
Per lo spettatore “comune” , il biglietto d’acquistare per “ambulance” è : Omaggio
Per un fan della cinematografia di Michael Bay è : Di pomeriggio (Con riserva)
“Ambulance” è un film del 2022 diretto da Michael Bay, scritto da Chris Fedak, con :
Jake Gyllenhaal, Yahya Abdul-Mateen II, Eiza González, Garret Dillahunt, Adolfo Martinez, Keir O’Donnell, Moses Ingram, Jose Pablo Cantillo, Colin Woodell, Jesse Garcia, Victor Gojcaj, Jackson White, Brendan Miller, Jamie McBride, Devan Chandler Long.
Sinossi:
Ambulance, film diretto da Michael Bay, racconta la storia di Will (Yahya Abdul-Mateen II) e Danny (Jake Gyllenhaal), due fratelli molto diversi tra loro. Il primo è un veterano di guerra, che ha bisogno di 231.000 dollari per pagare un importante intervento a sua moglie; il secondo, invece, è un criminale affermato. Quando Will chiede aiuto economico a Danny, quest’ultimo non gli propone un prestito, ma una rapina, la più grande mai fatta alla banca di Los Angeles, che permetterebbe loro di tornare a casa con 32 milioni di dollari. Will si convince ad accettare, soprattutto perché non ha altre alternative per pagare le spese mediche della moglie.
Durante il colpo, qualcosa va storto. Un ufficiale di polizia, infatti, arriva nella banca per questioni personali, mandando all’aria il piano. Il poliziotto viene gravemente ferito e Will e Danny non hanno altre scelta se non la fuga col bottino. Quando s’imbattono in un’ambulanza, i due ne prendono il controllo, non immaginando che al suo interno ci sia un’infermiera, Cam Thompson (Eiza González) con un poliziotto ferito, che ha bisogno di andare in ospedale. La fuga ad alta velocità tra le strade di Los Angeles si fa sempre più rocambolesca e le forze dell’ordine si spargono per tutta la città. Mentre Will cerca di aiutare Cam a mantenere in vita il ferito, Danny crede che i poliziotti non spareranno a un’ambulanza con all’interno uno di loro..
Recensione:
Inutile girarci intorno: la cinematografia di Michael Bay o si ama o lo la si detesta in modo netto quanto repentorio.
Nel corso degli anni abbiamo compreso come per Michael Bay non esistano mezze misure in campo narrativo, creativo, registico.
Bay ha una visione del cinema in cui credibilità, senso logico e verosimiglianza sono bandite in ogni ambito.
Non chiedete a Michael Bay di fare film impegnati, profondi, simbolici.
Michael Bay conosce ed ama realizzare quel tipo di cinema d’evasione in cui grandiosità, spettacolarità e sospensione della ragione rappresentano l’essenza del film stesso.
Esistono i film alla Michael Bay. Bay è un marchio commerciale, se vogliamo anche un genere autoriale.
Michael Bay ha dato una propria impronta, filosofia ai blockbuster.
Se lo spettatore è pronto ad accettare tutte queste considerazioni, riflessioni, allora può immergersi con gioia e financo esaltazione nel nuovo “parco giochi” creato da Michael Bay.
Ambulance è il remake di un film danese Ambulancen (2005), dove la donna bisognosa di cure, però, è la madre dei due rapinatori, mentre in questo è la moglie di uno dei due rapinatori.
“Ambulance” incarna la perfetta summa del pensiero cinematografico bayano :inseguimenti , sparatorie, senso della famiglia, giustizia, bene contro male.
Le due ore e 16 minuti di Ambulance sono un frullatore di emozioni, sangue, follia, pathos e frenetici e spettacolari inseguimenti in un Los Angeles tirata a lucido.
Bay partendo da una sceneggiatura esile quanto pasticciata su personaggi e tematiche, innesca subito la “quarta” con una drammatica scena di un incidente stradale dove la bella quanto tosta paramedica Cam mostra tutto il proprio valore.
Ma Bay poteva ”accontentarsi “ di raccontare solamente le vicende umane e professionali di un paramedico?
Ovviamente no, caro spettatore.
La scena successiva ci mostra come un ex militare pluridecorato non si possa permettere con l’assicurazione l’operazione necessaria per la moglie malata , costringendolo ad accettare l’offerta criminosa del fratellastro.
Jake Gyllenhaal eYahya Abdul-Mateen II formano una coppia inedita, opposta nei colori, nella fisicità oltre che nella personalità.
Il primo ha scelto di seguire la carriera criminale del padre affinandone gli strumenti e strategia, il secondo invece ha servito il proprio Paese.
“Ambulance” è anche una storia di fratellanza intensa, autentica, virile quanto profonda.
Gyllenhaal è spirato, folle quanto elegante e carismatico nell’incarnare il fratello cattivo della coppia.
“Ambulance” vive d’eccessi, di continui rilanci visivi “fregandosene” dei buchi e contraddizioni della sceneggiatura puntando tutto sull’aspetto adrenalinico delle scene.
Eiza González sulla carta avrebbe con il personaggio di Cam un ruolo pieno di spunti e potenzialità, ma sfortunatamente ne esce fuori una performance piuttosto banale, stereotipata e raramente incisiva e tosta.
“Ambulance” non si fa mancare nulla: morte, tradimenti, doppio gioco e redenzione del cattivo.
Un film che racchiude tutto ed il suo contrario che vista l’attualità angosciante e tragica, potrebbe rivelarsi un felice momento di pausa ed eccitante visione.
Michael Bay ci regala un costoso scacciapensieri non esente da limiti e criticità, ma assolutamente godibile per gli amanti di questo genere.
Dopo aver visto “Ambulance”, vedrete con occhi diversi le nostre ambulanze.