68) Una Festa Esagerata

Il biglietto da acquistare per “Una festa esagerata” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Una Festa Esagerata” è un film di Vincenzo Salemme. Con Vincenzo Salemme, Massimiliano Gallo, Tosca D’Aquino, Iaia Forte, Nando Paone. Commedia, 90′. Italia, 2018

Sinossi:

Napoli. A casa Parascandolo fervono i preparativi per la festa per il diciottesimo compleanno di Mirea, figlia di Gennaro (Salemme), geometra e piccolo imprenditore, e dell’ambiziosa Teresa (D’Aq). La donna ha deciso di fare le cose in grande, e non ha badato a spese. Ma il giorno tanto atteso il signor Scamardella, l’anziano del piano di sotto, muore. Cosa fare adesso?

Recensione:

Può un onesto lavoratore, un uomo perbene, un padre e marito amorevole sopravvivere al diciottesimo compleanno della figlia, soprattutto se la moglie – ambiziosa e senza scrupoli – ha deciso di trasformarlo nell’evento dell’anno?

Vincenzo Salemme si pone la domanda, adattando per il grande schermo uno spettacolo teatrale di successo. Il risultato – “Una festa esagerata” – è una commedia agrodolce che racconta i limiti, i vizi e i paradossi non solo di Napoli ma di tutta la società italiana, dove spesso a soccombere sono i buoni e gli onesti.

Protagonista Gennaro Parascandolo (Salemme), piccolo imprenditore edile napoletano rispettoso della legge, novello Don Chisciotte all’interno della sua stessa famiglia dove la moglie Teresa (D’Aquino) ambisce al salto di qualità sociale e vede un’opportunità di farlo organizzando la festa della figlia Mirea (Del Vecchio).

Nonostante la riscrittura della sceneggiatura per il cinema, si avverte l’origine teatrale della storia, sia nella struttura che nell’intreccio. Quello che si perde, soprattutto, è il messaggio di fondo, ovvero la solitudine dell’uomo onesto nel mondo di oggi.

Nonostante Vicenzo Salemme e tutto il cast abbia dato prova di talento, esperienza, vis comica e naturalezza nel calarsi nei rispettivi personaggi, questi risultano talvolta caricaturali. continua su

http://paroleacolori.com/una-festa-esagerata-vincenzo-salemme-e-la-solitudine-dell-uomo-onesto/

243) Caccia al Tesoro

Il biglietto da acquistare per “Caccia al tesoro” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre.

“Caccia al Tesoro” è un film di Carlo Vanzina. Con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Christiane Filangieri, Gennaro Guazzo, Francesco Di Leva. Commedia, 90′. Italia, 2017

Sinossi:
La storia di Domenico Greco, sfortunato attore teatrale che naviga nei debiti e vive a sbafo in casa della cognata Rosetta, vedova di suo fratello, che ha un figlio di 9 anni malato di cuore. L’unico modo per salvarlo sarebbe operarlo in America, ma l’operazione costa 160 mila euro. Disperati, vanno a pregare San Gennaro chiedendo un miracolo. E San Gennaro risponde dando loro il via libera per “prendersi” uno dei gioielli della sua Mitra custodita insieme al famoso Tesoro nella cripta della chiesa. In realtà sono le parole di un parcheggiatore che rimbombano nella navata. Parte così una ‘caccia al tesoro’ che li porterà da Napoli a Torino, fino a Cannes.

Recensione:

Alzi la mano chi, vedendo in questi giorni in tv il trailer del nuovo film di Carlo Vanzina “Caccia al tesoro”, non ha pensato almeno una volta: quando la smetteranno, lui e il fratello Enrico, di fare del male al cinema italiano e soprattutto al pubblico?

Non abbiate timore, anche il sottoscritto, seppure sia un accanito fan dei due cineasti romani, è stato attraversato da cupi pensieri vedendo anche solamente qualche locandina per strada.

I fratelli Vanzina, anche se la critica snobista si rifiuta di ammetterlo, sono stati per tanti anni i principali finanziatori e animatori del cinema di casa nostra, permettendo, con i loro film campioni d’incassi, ad altri produttori di rischiare commercialmente, puntando su pellicole autoriali e sperimentali.

Prima del fenomeno Zalone, i due registi hanno saputo cogliere e raccontare i cambiamenti, le contraddizioni e i vizi dell’italiano medio, dimostrando di essere attenti osservatori del nostro Paese. Bisogna riconoscere, però, che gli ultimi film sono stati deludenti non solamente a livello artistico, ma anche al box office.

Ebbene, “Caccia al tesoro” è una bella sorpresa – siamo spiacenti per chi aveva già pronte le stroncature preconfezionate.

Il film è una favola realista che porta lo spettatore nella Napoli di oggi, non la città cupa e senza speranza a cui ci ha abituati “Gomorra”, ma quella solare e pronta a credere ai miracoli della tradizione. Al contempo, come ha sottolineato Enrico Vanzina in conferenza stampa, è anche un omaggio alla patria del filone umoristico e del cinema popolare che hanno fatto grande la commedia italiana. continua su

http://paroleacolori.com/caccia-al-tesoro-un-miracolo-di-san-gennaro-o-un-colpo-senza-precedenti/

Roberto Sapienza presenta “Ninni, mio padre”

256) Non si ruba a casa dei ladri

vanzina

Il biglietto d’acquistare per “Non si ruba a casa dei ladri” è : 1) Neanche regalato 2) Omaggio 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre

“Non si ruba a casa dei ladri” è un film del 2016 diretto da Carlo Vanzina, scritto da Carlo ed Enrico Vanzina, con : Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Stefania Rocca, Maurizio Mattioli e Manuela Arcuri.

Chi di spada ferisce di spada ferisce. L’occasione fa l’uomo ladro.Carlo ed Enrico Vanzina scrivendo la sceneggiatura del loro nuovo film magari non avranno pensato a questi vecchi e saggi proverbi, ma mai come oggi attuali leggendo le cronache giudiziarie e politiche riguardanti la città di Roma.
Su Mafia Capitale e il malaffare e corruzione dei politici capitolini si è scritto e detto tanto provocando nell’opinione pubblica sconcerto e rabbia. I fratelli Vanzina invece usando l’arma dell’ironia scelgono di portare in scena questa “piaga” in chiave di commedia. Raccontando la riscossa di un cittadino onesto, Antonio (Salemme) che si vendica di Simone(Ghini), un intrallazzatore disonesto. Antonio inizialmente vorrebbe denunciarlo, ma poi, conoscendo l’Italia, un paese nel quale l’iter della giustizia è lunghissimo e spesso incerto, decide di vendicarsi in un’altra maniera: scopre che il suo nemico ha nascosto in una banca svizzera i proventi delle sue malefatte e decide di organizzare “un colpo” con moglie Daniela(Rocca) e fidati amici. Il colpo si svolge a Zurigo dove ha sede la banca nella quale Simone ha nascosto i soldi. Con una serie di imprevedibili e divertenti risvolti e con una buffa sostituzione di persone (Antonio e la moglie si fingono Simone e la trucida compagna Lori (Arcuri) parte una commedia degli equivoci d’inganno ad orologeria.
I Vanzina conoscono il mestiere e da anni allietano il loro pubblico con film leggeri, freschi, senza pretese, ma capaci di mettere alla berlina i vizi e le debolezze degli italiani e dei potenti di turno.Anche in questo caso l’idea di partenza della drammaturgia è vincente e divertente solamente che poi nello svilupparla diventa un ‘accozzaglia di luoghi comuni e di gag raramente avvolgenti, frizzanti e godibili.Sarebbe stato un buon film da prima serata su Canale 5 o Rai Uno, ma appare eccesivo chiedere allo spettatore di uscire casa e spendere dei soldi per acquistare il biglietto del cinema. continua su

Non si ruba a casa dei ladri

Vittorio De Agrò e Cavinato Editore presentano “Essere Melvin”

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