
“Rosa ma non di Maggio” è un romanzo scritto da Giancarlo Buzzi e pubblicato nel dicembre del 2020 da You Can Print.
Sinossi:
Anno 1929. Rosa, operaia in una tessitura, cede alle ragioni della famiglia e anziché seguire il suo amore, Peppo, sposa Luigi, un muratore in procinto di emigrare in Francia. Sei mesi dopo il matrimonio, Luigi la vuole accanto a sé e Rosa lascia il piccolo paese sulle rive del Lago Maggiore per raggiungerlo, a Charleville. La convivenza con Luigi e altri due muratori: Giovanni, suo fratello e Silvano, genovese, con i quali condivide l’alloggio, appare da subito difficile. Tra i due non scatta l’amore. Luigi accetta un lavoro in Belgio dove si trasferirà col fratello Giovanni, lasciando Rosa al suo destino, come fosse una estranea. Inizia così la nuova vita di Rosa aiutata e sostenuta dalla vicinanza di Yvette, padrona di casa e del notaio Rossignol che ha lo studio nello stesso edificio, ma sarà Silvano, il muratore rimasto ad abitare con lei, a risvegliarle la bellezza dell’amore. La guerra sta per scoppiare e Silvano deve ritornare a Genova. Rosa aspetta un figlio da lui, ma non glielo dirà. Nascerà Carlo che morirà di difterite a cinque anni. Forte del ricordo dei sui grandi amori e della sua tragedia, si risolleverà, con rabbia e determinazione. Diventerà una semplice ed umile ricca signora, aiuterà altri emigranti italiani fondando una cooperativa edile e dando loro lavoro e benessere, ma le strade della vita sono imprevedibili e Rosa dovrà percorrerle tutte, sino all’ultima, che si svelerà come la più accidentata, quella che, spera, la porti dal suo primo amore: Peppo.
Recensione:
Il mio 2021 letterario è stato già impreziosito dalla possibilità di leggere il nuovo romanzo del mio caro amico Giancarlo Buzzi.
Il sig. Giancarlo ha dimostrato, ancora una volta, di possedere talento, sensibilità e soprattutto intelligenza, (merce assai rara in molti autori nostrani pomposamente celebrati dalla critica), scrivendo sempre storie nuove e mai banali.
Allo stesso tempo Buzzi si rivela attento nell’evitare di raccontare trame inverosimili, arzigogolate, retoriche tese esclusivamente a soddisfare l’ego creativo dell’autore.
Giancarlo Buzzi è un attento osservatore della società, indagatore dell’animo umano avendo il dono di saper ascoltare le storie altri per farne poi spunto dei propri scritti.
“Rosa ma non di Maggio” si colloca narrativamente e stilisticamente con coerenza nel solco letterario iniziato qualche anno fa dal sig. Buzzi.
Ispirato ad una storia vera di carattere familiare, l’autore conduce il lettore indietro nell’Italia degli anni venti, in cui la condizione economica di molti italiani era assai stringente e povera di prospettive.
L’assenza di lavoro ha costretto tanti italiani a dover immigrare all’estero subendo gravi umiliazioni, pregiudizi ed ingiustizie perché tacciati d’essere “migranti italiani”.
“Rosa ma non di maggio” è il racconto di una giovane donna forte, caparbia, intelligente quanto romantica costretta a mettere da parte i propri sogni e speranze per obbedire alle decisioni familiari.
È una storia di migrazione, sacrifici, amarezze, delusioni vissuti da tanti nostri connazionali migranti, ma allo stesso tempo è il racconto di una donna che non si è mai arresa ad un destino deciso a tavolino da altri.
Rosa è l’incarnazione di una femminista ante litteram, rispettosa, educata, capace però di rifiutare e sovvertire una società impregnata da uno sciocco maschilismo.
“Rosa ma non di maggio” racchiude in sé tante storie straordinariamente “normali”, ma quanto belle, vere, intese perché raccontate con delicatezza, umanità e semplicità dall’autore.
Buzzi è riuscito con maestria e creatività nel mescolare fatti storici ad altri di finzione ottenendo un risultato credibile, avvincente ricco di pathos e colpi di scena.
“Rosa ma non di Maggio” racchiude amore, amicizia, viltà, tradimento, lealtà, dove le virtù sono a vantaggio delle protagoniste femminili, lasciando invece gli aspetti negativi a quelli maschili tranne rare eccezioni di rilievo e spessore etico.
“Rosa ma non di Maggio” è una lettura vivamente consigliata sia per chi dichiara femminista, libero ed audace e sia chi ama la storia, soprattutto quei passaggi dove l’eroe/eroina è quella persona che speso la propria esistenza avendo sempre la schiena dritta e difeso la libertà di scegliere il proprio destino come la nostra cara Rosa.