138) Lacci

Il biglietto da acquistare per “Lacci” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Lacci” è un film di Daniele Luchetti. Con Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno. Drammatico, 100′. Italia 2020

Sinossi:

In un passato lontano, Aldo ha tradito Vanda e abbandonato i suoi figli a Napoli. A Roma ha ricominciato con Livia, una collega e una “voce” più gentile. In mezzo due figli, Anna e Sandro, che crescono e covano un avvenire di rancori. Vanda tenta il suicidio, Aldo non cede al ricatto ma qualche anno dopo torna a casa e riannoda i lacci sciolti. Aldo e Vanda escono intatti dalla crisi ma è solo apparenza. A guardarli da vicino le crepe e le riparazioni saltano agli occhi. La débâcle è dietro l’angolo, Anna e Sandro pure.

Recensione

Nulla è più importante della famiglia. La serenità dei figli, per un genitore, viene sopra ogni cosa. Non esiste un matrimonio totalmente felice, semmai uno capace di resistere agli alti e bassi della vita.

Famiglia, legami, sensi di colpa, sbandate e ritorni di fiamma: “Lacci” di Daniele Luchetti, film d’apertura di questa sofferta Venezia 77, non si fa mancare nulla sul piano narrativo e dei colpi di scena.

Attenzione, caro spettatore, si tratta di una pellicola destinata a dividere il pubblico e a far discutere. La stampa presente al Lido ha reagito freddamente o quasi, ritenendola solo un modesto e confuso adattamento dell’omonimo e celebre romanzo.

Personalmente imputo a Luchetti e agli altri sceneggiatori di non aver osato fino in fondo nel rappresentare l’involuzione dell’istituzione famigliare e la potenza di ipocrisia e sensi di colpa nel condizionare i legami di coppia, ieri come oggi. continua su

“Lacci”: storia di una famiglia disfunzionale, tra silenzi e ricatti

 

 

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