
“Candido” è un romanzo scritto da Guido Maria Brera con I Diavoli e pubblicato nel Marzo 2021 da “La Nave di Teseo”
Sinossi:
Un imminente futuro fa da cornice a un mondo nel quale la tecnologia, invece di emancipare il genere umano, ha moltiplicato lo sfruttamento e le disuguaglianze sociali a livello esponenziale, arrivando a esercitare un controllo asfissiante sull’esistenza delle persone. Candido non è più il giovane ingenuo del capolavoro filosofico di Voltaire, ma un rider che, per guadagnarsi da vivere, pedala senza sosta su e giù per la città al soldo dei colossi del delivery. Un misterioso algoritmo, che tutto sorveglia e tutto stabilisce, è il sovrano indiscusso, sostenuto con forza da un novello Pangloss che appare come un ologramma sulle facciate dei palazzi, ripetendo in ogni angolo della città il potente mantra: “Tutto va bene”. Ben presto però l’ottimismo di Candido si affievolisce, scontrandosi con la dura realtà quotidiana: un lavoro sfiancante e uno stipendio che non basta mai, una madre di cui occuparsi e una casa che cade a pezzi, un amore virtuale che non può dargli ciò che lui davvero desidera. Una serie di tragicomici eventi fa maturare in lui il disincanto, finché esplode la rabbia di chi si accorge di essere solo la minuscola parte di un ingranaggio di una società al collasso, nella quale solo i più ricchi possono sopravvivere.
La storia di Candido – che ha ispirato un film in lavorazione coprodotto dai Diavoli – ci riguarda tutti: ribalta l’entusiasmo di chi crede ciecamente nella tecnologia, mostra le brucianti contraddizioni del capitalismo contemporaneo, e racconta il florido avvenire che poteva essere e, a quanto pare, non è.
Il collettivo I Diavoli è un laboratorio di narrazioni nato sul web per espandere l’universo dell’omonimo romanzo di Guido Maria Brera. Sperimenta molteplici forme di scrittura spaziando dalla fiction alla fact fiction, dal reportage narrativo alla saggistica disinvolta e pop. “Informare raccontando” è la formula che restituisce il senso di un’attività di produzione on line e non solo, che racconta i grandi eventi di questo tempo.
Recensione:
Non me ne vogliamo Guido Maria Brera e il collettivo “I Diavoli”, ma la mia prima e spontanea reazione alla fine della lettura di “Candido” è stato un sonoro: Bah!
Ho apprezzato lo sforzo creativo, narrativo e soprattutto sociologico di voler scrivere una storia immaginando quale tipo di mondo e soprattutto di società saremo e vivremo una volta terminata la pandemia.
Ammetto di non essere un amante del genere dispotico /fantasy di qualunque forma e tipologia artistica.
Mi sono approcciato a “Candido”, scevro di pregiudizi e preconcetti curioso di capire quale fosse la mission narrativa di Brera e soprattutto di scoprirne la visione sul mondo post covid.
“Candido” per il sottoscritto è non stata una lettura semplice, leggera, coinvolgente e trascinante.
Ho faticato non poco nel trovare il “mood” più adatto per entrare nel mondo e soprattutto nei pensieri di Candido, ingenuo e romantico rider di un mondo possibile quanto terribile.
Un mondo in cui i lavoratori non hanno più nessuna tutela, la privacy è stata abolita e le differenze sociali, ingiustizie economiche sono aumentate a dismisura.
Un mondo dove la finzione, l’apparenza, i social network sono diventate le fondamenta di una società estraniante, classista, falsa.
“Candido” più che un romanzo appare, come già annunciato, la prima bozza di una sceneggiatura di un film giocando più sulle immagini, sensazioni che sulla forza, incisività della parola.
Brera ed il collettivo “I Diavoli” hanno tentato di scrivere una versione moderna, personale del celebre romanzo “1984” di George Orwell, ottenendo però un risultato complessivamente modesto e caotico.
“Candido” ci appare un progetto freddo, citazionista, enfatico, autoreferenziale incapace di creare un legame emotivo con il lettore.
L’amore, i rapporti umani, l’amicizia nel mondo immaginato da Brera e dai Diavoli sono vissuti quasi esclusivamente in chiave virtuale ed i pochi resilienti al cambiamento sono visti con diffidenza mista al dileggio.
“Candido” sembra una versione moderna e per molti certi versi peggiorata di “Strange Days” film di fantascienza del 1995 diretto da Kathryn Bigelow e prodotto e scritto da James Cameron.
“Candido” paga una certa presunzione autoriale nel credere di scrivere una storia universale ed accessibile, quando in vero il testo è rivolto ad una fetta elitaria e colta di lettori.
Peccato, perché l’idea di partenza era ed è convincente. Ad essere sinceri la prima parte del romanzo funziona ed incuriosisce, per poi franare completamente.
Ci auguriamo che il “Candido” cinematografico possa avere un futuro migliore.