
Il biglietto da acquistare per “Sweet girl” è:
Neanche regalato (con riserva). Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.
“Sweet girl” è un film di Brian Andrew Mendoza. Con Jason Momoa, Isabela Moner, Manuel Garcia-Rulfo, Amy Brenneman, Adria Arjona. Azione, 110′. USA 2021
Sinossi:
Quando sua moglie si ammala di cancro e la malattia progredisce rapidamente verso una condanna a morte, Raymond Cooper riceve una speranza: un farmaco sperimentale che potrebbe migliorare le condizioni della donna. Il giorno in cui dovrebbe iniziare le nuove cure, però, il farmaco viene ritirato da una manovra sporca di una “big pharma”, che vuole tagliare le gambe alla concorrenza. Raymond, contrariando la figlia Rachel, giura vendetta pubblicamente, telefonando al manager della compagnia farmaceutica mentre questo è in diretta TV. Successivamente, un giornalista che ha raccolto informazioni sulla corruzione del gruppo lo contatta, ma la situazione prende molto presto una tragica piega.
Recensione:
I manager delle cosiddette “big pharma” sono un bersaglio facile, contro cui indirizzare l’odio generale – già di per sé sono abbastanza detestati dall’opinione pubblica, diciamocelo. “Sweet girl” di Brian Andrew Mendoza, disponibile su Netflix, quindi, avrebbe potuto avere vita facile nel conquistare il pubblico.
Prendete un marito e padre innamorato e affettuoso; una malattia mortale che un farmaco sembra poter curare – o quanto meno rallentare; un colosso farmaceutico che briga, con metodi più o meno legali, per far ritirare il suddetto farmaco dal mercato. Metterli insieme in una storia convincente era possibile.
Gli sceneggiatori di “Sweet girl”, invece, hanno dato vita a un intreccio inverosimile, caotico, contraddittorio. Una sceneggiatura contraddistinta da troppi buchi narrativi e salti temporali ingiustificati, senza una linearità. continua su