27) Gli avversari (John Grisham)

“Gli avversari” è una raccolta di racconti scritti da John Grisham e pubblicato il 21 Giugno 2022 da Mondadori .
Sinossi:
Un ex avvocato in fuga, un condannato a morte a un passo dalla fine e due fratelli rivali eredi di un famoso studio legale sono i protagonisti di tre storie tra le migliori che John Grisham abbia mai raccontato, riunite in questa che è la sua prima raccolta di novelle in cui si alternano con efficacia suspense, emozione e divertimento.

In Ritorno a casa, l’avvocato Jake Brigance – già protagonista de Il momento di uccidere, L’ombra del sicomoro e Il tempo della clemenza – viene contattato da un vecchio amico, Mack Stafford, ex collega a Clanton, che chiede il suo aiuto. Tre anni prima Mack è fuggito dalla Ford County senza lasciare tracce con i soldi dei suoi clienti dopo aver dichiarato fallimento e divorziato dalla moglie, abbandonando le sue due figlie. Ora desidera ritornare a casa, ma le cose non vanno come aveva previsto.

In Luna di fragola, Cody Wallace, un condannato a morte di soli ventinove anni, di cui quattordici passati nel braccio della morte, è in attesa della sua esecuzione. Mancano soltanto tre ore, il suo avvocato non può salvarlo e la richiesta di clemenza non viene accolta dal governatore. Mentre il tempo sta per scadere Cody riceve una visita inaspettata ed esprime un ultimo, straziante desiderio.

Gli avversari sono i due fratelli Kirk e Rusty Malloy, avvocati di successo che hanno ereditato un importante e prosperoso studio legale fondato dal padre, da tempo in prigione per aver ucciso la moglie. Kirk e Rusty si detestano e si parlano solo quando è strettamente necessario e, pur condividendo l’ufficio, fanno di tutto per evitarsi. Gli affari iniziano ad andare male e tutto il peso ricade su Diantha Bradshaw, l’unica persona di cui i due soci si fidano. Diantha deve decidere se salvarli o, per la prima volta nella sua carriera, salvare sé stessa.
Recensione:
Può succedere anche ai migliori scrittori d’avere dei dubbi, perplessità su quale storia scrivere, se ampliare un’idea nata per caso, scrivere il sequel di un romanzo di successi.
Quando uno scrittore di fama è avvolto da dubbi creativi, da amletiche scelte narrative e non volendo buttare il proprio lavoro, decide di farne un’ inedita raccolta di racconti soddisfacendo contemporaneamente editore e lettore.
Il nostro autore avrà infatti realizzato un sondaggio letterario ed un investimento editoriale partendo da uno stallo creativo-
Se lo scrittore in difficoltà è John Grisham, allora quasi tutti gli scrittori del mondo posso tirare un sospiro di sollievo, sapendo che anche un Maestro può trovarsi in difficoltà.
“Gli avversari” racchiude chiaramente 3 ipotesi di lavoro su cui Grisham ha meditato di farne un romanzo.
Difficile stabilire quale dei tre godesse della maggiore preferenza del Maestro, ma personalmente ho avvertito un maggiore interesse /coinvolgimento emotivo con il secondo racconto “Luna di Fragola”, dove assistiamo al tragico “countdown” di un ragazzo condannato ingiustamente alla pena capitale
Tre racconti accomunanti dalla malagiustizia americana, dalle contraddizioni legali e razziali applicate quasi in modo naturale.
Tre storie in cui avidità, ingenuità e furbizia si mescolano ed alterano continuamente in un intreccio mai banale e piuttosto scorrevole, offrendo al lettore tre diversi tipologie di persone: l’avvocato imbroglione, il condannato a morte ideale (nero e senza soldi) e come una faida familiare possa trascinare tutti nell’abisso.
Tre tematiche drammaturgicamente non particolarmente originali, essendo stati già affrontanti e sviscerati dall’autore nel corso della sua lunga carriera in numerosi romanzi.
Tre racconti ben scritti, scorrevoli, carichi di pathos ed umanità, ma con un respiro letterario piuttosto “corto”.
In conclusione “Gli Avversari” è una lettura piacevole, a tratti avvolgente e godibile, ma senza mai raggiungere picchi di eccellenza.
In fondo il Maestro ha voluto condividere i propri dubbi con tre bozze di lavoro…
John Grisham può permetterselo, gli altri no.

13) Una Settimana in giallo (Gimenèz Bartlett,Longo,Malvadi,Manzini,Piazzese,Recami,Robecchi,Savatteri,Simi, Stassi, Tanzini)

“Una settimana in giallo” è una raccolta di racconti scritti Gimenez -Bartlett,Longo, Malvadi,Manzini,Piazzese,Recami,Robecchi,Savatteri,Simi, Stassi,Tanzini e pubblicato nel novembre 2021 da Sellerio.

Sinossi:
La settimana dei nostri investigatori si divide tra misteri da risolvere e i problemi e le soddisfazioni della vita privata. Una doppia traccia, tra crimine e quotidianità, che contrassegna le storie di questa antologia gialla. I protagonisti in gran parte sono arcinoti, in molti casi dalle loro avventure sono state tratte delle serie televisive. C’è l’ispettrice Petra Delicado della polizia di Barcellona che vorrebbe per una volta occuparsi di «un delitto glamour», e finisce invece in una storia «deprimente e squallida». Al glamour ci pensa il trio di Alessandro Robecchi: Carlo Monterossi, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, i quali tempo una settimana devono riuscire a ripescare da dove è affondato l’erede ignoto di un multimilionario. Il flâneur dei piaceri e dei misteri di Palermo, il La Marca di Santo Piazzese, intenta una beffa per salvare un amico da una grottesca situazione mafiosa. Lo psicobibliologo Vince Corso è condotto, dal suo creatore Fabio Stassi, sulle tracce di una strage fantastica: sono scomparsi gli eroi dei grandi romanzi. Lamanna e Piccionello sono nati dalla penna di Gaetano Savatteri e vivono nella ridente Màkari, ai due «non va giù quando i salvatori degli ultimi dimenticano i penultimi». Dove va a finire Alice Martelli, vicequestore e compagna di Massimo del BarLume, per svelare un buffo omicidio? Nell’Orrido di Botri, in Garfagnana, lì dove nidifica l’aquila reale. Gelosia, avidità, elusività, inganno: sono categorie psicologiche in cui Dario Corbo, l’acuto e nevrotico ex giornalista di Giampaolo Simi, si muove per tirare le fila di un caso freddo. Nella Casa di Ringhiera, il palcoscenico degli equivoci inventato da Francesco Recami, una spirale infernale travolge i brutti sporchi e cattivi di quel condominio: le scommesse clandestine. Il vicequestore più famoso d’Italia, Rocco Schiavone, trova un cadavere sul Monte Bianco, frontiera franco-italiana: vorrebbe appiopparlo alla collega transalpina ma… In questa antologia compaiono anche per la prima volta, dopo l’esordio in romanzi, personaggi nuovi ben adatti a un brillante primo piano. Sono: Viola, la giornalista curiosa di Simona Tanzini, che nell’esplorazione di verità scabrose si aiuta con la facoltà non voluta di associare i colori alle persone; e Acanfora, il poliziotto soggetto delle trame di Andrej Longo: la sua indagine, su un assassinio da tinello, fende un’atmosfera che affianca ferocia e pietà, che un po’ ci ricorda Scerbanenco.
Recensione:
Dovrei essere arrabbiato, anzi indignato con la mia cara Sellerio.
Io, lettore cosi fedele dei suoi libri, sono stato vittima di cinica operazione di marketing acquistando una raccolta di romanzi “Natale in giallo” già letta e recensita nel 2017.
La nuova copertina mi ingannò con il decisivo supporto della mia preziosa libraria.
Sellerio non si fa! Non è da voi confondere il lettore per soldi!
Lo confesso ero nel mood di scrivere un post molto duro quanto critico , ma la rabbia e soprattutto la delusione sono fortunatamente sbollite leggendo la seconda raccolta , acquistata insieme alla copia fake.
“Una settimana in giallo” mi ha parzialmente risarcito del dolore letterario, offrendomi modo di passare le festività pasquali con un sorriso agrodolce.
In 7 giorni è stato creato il mondo, dice la Bibbia
In 7 giorni è garantita una dieta miracolosa
In 7 giorni gli autori della Sellerio invece hanno garantito la brillante soluzione del caso sia esso criminoso, amoroso, fantasioso o familiare.
“Una settimana in giallo” è una raccolta che spazia con leggerezza e creatività dal dramma alla commedia e ritorno non causando una caduta rovinosa del tono , ritmo e stile del racconto.
Ogni racconto è una micro storia scandita da giorni della settimana che ne rappresentano il timer temporale oltre che lo spunto narrativo.
Ogni lettore , inevitabilmente, amerà un racconto rispetto ad un altro, ma nessuno potrà dire che questa raccolta manchi verve, forza e profondità di spirito.
Personalmente mi hanno colpito nell’ordine : “Tutti vogliono essere belli” di Alicia Gimenez -Bartlett e “La Neve a Natale “ di Andrej Longo perché ci raccontano con gradualità ed intelligenza autoriale come la violenza e meschinità siano presenti all’interno di una famiglia e quanto sia ancora lunga la strada perché il maschilismo più becero venga sconfitto definitivamente dalla nostra civile ed aperta società.
Invece Gaetano Savatteri con “Per l’alto mare aperto” e Marco Malvadi con “Giovedì gnocchi” utilizzando la loro proverbiale ironia e leggerezza ci confermano invece quanto la singola vita umana possa valere poco o nulla se valutata da persone avide e spietate e che spesso anche la persona migliore in nome dell’amore è capace di mentire e financo ferire la propria amata.
Aleggia su tutti i racconti il ricordo, l’omaggio al Maestro Andrea Camilleri , ancora oggi un ‘assenza fortissima per noi lettori e per la Sellerio
Andrea Camilleri e le sue opere sono citati come filo rosso dell’intera racconta, diventandone l’anima ed il senso stesso del progetto.
“Una settimana in giallo” è una raccolta consigliata in qualsiasi momento dell’anno, ma visto che ci siamo adatta anche per una Pasquetta di riflessione e svago.

38) Quarantena (Petros Markaris)

Quarantena - Markaris Petros | Libro La Nave Di Teseo 07/2021 - HOEPLI.it

“Quarantena” è una raccolta di racconti scritta da Petros Markaris e pubblicata nel Luglio 2021 da La Nave di Teseo

Sinossi:
Il commissario Charitos torna a indagare ma, oltre ad assassini e criminali, questa volta deve affrontare anche le limitazioni e le difficoltà che la pandemia ha causato a tutti noi. Il rapporto difficile con le nuove tecnologie non lo aiuterà, ma il fiuto, l’attenzione e l’intelligenza del commissario rimangono sempre gli stessi anche se dovrà risolvere i nuovi casi senza poter uscire di casa. Non c’è però solo Charitos in questi sette racconti in cui il giallo si intreccia con la commedia e la tragedia, ma anche una serie di altri personaggi indimenticabili come i barboni Socrate, Platone e Pericle, i ristoratori nemici Achmet e Stavros, Fanis Papadakos che si riscopre artista per scappare all’ultimo terrore della sua vita, il vecchio e ospitale Sotiris e persino l’isola di Chalki. Le storie di Petros Markaris, con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di descrivere e raccontare i personaggi, ci ricordano come le nostre vite siano fatte di solitudine e di gioia, di paura e di riscatto ma anche di momenti di riso, di ricordi e di nostalgia.
Recensione:
Non poteva mancare all’appello letterario anche il Maestro Petros Markaris nell’offrirci il suo personale contributo sulla pandemia e sulle difficoltà vissute dalla popolazione greca sotto “quarantena” .
“Quarantena” è una raccolta di racconti che conducono il lettore nella Grecia stretta nella morsa del Covid e come le restrizioni sanitarie non risparmiano neanche il nostro caro commissario Charistos, costretto nel primo racconto alla quarantena con la moglie dopo un contatto con un “positivo”.
“Quarantena” composta da 7 racconti affronta la pandemia da differenti prospettive: dal thriller alle difficoltà di sopravvivenza dei barboni , dalla tregua culinaria tra un ristoratore greco ed uno turco fino ai ricordi di una villeggiatura estiva di tanti anni fa.
Petros Markaris firma sette racconti essenziali, asciutti nella forma e diretti nello stile quanto intensi sul piano emotivo e sociale.
7 racconti per raccontare, mostrare al lettore come la Grecia ed i suoi abitanti si siano dovuti adattare, ingegnare e soprattutto le classi più povere soffrendo ancora di più la fame causa le restrizioni.
“Quarantena” è una lettura agile, ironica quanto cinica, ma forse meno creativa sul piano narrativo rispetto ai precedenti lavori di Markaris.
I racconti risultano meno pungenti, malinconici, ma sono comunque caratterizzati dal giusto binomio di realismo ed umanità al punto di conquistare la curiosità del lettore e facendolo riflettere sulla pandemia vissuta sulla pelle degli ultimi.
“Quarantena” è complessivamente una lettura consigliata per questa torrida estate alternando sorrisi, pathos e la giusta dose di riflessione civile, sociale e politica.

49) I Misteri di Firenze – le prime tre inchieste di Carlo Alberto Marchi ( Gigi Paoli)

“I Misteri di Firenze – Le prime tre indagini di Carlo Alberto Marchi” è la raccolta dei primi 3 romanzi scritti da Gigi Paoli, pubblicata da Giunti Editore il 15 Gennaio 2020.

Sinossi:
Ironico, tenace, instancabile, Carlo Alberto Marchi divide le sue frenetiche giornate tra il lavoro di cronista al Nuovo Giornale di Firenze e la non meno sfiancante attività di padre single di Donata, la figlia adolescente che non si lascia sfuggire un’occasione per rimettere in riga questo padre irruente e affettuoso, che tenta invano di assumere un’aria di severità. Ma non è facile essere sempre sul pezzo quando le inchieste si susseguono senza tregua, riecheggiando tra le aule dell’avveniristico e inquietante Palazzo di Giustizia, da lui ribattezzato “Gotham City”. Un anziano antiquario massacrato con ventitré coltellate in un antico edificio di via Maggio; il dirigente di una casa farmaceutica vittima di un misterioso incidente, mentre un’ondata di morti per overdose colpisce la città; e infine la scomparsa di un bambino di quattro anni che risveglia nei fiorentini la paura del “Mostro”. In tutto questo, Marchi e il suo inseparabile collega “l’Artista” devono parare i colpi del direttore del Nuovo, che li marca stretti e non gradisce la loro tendenza all’insubordinazione… Tre indagini piene di suspense e atmosfera, in una Firenze inedita, gotica e oscura che vi attirerà pericolosamente.
Recensione:
Con la “fattiva collaborazione” del coronavirus è proseguita la mia personale scoperta di nuovi autori e storie.
Ho letto “I Misteri di Firenze” grazie al consiglio telefonico di una simpatica ed appassionata libraria pronta nel farmi arrivare a casa una buona dose di libri per vincere la noia da “lockdown”.
“I Misteri di Firenze” raccoglie i primi tre romanzi scritti dal giornalista fiorentino Gigi Paoli avendo come protagonista Carlo Alberto Marchi, un cronista preparato quanto onesto che mai come oggi avremmo bisogno d’avere nelle redazioni dei nostri quotidiani
“I Misteri di Firenze” si è rivelata una lettura avvincente, incalzante, interessante e complessivamente convincente sul piano narrativo, stilistico e strutturale.
Gigi Paoli possiede uno stile semplice, secco, diretto, tipico del giornalista di “strada” , od in questo caso di “tribunale” abituato a riportare i fatti con precisione e chiarezza.
Tre storie molto diverse quanto forti e pieni di colpi di scena che lasciano il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina di ogni singola indagine
Tre indagini costruite in modo scrupoloso, approfondito , puntuale a livello “giudiziario “e soprattutto realistico nel mostrare come dovrebbe essere in modo “sano e costruttivo” la collaborazione tra giudici e giornalisti.
Il nuovo tribunale di Firenze ribattezzato “Gotham” dall’ autore è il centro di questo piccolo quanto intrigato mondo in cui si muovono e relazionano avvocati, giudici, giornalisti.
Efferati Omicidi, spy story, impensabili vendette sono solo alcuni degli argomenti trattati nei tre romanzi, ben equilibrati da passaggi più leggeri e sentimentali che investono il nostro Marchi.
Carlo Alberto Marchi piace nella duplice veste di giornalista e padre single conquistando l’attenzione ed affetto del lettore per quest’uomo di mezz’età tenace nel proprio lavoro quanto recalcitrante nella sfera sentimentale.
Un personaggio letterario che, a nostro avviso, si presterebbe molto alla trasposizione televisiva con buone garanzie di successo.
Non resta quindi che aspettare per scoprire il futuro artistico, creativo e narrativo ed umano di Carlo Alberto Marchi, una cronista a cui voler bene.

193) Una Cosa sull’Amore (Jeffrey Eugenides)

“Una cosa sull’Amore” è una raccolta di racconti scritta da Jeffrey Eugenides e pubblicata da Mondadori nell’agosto 2018.

Sinossi:
La scoperta della propria sessualità, il tumulto dell’adolescenza, l’amore dentro e fuori la famiglia: sono i temi che hanno fatto la fortuna dei romanzi di Jeffrey Eugenides e che ora tornano in questa prima, straordinaria raccolta di racconti. Una cosa sull’amore ha per protagonisti uomini e donne nel mezzo di una crisi personale o del mondo che li circonda, del loro paese. Un poeta fallito e roso dall’invidia che si trasforma in abile truffatore negli anni della bolla immobiliare. Un suonatore di clavicordo costretto ad accantonare la sua passione per l’arte in nome della moglie e dei figli; il docente universitario piuttosto confuso sulla sua identità sessuale e la studentessa indiana che, per sfuggire alle imposizioni della sua famiglia, arriva a compromettere la vita privata e la carriera di un professore di mezza età.
Con una forza narrativa dirompente e una straordinaria bravura nel creare personaggi memorabili, questi racconti mostrano il percorso e l’enorme talento di uno dei più grandi scrittori americani.
Recensione:
Per uno scrittore è, da sempre, una sfida rischiosa scrivere del e sull’ Amore avendo la presunzione di spiegare in che modo questo sentimento eserciti nell’uomo una costante e fatale attrazione.
Almeno una volta ci siamo imbattuti nella lettura di un romanzo, raccolta di racconti o saggio di un famoso autore, curiosi di conoscere le sue acute e profonde riflessioni su questa tematica , trovando magari anche l’ispirazione per non esserne più dipendenti.
Non avevo mai letto un rigo dell’apprezzato e pluripremiato scrittore americano Jeffrey Eugenides, e volendo colmare questa mia lacuna letteraria ho ceduto al gentile e deciso consiglio di una competente libraria.
Ma dopo aver terminato l’ultima fatica letteraria di Eugenides, sento l’urgenza e bisogno di condividere con voi alcune “cose”:
1) Ribadisco quanto sia prezioso poter contare sulla competenza, gentilezza e passione di librario/a quando ti giri sperduto ed indeciso tra i reparti di una libreria non sapendo che cosa sia meritevole del tuo tempo ed attenzione.
Ma ricorda, caro lettore, i consigli vanno sempre ascoltati, ma soprattutto in campo letterario evita di farti condizionare dall’altrui gusto.
Perché è alto il rischio di trovarti tra le mani un “macigno” ben scritto ed acuto, ma pur sempre un bel macigno da smaltire.
Non vergognati mai delle tue lacune letterarie più o meno gravi, perché per quanto ignorante hai strutturato un tuo personale ed efficace metro di giudizio che raramente ti ha tradito.
2) Sebbene la maggioranza dei lettori e della critica snobbi i racconti ritendendoli ingiustamente “opere minore”, non abbiate timore di leggerli . È possibile scovare dei veri tesori nascosti.
Altresì se i racconti presenti nella raccolta del rinomato autore sono temporalmente datati, siate consapevoli di potervi imbattere anche in  “fondi di magazzino”.
3) “Una rondine non fa primavera” recita un saggio ed antico proverbio che sento di fare mio per i racconti di Eugenides.
Personalmente considero “Una cosa sull’Amore” un elegante, forbito ed impegnato esercizio di stile, linguaggio e creatività, ma teso più a compiacere l’autore piuttosto che ad emozionare e coinvolgere il lettore.
“Una cosa sull’amore” è una lettura complessivamente fredda, priva di pathos e dell’auspicabile calore e autenticità, necessari per dei racconti incentrati sulle molteplici e contraddittorie sfumature dell’Amore.
“Una cosa sull’amore” è in sintesi una lettura che lascia ben poco in eredità al lettore se non l’amara sensazione che neanche il buon Eugenides sia stato capace di risolvere l’affascinante mistero dell’Amore.

2) Un Anno in giallo ( Agnello Hornby, Aykol, Camilleri, Costa, Gimènez-Bartlett, Malvadi, Manzini,Piazzese,Recami, Robecchi, Savatteri,Stassi)

“Un anno in giallo” è una raccolta di racconti scritti da Agnello Hornby, Aykol, Camilleri, Costa, Gimenez-Bartlett, Malvadi, Manzini, Piazzese, Recami, Robecchini, Savatteri, Stassi, pubblicata da Sellerio Editore nel novembre 2017.

Sinossi:
Un eccezionale evento editoriale: dopo un mese in compagnia di Montalbano, un anno intero con i detective di casa Sellerio per la prima volta insieme con 12 racconti inediti. Ogni autore ha scelto il «suo» mese, ambientando lì, in quel tempo dell’anno, una storia con il «suo» investigatore.

Recensione:
Come sarà il 2018? Che cosa devo aspettarmi dal nuovo anno? Devo sforzarmi e pensare positivo o prepararmi a nuovi disastri?
Ogni anno sono queste le domande che ci poniamo dopo aver smaltito l’euforia e l’indigestione post il cenone San. Silvestro
I sognatori o se volete eterni illusi, pur non ammettendolo pubblicamente, in queste prime ore del nuovo anno hanno consultato tarocchi, scrutato le stelle, ascoltato davanti alla Tv con il fiato sospeso l’oroscopo di Paolo Fox, speranzosi in un futuro migliore
I più cinici invece hanno già buttato giù dal letto il proprio agente di borsa per chiedere lumi sul futuro dell’economia mondiale.
Poi c’è l’uomo della strada che ormai non aspettandosi più nulla si augura solamente d’arrivarci sano e salvo al prossimo Capodanno.
Infine c’è il sottoscritto che ha poche solide certezze nella vita.
Una di queste è la raccolta natalizia della Sellerio Editore che mi regala alcune ore di svago e divertimento dalla noia e seccature dei momenti conviviali con i parenti.
“Un anno in giallo” è probabilmente una delle migliori raccolte realizzate dalla Sellerio avendo deciso di mettere in campo i suoi migliori talenti letterari per dare vita a un prodotto di qualità oltre che di sicuro successo commerciale.
“Un anno in giallo” è composto da 12 racconti che scandiscono i dodici mesi dell’anno raccontando, mostrando, evidenziando un aspetto, un limite, un paradosso della nostra società e soprattutto il lato oscuro dell’animo umano.
12 racconti sono molto diversi tra loro, alcuni molto divertenti, altri commoventi, altri malinconici ed infine alcuni davvero scialbi e deludenti.
“Un anno in giallo” è una lettura piacevole, leggera, ironica, che permette al lettore di viaggiare con l’immaginazione dall’Italia alla Spagna passando per la Londra degli anni 80 fino arrivare ad Istanbul.
Ogni lettore ovviamente valuterà e giudicherà i racconti con il proprio gusto e sensibilità, ma non potrà rimanere colpito ancora una volta dall’arguzia e brillantezza umana e narrativa del Maestro Camilleri che nello scrivere” La Calza della Befana” sottolinea come la furbizia sia il valore aggiunto esclusivo del genere femminile.
Allo stesso modo il lettore leggendo “I colpevoli sono matti” di Gaetano Savatteri, coverà dentro di sé una duplice amara consapevolezza: Il senso di colpa ed i fantasmi molto spesso condizionano e devastano l’esistenza di un individuo, e come per i siciliani ancora nel 2018: legalità e tutori dell’ordine siano parole ancora ben poco digerite ed accettate fino in fondo.
Il lettore sorriderà amaramente leggendo il racconto “Doppio misto” di Alessandro Robecchi, osservando una tragicomica rielaborazione di una delle promesse matrimoniali pronunciate da ogni giovane coppia innamorata di sposi: “Finché morte non ci separi”.
Invece Alicia Gimenez Bartlet sarà invece “responsabile” delle lacrime che il lettore verserà leggendo il toccante, crudo ed intimo “Quando viene settembre”, dove seguendo l’indagine dell’ispettrice Petra Delicado, avrà l’ulteriore conferma di come l’infelicità e crudeltà possano essere di casa in ogni famiglia.
Infine il lettore chiuderà l’anno letterario con l’influenzato Rocco Schiavone, ma ciò nonostante, ancora più burbero e scaltro nel risolvere un caso d’omicidio di un ex prete, intuendo come la vendetta e la crisi di coscienza non risparmi neanche gli uomini di Chiesa.
“Un anno in giallo” è sicuramente un modo valido ed intelligente per inaugurare il 2018, sperando che il nuovo anno possa regalare altri momenti di gioia non solamente letteraria.

234) Esercizi di Memoria (Andrea Camilleri)

“Esercizi di memoria” è una raccolta di racconti scritta da Andrea Camilleri e pubblicata nel settembre 2017 da Rizzoli Editore.

Esistono due tipi di età per l’uomo: quella anagrafica che è purtroppo inesorabile, crudele ed impietosa e per fortuna c’è anche quella mentale.
Molti di noi, stupidamente, tentano inutilmente di combattere la prima, sottoponendosi a “qualsiasi tipo” di tortura estetica, alimentare ed atletica, illusi di poter vincere la battaglia con il tempo.
Ma il vero ed unico elisir d’eterna giovinezza risiede nella mente, e nella nostra abilità e talento di saperla tenere costantemente in esercizio fino in tarda età.
Il Maestro Camilleri, in quest’occasione, si rivela un magnifico esempio di vita prima ancora di confermarsi nuovamente uno scrittore dalla vena creativa inesauribile.
Il Maestro, anche se costretto alla cecità, non volendo rinunciare alla propria quotidiana e rigorosa sessione di scrittura, nell’estate 2016 ha sottoposto ad un ‘inedito esercizio di dettatura, Isabella Dessalvi, sua premurosa collaboratrice.
“Esercizi di memoria” rappresenta la ragion d’essere e di vita per il Maestro: scrivere ogni giorno, scrivere sempre, scrivere ad ogni costo.
Camilleri ha spesso tratto ispirazione da aneddoti e fatti curiosi della propria vita per scrivere le sue meravigliose, divertenti e toccanti storie, dimostrando creatività e talento nel mescolare con efficacia armonia realtà e finzione.

Questo “modus operandi” trova la sua sublimazione artistica in “Esercizi di memoria” in cui la memoria del Maestro diventa lei stessa protagonista della storia offrendo ricordi, incontri e affreschi del Paese che fu al lettore, risultando una lettura fresca, brillante, a tratti malinconica, ironica.
Camilleri è un cantastorie, un affabulatore, un nonno, un uomo saggio che continua a regalare preziosi consigli e dolci ma fermi moniti alle nuove generazioni affinché possano evitare gli errori di ora governa questo sciagurato Paese.
“Esercizi di memoria” è un piacevole e forte stimolo a coltivare le proprie passioni anche nella parte finale della propria esistenza per mantenersi brillante e giovanile intellettivamente.