
Il biglietto d’acquistare per “The Green Knight” è : Omaggio (Con Riserva)
“The Green Knight” è un film del 2021 scritto e diretto da David Lowery, la pellicola è ispirata al poema cavalleresco Sir Gawain e il Cavaliere Verde.
Personaggi ed Interpreti:
Dev Patel: Sir Gawain
Joel Edgerton: Lord
Alicia Vikander: Lady/Esse
Barry Keoghan: Scavenger
Ralph Ineson: Il Cavaliere Verde
Erin Kellyman: Winfred
Kate Dickie: Regina
Sean Harris: Re Artù
Sarita Choudhury: Madre.
Sinossi:
La trama racconta la storia di Sir Gawain, spericolato e testardo nipote di Re Artù e cavaliere della sua Tavola Rotonda, che intraprende un audace viaggio per affrontare il Cavaliere Verde, un gigantesco essere dalla pelle verde, allo scopo di dimostrare il suo valore agli occhi della propria famiglia e soprattutto dei propri sudditi.
Recensione:
Avviso ai naviganti: Seppure la direttora via abbia inserito la sinossi del film, non affannatevi a ritrovarla nell’arco delle due ore e passa di film.
Sarebbe tempo sprecato. Rassegnatevi all’idea che il buon David Lowery vi condurrà dentro una storia, una leggenda, un viaggio in cui non conteranno la coerenza narrativa, la logicità e raziocino, ma la forza delle immagini, i non detti ed il flusso di sensazioni ed emozioni provate.
Secondo avviso: Dovreste esistete alla legittima tentazione di lasciare la sala, all’istinto di spegnere il computer, di cambiare rabbiosamente canale e soprattutto di volere artisticamente male a David Lovery. “The Green Knight” è prima di ogni cosa una prova di resistenza cinefila prima ancora che umana.
Terzo ed ultimo avviso: Se cercate sul web giudizi, recensioni si “The Green Knight” , tutti concordano su punto: affresco poetico , esistenzialista, pittorico magistralmente inserito e modellato all’interno di poema cavalleresco. David Lovery è stato creativamente illuminato nel unire , mescolare tradizione e fantasy, leggenda e misticismo trovando così il giusto equilibrio tra differenti generi.
Questi tre avvisi li ritenevo necessari quanto dovuti perché il sottoscritto su “The Green Knight” nutre sentimenti e soprattutto giudizi contrastanti.
Partiamo dagli aspetti positivi:
E’ innegabile che “The Green Knight” sia una gioia per gli occhi e orecchie dello spettatore. Non si può non rimanere incantati dalla ricchezza e sontuosità dei costumi, colpiti dall’attenta e ricca costruzione degli ambienti ed estasiati dalle bellezze naturali che svolgono il doppio prezioso ruolo di spalla e cornice al viaggio fisico ed interiore del protagonista.
“The Green Knight” può altresì contare su una colonna sonora bellissima, accattivante , coinvolgente quanto ipnotica. Più di una volta lo spettatore preferisce ascoltare i canti medievali e/o religiosi piuttosto che seguire le “gesta” di Patel.
Non da meno importante si rivelano i contributi della sofisticata fotografia ed il saggio ed intelligente utilizzo degli effetti speciali creando l’ulteriore tassello nel generare una connessione emotiva-temporale tra lo spettatore e la storia.
L’insieme di tutti questi componenti ben dosate ed alternate sulla scena rende tutto molto intrigante, affascinante e soprattutto stimolando lo spettatore a proseguire nella visione nonostante l’impianto narrativo risulti più di una volta traballante, dispersivo e ridondante.
Veniamo , aihmè, agli aspetti negativi almeno per il sottoscritto
- La durata è decisamente eccessiva, prolungata ad arte e non supportata da valide motivazioni registiche e narrative.
- Il senso , lo scopo finale del film qual è? È il classico coming age del protagonista?
Sapersi prendere le proprie responsabilità? Onorare la parola data?
Smettere d’essere uno sciocco giovin signore o se preferite un Peter Pan ante litteram?
Lo spettatore si pone questi ed altri quesiti durante tutta la visione cercando una sponda, un aiuto, un chiarimento in un passaggio, in un dialogo tra i personaggi o financo dalla voce fuori campo. Ebbene il regista preferisce non dare sazio alla legittima curiosità del pubblico. È un continuo sviare, rinviare, rilanciare, instillare dubbi fino all’ultimo inaspettato “sliding doors “.
- David Patel è allo stesso tempo bravo, intimamente calato nel suo personaggio quanto caricaturale e grottesco. Una recitazione altalenante che non aiuta nel giudicare la sua performance complessivamente positiva e convincente. Ma se David Patel getta il cuore oltre l’ostacolo, nutriamo invece maggiori e nette negativa sull’apporto dato dal Premio Oscar Alicia Vikander impiegata in un difficile doppio ruolo.
L’attrice svedese ci appare spaesata, fuori contesto e non adatta a questo progetto. È ovviamente una nostra modesta impressione, ma stavolta la Vikander ha steccato nell’approccio e nello spirito recitativo.
- Il resto del cast svolge il proprio personale compito senza lode e senza infamia , quando invece ci saremmo aspettati una maggiore presa in certi passaggi.
In conclusione “The Green Knight” è un film complesso, sofisticato, elegante, criptico , magnetico quanto snervante e respingente alla lunga.
Insomma quel genere di film che per alcuni sarà il capolavoro dell’anno, per altri una noia autoriale o peggio ancora.
Allo spettatore in sala ed infine al Box Office come sempre sarà data l’ultima parola come da leggenda.