89. Song ‘E Napule

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Il Biglietto d’acquistare per “Song ‘E Napule”:1)Manco Regalato 2)Omaggio 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5)Sempre

“Song ‘E Napule” è un film dei Manetti Brothers, scritto da Michelangelo La Neve,Giampaolo Morelli, Manetti Bros, prodotto da Luciano Lea e Dania Martino per Devon Cinematografica con Rai cinema.Con Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli, Peppe Servillo e Carlo Buccirosso.
Il film è stato presentato lo scorso anno al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione Fuori Concorso, riscuotendo un importante consenso di pubblico.
Un leghista di Bergamo Alta dovrebbe vedere questo film e molto probabilmente cambierebbe la sua opinione sul Mezzogiorno e i suoi abitanti.
I Manetti Brothers firmano una pellicola piacevole e particolare, portando per mano lo spettatore tra le vie di Napoli senza filtri e soprattutto mostrandoci gli usi e costumi dei napoletani.
Napoli è la vera protagonista del film che lascia nel bene e nel male lo spettatore senza fiato.
Una città unica e affascinante, ma “soffocata” dalla mano lunga della camorra.
Il protagonista della storia è Paco Stillo(Roja), un napoletano “atipico”:ordinato, rispettoso della legge , non parla il dialetto ed è diplomato al Conservatorio ed è disoccupato cronico.
Riesce ad entrare in polizia grazie alla raccomandazione di un assessore, amico della madre.
Inadeguato, ovviamente al mestiere, viene spedito dal Questore Vitali(Buccirosso) alla sezione giudiziaria.
A seguito di un ordinaria operazione di polizia, il pool anti camorra viene a scoprire che il noto boss latitante Serracane(Servillo) sarà presente a un matrimonio di amici.
Il commissario Cammarota (Sassanelli) che da anni insegue il boss, coglie l’opportunità d’arrestarlo e impone a Stillo d’infiltrarsi nella band che suonerà al matrimonio affinchè possa dare un volto a Serraccane
Così Stillo, suo malgrado, conosce il popolare cantante melodico Lollo Love(Morelli).
Così lo spettatore segue l’operazione sotto copertura di Stillo alias Pino “O la Dinamite”, divenuto batterista del gruppo.
Love e il suo gruppo passa da una serata a una comunione tra Napoli e provincia tra l’entusiasmo dei fan.
Stillo dapprima diffidente e molto rigido a contatto con questo mondo, comincerà a vedere Napoli e i suoi abitanti in modo diverso e troverà anche l’amore in Marianna(Serena Rossi), sorella di Love.
Arrivato finalmente il giorno del matrimonio, Stillo riuscirà tra mille difficoltà e perizie a riconoscere il Boss e a compiere il suo dovere, dimostrando, a sorpresa, d’essere un vero poliziotto d’azione.
Il film ci mostra con amara ironia e crudo realismo grazie al talento degli attori, tre diverse tipologie di poliziotto: La prima è quella di Buccirosso , il questore Vitali, disilluso da uno Stato che non gli fornisce i mezzi adeguati per lavorare e deve “arrangiarsi” con quello che passa il convento.
Roja è il giovane Stillo, idealista ed integralista, ma soprattutto ingenuo che costretto dalla necessità è diventato poliziotto, come tanti ragazzi.
Infine un intenso e profondo Paolo Sassanelli con il personaggio del commissario Cammarota, ci mostra lo Stato che non vuole arrendersi alla camorra, pronto anche “a mettere le mani nella merda se serve”.
Giampolo Morelli è convincente nel ruolo del cantante melodico, rivelando anche una piacevole voce oltre a divertire lo spettatore con la sua interpretazione.
Serena Rossi si conferma attrice in crescita, dopo televisione e teatro, aggiunge anche il cinema al suo curriculum. Il personaggio di Marianna, bella e sveglia “guagliona”, è ben interpretato e le dà un tocco di autenticità e simpatia.
Tutto il cast mostra con bravura allo spettatore la mentalità e le varie sfaccettature dei napoletani.
Il film ha buon ritmo e rimane costante per tutta la proezione. La sceneggiatura è ben scritta,scorrevole e mai banale. I dialoghi sono semplici , ma intensi e ben costruiti.
La regia è sempre all’altezza , riuscendo a mescolare con bravura il genere poliziesco alla commedia.
Bella e orecchiabile la colonna sonora degli Avion Travel.
Il finale piace perché mantiene freschezza e vivacità.
Dopo aver visto“Song ‘E Napule”, se possibile amerete più Napoli e il leghista della Bergamo Alta avrà voglia d’ascoltare le canzoni di Lollo Love.

Vittorio De Agrò presenta “Essere Melvin”
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