
Il biglietto d’acquistare per “Comedians” è : Omaggio (con riserva)
“Comedians” è un film del 2021 diretto da Gabriele Salvatores, basato sull’opera teatrale “Comedians” di Trevor Griffiths, adattamento di Gabriele Salvatores
Cast Artistico:
ALE e FRANZ Filippo Marri e Leo Marri
Natalino BALASSO Eddie Barni
Marco BONADEI Samuele Verona
Walter LEONARDI Gio Di Meo
Giulio PRANNO Giulio Zappa
Vincenzo ZAMPA Vincenzo Cacace
con Christian DE SICA Bernardo Celli
Sinossi:
Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di standup comedy si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità? Attraverso le storie di sei comici, Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità.
Recensione:
Mai come questa volta non è stato semplice definire, catalogare ed infine “assegnare il tipo di biglietto “.
Assegnare a “Comedians” di Salvatores un biglietto Omaggio (Con Riserva) si è rivelata una scelta sofferta decisa sulla base di personali sensazioni, emozioni, valutazioni che il pubblico probabilmente ribalterà completamente al cinema.
“Comedians” in un mondo “ pre pandemico” probabilmente sarebbe uscito durante l’inverno e magari avrebbe avuto un passaggio festivaliero.
Invece il Covid 19 ha stravolto i piani creativi di Gabriele Salvatores che era impegnato nella pre-produzione di “Casanova”, “obbligandolo” ad un cambio radicale per amore di non tenere “ferma” la sua famiglia cinematografica.
“Comedians” esce il 20 giugno con il nobile quanto coraggioso compito di dimostrare che il cinema italiano sua ripartito invitando lo spettatore a ripopolare le sale cinematografiche.
“Comedians” non è un film per tutti.
Non è un film divertente, frizzante, “nazional popolare” nonostante la presenza di attori abituati a regalarci un sorriso.
“Comedians” è una storia malinconica, realistica, autentica su quanto sia difficile emergere nel mondo dello spettacolo e soprattutto in quello attoriale.
Una gara , una battaglia o se una preferite una guerra tra “poveri” in cui per ottenere il risultato alias l’ingaggio non si guarda in faccia nessuno financo tradire gli insegnamenti del proprio Maestro.
“Comedians” racconta le paure, i sogni di sei uomini desiderosi di dare un calcio ad una vita triste e povera , speranzosi di cambiare grazie al loro “presunto” talento attoriale.
Gabriele Salvatores ha dimostrato d’essere un regista coraggioso , eclettico mettendosi sempre in gioco rifiutandosi di muoversi in una tranquilla “comfort zone” autoriale.
L’adattamento cinematografico della drammaturgia di Trevor Griffiths si può ritenere complessivamente riuscita sul piano della scrittura avendo dato prova di fluidità, coerenza narrativa ed incisività nei giusti passaggi.
Ciò nonostante , personalmente, ho avuto più di una difficoltà nel trovare il giusto “mood” nel comprendere e gustarmi l’intreccio e soprattutto l’impianto registico scelto da Salvatores.
“Comedians” è stato costruito su dialoghi fitti, scambi diretti e continui tra i protagonisti, in cui ogni personaggio risulta magistralmente caratterizzato sul piano umano e psicologico.
Una notte per cambiare le sorti di sei uomini segnati da un vita mediocre, sfruttati nel quotidiano che hanno deciso di seguire il corso del Maestro Eddie Barni, un comico non omologato al sistema.
“Comedians” si trasforma in cinico, spietato confronto tra sei differenti personalità , ma accomunate dal desiderio di riscatto, ma nonostante la carica emotiva, esistenziale il film vive di troppi “stop and go”.
Ci saremmo aspettati un maggiore brio, freschezza, una malinconia meno ingombrante soprattutto dalla coppia Ale e Franz, invece apparsi frenati e legati al copione.
Natalino Basso e Christian De Sica sono assolutamente credibili e convincenti nell’essere la “nemesi” artistica ed esistenziale dell’altro.
I due attori incarnano le due antitetiche ed opposte visioni della comicità. Basso vorrebbe vedere una comicità lungimirante, autonoma, libera da obblighi e clichè, autoriale.
Invece De Sica con il personaggio di Bernardo Celli toglie ogni “poesia” al mestiere del comico evidenziando come sia il pubblico a pagare le bollette dell’attore.
Il giovane Giulio Pranno dopo un inizio piuttosto eccessivo e fuori contesto, è riuscito a prendere le misure al suo personaggio imponendosi sulla scena e diventando con merito e personalità il vero perno della storia.
Alla fine di “Comedians” non vediamo vincitori, ma semmai contiamo differenti esempi di sconfitti, traditori e financo orgogliosi idalisti come avviene in tutti settori della nostra società.
Come per i sei aspiranti comici, ogni giorno dobbiamo optare tra la scelta più vantaggiosa o quella più giusta e se seguire gli insegnamenti del Bravo Maestro o meno. mM ad averceli nella vita maestri come Eddie Barni.