32) Monster

Il biglietto da acquistare per “Monster” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre.

“Monster” è un film di Anthony Mandler. Con Kelvin Harrison Jr., Jennifer Ehle, Jennifer Hudson, Jeffrey Wright, John David Washington. Drammatico, 98′. USA 2018

Sinossi:

Il 17enne Steve Harmon viene arrestato e processato come complice di una rapina a una drogheria dove ci è scappato il morto. Faceva da palo e non è facile dimostrare la sua colpevolezza, ma il giovane è nero e la giustizia non è clemente con quelli come lui, anche se non ha mai avuto problemi, viene da una buona famiglia e ha ottimi risultati a scuola dove sogna di diventare un regista. È però pur sempre un ragazzo che vive in un quartiere dove non mancano giovani criminali, inoltre la vita da strada ha un fascino cinematografico a cui non sa del tutto resistere e quando un giovane gangster lo avvicina…

Recensione:

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di trovarvi nel posto sbagliato al momento sbagliato… Ma questa serie di “sfortunati eventi” può trasformarsi in un dramma, se il protagonista è di colore.

La morte di George Floyd, la scorsa estate, ha riportato in primo piano la mai risolta “questione razziale” negli Stati Uniti, l’atteggiamento discriminante della polizia, i pregiudizi e i diritti negati. E l’America si è scoperta ancora una volta divisa, malata, arrabbiata, e oltre tutto nel pieno di una pandemia.

“Monster” di Anthony Mandler – presentato al Sundance 2020 e distribuito adesso da Netflix – racconta con uno stile asciutto, efficace e incisivo questo cortocircuito giudiziario e razziale applicato alla vita di un 17enne.

Strutturalmente e narrativamente il film è un classico legal thriller, che punta tutto sull’ingenua quanto incredula prospettiva del giovane protagonista, Steve Harmon (un credibilissimo Kelvin Harrison Jr.), che si ritrova trascinato dentro un incubo di kafkiana memoria.

Una scelta stilistica nel complesso vincente, che trasmettere pathos, umanità e autenticità alla storia, coinvolgendo emotivamente lo spettatore nonostante qualche passaggio retorico e qualcuno affrontato in modo frettoloso e sbrigativo.

Steve è il classico bravo ragazzo, un promettente studente di cinema che sogna di diventare regista e può contare anche su una famiglia solida quanto amorevole alle spalle. Steve gira per il quartiere con la sua camera, cercando l’ispirazione per realizzare il suo primo film. continua su

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