38) Quarantena (Petros Markaris)

Quarantena - Markaris Petros | Libro La Nave Di Teseo 07/2021 - HOEPLI.it

“Quarantena” è una raccolta di racconti scritta da Petros Markaris e pubblicata nel Luglio 2021 da La Nave di Teseo

Sinossi:
Il commissario Charitos torna a indagare ma, oltre ad assassini e criminali, questa volta deve affrontare anche le limitazioni e le difficoltà che la pandemia ha causato a tutti noi. Il rapporto difficile con le nuove tecnologie non lo aiuterà, ma il fiuto, l’attenzione e l’intelligenza del commissario rimangono sempre gli stessi anche se dovrà risolvere i nuovi casi senza poter uscire di casa. Non c’è però solo Charitos in questi sette racconti in cui il giallo si intreccia con la commedia e la tragedia, ma anche una serie di altri personaggi indimenticabili come i barboni Socrate, Platone e Pericle, i ristoratori nemici Achmet e Stavros, Fanis Papadakos che si riscopre artista per scappare all’ultimo terrore della sua vita, il vecchio e ospitale Sotiris e persino l’isola di Chalki. Le storie di Petros Markaris, con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di descrivere e raccontare i personaggi, ci ricordano come le nostre vite siano fatte di solitudine e di gioia, di paura e di riscatto ma anche di momenti di riso, di ricordi e di nostalgia.
Recensione:
Non poteva mancare all’appello letterario anche il Maestro Petros Markaris nell’offrirci il suo personale contributo sulla pandemia e sulle difficoltà vissute dalla popolazione greca sotto “quarantena” .
“Quarantena” è una raccolta di racconti che conducono il lettore nella Grecia stretta nella morsa del Covid e come le restrizioni sanitarie non risparmiano neanche il nostro caro commissario Charistos, costretto nel primo racconto alla quarantena con la moglie dopo un contatto con un “positivo”.
“Quarantena” composta da 7 racconti affronta la pandemia da differenti prospettive: dal thriller alle difficoltà di sopravvivenza dei barboni , dalla tregua culinaria tra un ristoratore greco ed uno turco fino ai ricordi di una villeggiatura estiva di tanti anni fa.
Petros Markaris firma sette racconti essenziali, asciutti nella forma e diretti nello stile quanto intensi sul piano emotivo e sociale.
7 racconti per raccontare, mostrare al lettore come la Grecia ed i suoi abitanti si siano dovuti adattare, ingegnare e soprattutto le classi più povere soffrendo ancora di più la fame causa le restrizioni.
“Quarantena” è una lettura agile, ironica quanto cinica, ma forse meno creativa sul piano narrativo rispetto ai precedenti lavori di Markaris.
I racconti risultano meno pungenti, malinconici, ma sono comunque caratterizzati dal giusto binomio di realismo ed umanità al punto di conquistare la curiosità del lettore e facendolo riflettere sulla pandemia vissuta sulla pelle degli ultimi.
“Quarantena” è complessivamente una lettura consigliata per questa torrida estate alternando sorrisi, pathos e la giusta dose di riflessione civile, sociale e politica.

160) L’Omicidio é Denaro ( Petros Markaris)

“L’omicidio è denaro” è un romanzo scritto da Petros Markaris e pubblicato da La Nave di Teseo nel settembre 2020.

Sinossi:
In Grecia nessuno sembra occuparsi dei più poveri, di coloro che sono rimasti ai margini della società. Il vecchio militante di sinistra Lambros Zisis progetta così di far nascere il “movimento dei poveri”, perché la crisi non è finita: nonostante le bugie dei politici che raccontano di una ripresa degli investimenti, il mondo sta cambiando sempre più velocemente – tra il turismo mordi e fuggi che minaccia di svuotare Atene e gli immigrati che cercano in Europa un nuovo futuro – ma a pagare il conto sono sempre gli stessi. Eppure non è l’idealismo del suo vecchio amico Zisis a preoccupare il commissario Kostas Charitos – o almeno, non solo – quanto piuttosto i feroci omicidi di due investitori stranieri, uccisi a coltellate sulle note di una vecchia canzone popolare. Per trovare il colpevole, Charitos dovrà affrontare uno dei casi più difficili della sua carriera, indagando in una Atene sospesa tra speranza e disillusione, tra la bellezza immortale della sua storia e il caos dei nostri tempi.
Recensione:
Credo poco alle coincidenze nella vita, ma allo stesso tempo sono fortemente convinto che la letteratura sia capace d’ anticipare il futuro, raccontandone i cambiamenti epocali, le proteste e le esigenze più profonde di un popolo.
Da diversi anni sono diventato un fan del Maestro Markaris appassionandomi alle indagini del commissario Kostas Charitos.
Gli ultimi romanzi di Petros Markaris li ho definiti dei saggi socio /economici seppure siano stati “presentati” come romanzi gialli.
Markaris ha scelto coraggiosamente di raccontare, descrivere la Grecia post Troika, mettendo a nudo le fragilità e corruzione di un sistema politico più attento a soddisfare le richieste dei Paesi esteri piuttosto che occuparsi delle crescenti grida d’aiuto del popolo greco.
Corruzione, avidità, egoismo sono stati i “moventi” che hanno spinto “normali cittadini” a trasformarsi in feroci assassini.
La disperazione può spingere anche l’uomo più mite a covare desideri di vendetta.
In questo tragico 2020 stiamo leggendo, ascoltando come si siano drammaticamente mescolando due pandemie: quella sanitaria con quella economica.
Fatalmente collegate tra loro e paradossalmente contrapposte.
Quella sanitaria, si spera, possa avere una fine. Invece quella economica rischia d’essere realmente incontrollabile.
L’Europa, il mondo rischia di trovarsi un “esercito” di nuovi poveri, affamati, disperati, impensabili fino ad un anno fa
“L’omicidio è denaro” si basa narrativamente su queste amare e preoccupanti riflessioni, portando il lettore ancora in Grecia facendoli toccare con mano come il “risanamento “imposto dalla Troika abbia creato povertà e malcontento tra gli ex ceti medi.
Markaris punta il dito nei confronti di quei Paesi “speculatori” come la Cina, l’Arabia Saudita che hanno cominciato a fare “shopping” in Grecia acquistando isole, immobili, interi quartieri a prezzi stracciati, stravolgendo la precaria economia locale.
Un j’accuse forte e spietato rivolto all’attuale governo greco che per “amore” degli investimenti stranieri chiude gli occhi sulle modalità e tempistiche.
“L’omicidio è denaro” risulta però strutturalmente e narrativamente debole come thriller al traino della componente politica ed ideologica.
Un “limite” autoriale che Markaris paga alla lunga, lasciando scontento il fan puro del genere giallo.
È sicuramente interessante la “svolta creativa” di dare voce e spazio ad un personaggio storico il vecchio Zisis promotore del movimento dei poveri, ma non bastevole per colmare le criticità sopracitate.
“L’omicidio è denaro” è complessivamente una lettura godibile, avvolgente, piena di umanità, segnata da un realismo cinico quanto amato che solamente i grandi autori posseggono nelle vesti di attenti osservatori di una società malata ed involuta.
Petros Markaris se da una parte ci lancia un nuovo accorato appello all’unità contro la pandemia sociale imminente, dall’altra delude chi segue le indagini del Kostas Charitos anche solo per distrarsi da una realtà opprimente.
Il nostro modesto consiglio al Maestro è quello d’essere nel prossimo romanzo più giallista e meno sociologo.
Rivogliamo protagonista il vecchio Kostas Charitos!

116) Il Tempo dell’Ipocrisia (Petros Markaris)

“Il Tempo dell’Ipocrisia” è un romanzo scritto da Petros Markaris pubblicato da La Nave di Teseo nel Giugno 2019

Sinossi:
Il commissario Charitos è appena diventato nonno del piccolo Lambros, quando un imprenditore filantropo, proprietario di una catena di alberghi, viene ucciso con un’autobomba nei dintorni di Atene. L’attentato viene rivendicato da un gruppo che si firma Esercito degli Idioti Nazionali, ma i motivi dell’omicidio restano oscuri. I sospetti su terrorismo e criminalità organizzata svaniscono a mano a mano che la polizia ricostruisce i segreti della vittima, ben nascosti sotto la vita di specchiata onestà che ha sempre esibito. Un messaggio ricevuto dagli investigatori conferma che sono sulla strada giusta: la vittima è colpevole di ipocrisia. La scia di sangue non si ferma, alcune tra le più alte sfere della Grecia e dell’Europa vengono assassinate con la stessa accusa, che sembra l’unico elemento in comune tra loro. Charitos, diviso tra il desiderio di guadagnarsi l’agognata promozione e quello di godersi il nipotino, conduce l’inchiesta come un direttore d’orchestra, che tutti ascolta e da ciascuno coglie un elemento che può rivelarsi decisivo, fino a scoprire chi si cela dietro l’Esercito degli Idioti Nazionali e perché ha deciso di vendicare l’ipocrisia e l’ingiustizia del nostro mondo. Kostas Charitos indaga su un nemico dai mille volti, che costringerà il suo implacabile desiderio di giustizia a fare i conti con la propria coscienza, e con le ragioni imprevedibili del cuore.
Recensione:
Parafrasando le sacre scritture “Scagli la prima pietra chi non è mai stato accusato od indicato qualcuno d’essere  stato ipocrita!”
La verità appare nella nostra società come qualcosa d’inopportuno, scomodo, fastidioso ed addirittura pericoloso.
Chi mente, omette, tradisce è altresì destinato ad avere un futuro radioso e ricco di soddisfazioni.
Ma chi paga le conseguenze di questa condotta amorale e falsificata se a “praticarla” sono soprattutto i nostri politici e le istituzioni formalmente impegnate a verificare la correttezza dei primi?
Ovviamente siamo noi i cittadini a pagare il conto di quest “insano” Mondo dei Balocchi 3.0.
Già per quanto appaia assurdo e grottesco viviamo in un’epoca in cui i redivivi “Gatto e la volpe” di collodiana memoria abbiano preso il potere riuscendo a far credere che la loro visione di vita sia quella più giusta ed equa.
“Il Tempo dell’Ipocrisia” di Petros Markais mi ha personalmente trasmesso l’amara quanta tragica sensazione di leggere una versione cupa di “Pinocchio” di Collodi, in cui le bugie e le malefatte sono diventate le basi fondanti dell’Istituzioni e che la popolazione abbia ormai passivamente accettato questo stato di cose.
Petros Markais firma, a mio modesto avviso, il romanzo più devastante, cinico quanto lucido e sincero della saga del commissario Kostas Charistos, esplicitando con l’abituale lungimiranza e realismo il declino morale prima ancora che economico della Grecia e più in generale dell’Europa.
L’invocata quanto ipocrita austerity imposta al popolo greco ha affamato milioni di persone, distrutto la “classe media” e soprattutto creando i presupposti per una ribellione sociale quanto mai imminente e giustificata.
“Il tempo dell’Ipocrisia” seppure costruito come un classico “thriller” si dimostra ben presto come un puntuale saggio critico sulle malefatte e mancanze del governo greco e come gli annunci trionfalistici della fine dell’austerity imposta dalla “Troika” e l’inizio della ripresa economica non corrispondano per nulla alla realtà sociale del Paese in cui la generazione dei cinquantenni si è ritrovata improvvisamente senza un lavoro e pochi fortunati sopravvivendo con una pensione da poche centinaia di euro.
“Il Tempo dell’Ipocrisia” è una storia di finzione ma che tristemente odora di quotidiano, trasuda rabbia e frustrazione e soprattutto lancia un chiaro monito alle forze politiche nazionali ed internazionali: continuando con questa “cura” non soltanto si uccide i pazienti, ma trasforma i “moribondi” in pericolosi quanto risoluti vendicatori della povertà.

120) L’Università del crimine (Petros Markaris)

“L’Università del crimine” è un romanzo scritto da Petros Markaris e pubblicato da “La Nave di Teseo” nell’Aprile 2018.

Sinossi:
Una notizia improvvisa scuote il commissariato di Kostas Charitos: il direttore Ghikas va in pensione e lascia proprio a Charitos il comando temporaneo della Centrale di polizia di Atene. Ma il commissario più famoso di Grecia non ha tempo di festeggiare la promozione. Viene infatti ucciso il ministro per le Riforme: nella rivendicazione si legge che il politico, già stimato professore universitario, è stato ucciso perché ha tradito la sua missione di docente per fare carriera politica, venendo così meno ai suoi doveri verso gli studenti. L’aria in città è tesa, ma Charitos e l’amata moglie Adriana assaporano una nuova felicità perché la figlia Caterina li renderà presto nonni, così si rilassano frequentando tre nuove amiche dalla simpatia irresistibile, conosciute durante una vacanza in Epiro. Qualche giorno dopo viene ucciso con un’iniezione letale un altro ministro, ex docente anch’egli. Quando spunta il cadavere di un terzo professore, la situazione sembra andare fuori controllo: il governo chiede un’immediata svolta alle indagini che, tuttavia, continuano a brancolare nel buio. Kostas Charitos deve abituarsi in fretta alle responsabilità del suo nuovo ruolo per venire a capo di un intrigo tra politica e università che lo vede coinvolto in prima persona, un gioco pericoloso in cui nulla è come appare.
Recensione:
Il sapere, la conoscenza, lo studio sono gli strumenti a disposizione dell’uomo per diventare una persona migliore.
Una società istruita, colta e consapevole sarà certamente una società meno conflittuale, egoistica ed avida di potere.
Sono concetti e principi, sulla carta, assolutamente condivisibili, ma non pronunciateli, a voce alta e soprattutto alla presenza dello scrittore Petros Markaris. Quest’ultimo potrebbe avere una reazione molto brusca e poco intellettuale.
La nuova indagine del commissario Kostas Charistos infatti non è altro che un saggio critico e spietato del sistema universitario greco, sotto le mentite spoglie, di un anomalo thriller.
Charistos si ritrova a dover indagare sugli omicidi di tre illustri professori universitari “rei”, secondo i misteriosi quanto colti assassini, d’aver tradito la nobile causa universitaria in favore della corrotta politica.
Tre Professori accusati d’ “Alto Tradimento” culturale, giustiziati utilizzando le loro debolezze umane ed intime.
Gli assassini agiscono nella “folle” convinzione di dare un messaggio chiaro e forte: L’Università non è un porto di mare né un albergo in cui andare e tornare, a seconda degli interessi e convenienze.
Petros Markaris punta il dito contro il malcostume dei professori greci di farsi sedurre dalla politica abbandonando i propri studenti e soprattutto l’Università, sempre più povera e decadente, sotto ogni punto di vista
Il lettore italiano leggendo questo romanzo non potrà non sorridere amaro, assistendo alle convulse ore per la controversa nascita di governo guidato prof Conte e sui presunti diktat sul nome del professore Savona come possibile ministro dell’Economia.
“L’Università del Crimine” è un saggio divenuto thriller nel voler conferire maggiore forza, pathos e teatralità all’impianto accusatorio costruito da Markaris nei confronti dell’élite universitaria.
Markaris non perdona il tradimento culturale ed etico compiuto da numerosi studiosi e professori, attratti fatalmente dalla Politica nelle vesti di una novella Circe.
Un passaggio del colloquio tra il commissario Charistos e Seferoglou, vecchio professore universitario greco in pensione, rivela ed evidenzia più d’altri la vera e profonda essenza drammaturgica e sociologica del romanzo ideato e poi messo in scena in modo acuto e magistrale da Markaris.
“…Forse lei mi può spiegare quel che sto cercando di capire e che nessuno, fino a questo momento, è riuscito spiegarmi. Com’è possibile che un uomo che ha passato tutta la vita all’università, tra lezioni e lavoro intellettuale, abbandoni studenti e colleghi, cancelli tutto per l’ambizione di diventare ministro?…
.. Ai giorni nostri non esistono più gli studiosi. Ci sono rimasti gli intellettuali”
“E che differenza c’è?”
Gli studiosi sono uomini e donne che vivono nelle biblioteche, studiano e producono lavoro scientifico. Gli intellettuali sono specialisti in generalizzazioni e, soprattutto sono convinti di possedere un sapere esteso a tutto lo scibile umano.
Gli studiosi hanno conoscenze; gli intellettuali hanno opinioni che amano esprimere in ogni occasione…Non ci sono più studiosi, così come non ci sono più professori d’università…
…Esistono universitari, come esistono commercialisti, bancari, poliziotti come lei…I professori d’università sono stati assimilati agli universitari in generale, come gli studiosi agli intellettuali. Il cerchio si è chiuso”

Le amare e lucide parole dell’immaginario professore rappresentano la delusione e soprattutto il pessimismo dell’autore sul futuro Grecia e soprattutto dell’inadeguatezza di chi aspira a diventarne classe dirigente.
Una rabbiosa rassegnazione diffusa e comune, purtroppo. anche tra gli altri cittadini europei.

171) Il prezzo dei soldi (Petros Markaris)

“Il Prezzo dei Soldi” è un romanzo scritto da Petros Markaris e pubblicato in Italia nel giugno 2017 da “La nave di Teseo”.
“A pensare male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina”, se non fosse stato il leader più longevo e discusso della Prima Repubblica, Giulio Andreotti sarebbe comunque salito alle cronache della storia, per la sua straordinaria e perfida ironia, capace di sfornare tra le tante, anche questa celebre frase.
Che cosa c’entra vi chiederete Il Divo Giulio con il nuovo romanzo di Petros Markaris?
C’entra per il semplice fatto che il brillante e creativo autore greco, anche se non lo ammetterà mai, avrà preso ispirazione da questa “massima andreottiana” nel pensare e poi scrivere “Il Prezzo dei soldi”.
No, cari fan di Markaris, non vogliono prendervi gioco di Voi e né offendere il vostro autore di riferimento, ma l’accostamento con Andreotti, mi è venuto spontaneo mentre leggevo con interesse e curiosità il testo.
Petros Markaris,  scoperto ed apprezzato, da pochi anni , come lettore, per il suo stile asciutto, semplice e lineare incisivo, e colpendomi per la sua capacità d’osservazione e per il suo spirito critico, senza mai diventare il Girolamo Savonarola di turno.  Petros è tornato con il suo nuovo libro a scuotere le coscienze sopite dei greci e dei suoi lettori.
Makaris è stato abile  e attento nel costruire i nuovi casi del commissario Kostas Charistos fotografando la società greca e i suoi vizi durante la grave crisi economica, politica e sociale che ha messo in ginocchio la Grecia.
Non stiamo parlando di decenni fa, bensì solamente di tre anni fa
Ricordate, cari amici, lo scontro mediatico tra la Troika e il morente e corrotto governo greco e il successivo illusorio trionfo alle elezioni politiche di Tsipras?
Ebbene oggi la Grecia sembra vivere una stagione inaspettata e miracolosa di ricchezza, prosperità ed ottimismo.
I Greci sono tornati a spendere, ad avere aumenti di stipendio, il nuovo governo sembra essere ispirato dalla voglia di fare e di cambiare con onestà ed efficacia il Paese.
Quindi tutto bene quello che finisce bene? Forse per molti, ma non per Petros Markaris e il suo alter ego Kostas Charistos, entrambi scettici e preoccupati di fronte a questo misterioso nuovo miracolo greco.
Petros Markaris si chiede che cosa ci sia dietro questo improvviso boom economico.
Quali poteri economici stanno decidendo e influenzando la Grecia e di fatto governandola indirettamente?
Sono due semplici domande sulla carta, ma che in vero nascondono oscuri e scellerati accordi sulla pelle del popolo greco che di fronte al ritrovato benessere, si rifiuta di porsi.
“Il prezzo dei soldi” è un giallo quindi? Sì, perché il commissario Charistos insieme alla sua squadra è chiamato ad indagare su tre omicidi. Ma le tre vittime, non sono delinquenti comuni o pregiudicati, ma tre importanti ed influenti personaggi, che seppure in ruoli diversi, erano “attivi” nella “stanza dei bottoni” del vero potere.
Perché sono stati uccisi si chiede Charistos? Puntualmente quando uno delle tre indagini sembra portare ai piani alti del nuovo ordine politico greco, ecco arrivare la confessione dell’assassino, sempre un emigrato o un povero disgraziato, che ha compiuto l’efferato crimine per biechi motivi economici.
“Il prezzo dei soldi” è dunque il grido d’allarme che Markaris lancia ai suoi concittadini ed alle istituzioni internazionali, insinuando la tragica e chissà quanta romanzata ipotesi, che la Grecia sia diventata una sorta di gigantesco laboratorio dei Poteri Forti internazionali.
“Il potere dei soldi” è un romanzo che non potrà non lasciare il lettore indifferente e arrivando al cupo ed angosciante finale, chiedendosi con preoccupazione e sgomento se davvero il futuro di un Paese possa essere deciso da pochi e pericolosi personaggi.
Sarebbe davvero una beffa atroce per la Grecia, patria della parola “democrazia”.

186 ) Titoli di Coda ( Petros Markaris)

titoli di coda

“Titoli di Coda” è un libro scritto da Petros Markaris nel 2014 e pubblicato in Italia nell’Aprile 2015 da Bompiani.

Da quando la parola crisi è entrata nel vostro vocabolario diventando segno di sofferenza, sacrificio, lotta per la sopravivenza non mancano da leggere sui giornali e in tv strie che potrebbero soggetti ideali per scriverne dei romanzi.
Storie tragiche che negli ultimi due anni hanno avuto come epicentro la madre della tragedia: la Grecia.
Un Paese attraversato da una grave e drammatica crisi economica e da un’instabilità politica che ha comportato ben 4 elezioni politiche in poco tempo.
L’ Europa non sembra in grado di trovare la giusta ricetta per guarire dalla “febbre greca” e anzì tendendo ad allargarsi e a creare nuove pandemie.
E’ difficile sapere che fine farà la Grecia e il popolo greco smarrito e impaurito non può far altro che aggrapparsi al populismo di Alba Dorata o al sogno di equità sociale di Typras.
E’ il secondo libro in pochi mesi che leggo di Petros Markaris e ancora una volta sono rimasto colpito più che dall’intreccio narrativo e dal giallo che lo scrittore ha costruito dalla sua capacità e abilita di descrivere o sarebbe meglio di dipingere la mentalità greca e di come questo popolo stia reagendo alla crisi e soprattutto ai diktat dell’Europa.
Il commissario Kostas Charitos non è solo un investigatore di polizia, ma un malinconico osservatore della società greca e di come l’ascesa di Alba Dorata sia sempre più forte e inarrestabile e sostenuta da differenti e diverse classi sociale e culturali a causa della povertà diffusa tra i cittadini e la corruzione dilagante nell’amministrazione pubblica.
Un esempio diventa l’aggressione subita da Caterina, figlia del commissario,”colpevole” per Alba Dorata di difendere degli immigranti in tribunale
Una corruzione che si rivela senza vergogna impedendo e scoraggiando ogni forma di sviluppo e di modernizzazione del Paese e facendo scappare gli onesti investitori o riducendoli a un passo dalla disperazione come nel caso dell’imprenditore greco tedesco che si suicida perché gli è stato impedito dalla burocrazia di costruire una centrale eolica. continua su

http://www.passionelettura.it/recensioni-libri/titoli-coda-petros-markaris/

Vittorio De Agrò presenta “Amiamoci, nonostante tutto”

http://www.ibs.it/ebook/de-agr-vittorio/amiamoci-nonostante-tutto/9788891176837.html

Vittorio De Agrò e Cavinato Editore presentano “Essere Melvin”

http://www.ibs.it/code/9788899121372/de-agrograve/essere-melvin-tra.html

“Notes Tail” is a book written by Petros Markaris in 2014 and published in Italy in April 2015 by Bompiani.

Since the word crisis has entered your vocabulary becoming a sign of suffering, sacrifice, struggle for survival are not lacking to read in the newspapers and on TV striae that may ideal subjects to write novels.
Tragic stories in the past two years have had as mother epicenter of the tragedy: Greece.
A country going through a severe and dramatic economic crisis and political instability that led to a 4 election in a short time.
L ‘Europe does not seem able to find the right recipe to heal the “Greek fever” and even tending to widen and to create new pandemics.
It ‘hard to know what will happen to Greece and the greek people lost and afraid can not help but cling to the populism of Golden Dawn or the dream of social equity of Typras.
And ‘the second book in a few months I read Petros Markaris and once again I was struck more than interweaving narrative and yellow that the writer has built its capacity and ability to describe or it would be better to paint the Greek mentality and how this people is reacting to the crisis and above all to the dictates of Europe.
Commissioner Kostas Charitos not just a police investigator, but a melancholy observer of Greek society and how the rise of Golden Dawn is getting stronger and unstoppable and supported by different classes and different social and cultural rights because of widespread poverty among citizens and rampant corruption in public administration.
It becomes an example the attack on Catherine, daughter of the commissioner, “guilty” for Golden Dawn to defend immigrants in court
A corruption that is revealed without shame preventing and deterring all forms of development and modernization of the country and scattering the honest investors or reducing them to the brink of despair as in greek German entrepreneur who commits suicide because he was prevented from bureaucracy of building a wind farm. continues on

http://www.passionelettura.it/recensioni-libri/titoli-coda-petros-markaris/

Vittorio De Agro presents “Let us love, despite everything”

http://www.ibs.it/ebook/de-agr-vittorio/amiamoci-nonostante-tutto/9788891176837.html

Vittorio De Agro and Cavinato Publisher present “Being Melvin”

http://www.ibs.it/code/9788899121372/de-agrograve/essere-melvin-tra.html