158) Rebecca

Il biglietto da acquistare per “Rebecca” è:
Neanche regalato*. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

“Rebecca ” è un film di Ben Wheatley. Con Lily James, Keeley Hawes, Armie Hammer, Ann Dowd, Kristin Scott Thomas, Sam Riley. Drammatico, 123′. Gran Bretagna, USA 2020

Sinossi:

Monte Carlo, anni ’30. La giovane e impacciata dama di compagnia di una ricca signora americana conosce l’affascinante nobile inglese Maxim de Winter, vedovo ancora traumatizzato dalla morte della moglie Rebecca. Novelli sposi, marito e moglie si trasferiscono nella tenuta di famiglia dei de Winter, a Manderley, sulla costa inglese. Qui la giovane sposa entra in un mondo che non conosce e che non la accetta, ancora legato al ricordo della prima signora de Winter. In particolare, è la governante pazza, ossessionata da Rebecca, a rendere impossibile la vita della donna, portandola sull’orlo della follia.

Recensione;

Se dovessi sintetizzare in poche parole il mio commento su “Rebecca”, il nuovo adattamento cinematografico del romanzo di Daphne du Maurier del 1938, queste sarebbero: film inutile, anche se elegante nella confezione.

E la domanda, retorica, sorge spontanea: Netflix aveva risorse da buttare, per decidere di imbarcarsi in questo progetto? Non c’era niente di meglio su cui puntare? Per quanto il remake sia accurato, infatti, risulta anche noioso e privo di pathos, decisamente non necessario. continua su

157) Stalk

“Stalk” è una serie diretta da Simon Bouisson. Con Théo Fernandez, Carmen Kassovitz, Pablo Cobo, Rio Vega,
Azize Diabaté, Yasin Houicha, Manon Valentin, Clément Sibony.
Drammatico. Francia. 2019-in produzione

Sinossi;

Lucas, in arte Lux, è un brillante studente al primo anno della più prestigiosa scuola di informatica francese. Umiliato dai suoi compagni di studi, decide di vendicarsi escogitando un sofisticato piano di stalking. Pagandone, però, tutte le conseguenze.
Recensione:

Quanto è importante, per noi, la privacy? La risposta spontanea sarà quasi sicuramente: molto! Eppure ogni giorno postiamo, quasi senza pensarci, foto sui social network, lasciamo tracce, sveliamo i nostri punti deboli e segreti.

E che dire di tutto quello che “custodiamo” nella memoria dei nostri smartphone – non solo numeri di telefono, ma chat, password, pin di carte di credito – considerandoli sicuri e inattaccabili. Ma se così non fosse?

La serie francese “Stalk”, disponibile in streaming su RaiPlay dopo essere stata presentata alla Festa del cinema di Roma, combina il tema della privacy digitale e delle conseguenze di un possibile hackeraggio con quello del bullismo, sempre attualissimo. continua su

156) Proprio come te (Nick Hornby)

“Proprio come te” è un romanzo di Nick Hornby e pubblicato nel settembre 2020 da Guanda Editore

Sinossi:
Lucy è un’insegnante di lettere, quarantaduenne, con due figli e un ex marito che con molta difficoltà cerca di essere almeno un padre decente. L’amica Emma le invidia la sua condizione di single, che – immagina – le consentirà ben presto di fare sesso con una persona con cui non l’ha mai fatto prima, e si impegna instancabilmente nel darle consigli non richiesti. Ma Lucy non è pronta per una nuova storia, o forse non ha nessuna voglia di cominciarne una con un uomo che, sulla carta, sarebbe perfetto per lei: divorziato, bianco, colto, di mezza età. Passa senza convinzione da un deprimente appuntamento al buio a una cena con uno scrittore un po’ troppo pieno di sé. Finché nella sua vita entra Joseph. È il ragazzo che lavora al banco della macelleria, ma fa anche il babysitter e l’allenatore di calcio. Però il suo sogno è diventare deejay. È troppo giovane per Lucy. È di colore. Ah, e forse voterà a favore della Brexit. Insomma, Joseph e Lucy non potrebbero essere più diversi, quindi tra loro non funzionerà mai. O invece sì? Sullo sfondo di una storia d’amore piena di colpi di scena, arricchita da personaggi irresistibili perché incredibilmente veri, c’è la Londra divisa dalla scelta sull’Europa, che sembra spaccare il mondo in due: in famiglia, sul lavoro e in tutte le relazioni. Nick Hornby ci racconta, con la sua ironia sempre carica di profondità, che c’è un modo per vivere nelle differenze, per superare i pregiudizi, in amore come in politica. E che per fare un pezzo di strada insieme forse non è necessario, e nemmeno desiderabile, trovare qualcuno che sia proprio come te.

Recensione:
Vado controcorrente ancora una volta, ma “Proprio come te “di Nick Hornby mi ha complessivamente deluso.
Spiacente Nick, stavolta non ci siamo proprio
Mi dispiace dover irritare i numerosi fan dell’autore e soprattutto criticare i “blasonati” addetti ai lavori che si sono sperticati nell’elogiare il testo evidenziandone anche il taglio socio-politico.
Ma faccio fatica a comprendere le lodi e gli entusiasmi su questo romanzo.
“Proprio come te” è la classica storia d’amore tra una donna divorziata di mezz’età e un ragazzo, in questo caso di nero, ambientata nel pieno del controverso referendum della Brexit del 2015.
Onestamente il pretesto storico della Brexit è un escamotage piuttosto modesto per la fantasia e genio del Maestro inglese
L’ intreccio narrativo si rivela ben presento esile, prevedibile quanto noioso alla lunga.
“Proprio come te” non punge, emoziona, non scalda il cuore del lettore. Quest’ultimo si butta nella lettura fiducioso di poter ritrovare la solita verve e gustarsi la spumeggiante ironia di Hornby.
Ma i “marchi di fabbrica” stilistici, autoriali di Nick Hornby vengono meno pagina dopo pagina, finendo così per raccontare la storia d’amore tra Lucy e Joseph utilizzando canovaccio drammaturgico impregnato di cliché e luoghi comuni e privo dello stile e creatività e soprattutto visione unica della vita da parte dello scrittore inglese.
“Proprio come te” è un romanzo “sbiadito”, narrativamente già visto e letto, e la lettura, nonostante i numerosi colpi di scena e passaggi temporali, non diventa mai più appassionante e coinvolgente.
“Proprio come te” è un romanzo, leggero, ben scritto, ma decisamente non all’altezza e soprattutto al talento di Nick.
Già Nick, questa storia non è affatto come ci aspettavamo. Proprio per nulla.