
“Io sono il Potere – Confessioni di un Capo di Gabinetto” è un romanzo anonimo, pubblicato da Feltrinelli Editore nel marzo 2020.
Sinossi:
“Io sono un’ombra. L’ombra del potere. Talvolta più potente del potere. Io sono il capo di gabinetto.”
Chi muove i fili della politica italiana? Quali scambi si fanno, ogni giorno, nei ministeri? Su quali soluzioni al limite della legge si fonda la ragion di Stato? Per la prima volta un capo di gabinetto svela dall’interno le regole non dette e i segreti inconfessati dei palazzi del potere.
In Italia la selezione dei capi di gabinetto avviene attraverso canali diversi di cooptazione. Ci sono i magistrati del Consiglio di Stato. Quelli della Corte dei conti. I professori universitari. I funzionari parlamentari. I burocrati di carriera, che agivano per decenni nelle pubbliche amministrazioni. Ciascuna categoria ha un suo codice di comportamento, regole di affiliazione, baronie, gelosie, ritualità, scandali, ricatti, mele marce, figure leggendarie.
Ogni stagione segna una diversa forma di convivenza tra politica e burocrazia. Dalla Prima Repubblica a Berlusconi, da Renzi ai grillini. La connivenza e la lusinga si alternano alle epurazioni e alle minacce. Ma questo accade sulla scena pubblica. Sotto traccia va in scena uno spettacolo diverso. Fatto di relazioni, alleanze, trasversalismi, compromessi. E continuità.
Questo libro raccoglie sotto forma di diario-confessione la testimonianza di un grand commis che ha lavorato per diversi ministri di diverso colore politico. Le sue parole sono molto più esplosive di qualsiasi tweet, perché violano la regola aurea del potere: essere libero di agire all’ombra di sé stesso.
Recensione:
Chi vi scrive fin da bambino ha seguito le vicende politiche con passione, interesse e attenzione.
Alcune parole sono entrate di prepotenza nel mio immaginario in chiave negativa: burocrazia, burocrati, poteri forti, grand commis, il grande vecchio, lobby
Il leader di qualsiasi colore politico una volta giunto a Palazzo Chigi ha promesso di cambiare l’Italia, modernizzarla e soprattutto d’estirpare il cancro della burocrazia affinchè la pubblica amministrazione potesse essere finalmente efficace e snella.
Tutti hanno promesso e tutti amaramente hanno fallito.
La burocrazia è una sorta di Medusa, un breve sguardo, anche solo un breve interlocuzione con essa può pietrificare, condizionare per sempre la vita di un povero cristo!
Inutile girarci intorno, i governi, i politicanti passano, ma i veri potenti d’Italia rimangono saldamente al loro posto.
Chi sono allora i poteri forti? In una parola: il capo di gabinetto
Il capo di gabinetto è un ‘entità pressoché sconosciuta alla massa, invisibile anche alla maggioranza di parlamentari, addetti ai lavori, quanto temuta ed ossequiata da ministri e financo da Palazzo Chigi.
È il capo di gabinetto che governa, gestisce, imprime l’azione di un ministero eseguendo gli ordini per lo più “folli” “insensati” e propagandistici del ministro di turno.
“Io sono il potere” è l’incredibile, brillante, tragicomico affresco del vero potere romano e governativo raccontato e soprattutto incarnato da un anonimo quanto potente capo di gabinetto.
Un uomo “sopravvissuto” alle “tre” Repubbliche grazie al proprio talento, professionalità e capacità d’adattarsi con naturalezza e furbizia al momento storico -politico vissuto dal nostro Paese.
“Io sono il potere” può essere meritoriamente definito come la versione italiana del britannico “House of Cards” scritto da Michael Dobbs.
“Io sono il potere” squarcia il velo sull’ipocrisia populista oggi, ieri riformista/renziana, di come l’annunciato e strombazzato cambiamento/rottamazione poi nella sostanza si rivelato vacuo o minimale non avendo stretto le giuste alleanze all’interno dei palazzi e soprattutto scelto i giusti e bravi capigabinetto.
“Io sono il potere” è scritto con uno stile semplice, diretto e colloquiale creando così le condizioni ideali per spingerti rapidamente e con crescente curiosità alla lettura del testo.
“Il capo di gabinetto” è il nostro Virgilio della politica ci racconta aneddoti, trame, alleanze, miserie umane prima ancora che politiche, evidenziando con ferocia ironia e cinismo l’impreparazione culturale, giuridica delle classi politiche che si sono alternate al governo del Paese.
“Io sono il potere” è una lettura consigliata per chi volesse comprendere da una diversa quanto privilegiata prospettiva i motivi che decretato il declino morale, economico e sociale dell’Italia.