
Il biglietto d’acquistare per “Voyagers” è : Neanche Regalato
“Voyagers” è un film del 2021 scritto e diretto da Neil Burger, con : Colin Farrell, Tye Sheridan, Isaac Hempstead Wright, Lily-Rose Depp, Viveik Kalra, Fionn Whitehead, Archie Renaux, Chanté Adams, Madison Hu, Quintessa Swindell, Veronica Falcón, Rafi Wilder, Archie Madekwe, Reda Elazouar.
Colin Farrell
Richard
Tye Sheridan
Christopher
Isaac Hempstead Wright
Edward
Lily-Rose Depp
Sela
Fionn Whitehead
Zac
Sinossi:
Voyagers, film diretto da Neil Burger, è ambientato in un futuro prossimo, nel quale la razza umana è a rischio, e racconta la storia di un gruppo di 30 astronauti inviati nello spazio per una missione multi-generazionale. L’impresa avrebbe come scopo quello di trovare un nuovo pianeta abitabile, ma degenera totalmente quando l’equipaggio scopre di essere all’oscuro di alcuni segreti riguardati il loro addestramento. Tra questi vi è uno strano liquido blu che viene loro somministrato per atrofizzare i sensi.
Quando uno di loro inizia a ribellarsi a questa “terapia”, realizza che la bevanda in realtà inibisce i loro istinti. Il giovane convince anche gli altri a non assumerla, portando il gruppo a esplorare i loro istinti primordiali fino a cadere in uno stato primitivo, che getta l’intera astronave nel caos. In preda a una crescente brama di potere e sesso e sempre più intimoriti, gli astronauti dovranno affrontare prima la minaccia più vicina, cioè loro stessi, e poi fare i conti con ciò che c’è al di fuori.
Recensione:
L’universo, per quanto infinito e misterioso, prima o poi stanco di vedersi coinvolto in una serie di storie insulse , improbabili presenterà una richiesta moratoria agli impavidi sceneggiatori.
Non può essere sufficiente utilizzare lo spazio per giustificare un maldestro adattamento cinematografico di un romanzo od un testo classico.
“Yoyagers” di Neil Burger rappresenta sfortunatamente quel genere di pellicola, che pur avendo sulla carta interessanti potenzialità narrative, etiche e filosofiche , nell’atto della stesura dello script è uscito fuori l’esatto contrario.
“Yoyagers” avrebbe voluto raccontare , abbracciare, rappresentare temi alti quanto controversi come il libero arbitrio, il tentativo della scienza di voler modellare, controllare le nuove generazioni come fossero “cavie di laboratorio”.
Neil Burger immagina un futuro possibile in cui la Terra è ormai divenuta invivibili per l’uomo avendo come unica speranza di sopravvivenza quella di scoprire nuovi pianeti abitabili.
Una missione difficile, quasi “suicida” che gli scienziati hanno deciso d’affidare ad un gruppo di bambini nati in provetta e cresciuti per compiere questa missione.
L’idea del “soldato in provetta” o se preferite astronauta è giustificata dall’esigenza umanitaria , togliendo quasi ogni dubbio o reticenza etica all’attività scientifica..
Il quasi o se preferite il residuo d’umanità è incarnato dallo scienziato Richard che non può accettare d’abbondare al proprio destino i suoi “ragazzi”.
Ragazzi addestrati a lavorare, studiare ed obbedire senza mai provare un ‘emozione.
L’emozione è la variante impazzita quanto imprevista che sconvolge l’equilibrio e le gerarchie all’interno dell’astronave.
Se volessimo inquadrare in campo letterario “Voyagers” dovremmo collocarlo drammaturgicamente come una via di mezzo tra due celebri romanzi: “Il Signore delle Mosche” di William Golding e “1984” di George Orwell.
Invece in campo cinematografico potremmo vagamente accostarlo alla celebre pellicola “Gli ammutinati del Bounty” dei registi Lewis Milestone e Carol Reed.
Un quadro narrativo, esistenziale e soprattutto emozionale che dovrebbe consentirci una visione intesa, vivace, vibrante quanto coinvolgente.
Sfortunatamente niente di ciò accade anzi, lo spettatore fatica non poco nel seguire una storia confusa, pasticciata e mal diretta .
Un giovane e popolare cast artistico si rivela inadeguato nel calarsi nei rispettivi ruoli facendo apparire i loro personaggi goffi e caricaturali .
“Voyagers” appare tutto forzato, eccessivo, ridondante senza mai realizzare una sincera e solida connessione emotiva con il pubblico più giovane.
Burger sperava di veicolare il messaggio di quanto possa essere sciocco oltre che pericoloso sopprimere l’indole dei giovani correndo il rischio di subire un effetto opposto e contrario.
“Yoyaers” è un film sbagliato , inutile, quanto noioso, che si lascia guardare fino alla fine solo per apprezzare lo sforzo scenografico ambientale ed una fotografia di alto livello.