
Il biglietto d’acquistare per “Tutta La Vita” è : Omaggio (Con Riserva)
“Per Tutta La Vita” è un film del 2021 diretto da Paolo Costella, scritto da Paolo Costella, Antonella Lattanzi, Paolo Genovese, con : Ambra Angiolini (Sara), Luca Bizzarri (Edo), Carolina Crescentini (Giada), Claudia Gerini (Viola), Paolo Kessisoglu(Mark), Filippo Nigro (Andrea), Claudia Pandolfi(Paola), Fabio Volo(Vito), Euridice Axen(Delia)-
Sinossi:
Andrea e Paola sono innamoratissimi ma coltivano sogni diversi: lui un figlio, lei un trasferimento di lavoro a Copenhagen; Vito e Sara sono ex coniugi molto arrabbiati l’uno con l’altra, per il dispiacere del figlio Giulio; Edo e Marco sono amici fraterni e fanno tutto in quattro insieme alle rispettive mogli, Giada e Viola: ma Marco e Giada non sanno che Edo e Viola sono amanti. Quando viene dato l’annuncio che un gruppo di coppie, comprese quelle già citate, sono state sposate da un falso prete e dunque i loro matrimoni vengono annullati dalla Sacra Rota, a ognuno viene data la possibilità di rivalutare la promessa reciproca e “confermare o ribaltare il verdetto” emesso in chiesa.
Recensione:
“Con i se e con i ma la storia non si fa” recita un vecchio proverbio.
Almeno una volta abbiamo sognato, desiderato di cambiare il nostro destino modificando una scelta, decisione presa anni prima.
Tutti noi vorremo provare l’ebbrezza di uno Sliding Doors magari in campo sentimentale, affettivo.
Tutte le coppie che hanno deciso di sposarsi , anche solo per un breve momento, hanno dubitato del solenne giuramento fatto in Chiesa e/o in Comune.
E’ davvero possibile amarsi per tutta la vita, onorando giornalmente gli impegni coniugali?
Se si potesse tornare indietro, quanti rifarebbero la scelta matrimoniale?
Paolo Costella insieme agli altri due sceneggiatori Paolo Genovese ed Antonella Lattanzi hanno cercato di rispondere a questi delicati quesiti firmando una storia a metà strada tra la commedia romantica e la favola moderna , ispirandosi ad un fatto di cronaca realmente accaduto.
La scoperta di un falso prete con l’inevitabile annullamento di tutte le celebrazioni compiute scuote la serenità di un quartiere romano mandando in crisi le certezze di 3 coppie sposate più o meno felicemente e rovinando altresì i piani di divorzio di una quarta coppia impegnata per tre anni con feroci litigi e ripicche in tribunale.
“Per tutta la vita” ci racconta le reazioni sentimentali, le conseguenze emotive, evoluzioni caratteriali e psicologiche dei personaggi investiti da questa notizia alias possibilità di “resettare”.
Paolo Costella volge l’attenzione del pubblico sulle dinamiche e rapporti di coppia e su come e quanto il doversi “risposare” costringa ogni coppia ad interrogarsi sullo stato del proprio matrimonio e se l’unione coniugale rappresenti il picco di felicità raggiungibile.
La sceneggiatura tratteggia quattro modelli di matrimonio, quattro storie d’amore, amicizie e tradimenti che si alternano sulla scena senza mai toccarsi dando vita ad una visione a tratti godibile, in altri momenti un po’ stucchevole ed in altri ancora prevedibili e banali.
Costella conduce lo spettatore in questo viaggio sentimentale scandito da dubbi, ripensamenti, nostalgia , non avendo però come fine ultimo lo svelamento del dubbio matrimoniale della singola coppia, ma far emergere la conflittualità ed il travaglio interiore.
Quattro coppie che allo scoppio della bomba , sono già in crisi od implodono dovendosi finalmente guardare negli occhi.
“Per Tutta La Vita” funziona a strappi, convincendo pienamente quando vediamo muoversi e confrontarsi sul proprio futuro la coppia composta da Claudia Pandolfi e Filippo Nigro, nuovamente nei ruoli moglie e marito a distanza di 13 anni dal film “Amore, bugie e calcetto” di Luca Lucini .
Pandolfi-Nigro risultano credibili, affiatati , complementari artisticamente oltre che umanamente donando calore e profondità ai rispettivi personaggi.
Anche la coppia Volo-Angiolini risulta parzialmente credibile, realistica, autentica soprattutto nella seconda parte quando i due ex coniugi riscopro il desiderio , gusto di stare insieme dovendo crescere un figlio.
Invece è più debole quanto narrativamente banale la storia di tradimento coniugale ed amicale incarnate dalle due coppie di sposi rispettivamente nei panni della Gerini e Paolo Kessisoglu e quelli di Luca Bizzarri e Carolina Crescentini.
La loro storia non decolla mai sul piano del pathos e ritmo trasmettendo un senso di freddezza e noia in ogni passaggio.
Il messaggio del film è che non si può applicare la legge /magia del “Sliding doors” al matrimonio, alla vita coniugale, essendo momenti unici quanto irripetibili.
Un matrimonio è un momento di passaggio, di svolta nella vita di due persone. Un cambiamento dettato dalla felicità e dalla gioiosa convinzione di poter trascorrere “tutta la vita” con il proprio compagno/a.
Una felicità così piena ed intensa che non si può scambiare con nessun altro momento.