”Purtroppo devo andare via ho il treno che mi aspetta. Devo tornare a casa per preparare un esame di medicina. Mi dispiace per come ti ha trattato l’Aspirante.
Se ti può consolare, anche Sua Superiorità ogni tanto mi ha fatto delle scenate simili”.
”Si figuri, non c’è problema. L’Aspirante avrà una giornata storta”
 ”Ginevra è una ragazza strana. Ha tutto dalla vita, ma si sente una sfigata nel campo dell’amore. Ancora oggi mi raccontava delle sue esperienze amorose. Sai dei rumors su una sua possibile liason con Mr Braciola?
 Lei voleva una storia seria, e lui no. E ancora oggi ci sta sotto, ma nello stesso tempo ha avuto una relazione con uomo sposato!
Pensa che un giorno usciva con lui ed è stata vista da alcuni fan in un negozio.
Temeva di essere stata scoperta. Pensava che foste voi del forum”
Io la interrompo”Noi non parliamo della sua vita privata!”
 ”Comunque ora mi diceva che ha in testa un altro.Un ragazzo più grande ma non se la fila per nulla.
Tu ne sai qualcosa? “
”Mi dispiace. Ma piuttosto parliamo di cosa sta succedendo lì dentro”
 Mi racconta cosa stanno girando e poi mi chiede: ”Ti sarei grato se potessi inoltrare le foto di stamattina cosi le posso mettere sul mio forum” io le rispondo ovviamente di si.
Poi mi chiede della mia vita e io commetto l’errore di accennarle del mio”caro linfoma”,
 Ascolta e sbotta in maniera velenosa ”Ora capisco perché sai tutte queste cose sul set! .
Non mi sembri malato come dici, non potresti stare ore intere sul set.
Guarda se usi questa bugia meschina per lucrarci lo dico alla produzione”.
 ”Signorina se si permette di insinuare con terzi queste infamità, la querelo. Sa, sono anche un bravo avvocato. Vuole vedermi all’opera, cosi mi crede?”
Carla sbianca ” Ti chiedo scusa Mel. Non volevo offenderti. Sai quante persone false girano su questo set! Pronte ad inventarsi tutto pur di ottenere un po’ d’attenzione.
Sono sicura che non è il tuo caso. Nessuno sarebbe cosi stupido e pazzo da rovinare il privilegio che abbiamo di stare qui. Ti chiedo ancora scusa”
”Ok Signorina, accetto le sue scuse, caso chiuso. Le manderò le foto. Buon Rientro a casa”.
Rimasto solo, la testa continua a farmi male.
Ad un certo punto mi si avvicina l’Altruista e mi sorride.
Cominciamo a chiacchierare , poi all’improvviso sbotta” Io non ti capisco Melvin. Non puoi farti trattare cosi. Sei troppo buono. L’Aspirante non aveva nessun diritto di trattarti in quella maniera. Sei rimasto zitto. Un’ altro avrebbe reagito.”
Provo a difenderla come ho fatto in precedenza ma lei riprende: ”C’è solo un motivo per cui un uomo non reagisce alla maleducazione più estrema. Se si è innamorati .ma questo non è..”
l’Altruista non termina la frase e mi guarda negli occhi
“Oh Dio mio Melvin, ma tu sei veramente innamorato dell’Aspirante !Non lo credevo possibile. Ma è cosi evidente”
Io rimango silente e arrossisco poi provo a rispondere ma l’ Altruista mi blocca nuovamente”Melvin non ti inventare nulla. Ora ci penso io. Ci parlo io con questa ragazza. Se non ricambia le tue attenzioni è una stupida,. ma ti deve quanto meno delle scuse. Aspetta qui” e corre dentro la Galleria Borghese.
 Faccio fatica a comprendere cosa mi sta succedendo intorno.

44. Come Otello.

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La gelosia è un sentimento trasversale.
Tutti almeno una volta l’hanno provata e si sono sentiti come Otello.
Sono anni che cerco un antidoto,  senza risultati.
Spesso la gelosia è stata una cattiva consigliera.
Ripenso alle mie storie quando entro dentro la stanza
-Ciao Mel mi sembri pensieroso, ti stai facendo altre pippe mentali?
-No Dottore pensavo a quanto sia geloso e come questo sentimento spesso mi abbia portato fuori strada.
Pensavo d’essere immune dopo Flavia , ma mi sbagliavo.
Entrerà anche in questa storia con mio stupore senza nessun preavviso.
– Eravamo rimasti alla cena del forum cosa succede dopo?
Con il Play boy cercammo d’organizzare un piano per far vedere l’intervista completa all’Aspirante.
Una sera addirittura ci imbucammo a una cena di beneficenza organizzata durante la settimana dellla Festa del cinema di Roma grazie a una soffiata avuta dalla sorella Giulia( Riccardo da perfetto play boy, cercava di “sedurla” da settimane sul forum e sul messenger).
All’inizio però si presentarono solo i genitori e la sorella .
Il Dottor Serioso appena mi vide mi lancio un occhiataccia senza neanche degnarsi di rispondere al mio saluto
La Signora Patrizia mi accolse invece con un sorriso.
Invece con l’incantevole Giulia ci salutammo con una stretta di mano.
Restammo in attesa di Godot per ore all’ingresso.
Quando decidemmo di abbandonare, stremati da un’interminabile attesa, la vidi sbucare improvvisamente in compagnia di un atletico compagno.
Sebbene furioso e stanco , non potei non ammirarla. Era davvero meravigliosa come Giulia aveva preannunciato al Play Boy.
Indossava un vestito verde acqua , leggermente aperto davanti, i capelli raccolti dietro. Le sue forme erano esaltate dall’abito
Non mi feci vedere, ma mi creda Dottore ero come paralizzato da quella visione.
Sentii Godot scambiare qualche parola con  collega attrice  prima d’entrare.
Aveva fatto tardi per motivi di lavoro.
 Io e il Play Boy fummo costretti ad denti stretti ad ammettere la sconfitta.
Vedendola entrare nel locale mano nella mano con quel ragazzo, per la prima volta provai una fitta di gelosia. Ero sorpreso di me stesso.
L’Oscuro sul forum  non perse l’occasione per prenderci in giro per il nostro fallimento.
Quella notte presi sonno con difficoltà. Ero turbato dalla quella immagine. Non riuscivo a capire cosa mi stava succedendo. Non conoscevo chi fosse Ginevra realmente. L’avevo vista solo sul set. Come potevo provare gelosia?
Il giorno dopo il Play sul messenger mi disse che aveva parlato con Giulia, la quale sosteneva che quel ragazzo non era il fidanzato di Godot ma semplicemente l’autista, la sorella aveva in testa un ragazzo più grande, ma che non se la filava per nulla.
Aveva trascorso tutta la serata da sola ed si era arrabbiata con lei perchè non le aveva annunciata la nostra presenza.
Risposi al Play boy”In vita mia non ho mai visto tenere per mano un autista. Dì alla Signorina Giulia di inventarsene un’altra”
Il Play concordo con me e cominciammo a studiare altri piani d’attacco
 Lo Splendete:Mi sembra di capire che una parte di te sta prendo coscienza di un sentimento per Godot.
Sei turbato da questo sentimento ne hai paura
-Non lo so Dottore. In effetti provare gelosia per Godot mi sembrava strano. Non ci conoscevamo.
La gelosia l’avevo provata  quando Flavia scelse Fabrizio. Onestamente ero confuso.
Come potevo essere dispiaciuto perché era in compagnia di un ragazzo?
-Mel tu oltre essere un Madonnaro sei l’uomo dei file. Non eri preparato a un file diverso da quello che avevi immaginato. Cosa succede dopo?
-Ero arrivato allo stremo , soffrivo di forti mal di testa, avevo le nausee .
Ero veramente tentato di non andare più alle ultime riprese.
Volevo chiudere dopo il raduno ma mi sentivo responsabile nei confronti dei ragazzi del forum, non potevo tradirli proprio a un passo dal traguardo.
Avevo saputo che l’ultimo lunedi d’ottobre l’Aspirante avrebbe girato delle scene a Villa Borghese. Per una volta erano vicino casa mia .
Durante il week end avevo pregato sia il Play boy che l’Oscuro di accompagnarmi sul set.
Volevo compagnia, ma si rifiutarono adducendo varie scuse.
Cosi “avrei dovuto affrontare” Godot da solo.
Avevo promesso ai ragazzi  che avrei ottenuto il placet e intendevo mantenere l’impegno
Non capivo perché mi sentissi come Otello, ma sapevo che sarebbe stata una giornata intensa.
-Mel sei pallido. Vuoi un bicchiere d’acqua?
– La ringrazio Dottore ma stavo pensando a Villa Borghese. Ora voglio andare. Mi gira la testa.
– Ok Mel, ne riparleremo.
– Già Dottore  stiamo entrando nel vivo dei file. Alla prossima.

43. Un anno di Forum

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Non amo le feste.
Gli anniversari mi mettono malinconia.
I miei compleanni li passo quasi sempre da solo e sulla tomba di mio padre.
Cerco di ricordare l’ultima volta che sono stato felice a una festa quando la porta si apre
-Ciao Mel, come stai?
-Tra poco è il mio compleanno Dottore e sono qui.
-I file come vanno?
-Ci sono sempre. Un giorno martellano di più, un giorno meno. Mi sento impotente, mi sveglio ogni mattina con un senso d’oppressione. Provo tanta rabbia contro me stesso.
-Ancora questa storia della stupidità? Mel devi voltare pagina.
– Dottore devo convivere con questi sentimenti non è facile. Voltare pagina?
Come faccio a fare pace con il passato se mi sento un perfetto idiota?
– Torniamo al nostro viaggio nella memoria. Avevi montato finalmente montato l’intervista?
-Dopo tanto lavoro e notti insonne, l’intervista era stata completata.
Ero davvero stanco. Mi faceva la testa ormai da molti giorni. Volevo lasciare il set.
Più di una volta confessai questo mio malessere all’Oscuro ma mi chiese di stringere i denti fino alle fine delle riprese.
A fine ottobre, in occasione del primo anniversario del forum, con i più intimi del forum organizzammo un  raduno di tre giorni nella capitale.
Io all’inizio non volevo partecipare ma su insistenza dell’Oscuro mi convinsi.
Il Lumacone e Mr Pazienza portarono come dono il prezioso dvd con l’intervista .
Ovviamente alle celebrazioni fu invitata l’Aspirante e tutta la sua famiglia,. ma non ci fu risposta.
Mentre l’Oscuro e gli altri ragazzi continuavano a difendere l’Aspirante ad oltranza, io quando sentivo parlare di Godot, vedevo rosso come un toro.
Ci stava facendo penare da mesi e ormai non vedevo l’ora di chiudere la pratica.
Ero veramente stanco, volevo tornare in Sicilia, a caricare le batterie e liberarmi la mente.
Conobbi di persona Lumacone e Mr Pazienza e mi confermarono l’ottima impressione ricavatane dal messenger.
Passammo delle belle serate a mangiare e scherzare
Tutti erano allegri tranne l’Oscuro, aveva nuovamente litigato con Lady Oscura.
 Erano problemi di gelosia: stavolta Lady Oscura non accettava che Gigio passasse tanto tempo sul web.
Avevo scritto all’Altruista su insistenza dell’Oscuro per sapere se durante i giorni della festa del forum c’era la possibilità d’incontrare Godot per fare felice i ragazzi venuti da fuori
Quando vidi L’Oscuro triste e di cattivo umore sul set, gli chiesi cosa era successo.
Il Lumacone mi fece cenno di non chiedere nulla.
 I ragazzi mi videro parlare con l’Altruista e poi con la piccola Sharon.
Mi presero in giro dandomi del “latin lover”, io sorridendo gli riposi”Siete voi che non capite nulla di Donne. Pensate solo a Godot!”
La sera andai a prendere l’Oscuro per andare a cena.
Durante il tragitto in macchina, cercai di capire cosa lo rendeva inquieto.
L’Oscuro si lamentò del fatto che la ragazza non gli desse la possibilità di farsi amiche.
Era troppo possessiva secondo lui.
Inoltre secondo Lady Oscura era troppo dipendente dal web.
Io gli chiesi se fosse un interpretazione errata.
Mi fece un discorso a dir poco strano”Per me Mel, esiste la vita reale poi c’è Internet. Io sono Gigio ma nello stesso tempo l’Oscuro. Sul web mi sento forte e invincibile. Posso fare di tutto”
Io replicai: ”Scusami perchè invece Gigio è un cretino?”
Borbottò”A Gigio gli rompono troppo le scatole. Tutti gli dicono cosa fare.  I miei genitori non sono mai contenti”.
” Bè magari potresti dire che Gigio è stato capace di costruire un sito bello e che ha attirato  l’attenzione di una giovane e promettente attrice. I tuoi genitori ne sarebbero felici”
Gigio fu secco”No, il forum è una cosa mia. Non lo deve sapere nessuno!. Tutti su internet mi rispettano, mi lodano, mi considerano un Dio!”
Io lo guardai e sorrisi:”Un Dio ,Gigio? Esattamente che tipo di Dio?”
Capì l’ironia e cercò di parare il colpo”Non lo penso io. Sono gli altri che me lo dicono. Ho fatto spogliare una ragazza in webcam! Dicono che sono bravo a convincere le persone a fare quello che voglio”
Scossi la testa e dissi: ”Gigio lascia perdere questi cretini. Fai pace con Lady Oscura.”
Arrivati al ristorante, la situazione peggiorava.
Io,il Play Boy e gli altri ragazzi cercavamo di tenere la serata allegra.
L’Oscuro era chiuso in un silenzio rancoroso e rabbioso”
Io un po’ perche maldestro ,un po’ per scuoterlo, gli tirai contro il menu dicendogli: ”Basta Oscuro. Reagisci!”
Mi lanciò uno sguardo pieno di odio e disse: ”Sei proprio un coglione, come doveva essere pure tuo padre” Calò il silenzio nel tavolo.
Lo guardai dritto negli occhi e poi dissi sottovoce:”Ascoltami bene Gigio, hai un secondo per chiedere scusa e rimangiarti quello che ha detto..Perchè altrimenti vengo li e ti faccio ingoiare tutti i denti. E’ chiaro?”
Il Lumacone tentò di dire qualcosa ma lo bloccai con una mano e continuavo a fissare Gigio.
Diventò rosso e borbottò: ”Ti chiedo scusa. Non volevo offendere tuo padre. Non so cosa mi è preso”.
Gli altri mi guardarono e io feci una smorfia e dissi: ”Ok caso chiuso. ordiniamo”.
Alla fine della cena riaccompagnammo Gigio. Volle essere lasciato distante da casa: non voleva far sapere dove viveva.
 Una volta andato via, Mr Pazienza disse:“Certo che è strano. Non lavora. Studia poco. Passa le ore davanti al computer. Che vita di merda  che fa”
Non commentai, ma nella mia mente qualche domanda cominciavo a farmela
 Quel raduno mi mise comunque a disagio .Guardarli in faccia e mentire su chi io fossi in realtà, era diventata la mia croce. Non sapevo come uscire dall’angolo
– Lo Splendente: Mel sei una persona molto rigida. Le tue minchiate ti mettono a disagio. Altri al tuo posto non ci farebbero caso. L’Oscuro si conferma una persona disturbata.
Il dialogo che avete in macchina è emblematico. Non avevi bisogno di mentire, quei ragazzi ti avrebbero comunque accettato.
Come ci diciamo da mesi Dottore, abbiamo due visioni diverse sulla gravità delle mie minchiate
Mentire guardando negli occhi quei ragazzi, ancora oggi mi fa venire la nausea. L’Oscuro mi sembrava  quella sera solo turbato per via della fidanzata. Oggi ovviamente ripensandoci  reagirei in modo diverso.
-Mel cerca di passare un buon compleanno. Smetti di farti i film.
-Lo vorrei tanto Dottore. Alla prossima.

42. Punto di non Ritorno – Parte II

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Avevamo creato un team formato dal sottoscritto, il Lumacone e Mr Pazienza.
Io scrivevo i testi di raccordo tra le varie parti .
Il Lumacone noto esperto di musica scelse i brani musicali. e Mr Pazienza montava il tutto.
Entrambi i ragazzi furono straordinari. Non so quante notti in bianco fecero per realizzare il prodotto finale.
Io con loro diventai un pitbull.
Li assillavo di continuo con mille problematiche.
Suggerivo, consigliavo, scrivevo.
Ero diventato decisamente insopportabile. Ma Mr Pazienza fu davvero strepitoso. Non mi bloccò mai sul messenger, a differenza dell’Oscuro e del Play boy che per un periodo mi esclusero dai loro colloqui.
Lo stesso Lumacone mi disse una sera sul messenger:  “Sai Mel a volte se non sapessi della tua malattia, mi verrebbe da pensare che soffri di un disturbo ossessivo riguardo a questa intervista.
Ma capisco che è un tuo modo per reagire alla tristezza della tua situazione”
Andavo sul set, osservavo le scene, ma non mi avvicinavo mai all’Aspirante.
Attendevo l’intervista per poterla “disturbare”.
Per le foto e i gossip da dietro le quinte, c’era il Play Boy.
Un giorno per far felice un altro utente ,il Timido , alto grosso e giuggiolone che non osava di persona chiedere una foto, a fine riprese mi avvicinai alla roulotte dell’Aspirante in sua vece
Colsi l’occasione per domandarle, se aveva per caso scelto altri brani musicali da aggiungere alla intervista.
Scosse la testa e cominciò a parlare al telefono con la mamma.
Io stavo per allontanarmi quando Godot mi disse: ”Mel, mia madre dice di tornare a casa e di scrivere. Stasera vogliamo leggerti”
Io rimasi perplesso e pensai”Leggere cosa?”
Il set in sé cominciava ad annoiarmi, ormai il canovaccio della seconda stagione era ormai chiarito. Passavo le ore a riflettere come uscire dalle mie bugie, senza fare danni, ma non riuscivo a trovare una soluzione.
Sentivo che se avessi confessato prima della pubblicazione dell’intervista, avrei bruciato il lavoro di mesi e soprattutto avrei mancato di rispetto a tante, troppe persone.
Questo stato d’angoscia mi rendeva d’umore nero e cupo .
Lo notò da brava osservatrice Luisa e anche lei provò ad aiutarmi.
Mi prese da una parte e mi disse: ”Messere ma si sente bene? La vedo cosi triste
A volte sembra che parli da solo
Se ha bisogno di parlare con qualcuno, io sono quà” le sorrisi
”La ringrazio Madame va tutto bene, ma ormai si avvicina la fine delle riprese .Le luci dello show si spegneranno e io rimarrò da solo un’altra volta”
 Luisa replicò: ” ma Messere, lei non è solo. Ci sono io e tanti altri .Le vogliamo bene. Ci sarà anche una terza stagione da commentare e seguire”
” Cara Madame, quando le riprese finiranno, molte cose cambieranno. Succederanno  cose impensabili.
Molte persone non vorranno più rivolgermi la parola .
Avrò fatto cose stupide e cattive. Lei stessa non mi vorrà più come amico.
Non sarò capace di fermarmi.
Mi godo questi ultimi momenti, prima della fine.”
Luisa era sconvolta e mi guardava come fossi un marziano e disse: ”Messere ma non capisco, perché mai dovrebbe fare tutte queste cose?.lei è cosi buono.”
 Rimasi in silenzio e poi attaccai: ”Madame, mi promette che quando tutto sarà finito, si ricorderà di me e di questo nostro discorso? .Lei dovrà  fidarsi di me quando le sembrerà folle farlo.
Mi dovrà guardare negli occhi e ritroverà il suo vecchio amico Melvin, ma in realtà sarà un uomo migliore “
Luisa scosse la testa e disse: ”Mi creda oggi non la capisco proprio, ma va bene glielo prometto Messere”
Ci guardammo negli occhi e riprendemmo a parlare della nostra amata fiction.
Luisa era una combattente dell’amore oltre che essere una brillante e giovane scrittrice.
Amava il suo amico Esimio. Li vedevo spesso insieme e nell’aria si vedeva questa”armonia”.
Entrambi negavano questo sentimento. Avevano paura dei rumors da set.
Molte volte per motivi di lavoro Luisa non poteva assistere alle scene del “suo caro amico”
Cosi mi prestavo volentieri e le osservavo per lei per poi farle un  dettagliato riassunto.
In fondo capivo questo sentimento.Dentro di me covava un analogo sentimento per l’Aspirante e mi spaventava.
Un giorno Luisa mi pregò di dire all’Esimio che sarebbe venuta più tardi sul set.
L’Esimio è un gran attore oltre che un gran uomo.
Ogni tanto scambiavamo qualche battuta.
Era una persona brillante.
Quel giorno lo avvicinai e gli riferì il messaggio di Luisa
Lui mi guardò e mi disse: ”Guai a te se la fai soffrire!”io lo guardai stupito e risposi”Non farei mai del male alla Dottsa.E’ una mia amica”
Lui replicò: ”Lo so. I tuoi occhi sono buoni. Sai scrivere bene. Hai un dono. Però c’è qualcosa che non capisco in te. Hai una sorta di malinconia negli occhi. Cerca di non buttare questo dono”
Lo guardai e gli risposi: ”La ringrazio Sig Esimio, anche se non capisco di cosa parla”
-Lo Splendente mi guarda lungamente e dice: Avevi tante possibilità per cambiare questa storia Mel.
Potevi dire che eri guarito, ma dentro di te chissà quante personalità era in lotta tra loro all’epoca.
Non vuoi rinunciare al tuo “film”. Temi d’essere giudicato e deriso.
La tua “fissazione” su questa cazzo di intervista prevale su tutto. Le attribuisci un valore vitale.
Il personaggio Melvin, è ormai poco credibile, ma l’ambiguità di fondo rende tutta la situazione ai limiti del paradosso.
Luisa mi sembra una brava ragazza. Mi sembra interessante il paragone tra la sua storia con l’Esimio e la tua con l’Aspirante. Eppure non hai la forza di confidarti neanche con lei.
-Avevo concentrato sull’intervista tutte le mie energie Dottore. Pensavo che la pubblicazione mi avrebbe dato gioia ed orgoglio. Forse vivevo dentro il mio film ma come le sto dicendo da settimane all’epoca non mi resi conto di quanto mi stava succedendo intorno.
Luisa anche in seguito cercherà d’aiutarmi, ma sarà tutto inutile.
Vivevo ormai una situazione d’angoscia e di stress notevole. Non sapevo con chi sfogarmi.
Qualche settimana prima un utente di un altro forum era stato “scoperto”.
 Si era inventato un personaggio donna. Mi fece impressione come fu cacciato con ignominia dagli utenti di quel forum; fino a poco tempo prima ero considerato un amico!
Avevo paura che potesse succedere pure a me.
L’incubo di qualche giorno prima poteva diventare reale.
Oggi capisco quanto fossero esagerate le mie paure, ma all’epoca mi sentivo preso tra due fuochi.
Ormai ero arrivato al punto di non ritorno. Dottore, purtroppo la discesa è appena iniziata. Alla prossima

41. Punto di non Ritorno – Parte I

angelo
Quando ti accorgi che hai superato un limite?
Perché si perde il controllo della situazione?
Perdere il contatto con la realtà.
Finire in un vicolo cieco.
Domande, definizioni che sono tutte calzanti per definire la mia storia.
Eppure sono in terapia da mesi ormai e ancora non trovo una risposta alla mia “follia”.
Mi sento stupido e vorrei urlare ma non servirebbe a nulla.
Si apre la porta e lo vedo come sempre lo Splendente sorridente
Sospiro e mi alzo a fatica.
-Ciao Mel. Come ti senti? Sei pallido
– Dottore stavo ricordando alcune cose. Sono stato sordo e cieco ai segnali di pericolo.
Ho fatto la mia folle corsa senza riflettere sulle conseguenze.
-Siamo ancora a questo punto Mel? Mentre ti fustighi qui dentro, il mondo va avanti.
Trovati una donna e vedrai come molti dei tuoi problemi spariranno.
Cosa succede nella vita oltre il set? Fammi un piccolo riassunto prima di ripartire con i ricordi.
-In vero c’è poco a dire. Stavo completando il corso sezionale come osservatore.
Accompagnavo Giulio per i campetti di Roma per vedere le partite.
Cercavo di capire come vedere una partita da osservatore, seguendo i consigli del mio amico.
Giudicare un arbitro “in formazione”, scrivere una relazione non è semplice.
Bisogna attenersi ai dei vincoli e a delle procedure precise.
Trovavo qualche difficoltà: magari riuscivo” a vedere” l’arbitro, ma, poi nello stendere la relazione, mi bloccavo.
Era difficile trasformarsi in osservatore.
Sa bene Dottore come sono pignolo e scrupoloso su tutto, ma Giulio era sempre un guida premurosa e disponibile e mi diceva sempre:”Non avere fretta devi essere libero di mente.
Scrivi ciò che vedi e senti”.
Era una sfida Dottore, dovevo solo prenderci le misure ma ero timoroso come sempre delle mie potenzialità.
Ambrosia come ampiamente annunciato, era ritornata in Sudamerica, delusa dalla sua esperienza europea.
Dal giorno del mio compleanno avevamo avuto poche occasioni di sentirci.
Speravo in cuore mio che venisse in Sicilia in estate, per un ultimo saluto. Ma “i voli erano troppo costosi” così mi disse
 Sapevo che saremmo rimasti amici, ma l’utopia sudamericana si era dissolta sotto il peso della realtà e degli anni.
Ciò che mi rendeva triste ad ottobre era la partenza di Potter per Londra
Lo sentivo come l’ennesimo abbandono della mia “nave”.
Capivo il suo desiderio di ricongiungersi con il fidanzato Guido ma il suo trasferimento era come una coltellata al cuore. Avevo il cuore in tumulto, non potevo ovviamente trattenerla.
Ricordo l’ultima sera insieme prima della sua partenza. Mangiammo alla pizzeria”Le Finestre” doveva essere comunque una serata allegra.
Mi sforzai di sorridere e di domandarle più cose possibili sulla nuova vita londinese.
Ma la malinconia mi avvolgeva, Potter sembrava cosi felice e determinata.
Le promisi che sarei venuta a trovarla, quando la riaccompagnai a casa , l’abbracciai forte e le dissi solo:”Buon viaggio Dear Potter e non trovarti un altro compagno di cinema”.
Dopo Flavia e Caterina, altre due  donne importanti della mia vita mi stavano abbandonando. Sentivo il vuoto intorno a me. Non parlavo con nessuno del mondo dei Balocchi e del forum.
 Lo Splendente annota qualcosa e dice “E’ evidente che il resto della tua vita ti appare ben poco cosa rispetto al file Aspirante.
Gli addì di Ambrosia e di Potter sono dei pugni nello stomaco.
Il file Aspirante diventa centrale nella tua vita.
La paura di non essere all’altezza nel nuovo ruolo d’ osservatore ti crea ansia.
Ci torneremo Mel.Ora continua pure il viaggio nella memoria
Ero diventato prigioniero delle mie bugie. Non riuscivo più ad essere spontaneo e sereno.
Avevo paura di tradirmi da solo. Mi contraddicevo a volte sulla mia salute.
Tutto questo mi faceva apparire “strano” agli occhi di tutti .
Una stranezza ”buona” ma che andava seguita. Gli operatori provarono “a modo loro” a farmelo capire .
Ricordo che il Grillo Parlante più di una volta provò a scuotermi dal “mio torpore”dicendomi:
”Ma perché non la smettiti di dire queste cazzate. Non ne hai bisogno. Lascialo a casa il bastone.
Mi dicono che hai un talento nello scrivere, magari un giorno potrebbe esserti utile.
Ti sei conquistato qui dentro uno spazio, potresti fare domanda d’assunzione alla produzione.
Sei diventato il punto di riferimento per tanti ragazzi., ti vedono come un Leader. ma se continui su questa strada, rischi di perdere tutto.
Quando capirai l’errore che hai fatto, sarà troppo tardi. Il treno sarà già passato .Riflettici bene”.
Io lo ascoltai, ma rimasi silente.
Solo ora capisco il senso di quelle parole
Un altra volta sul set, andai a salutare l’Altruista chiamandola per nome
Mi guardò con freddezza e mi disse:“Per te sono la Dottsa Tiziana. “
Rimasi sorpreso e balbettai: “Mi scusi ma cosa le ho fatto?”
Rispose dura: “Melvin mi sono stancata dei tuoi comportamenti.
Sono stufa di essere presa in giro da te e dai miei colleghi. Ti ho mostrato cortesia e affetto e tu cosa fai? Mi menti , ti atteggi a quello che non sei. Vieni sul set e fai il buffone con quel bastone. Non voglio avere un amico come te. Da oggi in poi ti prego di starmi lontana”
Ascoltai questo sfogo in silenzio , poi mormorai “Ho capito,Dottsa, le chiedo scusa” .
Mi allontanai e mi sedetti su una panchina a riflettere .
Dopo qualche minuto si avvicinò Tiziana. Aveva di nuovo un sorriso dolce e un sguardo carico di bontà , si sedette accanto a me a iniziò: ”Scusami Melvin per prima .Non volevo offenderti, ma quelle cose sentivo di dirtele. Non sei una persona cattiva. ormai ho imparato a conoscerti.
Ci sono due Melvin .Ogni giorno sul set lo vediamo tutti.
Un Melvin buffone, con il bastone che si sente un uomo vissuto, vecchio che prova a darsi delle arie. Questo non piace a nessuno.
Poi c’è l’ altro:buono, simpatico, sensibile , ingenuo come un bambino.
 Io ho imparato a voler bene al secondo. Mi chiedo perché una persona intelligente come sei tu, debba “fingere” d’essere altro.
La scenata di prima era un modo per farti capire che il primo Melvin è inutile.
Tu non ti rendi conto di quanto vali .Qui hai conquistato tutti con la tua educazione e modo di fare. Pensa che pure l’Aspirante chiede di te.
Credo che si sia preso una cotta. Voleva sapere se mi avevi chiesto mai di lei.
Io l’ho fatta friggere, non credo che sia la ragazza giusta per te, ma questa è una tua scelta.
Allora pensi di farcela ad essere solo te stesso? Se hai qualche problema , mi puoi parlare tranquillamente. Ti puoi fidare di me.”
Ascoltai quel discorso in silenzio, ero commosso e nello stesso tempo teso.
Non sapevo cosa dire e balbettai: “Grazie Altruista, non sai quanto sia difficile per me. Io provo ad essere diverso, ma poi mi blocco. Sono mesi che provo a cambiare, ma non ci riesco, è più forte di me.”
L’Altruista mi guardò con calore e disse: ”Quando vuoi sono qui. Basta che tu sia sincero con me, puoi’ dirmi tutto, credimi”.
Per un momento pensai di dirle la verità, ma le parole non uscirono La ringraziai, l’Altruista se tornò al suo lavoro..
-Mi sembra di capire che c’era un “pool di psicologi “disposti ad aiutarti, ma purtroppo non seppero capire il problema di fondo.
 Eri preda di un profondo senso di inadeguatezza e di delirante paura in quei mesi.
Se ho capito bene il Grillo Parlante e l’Altruista non saranno gli unici campanelli d’allarme.
Il montaggio intervista come procedeva?.

40. L’incubo

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Sognare non costa nulla

Non smettere mai di sognare recita un vecchio slogan.

Sognare ad occhi aperti a volte può essere pericoloso.

I file sono diventati peggio di un incubo.

Ho dormito male, sto sbadigliando, quando si apre la porta

– Ciao Mel hai la faccia stanca. Dormito male stanotte?

E’ da tanto tempo Dottore che non dormo sereno.

La mente non si spegne mai. E’ un incubo continuo.

Prima d’entrare ripensavo a un incubo molto particolare del 2007

-Raccontamelo Mel

-Una notte feci un incubo terribile: Arrivavo sul set , felice e pronto per nuova giornata.

All’inizio sul set non c’era nessuno.

Poi all’improvviso venivo circondato dagli operatori , dagli attori e dagli amici del forum.

Tutti radunati per schernirmi e punirmi per le “mie malefatte”.

Provavo a difendermi , a spiegarmi: ma era tutto inutile!

Ricordo che c’era l’Aspirante seduta sugli scalini della roulotte.

Chiesi disperato un suo intervento gridando: ”Per favore Ginevra lasciami spiegare”.

Ma lei mi guardava con un ghigno, stile Joker di Batman, e con gesto della mano invitava

l’Oscuro a colpirmi con il coltello.

Ero cosi costretto a scappare inseguito dall’Oscuro”

Mi svegliai di soprassalto. Tremavo ed ero in un bagno di sudore.

Non riuscì ad addormentarmi. Mi ero convinto che, per qualche strano motivo, nella notte fossi stato scoperto e che l’indomani sul set sarebbe successo quanto sognato.

Mi alzai dal letto la mattina, sconvolto, impaurito.

Ero di turno di set alle otto. Arrivai con il cuore in gola. Non c’era nessuno sul set, come nel sogno.. Ero sconvolto e pallido, avevo la nausea, mi girava la testa.

Poi all’improvviso mi venne incontro sorridente Cesare: ”Ciao Mel,come stai?Stiamo girando dentro la scuola ora ma stiamo uscendo”

Io balbettai ”Ok Grazie” Cesare mi guardò e disse”Mel ma ti senti bene?Hai una faccia”

Io tentai di sorridere”Si, tutto bene”.

Cominciarono ad arrivare gli altri tecnici. Mi sentivo frastornato, per la prima volta forse prendevo coscienza di quanto mi fossi spinto in avanti con le mie cazzate.

Non riuscivo a parlare con nessuno, né a seguire le scene.

Ricordo che mi sedetti su una panchina con la testa tra le mani.

Sentivo le tempie che mi pulsavano. Pensavo che, se avessi detto la verità, tutto sarebbe crollato.

Sarei stato emarginato e deriso.

Temevo che i ragazzi del forum sarebbero stati travolti dal mio comportamento.

Avevo paura che tutto la fatica dell’intervista sarebbe andato perso.

Temevo il confronto con mia mamma. Pensavo chissà cosa mi avrebbe detto.

Mi avrebbe rinfacciato l’immaturità e mi avrebbe obbligato ad andare dallo psicologo.

Sentivo salire l’angoscia e il dolore. Ero immerso nei miei pensieri, quando il play boy mi cercò sul cellulare.

Mi alzai con fatica dalla panchina. Stavo barcollando, capivo che dovevo andarmene.

Il play boy mi vide e disse: ”Mel ma cosa hai?Hai una faccia!”

Io balbettai”play non mi sento bene, per favore, segui tu le scene. Oggi.torno a casa.

Per favore salutami l’Aspirante”.

Vidi Il Gigante Buono e lo salutai : ”Grazie per tutto quello che ha fatto per me.”

Il Gigante mi scrutò e disse: ”Ma perchè mi ringrazi? Pensi di lasciarci presto oggi?Guarda che non puoi farlo”

Gli sorrisi e gli dissi”Arrivederci”. Con le ultime forze mi avvicinai all’Altruista.

Sentivo il bisogno di salutarla e ringraziarla: ”La volevo salutare Dottsa.è stata sempre gentile con me. Grazie di cuore per tutto”

Tiziana mi sorrise e disse: ”Mel lo sai che non devi ringraziarmi, non ho fatto nulla di particolare piuttosto sei pallido , ti senti bene?”

Io balbettai ”Ora devo andare. Grazie ancora Dottsa”

Arrivai a casa, stremato e con un forte senso di nausea.

Tiziana mi scrisse un sms”Mel, non farmi preoccupare. Ricordati che non sei da solo.

Qui ti vogliamo tutti bene”

.Passai tre giorni terribili Dottore. Vivevo nel terrore d’essere scoperto e che venissero addirittura a casa i tecnici a reclamare.

Piero capì che qualcosa non quadrava e mi chiese: ”Mel ti senti bene? Hai una faccia orribile.

Sono giorni che ti osservo Guardi fuori dalla finestra come se temessi qualcuno”

Non sapevo cosa fare. Non mi collegai neanche sul forum. Al quarto giorno mi calmai e decisi di vedere come era il clima e apri il messenger.

Subito il Play Boy mi chiese”Mel ma cosa sta succedendo? Sei sparito. Tutti si chiedono dove sei finito, la stessa Aspirante non fa altro che chiedermi di te. Cosa devo dirle?”

Gli risposi “Mi dispiace play .Ho avuto qualche problema di salute. Tranquillizza tutti.

Tornerò presto. Sull’Aspirante sai come la penso,lasciala perdere”

Subito dopo si collegò l’Oscuro, anche lui preoccupato”Mel stavo per chiamarti, ma cosa ti è successo? Riccardo mi ha detto che sei scappato dal set”

Io esitai ”Sai Oscuro, ricordi quel discorso famoso sulla confessione… e se fosse arrivato il momento?”

L’Oscuro si innervosì ”Mel cosa dici? Quale confessione? Cosa vuoi dirmi?”

Io lo tranquillizzai ”Nulla Oscuro, stavo scherzando, volevo saggiare la tua reazione.

Domani torno sul set.”

Il giorno dopo presi coraggio e tornai sul set.

La crisi era passata, almeno cosi credevo.

Il Gigante buono appena mi vide attaccò”Finalmente ti sei degnato a tornare.

Un altro giorno d’assenza e ti venivamo a cercare a casa. Eravamo in pensiero”

Sorrisi e lo ringraziai.

Anche il Grillo Parlante, a modo suo, mi diede il bentornato” sei venuto ancora con questo bastone.

E io pensavo che questi giorni fossero frutto di un crisi di coscienza.

Le cazzate sono più forti di te. Pensa che ho litigato con il Gigante buono, credeva che ti avessi spinto ad abbondare il set”

Lo guardai e sorrisi”Anche lei mi e’ mancato”

Ripresi la vita da set con più energia e voglia, tutto sembrava superato.

-Lo Splendente mi guarda per un momento e attacca”La vita da set che mi hai raccontato l’altra volta dimostra come tu abbia difficoltà a gestire le emozioni e una realtà diversa da quella che nella tua mente ti crei.

Nonostante in molti ti facciano allusioni sull’interessamento dell’Aspirante, la tua mente rifiuta di considerare questa ipotesi.

I sensi di colpa ti stanno divorando ogni giorno sempre di più.

L’ incubo è ovviamente il tuo subconscio che proietta le tue paure più nascoste.

Hai timore del giudizio di tua madre, pensi che questa storia possa essere la delusione più brutta da darle. Non hai il coraggio di prenderti questa responsabilità.

-Ancora oggi quell’incubo me lo ricordo nitidamente. Con il tempo sarebbe diventato realtà Dottore, ma ne riparleremo alla prossima.

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Wien Flowers

39. Vita da set – Parte III

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Anche con il Grillo Parlante ogni tanto scambiavo qualche battuta.
Ma erano colloqui sul filo del rimprovero.
Cercava di trovarmi in castagna.
Una volta si avvicinò e mi chiese a bruciapelo:”Mi hanno detto che sai scrivere bene.
Fammi vedere se almeno questa cosa è vera”
 Lo guardai e gli dissi”Io non sono uno scrittore anzi a scuola in italiano ero proprio una capra. Cosa dovrei dimostrarle?”
Lui mi indicò Cesare e un altro tecnico in fondo al set e mi disse:”Secondo te quei due cosa stanno facendo?”io li guardai e dopo un momento di incertezza mi inventai una scena a due dove Cesare  confessava l’amico alcuni problemi di lavoro e personali.
Il Grillo Parlante dopo avermi ascoltato in silenzio mi guardò e disse: ”Almeno questa cosa è vera.
Hai un talento non sprecarlo” e se ne andò lasciandomi senza parole.
La troupe è una sorta di famiglia allargata Dottore dove ognuno ha un ruolo.
Tutti parlano di tutto o se preferisce sparlano
Io ormai vivevo con loro. C’era chi mi accettava, chi mi sopportava, chi mi detestava.
Io cercavo di non essere invadente e farmi sempre gli affari miei.
Un giorno non ricordo come successe due tecnici mi misero in mezzo, alludendo pesantemente alle mie stranezze e presunte bugie.
Non volevo creare problemi e ascoltavo in silenzio.
Ma quando cominciarono a ridermi in faccia, la mia mente e probabilmente il mio orgoglio decisero di reagire.
Presi la parola come facevo da arbitro in mezzo al campo per fare la predica ai calciatori e attaccai ad alta voce:”Signori, io so di essere qui come ospite. So bene che voi mi sopportate e mi accettate da mesi ed credetemi ve ne sono grato.
Voi lavorate duramente ogni giorno e per questo vi stimo e vi rispetto.
So bene di essere strano e so che alcuni miei comportamenti non sono lineari e un giorno di questo forse dovrò chiedere scusa, e volsi lo sguardo verso il Grillo Parlante per poi abbassarlo.
Per me siete tutti i Signori Tecnici e mi voltai a guardare tutti i presenti.
Ma esistono i Signori Tecnici di Serie A e voltai lo sguardo sorridendo verso l’Atruista , Cesare e il Gigante Buono e poi ci sono i Signori Tecnici di Serie B e guardai i due che mi avevano deriso.
Più passa il tempo e più me ne convinco.
Mi girava la testa, pensavo di crollare.
Intervenne il Comandante che aveva ascoltato il mio discorso.
Guardò me e poi tutti i tecnici e sorridendo disse: ”Non ti preoccupare Mel, i Signori Tecnici hanno capito perfettamente.
Adesso i Signori Tecnici se la prendono in quel posto e se ne tornano a lavorare”.
Il Grillo Parlante si avvicinò e a bassa voce mi disse: ”Per quanto mi riguarda mi hai chiesto scusa, quando hai abbassato lo sguardo da uomo vero.
Hai fatto bene con quei due, se la sono cercata”
Ricorda Dottore che in una precedente seduta le dissi di ricordarsi la mia presenza a settembre  al cinema Adriano quando Godot mi diede “buca”.  Ascolti come la realtà supera la fantasia
 Stavo guardando una scena quando mi raggiunse un Playboy pensieroso.
Gli chiesi se stava bene e lui mi guardò e disse: ”Oggi mi è successa una cosa strana.
Ho ricevuto sul forum un messaggio privato dalla mamma dell’Aspirante.
Nel messaggio si lamentava in maniera scherzosa con me.
Diceva d’avermi visto in TV mentre facevo le foto a un’altra Aspirante.
Mi ha accusato di tradimento, io sono cascato dalle nuvole”
Lo guardo e scoppio a ridere ”Caro Riccardo temo che la Signora Patrizia ti ha scambiato con me. Ero io quello al cinema Adriano”.
Il Play boy sbotta”Ecco lo sapevo, ma come fanno a scambiarmi con te?. Tu sei brutto e con il bastone”
Ridemmo insieme.
Poi vedemmo l’Aspirante che parlava con  una signora della produzione.
Il Play boy voleva andarla a salutare, ma lo fermai.
Mi chiese il motivo ed io gli risposi con fermezza ”Oggi non è giornata Play, l’Aspirante è nervosa”
Mi guardò perplesso e mi chiese: ”Come fai a saperlo?” gli sorrisi”Tu guardi L’Aspirante.
Io osservo la Signorina Ginevra ormai da tempo.
I suoi occhi e il suo volto oggi indicano inquietudine ed insofferenza”
Il Play Boy la guardò bene ed disse sorridendo:”Hai ragione , a volte Mel mi spaventi”.
Infine un giorno L’Aspirante finì di girare presto
Mi venne incontro sorridendo.
Ci salutammo, e poi lei mi chiese sottovoce: ” Sai Mel oggi ho finito presto e me ne vado a casa e chissà magari recupero la tastiera”
Le riposi”Farebbe una buona cosa Signorina., gli utenti non aspettano altro.”
Lei mi guardò e disse” Oppure potrei invitarti a prendere un caffè”
Sorrisi e le dissi :”La ringrazio Signorina ma sono di turno sul set e non posso allontanarmi., torni a casa e scriva”
Lei sospirò e disse”Certo io vado via e tu rimani. Ok Mel buona giornata”.
Evidentemente erano emozioni difficili da smaltire Dottore.
Quello che le ho racconto sono solo uno spaccato di quello che avveniva sul set.
Spero che le abbia fatto un quadro chiaro della situazione.
– Lo Spendente dopo aver scritto lungamente, mi guarda e poi sorride” Mel io ho visto un ragazzo felice dentro il suo mondo ideale.
Tu devi trovarti un lavoro a Cinecittà altro che campagna.
Molti di quegli episodi sono legati a Godot.
La tua mente ha rimosso quei momenti per proteggerti dall’emozione.
Il vostro rapporto stava evolvendo, ma non te ne rendi conto.
Già Dottore vivevo il set, parlavo  con i tecnici e con gli altri ragazzi, ma mi tenevo a distanza da Godot Non volevo infastidirla con la mia presenza. Volevo portare a casa l’intervista
-L’intervista era diventato il tuo file principale Mel, non guardavi cosa succedeva intorno a te
Sa, Dottore, ancora oggi, se ripenso a quello che è successo, sento davvero la nostalgia per quei momenti.Fu una esperienza breve, ma intensa. La ricorderò sempre come vita da set.
Ma altri momenti arriveranno , Dottore, mi creda. Il film è appena iniziato. Alla prossima.