45) Vita da Carlo

“Vita da Carlo” è una serie di Carlo Verdone, Arnaldo Catinari. Con Carlo Verdone, Max Tortora, Monica Guerritore, Anita Caprioli, Filippo Contri. Commedia. Italia. 2021

Recensione:

L’immagine pubblica di Carlo è quella di un uomo generoso e sempre disponibile: a chi gli chiede selfie per strada, autografi negli autogrill, Carlo non si nega mai. Il prezzo di questa costante ribalta è una vita privata estremamente frugale, scandita da ritmi sempre uguali, quasi come una prigione. O una commedia.

Essere Carlo Verdone: pensate che sia un’impresa facile? 365 giorni all’anno, 7 giorni su 7? Dei personaggi famosi, della loro vita pubblica e privata, noi “comuni mortali” vediamo soltanto i lati “positivi” – la fama, il successo, il denaro e le possibilità che questo garantisce.

In realtà far convivere lavoro e famiglia, confrontarsi con i fan e con le loro, talvolta strampalate, pretese e richieste e persino affermare la propria individualità, l’essere persona e non (solo) personaggio non è facile.

Carlo Verdone affronta questi temi, con la consueta dose di ironia, nella serie “Vita da Carlo”, presentata in anteprima alla Festa del cinema di Roma e disponibile su Prime Video dal 4 novembre.

Nell’arco dei dieci episodi – la cui visione è nel complesso leggera e godibile, al netto di qualche criticità narrativa e strutturale – il pubblico si confronta con una versione inedita dell’attore, alle prese con problemi familiari, dubbi esistenziali, scelte professionali difficili e possibilità politiche. continua su

33) Si vive una volta sola

Il biglietto da acquistare per “Si vive una volta sola” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Si vive una volta sola” è un film di Carlo Verdone. Con Carlo Verdone, Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Max Tortora, Mariana Falace, Sergio Muniz, Livia Luppattelli. Commedia, 105′. Italia 2021

Sinossi:

Il professor Umberto Gastaldi è un chirurgo di fama che dirige un’équipe dì fedelissimi: l’assistente Corrado Pezzella, la strumentista Lucia Santilli e l’anestesista Amedeo Lasalandra. A unirli non è solo la medicina ma una comune inabilità nel far coesistere la propria affermazione professionale con una vita personale decente, e la passione per gli scherzi che hanno come target loro stessi, soprattutto il tenero Amedeo. Quando però si viene a scoprire che uno di loro è, a sua insaputa, affetto da una malattia terminale la voglia di scherzare si trasforma nel desiderio di stringersi l’uno all’altro, con l’escamotage di una (ultima?) vacanza nel Salento.

Recensione:

Per una volta voglio tagliare sulle premesse e i giri di parole iniziali e andare dritto al sodo – non me ne voglia il buon Carlo Verdone. “Si vive una volta sola”, 27esimo film della sua carriera, disponibile su Prime Video, non è che una brutta quanto fastidiosa copia dell’immortale “Amici miei” di Mario Monicelli.

Girato tra maggio e luglio 2019, principalmente nei luoghi incantevoli della Puglia, il film sarebbe dovuto uscire nelle sale nel febbraio 2020. Il Covid ha portato a posticipare due volte la data e alla fine, nonostante la situazione epidemiologica stia migliorando, la storica decisione di portarlo solo online.

Personalmente penso che sia stata una buona scelta, perché “Si vive una volta sola” non sarebbe stato un buon biglietto da visita per il cinema italiano che spera di tornare alla normalità. Il film, infatti, è povero dal punto di vista drammaturgico, prevedibile nello sviluppo, piatto a livello emotivo. continua su

28) L’Abbiamo Fatta Grossa

l'abbiamo fatta grossa

Il biglietto d’acquistare per “L’abbiamo fatta Grossa è : 1) Neanche regalato 2) Omaggio 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre

“L’Abbiamo Fatta Grossa” è un film del 2016 di Carlo Verdone, scritto da Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Massimo Gaudosio, con Carlo Verdone, Antonio Albanese, Massimo Popolizio.

Nel nostro immaginario cinematografico, con il genere noir siamo soliti pensare a una storia buia, opaca, notturna in cui il protagonista è, generalmente, un ex fascinoso poliziotto, divenuto investigatore privato, costretto a indagare su misterioso omicidio e teso a salvare una bella donna, di cui fatalmente s’innamorerà. Ebbene, dimenticatevi questo cliché, se e quando deciderete di vedere il nuovo film di Carlo Verdone.
Infatti, l’artista romano, insieme agli sceneggiatori Plastino e Gaudosio ha deciso di riscrivere le regole genere del noir in maniera creativa e originale per il panorama italiano, mescolando insieme una colorata e solare commedia.
I puristi dei rispettivi generi staranno già scuotendo la testa. Ebbene, possiamo dire che il risultato finale di quest’operazione genetico-creativa non è riuscito perfettamente e lascia nel pubblico più di una perplessità. Ciononostante, non si può non lodare lo sforzo di Verdone, come lui stesso ha dichiarato in conferenza stampa, “di voler sterzare” dai canonici schemi narrativi dei suoi film, tentando di scrivere una nuova pagina della lunga e ricca carriera artistica che gli appartiene.
Così lo spettatore fa la conoscenza prima di Yuri Pelagatti (Albanese), attore di teatro preda di amnesie sul palcoscenico a causa della dolorosa separazione dall’amata moglie Giorgia e, in seguito, di Arturo Merlino (Verdone), aspirante scrittore di romanzi noir e, nella vita, squattrinato e improbabile investigatore privato che, al massimo, ha come incarico recuperare il gatto del vicino.
Yuri, deciso a sapere se la moglie lo tradisca con il suo avvocato, ingaggia lo scettico Arturo affinché inizi un pedinamento della moglie.
Durante il pedinamento Arturo si ritrova ad ascoltare e registrare, per errore, una conversazione tra un uomo e una donna, pensando che fosse la moglie di Yuri con l’amante.
Un equivoco che porta i due protagonisti a farsi coinvolgere in un’avventura rocambolesca che attraversa tutta Roma, quando vengono in possesso di una preziosa valigetta. Ben presto l’elegante e misterioso proprietario della valigetta (Popolizio) la reclama a sé, pronto a qualsiasi azione lecita e non. I due protagonisti finiranno travolti dagli eventi e considerati alla stregua dei criminali da punire per la cieca e sorda giustizia italiana.
Come dicevamo all’inizio, l’idea di costruire un “noir comico”, sebbene sia stata un’iniziativa lodevole e coraggiosa, presenta fin da subito grossi limiti e pecche sia nella struttura che nell’intreccio narrativo, dando l’impressione di un confuso pasticcio.
Il ritmo è lento, macchinoso e non aiuta la storia a carburare, solo raramente si colgono momenti brillanti e riusciti sul piano comico. La parte noir è debole e poco credibile, lasciando spazio a situazioni poco realistiche e approssimative.
Il film, nonostante i limiti sopra citati, riesce a mantenere una certa vivacità e interesse da parte dello spettatore per merito del talento e della personalità della coppia formata da Verdone e Albanese.
Una coppia artistica inedita ma che ha mostrato in scena affiatamento, coesione e capacità di dettarsi reciprocamente i giusti tempi comici e la suspense necessaria….continua su

http://www.mygenerationweb.it/201601302890/articoli/palcoscenico/cinema/2890-la-coppia-verdone-e-albanese-al-cinema-l-hanno-fatta-grossa

Vittorio De Agrò presenta “Amiamoci, nonostante tutto”

https://ilritornodimelvin.wordpress.com/acquista-libro-amiamocinonostante-tutto-vittorio-de-agro/

The ticket purchase for “We made Grossa is: 1) Not even gave 2) Tribute 3) In the afternoon 4) Reduced 5) Always

“We Made The Big” is a film of 2016 by Carlo Verdone, written by Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Massimo Gaudosio, with Carlo Verdone, Antonio Albanian, Massimo Popolizio.

In our imaginary film, with the film noir genre we usually think of a story dark, opaque, night in which the protagonist is usually a fascinating former policeman, now a private investigator, forced to investigate the mysterious murder and intended to save a beautiful woman , which inevitably fall in love. Well, forget that cliché, if and when you decide to see the new film by Carlo Verdone.
In fact, the Roman artist, along with screenwriters Plastino Gaudosio and decided to rewrite the rules of the noir genre in a creative and original for the Italian scene, mixing together a colorful and solar comedy.
Purists of the respective genres will already be shaking his head. Well, we can say that the end result of this operation genetic creative did not succeed and leaves the audience more of a concern. Nevertheless, one can not but praise the effort to Verdone, as he himself said at the press conference, “I want to steer” the canonical narrative patterns of his films, trying to write a new page in the long and rich career that belongs to him.
So the viewer gets to know before Yuri Pelagatti (Albanian), stage actor prey to amnesia on stage because of the painful separation from his beloved wife Giorgia and, later, Arturo Merlin (Verdone), an aspiring writer of crime novels and in life, penniless and unlikely private investigator who, at best, has the task to retrieve the neighbor’s cat.
Yuri, decided to find out if his wife is unfaithful to his lawyer, he hires the skeptic Arturo to start a stalking of his wife.
During shadowing Arturo finds himself playing and recording, by mistake, a conversation between a man and a woman, thinking it was the wife of Yuri with her lover.
One misconception that brings the two protagonists to get involved in an adventure that crosses all Rome daring, when in possession of a valuable briefcase. Soon the elegant and mysterious owner of the suitcase (Popolizio) the claim in itself, ready for any action lawful or not. The two players will end up overwhelmed, treated as criminals to be punished for the blind and deaf Italian justice.
As we said at the beginning, the idea of ​​building a “noir comedy”, although it was commendable and courageous initiative, has since undergone major limitations and flaws in both structure interweaving narrative, giving the impression of a confused mess.
The pace is slow, cumbersome and not help the story to carburetor, only rarely capture brilliant moments and managed in terms comedian. The noir part is weak and lacks credibility, allowing for situations unrealistic and rough.
The film, in spite of the above limits, can maintain a certain vivacity and interest by the viewer thanks to the talent and personality of the couple formed by Verdone and Albanian.
A pair artistic unpublished but showed staged harmony, cohesion and ability to mutually dettarsi the right comic timing and suspense needed …. more on

http://www.mygenerationweb.it/201601302890/articoli/palcoscenico/cinema/2890-la-coppia-verdone-e-albanese-al-cinema-l-hanno-fatta-grossa

Vittorio De Agro presents “Let us love, despite everything”

https://ilritornodimelvin.wordpress.com/acquista-libro-amiamocinonostante-tutto-vittorio-de-agro/