27) Alice e Peter

Il biglietto da acquistare per “Alice e Peter” è:
Neanche regalato (con riserva).

“Alice e Peter” è un film di Brenda Chapman. Con Angelina Jolie, David Oyelowo, Gugu Mbatha-Raw, Clarke Peters, Derek Jacobi. Drammatico, fantasy, 94′. USA 2020

Sinossi:

Prima che Peter diventasse Pan e Alice visitasse il Paese delle Meraviglie, i due erano fratelli che vivevano in un’idilliaca casa di campagna con i genitori e il fratello maggiore, David. In questo luogo magico sono liberi di giocare e scatenare l’immaginazione nella foresta dietro casa. Tuttavia il cambiamento è nell’aria: zia Eleanor, molto critica rispetto all’educazione dei bambini, riesce a far iscrivere David a un prestigioso collegio. La famiglia, triste per l’imminente partenza del ragazzo, si trova ad affrontare un’incidente che stravolge le vite di tutti. Con la famiglia sgretolata sia dal punto di vista emotivo sia finanziario, Alice e Peter decidono di cercare una soluzione.

Recensione:

Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi… e i capolavori della letteratura, mi sento di aggiungere dopo aver visto “Alice e Peter” di Brenda Chapman, disponibile dal 22 aprile su Prime Video.

La creatività è la dote che non può mancare a un bravo sceneggiatore, così come il coraggio di osare distingue un regista visionario da uno normale. Coraggio e creatività, quindi, sono il binomio per realizzare un film di successo, ma il rischio di passare dall’azzardo positivo all’esagerazione è sempre dietro l’angolo…

È precisamente quanto succede al film “Alice e Peter”. La sceneggiatrice Marissa Kate Goodhill ha “saccheggiato”, narrativamente parlando, due classici della letteratura del calibro di “Peter Pan” di J.M. Barrie e “Alice nel Paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, per costruire una storia dove i due celebri personaggi, in origine, erano fratelli.

Nell’Inghilterra dell’Ottocento si sviluppa la vicenda, che cerca di mescolare, con scarso successo, dramma e fantasy. I dubbi in merito ad “Alice e Peter” sono tanti. Primo tra tutti: a chi è rivolto questo film? È indirizzato ai più giovani, per far loro scoprire due grandi classici, oppure agli adulti? Dove vuole andare a parare? Qual è il suo “punto di arrivo” artistico e creativo? continua su

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