
Il Biglietto d’acquistare per “I Giganti” è : Omaggio (Con Riserva)
“I Giganti” è un film del 2021 diretto da Bonifacio Angius, scritto da Bonifacio Angius e Stefanno Deffenu.
Interpreti e Personaggi:
Bonifacio Angius – Massimo
Stefano Defenu – Stefano
Michele Manca – Andrea
Riccardo Bombagi – Riccardo
Stefano Manca – Piero.
Sinossi:
Una rimpatriata tra vecchi amici. Una casa sperduta in una valle dimenticata dal mondo. Tanti
ricordi, piombo, e storie d’amore dall’abisso.
Recensione:
Nel 1991 Gino Paoli cantava “ Quattro amici al bar” declinando la sua intima malinconia delusione nei riguardi una generazione convinta di poter cambiare il mondo ed invece..
Una canzone divenuta cult anche per le generazioni successive rivelando come questo profondo stato di malessere e rabbia sia stato drammaticamente trasmesso dai genitori ai figli.
La pandemia con le sue inevitabili quanto sofferte restrizioni sanitarie ha davvero sconvolto il mondo acuendo il solco sociale, economico tra le persone, ma soprattutto creando una frattura insanabile nei già precari rapporti familiari e lavorativi.
Giovani e non si sono ritrovati improvvisamente senza lavoro, uno scopo, obbligati alla convivenza con detestabili parenti.
Un’emergenza sanitaria che è divenuta inevitabilmente anche un ‘emergenza mentale /psicofisica.
“I Giganti” di Bonifacio Angius, presentato in anteprima al Locarno Film Festival, racconta il drammatico e cinico racconto di una rimpatriata organizzata da quattro amici , reduci dall’isolamento post Covid , ma visibilmente devastati e scossi sul piano psicologico ed emotivo.
Una festa organizzata nella casa di campagna di Stefano, un tossicodipendente che trascorre le giornate “pippando” per mettere la sordina ai suoi fantasmi.
Coca ed alcool sono il menù di una serata autodistruttiva in cui i quattro amici si alternano sulla scena mostrando tutti i propri difetti , vizi e come le rispettive esistenze siano state segnate dalla dissolutezza e dal fallimento professionale e sentimentale
Nel corso della visione scopriamo il lato oscuro, le ferite che hanno piegato, sporcato le anime di questi 4 uomini
Massimo ha distrutto la sua famiglia come conseguenza del fallimento professionale come attore
Vediamo come la tossicodipendenza di Stefano si sia stata scatenata da una delusione d’amore vissuta da ragazzo.
Andrea sembra essere uno spacciatore professionista con sfumature da maniaco sessuale, infine Piero è un politico locale vanesio quanto opportunistico.
Il titolo scelto dal regista volutamente ingannevole quanto capzioso dà voce, corpo , anima a quattro storie come espressione di una generazione” gigantesca” nell’essere fallimentare, lamentosa ed egoistica.
Gli over 40 che non trovano più spazio, ruolo e funzione in questa nostra società, lasciandosi cadere in un lento scivolamento verso l’annientamento ed abulia.
“I Giganti” si rivela drammaturgicamente come una resa dei conti esistenziale avendo come punto di riferimento registico “Le Iene “ di Quentin Tarantino e mentre avendo il classico letterario de “Sette piccoli indiani” sul piano del pathos e climax.
Bonifacio Angius realizza un film dai toni e tempi più da spettacolo teatrale piuttosto che cinematografico rendendo la visione si intensa e potente ma allo stesso tempo lenta ed esasperante in più passaggi.
Riccardo fratello di Piero è il quinto uomo della serata che rompe gli schemi avendo il duplice ruolo : nella prima parte è un Grillo Parlante lucido e spietato mettendo “il dito nella piaga” di ogni singolo personaggio e nella seconda parte si unisce alla “festa” auto distruttiva assumendo un ruolo decisivo quanto fatale.
“I Giganti” racchiude in sé più generi: commedia dark, tossica, esistenziale e poi con un finale tragico che lascia un sapore amaro nella bocca dello spettatore. Spiazzato da un finale così brutale quanto paradossalmente risolutorio per una generazione destinata all’infelicità ed alla rabbia come compagni di vita.