18) Odio l’Estate

Il biglietto da acquistare per “Odio l’estate” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre (con riserva).

“Odio l’estate” è un film di Massimo Venier. Con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Lucia Mascino, Carlotta Natoli. Commedia, 110′. Italia 2020

Sinossi:

Aldo si dice pieno di acciacchi e delega alla moglie Carmen qualsiasi incombenza domestica – ma non le fa mancare attenzioni dove conta. Il figlio maggiore Salvo è in “libertà vigilata” dopo aver rubato un motorino e le due gemelle Ilary e Melissa completano la rumorosa tribù familiare. Giovanni ha ereditato dal padre un negozio di articoli per calzature che ha fatto il suo tempo, come gli fanno notare la pragmatica moglie Paola e l’altrettanto pragmatica figlia Alessia. Giacomo è un dentista che pensa solo al lavoro mentre la moglie Barbara fuma e si isola dal mondo, e il figliastro Ludovico è in piena fase di ribellione preadolescenziale. A causa di un errore nelle prenotazioni le tre famiglie si ritrovano a condividere una casa al mare e scopriranno le loro affinità affettive, se non proprio elettive, perché “l’isola è bella, la casa è grande, e l’estate è breve”.

Recensione:

Non c’è due senza il tre, recita il proverbio. E il sottoscritto era pronto a dirlo dopo aver visto “Odio l’estate” di Massimo Venier, con Aldo, Giovanni e Giacomo, per certificare il terzo e definitivo fallimento cinematografico del celebre trio milanese.

Invece, inaspettatamente, i nostri sono riusciti a dare “un colpo di reni” al proprio declino artistico, che appariva ormai ineluttabile, dimostrando di saper ancora divertire e far sorridere.

Intendiamoci, non ci voleva molto per fare meglio degli ultimi due film – il brutto “Il ricco, Il povero e il maggiordomo” (2014) e soprattutto l’inutile “Fuga da Reuma Park” (2016) -, ma probabilmente i sopracitati fiaschi hanno costretto il trio non soltanto a un bagno d’umiltà, ma anche a una presa di coscienza e un ritorno alle origini.

Ecco allora la chiamata in regia di Massimo Venier, che torna dopo quindici anni d’assenza, e la scelta di coinvolgere due nuovi autori nella stesura della sceneggiatura, che risulta brillante, profonda e piena di sfaccettature. Ma a dare una marcia in più a “Odio l’estate” è soprattutto la sua coralità, la presenza non marginale di personaggi femminili.

Si tratta di una commedia agrodolce, che nonostante la trama lineare e a tratti prevedibile, riesce a conquistare l’attenzione e l’interesse dello spettatore, facendolo entrare dentro la storia e soprattutto in sintonia con i personaggi. continua su

“Odio l’estate”: un racconto sincero e spontaneo sull’amicizia e la famiglia

145) Favola

Il biglietto da acquistare per “Favola” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Favola” è un film di Sebastiano Mauri. Con Filippo Timi, Lucia Mascino. Commedia, 87’. Italia, 2017

Sinossi:

Mrs. Fairytale e Mrs. Emerald: due amiche che si confidano segreti, ricette e insoddisfazioni all’interno di una casa modello americana anni ’50. Vetrate e tramonti alla Douglas Sirk (e Todd Haynes), abiti, acconciature e ambiguità alla Grace Kelly nella versione cinematografica della commedia del 2011 di Filippo Timi, anche qui interprete (in abiti femminili), insieme a Lucia Mascino.

Recensione:

Recita Wikipedia che per favola si intende un genere letterario caratterizzato da brevi composizioni, in prosa o in versi, che hanno per protagonisti animali– più raramente piante o oggetti inanimati – e che sono fornite di una morale.

La parola deriva dal latino “fabula”, che indicava in origine una narrazione di fatti inventati, spesso di natura leggendaria e/o mitica. Fino alla fine del XVIII secolo con questa parola si qualificarono anche i miti, mentre solo in seguito assunse il significato attuale.

Nel 2017 ha ancora senso leggere, ascoltare oppure vedere opere di questo genere? Assolutamente sì, vista la cecità dominante nella nostra società e la progressiva perdita di fantasia e immaginazione. All’arte il difficile compito di colmare questo vuoto.

“Favola” di Sebastiano Mauri è l’adattamento cinematografico dell’omonimo spettacolo teatrale di Filippo Timi del 2011, che ha riscosso un grande successo, con oltre 200 repliche in giro per l’Italia. Uno spettacolo folle, colorato, grottesco, divertente, malinconico, ironico, cinico, che al cinema mantiene le sue caratteristiche.

Merito di uno straordinario Timi nel ruolo di Mrs. Fairytale, un personaggio capace di conquistare lo spettatore con i suoi monologhi in apparenza bizzarri e gli scambi di battute con Mrs. Emerald (Mascino), altrettanto eccentrica. continua su

http://paroleacolori.com/favola-unamicizia-surreale-e-lhumor-che-si-tinge-di-dramma/

201) Babylon Sisters

Il biglietto da acquistare per “Babylon sisters” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre.

“Babylon sisters ” è un film di Gigi Roccati. Con Amber Dutta, Nav Ghotra, Rahul Dutta, Yaesmin Sannino, Nivies Ivankovic, Peppe Voltarelli, Lucia Mascino, Renato Carpentieri. Dramma, 85’. Italia, Croazia, 2017
Liberamente ispirato al romanzo “Amiche per la pelle” di Laila Waida, edizioni e/o

Sinossi :Kamla, figlia di genitori indiani da tempo residenti in Italia, si trasferisce con la famiglia da Milano a Trieste, in un quartiere degradato e un edificio fatiscente abitato da una comunità multietnica: cinesi, croati, turchi, tutti ugualmente sottoposti alle angherie di un proprietario italiano che ha appena annunciato loro lo sfratto esecutivo. Il padre di Kamla, Ashok, fa il cameriere, la madre, Shanty, è una “casalinga disoccupata” con un talento nascosto: quello di saper danzare in stile Bollywood. Nel palazzo vive anche un anziano professore, Leone, che chiama gli inquilini “negri” e abbaia indifferentemente ad ognuno di loro: ma si sa, can che abbaia non morde, e quando Kamla si rivolge a lui per prendere lezioni di italiano, Leone rivela un’anima gentile e un grande amore per la poesia, che intende trasmettere alla ragazzina.

Accoglienza o respingimento? L’immigrazione è oggi la tematica più spinosa e pressante che ogni governo europeo è chiamato ad affrontare, cercando, tra le altre cose, di non suscitare le proteste dei cittadini/elettori con le misure adottate o proposte.

In Italia, se possibile, il tema è ancora più sentito ma l’opinione pubblica non ha a disposizione i mezzi per costruirsi un’opinione fondata, demerito della classe politica e dei media stessi che, per interesse, sono capaci di cavalcare paura e intolleranza e fomentare gli animi.

La discussa legge sullo Ius soli è diventata argomento da bar, dividendo gli italiani. Anche se Matteo Salvini, leader della Lega Nord, potrebbe non essere d’accordo con questa affermazione, quasi tutti siamo stati, almeno una volta, nella storia della nostra famiglia, immigrati.

Ma è giusto essere accusati di razzismo perché si ha paura dell’estraneo, quando anche ci troviamo “costretti” a viverci accanto? In fondo un sentimento di diffidenza, nel mondo di oggi, è comprensibile. Sono gli eccessi che devono essere condannati, e si deve sempre tenere a mente che talvolta l’apparenza inganna.

“Babylon sisters” di Gigi Roccati, al suo esordio nella pellicola di finzione dopo essersi distinto come documentarista, ha il merito di raccontare, con lo stile e la forma di una fiaba moderna, non soltanto le contraddizioni, ma soprattutto le differenze che esistono tra gli italiani nel modo di relazionarsi con lo straniero. continua su

http://paroleacolori.com/babylon-sisters-amicizia-al-femminile-e-integrazione-nel-film-di-gigi-roccati/

Roberto Sapienza presenta “Ninni, mio padre”

260) La Pelle dell’Orso

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Il biglietto d’acquistare per “La Pelle del’Orso” è : 1) Neanche regalato 2) Omaggio (Con Riserva) 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre.

“La Pelle dell’Orso” è un film del 2016 diretto da Marco Segato, scritto da Marco Segato, Marco Paolini, Enzo Monteleone, tratto dall’omonimo romanzo di Matteo Righetto, con: Marco Paolini, Leonardo Mason, Lucia Mascino, Paolo Pierobon.
Siamo negli anni Cinquanta, in un villaggio nel cuore delle Dolomiti vivono Domenico(Mason), un ragazzo quattordicenne sveglio ma introverso, e il padre Pietro(Paolini) ex veterano di guerra e galeotto oltre che consumato dal vino, che per campare lavora alle dipendenze dell’arrogante Crepaz(Pierobon). Il rapporto tra padre e figlio è aspro, difficile, i lunghi silenzi li hanno trasformati in due estranei, nonostante il secondo si sforzi di essere notato e brami un gesto d’affetto.
Una notte la tranquillità della valle viene minacciata dal diaol, il diavolo, un orso vecchio e feroce che ammazza una vacca dentro la stalla. La comunità è in preda alla paura e non la forza di reagire. Una sera all’osteria in un scatto d’orgoglio Pietro lancia una sfida a Creapaz: ammazzerò l’orso in cambio di seicentomila lire. La sfida viene raccolta tra le risate e scherno generale.
Pietro volendo riscattare il suo passato, decide la mattina dopo senza avvisare neanche il figlio, di partire per la caccia all’orso. Domenico lo viene a sapere e decide di seguirlo. Padre e figlio si immergono nei boschi, iniziando più che una dura e drammatica caccia, la riscoperta l’uno dell’altro. A poco a poco si riavvicinano, si riconoscono e il muro che li separava si sgretola avendo come sfondo la bellezza silenziosa, spettacolare e pericolosa della natura.
Nelle intenzioni degli autori il film dovrebbe avere la doppia chiave di lettura drammaturgica sia di film di formazione del giovane protagonista e della possibilità di conoscere e appianare i contrasti con il padre e dall’altra parte di evocare nello spettatore il genere western però ambientato tra le Dolomiti.
Se il primo obiettivo si può ritenere raggiunto grazie a un’azzeccata scelta strutturale, stilistica e registica dove sono esaltati più i silenzi, gli sguardi e la fisicità dei due attori sulla parola riducendo al minimo i dialoghi, creando un convincente e coinvolgente mix emozionale. continua su

http://www.nuoveedizionibohemien.it/index.php/appuntamento-al-cinema-la-pelle-dellorso/

Vittorio De Agrò presenta “Amiamoci, nonostante tutto”

https://www.amazon.it/Amiamoci-nonostante-tutto-Vittorio-Agr%C3%B2-ebook/dp/B00TJEWLZU/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1478101299&sr=1-1&keywords=amiamoci+nonostante+tutto