34) Finale a Sorpresa

Il biglietto d’acquistare per “Finale a Sorpresa” è : Ridotto

“Finale a Sorpresa” è un film di Mariano Cohn, Gastón Duprat. Con Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oliver Martínez,
Irene Escolar, Melina Matthews, Manolo Solo. Titolo originale: Competencia oficial.
Commedia, 114′. Spagna 2021

Sinossi:

Alla ricerca di riconoscimento e prestigio sociale, un uomo d’affari miliardario decide di fare un film che lasci il segno. Per riuscirci, assume i migliori: un cast stellare formato dalla famosa regista Lola Cuevas e da due rinomati attori, entrambi di enorme talento, ma con un ego ancora più grande: Félix Rivero, attore hollywoodiano, e Iván Torres, illustre interprete del teatro radicale. Entrambi delle leggende, ma non proprio in buoni rapporti. Attraverso una serie di sfide sempre più eccentriche lanciate da Lola, Felix e Iván devono confrontarsi non solo l’un l’altro, ma anche con il loro lascito artistico.

Recensione

Finalmente spunta il sorriso e una buona dose d’ironia sul serioso e cupo volto di Venezia 78, grazie alla divertente quanto intelligente commedia spagnola “Finale a sorpresa” (Official competition), diretta da Mariano Cohn e Gastón Duprat.

Il film gioca con lo spettatore, portandolo “dietro le quinte” di una macchina produttiva, per mostrargli come nasce e soprattutto come si costruisce una pellicola – dalla scelta degli attori alle prove, spesso ridotte al lumicino dalla produzione per esigenze di budget e di tempo.

In tanti sognano di fare un film, ma solo pochi fortunati ci riescono, magari dopo aver lottato anni per trovare contributi statali o sponsor privati. In “Finale a sorpresa”, invece, i soldi non sono un problema, perché a volere il film ad ogni costo è don Humberto Suarez, ricco industriale e imprenditore intenzionato a lasciare il segno del suo passaggio su questa Terra.

Dopo aver pensato di finanziare un ponte, l’egocentrico ottantenne si convince a produrre un film, ma vuole il meglio: il romanzo di un premio Nobel, la regista più in auge del momento, l’eccentrica Lola Cueva (Cruz), gli interpreti più bravi, Félix Rivero (Banderas) e Ivàn Torres (Martínez), tra cui non scorre però buon sangue. continua su

106) Madres Paralelas

Il biglietto d’acquistare per “Madres Paralelas” è : Omaggio (Con Riserva)

“Madres Paralelas” è un film di Pedro Almodóvar. Con Penélope Cruz, Rossy De Palma, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Milena Smit. Drammatico, 123′. Spagna 2021

Sinossi:

Janis e Ana condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due e il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.

Recensione:

Prendi atto che anche in campo cinematografico sei diventato anziano quando (quasi) tutti applaudono al film d’apertura di uno dei più prestigiosi festival del cinema internazionali e tu invece resti impassibile e dubbioso su quanto visto.

Venezia 78 e Pedro Almodóvar con il suo “Madres paralelas” mandano in crisi esistenziale il vostro inviato già dal primo giorno. Non si tratta di un brutto film, sia chiaro, ma per me nel complesso è pasticciato, caotico, dispersivo, quasi inconcludente.

Il regista spagnolo mette decisamente troppa carne al fuoco dal punto di vista tematico – si spazia dalla maternità e gli scambi di neonato in culla alla guerra civile spagnola e alle fosse comuni dove vennero sepolti migliaia di dissidenti fino alla fluidità sessuale – , dando vita a una sceneggiatura a cui manca una chiara identità, una cornice, un punto d’arrivo.

Ognuno degli argomenti trattati avrebbe meritato, secondo me, un film assestante e il giusto approfondimento storico, morale ed esistenziale. “Madres paralelas”, invece, tira dritto per la sua strada senza soffermarsi, macinando omissioni, contraddizioni e buchi narrativi e trasmettendo la sensazione di tre storie unite tenute insieme da un capriccio autoriale piuttosto che da una visione armonica. continua su

82) Dolor y Gloria

“Dolor y Gloria” è un  film di Pedro Almodóvar. Con Antonio Banderas, Asier Etxeandia, Leonardo Sbaraglia, Nora Navas, Julieta Serrano. Drammatico, 113′. Spagna 2019

Sinossi:

Salvador Mallo è un regista cinematografico oramai sul viale del tramonto, che ricorda con nostalgia tutta la sua vita. L’infanzia negli anni ’60, quando la famiglia si trasferì a Paterna, in provincia di Valencia, in cerca di una vita migliore; il primo grande amore a Madrid durante gli anni ’80 e il successivo dolore per la sua perdita; la consolazione nella scoperta della scrittura e l’amore per il cinema e il teatro che lo hanno aiutato a colmare un vuoto esistenziale.

Recensione

Dopo aver visto “Dolor y Gloria”, il sottoscritto è ancora più curioso di sapere cosa deciderà la prossima settimana la giuria presieduta da Iñárritu. La maggioranza dei colleghi presenti a Cannes, infatti, non ha alcun dubbio: Pedro Almodóvar è tornato agli antichi fasti e non tornerà in Spagna a mani vuote!

Se mi segui da qualche tempo sai bene, caro lettore, come sia un Bastian contrario per natura e vocazione, ma mai come questa volta sono sinceramente meravigliato da questa campagna “pro Pedro”. Probabilmente il 25 maggio ci sarà gloria, per questo film, ma al momento io sento solo il dolor davanti al pensiero di doverlo recensire!

Intendiamoci “Dolor y Gloria” è una pellicola sentita, sincera, appassionata come può essere quella basata su elementi autobiografici. Ma questo basta a renderla esaltante? A mio modesto parere, no.

Almodóvar usa il suo talento e la sua creatività per realizzare una straordinaria seduta pubblica di auto-analisi. Non c’è niente di male, per un artista: anche il sommo poeta Dante Alighieri avvertì l’urgenza di farlo, nel mezzo del cammin di sua vita. continua su

“Dolor y Gloria”: un film emotivamente sentito ma piuttosto monocorde

151) Ma Ma tutto andrà bene

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Il biglietto da acquistare per “Ma Ma –Tutto andrà bene” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio (con riserva); 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.

Un film di Julio Medem. Con Penelope Cruz, Luis Tosar, Asier Etxeandia, Teo Planell, Anna Jiménez. Drammatico, 111′. 2015

A Hollywood negli ultimi tempi va molto di moda tra le attrici famose interpretare donne sofferenti, magari malate terminali. Pensiamo a Julianne Morre in “Still Alice” (leggi la recensione), oppure a Hilary Swank in “Qualcosa di buono” (leggi il pezzo di presentazione).

Se così facendo le possibilità di vincere un Premio Oscar aumentano, per rendere credibile un corpo straziato dalla malattia non servono solo talento e bravura, ma anche una grande sensibilità e la capacità di immedesimarsi in situazioni difficili da comprendere se non le si sono vissute in prima persona.

Sembra che la tendenza abbia varcato l’Oceano, contagiando anche le star europee. Nel film “Ma Ma – Tutto andrà bene” di Julio Medem, Penelope Cruz veste i panni di Magda, madre quarantenne fresca di separazione a cui viene diagnosticato un cancro al seno. Lo spettatore assiste al lento dramma vissuto dalla donna, chiamata prima a sottoporsi ai cicli di chemioterapia, a cui seguono gli inevitabili dimagrimento e caduta dei capelli, poi all’intervento.

Il dramma si tinge però di rosa quando Magda incontra, a una patita di calcio del figlio, Arturo (Tosar), talent scout del Real Madrid. Non fatevi ingannare da questa apparente nota lieta: il regista non ha voluto spingere troppo sulla felicità, in questa pellicola. Anche Arturo, infatti, non si può definire un uomo baciato dalla buona sorte; la moglie e la figlia sono infatti decedute in un incidente d’auto. Nonostante tutto, Magda e Arturo intraprendono una relazione, cercando un po’ d’amore e di conforto l’uno tra le braccia dell’altra.

Ha inizio così un melodramma tragico, nel corso del quale lo spettatore assiste a scene romantiche davvero acute frammiste ad altre da vera e propria tragedia greca – come ad esempio quella in cui il bell’oncologo (Etxeandia) con una voce degna di The Voice comunica a Magda che la sfortuna la perseguita, e che il cancro è tornato. continua su

Al cinema: Ma Ma – Tutto andrà bene

Vittorio De Agrò e Cavinato Editore presentano “Essere Melvin”

http://www.ibs.it/code/9788899121372/de-agrograve/essere-melvin-tra.html

36) Zoolander 2

zoolander 2

Il biglietto d’acquistare per “Zoolander 2” è :1) Neanche regalato 2) Omaggio 3)Di pomeriggio 4) Ridotto 5)Sempre

“Zoolander 2” è un film del 2016 di Ben Stiller, scritto da Justin Theroux, Ben Stiller,Nicholas Stoller, John Hamburg, con : Ben Stiller, Owen Wilson, Penélope Cruz, Will Ferrell, Benedict Cumberbatch,Justin Bieber, Olivia Munn, Kristen Wiig,Christine Taylor, Justin Theroux, Demi Lovato, Madalina Ghenea, Lenny Kravitz,Kanye West, Kim Kardashian, Mika, Ariana Grande, Billy Zane, Macaulay Culkin

Essere belli belli belli in modo assurdo è un peso difficile da sopportare per chiunque.

Se poi sei anche il modello più famoso e cool del mondo, il tutto diventa quasi insostenibile.

Bellezza e intelligenza possono coesistere? Uno stupido può essere anche un eroe?

Le risposte a queste domande furono date nel 2001 da Ben Stiller, con il film cult e campione d’incassi “Zoolander”, feroce parodia sul mondo della moda e sulla presunta materia grigia presente nella testa dei suoi abitanti.

Un successo che, personalmente quando qualche giorno fa ho visto interemente il film, ammetto di aver faticato a comprendere fino in fondo. E pur riconoscendo l’apprezzabile e divertente idea di mostrare i lati grotteschi, infantili e edonistici dei modelli e degli stilisti mescolando insieme il genere spy story e la commedia, era davvero eccessivo pensare a un sequel allungando il misero brodo della storia.

Nonostante vi abbia esposto le mie perplessità sulla tenuta narrativa del prodotto, eccomi qui a raccontarvi “Zoolander 2”, uno dei film più attesi del 2016.

Dopo il ritorno di Star Wars, il mondo attendeva con ansia il rientro sulle passerelle di Derek Zoolander (Stiller), divenuto eremita, dopo il drammatico e tragico disastro edilizio della sua scuola per bambini“Quasi bravi a leggere”. Derek ha scelto l’isolamento, soprattutto perché si è sentito un padre inadeguato quando i servizi sociali gli hanno tolto l’affidamento del figlio Derek Zoolander Junior.

L’isolamento però è destinato a finire, dopo dieci anni, quando l’attore, Billy Zane nella veste di ambasciatore dell’eccentrico stilista Atoz, di sfilare a Roma insieme all’amico di passerella Hansel (Wilson), quest’ultimo invece con problemi sentimentali con la sua variopinta orgia.

Ma come il fan più accanito sa perfettamente, la moda è il centro di ogni cosa e in questa seconda puntata scoprirà come anche nella Genesi ci fu spazio per il primo super modello: Steve anche se i testi religiosi tendono a ometterlo.

La progenie di Steve possiede grandi poteri che fanno gola ai grandi della moda, disposti a tutto pur di mettere le mani sul “l’Eletto”.

Ben Stiller e gli altri autori firmano un testo che profuma di misticismo, magia, e action, essenze mescolate in una chiave comico-demenziale come se lo spettatore stesse assistendo  una rilettura di un romanzo di Dan Brown. continua su

http://www.nuoveedizionibohemien.it/index.php/appuntamento-al-cinema-zoolander-2-2/

 

Vittorio De Agrò presenta” Amiamoci , nonostante tutto”

http://www.ibs.it/ebook/de-agr-vittorio/amiamoci-nonostante-tutto/9788891176837.html

The ticket purchase for “Zoolander 2” is: 1) Not even given 2) Tribute 3) afternoon 4) Reduced 5) Always

“Zoolander 2” is a 2016 film by Ben Stiller, written by Justin Theroux, Ben Stiller, Nicholas Stoller, John Hamburg, with: Ben Stiller, Owen Wilson, Penelope Cruz, Will Ferrell, Benedict Cumberbatch, Justin Bieber, Olivia Munn, Kristen Wiig, Christine Taylor, Justin Theroux, Demi Lovato, Madalina Ghenea, Lenny Kravitz, Kanye West, Kim Kardashian, Mika, Ariana Grande, Billy Zane, Macaulay Culkin

Being beautiful beautiful beautiful so absurd is a difficult burden to bear for anyone.

And if you are also the most famous model in the world and cool, everything becomes almost unbearable.

Beauty and intelligence can coexist? A fool can be a hero?

The answers to these questions were given in 2001 by Ben Stiller, with cult movies and box office hit “Zoolander”, savage parody on the fashion world and the alleged gray matter present in the minds of its inhabitants.

This success, personally when a few days ago I saw interemente the film, I admit I struggled to understand thoroughly. And while recognizing the valuable and fun idea to show the grotesque sides, childish and hedonistic of the models and stylists mixing together the kind spy story and comedy, I was really too think of a sequel stretching the meager history broth.

Although there have explained my concerns about the narrative sealing product, I’m here to tell you “Zoolander 2”, one of the most anticipated films of 2016.

After the return of Star Wars, the world anxiously awaited the return on the catwalks of Derek Zoolander (Stiller), who became a hermit, after the dramatic and tragic disaster of his school building for children “Almost good at reading.” Derek has chosen isolation, especially because he felt inadequate father when social services they took custody of her son Derek Zoolander Junior.

But isolation is bound to end, after ten years, when the actor, Billy Zane in the ambassador as the eccentric designer Atoz, to parade in Rome with friend Hansel walkway (Wilson), the latter with rather relationship problems with his colorful orgy.

But as the most avid fan knows, fashion is the center of all things, and in this second installment will discover as well as in Genesis was no room for the first super model: Steve although religious texts tend to omit it.

Steve progeny possesses great powers that are coveted by the big fashion, willing to do anything to get their hands on “The One.”

Ben Stiller and the other authors sign a text that smells of mysticism, magic, and action, essences mixed in a screwball comedy-key as if the viewer were witnessing a re-reading of a novel by Dan Brown. continues on

http://www.nuoveedizionibohemien.it/index.php/appuntamento-al-cinema-zoolander-2-2/

Vittorio De Agro presents “Let us love, despite everything”

http://www.ibs.it/ebook/de-agr-vittorio/amiamoci-nonostante-tutto/9788891176837.html
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