
“Come piante tra i sassi – Imma Tataranni e la Storia Sepolta” è un romanzo scritto da Mariolina Venezia e pubblicato da Einaudi Editore nell’Ottobre 2020.
Sinossi:
«Due categorie proprio non sopportava: la gente senza personalità, e quelli che ne avevano una diversa dalla sua».
Simpatica o antipatica? Odiosa forse. Scomoda, spudorata, sorprendente. Come la verità, certe volte. È Imma Tataranni, sostituto procuratore a Matera. Anni 43, alta un metro e uno sputo, capelli crespi e gusti improbabili: dorato, serpentato. E tacco 12.
Se le signore bene, e sua suocera, la guardano a muso stretto, lei non si dà pensiero. Ma se qualcosa non va la vuole raddrizzare. Scarsa in fantasia e in colpi di genio, punta sulla memoria, facendo tremare i potenti e perseguitando i furbi e i cretini.
In una Basilicata arcaica sotto la sua patina di modernità, il caso di un ragazzo morto accoltellato si allarga – per Imma e il bell’appuntato Calogiuri – come la smagliatura di una calza, riportando alla luce un passato sepolto che scombussola le carte del presente.
Al suo secondo romanzo dopo Mille anni che sto qui (Premio Campiello 2007), Mariolina Venezia si confronta col giallo, giocando col genere per raccontare i vizi e le virtù dell’Italia di oggi.
Recensione:
Come tanti, immagino, ho scoperto il personaggio del sostituto procuratore Imma Tataranni grazie al bellissimo e riuscito adattamento televisivo trasmesso ormai un anno fa su Rai 1
Una serie tv che ha messo d’accordo critica e pubblico nell’incensare le straordinarie doti interpretative dell’attrice Vanessa Scalera nel ruolo della scorbutica ed inflessibile procuratrice.
Una serie tv che fatto “amare” la Basilicata al grande pubblico, dimostrando come sia possibile realizzare una serialità di successo senza dover ricorrere ai soliti “volti” della fiction Rai.
Un successo televisivo basato sui romanzi di Mariolina Venezia, autrice della spassosa saga di Imma Tataranni.
Dovevo inevitabilmente colmare anche questa “lacuna letteraria” prima della fine di questo 2020.
Così ho deciso d’iniziare la lettura dei romanzi partendo ovviamente dalla prima pubblicazione ovvero ; “Come piante tra i sassi”.
Confesso che la lettura è stata in parte “condizionata” dall’influenza televisiva, costringendomi ad uno sforzo maggiore per poter valutare la bontà narrativa e strutturale del testo.
Mariolina Venezia è indubbiamente un valente giallista, ma allo stesso tempo appare “diversa” dal resto dei suoi colleghi.
Il suo stile incanta, avvolge, diverte mescolando diversi generi letterari, dando così vita ad un racconto che ci piace definire “neo realista” alternando toni leggeri a quelli più malinconici e fatalisti.
Il lettore si immerge in una storia amara, struggente ed infine tragica che ben racchiude il bello ed il brutto di una regione spesso dimenticata ed abbandonata dallo Stato.
Imma Tataranni è una donna forte, libera, cocciuta, ma non è esente da difetti e critiche.
È una donna che si è fatta da sola, studiando sodo, elevando così la propria condizione sociale.
La sua abnegazione le ha permesso di raggiungere un importante incarico senza dover ringraziare nessuno.
Imma non guarda in faccia nessuno, è diretta, quasi antipatica, non cerca alcuna empatia, ma sa “vedere” l’animo umano, giudicando secondo coscienza oltre che in base ai codici e procedura penale
Imma è anche una moglie, madre e nonché figlia di una madre ormai morente. Ogni giorno si sforza di tenere insieme quanto rigorosamente separate la sfera privata da quella privata.
La serie tv ha accesso un faro sui romanzi di Mariolina Venezia, ma anche il più accanito teledipendente non potrà non ammettere che questo successo derivi dalla qualità narrativa dei testi dell’autrice e dalla capacità unica di creare un legame emozionale con Imma e gli altri personaggi che solo i grandi romanzi sono capaci di trasmettere
Leggere Mariolina Venezia si è rivelato un piacere doppio potendo scoprire ed apprezzare la versione letteraria della cara ed inflessibile Imma Tataranni.