64 ) La Llorona -le lacrime del male

Il biglietto da acquistare per “La Llorona – Le lacrime del male” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“La Llorona -Le Lacrime del Male” è un film di Michael Chaves. Con Linda Cardellini, Raymond Cruz, Patricia Velasquez, Marisol Ramirez, Sean Patrick Thomas. Horror, 93′. USA 2019

Sinossi:

Negli anni ’70 a Los Angeles, la Llorona si aggira nella notte alla ricerca di bambini. Un’assistente sociale non prende sul serio l’inquietante avvertimento di una madre sospettata di aver compiuto violenze sui figli, e presto sarà proprio lei, insieme ai suoi bambini, ad essere risucchiata in uno spaventoso regno soprannaturale. L’unica speranza di sopravvivere all’ira mortale della Llorona potrebbe essere un prete disilluso e la mistica che pratica per scacciare il male, dove la paura e la fede si incontrano.

Recensione:

C’era una volta la Llorona (che in italiano potremmo tradurre come “la piangente”)… No, non credo che sia giusto iniziare così la recensione del film di Michael Chaves per rendere l’idea di cosa rappreseti, nell’immaginario collettivo sudamericano, questa figura terrificante. Riproviamo.

C’era una volta, in Messico, una donna che tradita dal marito decise di vendicarsi, annegando i propri figli in un lago. Resasi conto delle sue azioni, la donna si tolse la vita. Da quel momento il suo spirito vaga sulla Terra, terrorizzando e uccidendo i bambini, nella speranza di ritrovare i propri.

Chaves, partendo dalla tradizione e dall’enorme potenziale narrativo di questa figura, decide di ambientare la storia nell’America degli anni ‘70, sperando di costruire un horror in cui coesistano fede, maternità e leggenda popolare. Il progetto, ambizioso, risulta però riuscito solo in parte.

“La Llorona – Le lacrime del male”, pur rientrando strutturalmente all’interno della saga “The Conjuring”, si sforza di avere una propria identità narrativa e forza attrattiva particolare, inserendo la leggenda popolare all’interno di un contesto “contemporaneo” – che si materializza in tematiche come le difficoltà, per un genitore single, di crescere dei figli.

Fin dalle prime scene, però, si ha la netta sensazione di trovarsi davanti agli occhi qualcosa di già visto, e l’idea non cambia nel proseguo della pellicola, dato l’intreccio abbastanza prevedibile e scontato. Un peccato, visto il notevole potenziale del personaggio. continua su

“La Llorona – Le lacrime del male”: un horror riuscito solo a tratti

12) Green Book

Il biglietto da acquistare per “Green book” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre (con riserva)

“Green Book” è un film di Peter Farrelly. Con Viggo Mortensen, Linda Cardellini, Mahershala Ali, Don Stark, Sebastian Maniscalco. Commedia, 130′. USA 2018

Sinossi:

New York City, 1962. Tony Vallelonga, detto Tony Lip, fa il buttafuori al Copacabana, ma il locale deve chiudere per due mesi a causa dei lavori di ristrutturazione. Tony ha moglie e due figli, e deve trovare il modo di sbarcare il lunario per quei due mesi. L’occasione buona si presenta nella forma del dottor Donald Shirley, un musicista che sta per partire per un tour di concerti con il suo trio attraverso gli Stati del Sud, dall’Iowa al Mississippi. Peccato che Shirley sia afroamericano, in un’epoca in cui la pelle nera non era benvenuta, soprattutto nel Sud degli Stati Uniti. E che Tony, italoamericano cresciuto con l’idea che i neri siano animali, abbia sviluppato verso di loro una buona dose di razzismo.

Recensione:

Quali solo le condizioni per cui, tra due persone che più diverse non si potrebbe, possa nascere una duratura amicizia? La mia domanda potrebbe sembravi, apparentemente, sciocca quanto provocatoria ma provate a immaginare questa storia in un preciso contesto storico.

Siamo nel 1962 e il mondo guarda con ottimismo e speranza alla presidenza Kennedy, nonostante negli Stati Uniti ci siano alberghi, servizi igienici e mezzi di trasporto divisi tra bianchi e neri. Il razzismo, la ghettizzazione e l’intolleranza sono evidenti soprattutto negli Stati del Sud, tanto che è difficile pensare che ci troviamo così avanti nel tempo.

Ebbene è proprio in questo contesto che si conoscono e diventano amici Tony Lip (Mortesnsen) e il dottor Donald Shirley (Ali), un ex boxer italoamericano di umili origini e un raffinato e talentuoso pianista di colore.

Se avete applaudito pellicole come “Quasi amici” e soprattutto “A spasso con Daisy”, allora non potrete non amare “Green book” di Peter Farrelly, una sorta di rivisitazione che inverte i ruoli, mantenendo sempre identità, anima e pathos. continua su

http://paroleacolori.com/green-book-road-movie-spassoso/