18) Calcinculo

Il biglietto d’acquistare per “Calcinculo” è : Di pomeriggio
“Calcinculo” è un film del 2022 diretto da Chiara Bellosi, scritto da MARIA TERESA VENDITTI, LUCA DE BEI , con Gaia Di Pietro, Andrea Carpenzano, Barbara Chichiarelli,Giandomenico Cupaiuolo, Francesca Antonelli, Claudia Salerno.
Sinossi:
Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira
veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. É questo che succede a
Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.
Recensione:
Non esiste un manuale per diventare adulti.
Un adolescente dovrebbe poter contare sulla propria famiglia, gli amici, la scuola.
Ma la realtà è ben diversa.
Il rapporto tra una figlia quindicenne e la propria madre è sovente conflittuale .
Generalmente una ragazza non si piace quasi mai, soffre il giudizio estetico degli altri e trova nel cibo una valvola di sfogo.
Si cresce con l’amore , con le delusioni e financo con “i calcinculo”.
Il titolo del primo film di finzione di Chiara Bellosi racchiude simbolicamente oltre che narrativamente il senso di questa storia dove Benedetta, la nostra giovane protagonista, è chiamata ad una scelta difficile quanto sofferta: l’indipendenza , la consapevolezza di sé si ottiene solamente con le proprie forze.
Non è facile accettare per un adulto questa condizione, figurarsi per un adolescente.
Eppure Benedetta si ritrova a vivere una situazione familiare inadatta alle sue esigenze ed aspettative.
Il rapporto con sua madre Anna è teso, scandito da silenzi e diverse visioni sulla vita.
Anna, una casalinga con un sogno infranto da ballerina, vorrebbe cambiare la propria figlia, farla dimagrire.
Impone alla figlia visite medici e diete , senza chiederle mai che cosa provi e pensi Benedetta.
Benedetta si sente fuori posto, estranea a casa sua, da migliorare, modellare secondo i criteri materni.
Invece la ragazza si sente libera, desiderosa di provare, rischiare, amare.
Il suo corpo, i chili in più non sono un problema, un ostacolo.
Benedetta vuole essere vista, ascoltata per come è realmente e non seguendo le convenzioni e criteri sociali.
Così quando vicino la casa di Benedetta arriva la carovana circense “Calcinculo” e con sé il camper di Amanda, la vita della protagonista cambia per sempre.
Amanda vede, parla, consiglia, flirta con Benedetta senza pregiudizi o critiche facendola sentire viva, toccata, parte di un mondo.
“Calcinculo” è una storia di libertà, indipendenza, silenziosa quanto orgogliosa nuova consapevolezza.
Chiara Bellosi scrive nella note di regia : “ Questa storia è una fiaba. Ovvero: del giocare con la realtà.
Quando ero piccola mi raccontavano le storie e c’era una differenza tra fiaba e favola. Così
per me la favola è sempre rimasta qualcosa di un po’ triste e asciutto e barboso, con la sua
morale inesorabile in chiusura. La fiaba invece è come un universo che si espande e
raccoglie tutto quello che trova per strada: oggetti insensati, personaggi strambi, posti pieni
di fascino ma sempre un po’ inquietanti.
Invece Andrea Carpenzano che interpreta il personaggio di Amanda ci ha raccontato durante la conferenza stampa “ che fin dalla prima lettura del copione, ho immaginato il film e soprattutto il mio personaggio come fossero parte di un film Disney”.
Personalmente concordiamo abbastanza con le due definizioni dei due artisti, ma ci sentiamo d’aggiungere che “Calcinculo” è anche coming age duro, selvaggio, amaro che non fa alcun tipo di sconto al sentimentalismo e buonismo.
Bellosi mette in scena una storia asciutta, diretta, scandita da silenzi rumorosi e sguardi infuocati della protagonista.
L’esordiente Gaia di Pietro regala una performance vibrante, carismatica e fisica non mostrando mai incertezza sulla scena.
Se Gaia Di Pietro sorprende positivamente per la naturalezza recitativa , Andrea Carpenzano conquista e spiazza tutti con il personaggio di Amanda, ben lontano da tutti quelli fatti in precedenza dall’attore romano
Ci dimentichiamo di Carpenzano attore e sulla scena siamo colpiti e conquistati dai modi e pensieri di Amanda, una sorte di mentore, guida, primo amore di Benedetta.
La recitazione di Carperzano è ruvida ed allo stesso tempo malinconica, disincantanta.
Amanda non è la salvatrice della ragazza, né la sua tentatrice, semmai è il mezzo emotivo che consente di far sbocciare la “farfalla” Benedetta.
Benedetta cresce, evolve, prende coscienza di sé ricevendo delusioni e tradimenti dagli affetti più cari
Una “trafila” che accomuna tanti ragazzi e ragazze d’oggi che pone un senso d’autenticità e bellezza al finale aperto del film.
“Calcinculo” è un racconto realistico quanto poetico che si perde in una lentezza di racconto ed un ritmo troppo compassato.
Il personaggio di Anna , madre di Benedetta, avrebbe meritato maggiore spazio e visibilità alla brava Chichiarelli troppo prematuramente e colpevolmente tagliata fuori dalla sceneggiatura.
“calcinculo” è una visione complessivamente consigliata prendendo atto che la vita prosegue, migliora anche senza un “lieto fine” esplicito.

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