
“I ragazzi di Biloxi” è un romanzo scritto da John Grisham e pubblicato in Italia il 22 novembre 2022 da Mondadori Editore.
Sinossi:
Keith Rudy e Hugh Malco provengono entrambi da famiglie di immigrati croati e sono cresciuti insieme a Biloxi, nel Mississippi. Negli anni Cinquanta e Sessanta hanno frequentato le stesse scuole e condiviso la passione per lo sport. La loro città, affacciata sul mare, era storicamente nota per la sua fiorente industria ittica e per le spiagge e i resort turistici. Ma al tempo stesso presentava un lato oscuro: la corruzione e il vizio – dal gioco d’azzardo alla prostituzione, al contrabbando di alcol e traffico di stupefacenti – dilagavano sotto il controllo di una cricca di criminali, molti dei quali si diceva fossero membri della Dixie Mafia. Crescendo i due amici d’infanzia prendono strade diverse. Il padre di Keith, divenuto con grandi sacrifici procuratore distrettuale, è determinato a ripulire Biloxi e tutta la costa dalla malavita e suo figlio decide di seguire le sue orme. Il padre di Hugh, invece, diventa in breve tempo il boss incontrastato della criminalità locale e Hugh, attratto dalla bella vita e dai locali notturni, sceglie di lavorare per lui. Inevitabilmente le due famiglie sono destinate a uno scontro finale nelle aule del tribunale. “I ragazzi di Biloxi” è una saga che racconta le vicende di due uomini che si ritrovano dalla parte opposta della legge.
Recensione:
Non amo particolarmente quel genere di romanzo incentrato sulle saghe familiari, sulle relative amicizie, affetti, tradimenti ecc.
Un’epopea che spesso si tramuta in un campale e manicheo scontro tra due ex amici che hanno scelto opposti stili di vita.
La mia riluttanza letteraria deriva probabilmente anche dall’influenza televisiva in cui sono nato e cresciuto , vedendo sul piccolo schermo tante serie e film si fondono su questo plot narrativo.
Ho voluto condividere la mia “diffidenza ” al fine di rendere più chiaro il perché del mio giudizio in chiaroscuro su “i Ragazzi di Biloxi”, ultima fatica del Maestro Grisham.
Ho faticato non poco a leggere e farmi piacere le prime duecento pagine scritte da un inedito Grisham .
Non ho ritrovato il classico e diretto approccio narrativo del Maestro nel presentare i personaggi , l’intreccio e soprattutto le criticità che generalmente danno il via ad un vibrante ed inteso scontro legale.
La prima parte de “I Ragazzi di Biloxi” l’ho letta, percepita ed infine accettata come un tentativo lodevole da parte dello scrittore di modificare il proprio marchio autoriale, volendo inserire forzatamente l’elemento migrazione e l’”American Dream” sperando così da una parte di conquistare nuovi lettori
e dall’altra di svecchiare il “brand Grisham” agli occhi dei vecchi fan.
Una scelta creativa che sulla carta aveva buone potenziali, si è rivelata nello sviluppo un lungo ed tratti prolisso “introduzione” alla vera storia, ovvero il duello legale e poi divenuta questione personale tra Keith e Hugh, dopo che il secondo ha organizzato l’attentato fatale per il padre di Keith.
Un finale serrato ed avvolgente non è bastevole a coprire i limiti emersi nella seconda parte , in cui l’autore ha sporcato il cuore del racconto con l’utilizzo eccessivo di personaggi secondari e loro guai giudiziari.
“ I ragazzi di Biloxi” è un romanzo di formazione, storico, sociologico sulla società americana e solamente alla fine lo si vive come un Legal thriller.
Un ibrido di generi e troppi personaggi buttati nella mischia determinano una lettura diversamente godibile ed avvincente, sensazioni davvero inedite per un lettore alle prese con un “Grisham”.