“La mia Jungla” è una serie di e con Giovanni Scifoni. 2020, Italia.
Recensione:
Se, quando e con quali modalità ripartirà in futuro il sistema audiovisivo italiano? Il nuovo decreto legge indica il 15 giugno come giorno di riapertura di teatri e cinema, ma le regole stringenti per ciò che riguarda la partecipazione del pubblico pongono più di un problema.
Poco considerati da politici e governanti vari, gli artisti e gli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo si interrogano su quello che li aspetta in questo nuovo mondo post-lockdown.
Intanto ci si arrangia, con conferenze stampa online, film distribuiti direttamente in home video sulle piattaforme digitali, nuovi progetti realizzati con i mezzi disponibili. È il caso di “La mia jungla”, serie scritta, diretta e interpretata da Giovanni Scifoni, disponibile in esclusiva dal 1 maggio su RaiPlay.
Il noto volto televisivo e teatrale, con la complicità della sua famiglia, racconta un mondo capovolto, assurdo e irresistibile, ma che contiene un messaggio profondo. Ventisei episodi da 4’ circa, che si concentrano su tematiche importanti e attuali, legate a una particolare ricorrenza o a un’urgenza della nostra contemporaneità. E il racconto ha preso il là nel periodo della quarantena, raccontando la convivenza forzata in famiglia.
Il vostro inviato, da vecchio e cinico teledipendente, era piuttosto scettico sulla bontà narrativa e artistica di questo progetto. Invece Scifoni ha dimostrato come un attore, anche con pochi mezzi a disposizione, possa realizzare un qualcosa di potente, divertente ed emotivamente coinvolgente.
Nel secondo episodio, “Figli a scarico”, disponibile dal 14 maggio, ci si interroga sulla gestione della prole nella cosiddetta “fase 2” – oppure adesso siamo passati alla 3? Oggi riaprono molte attività lavorative, si può uscire senza autocertificazione nella propria Regione. Ma come fare con i figli che non vanno a scuola? E che non vanno nemmeno a nuoto, calcio, musica, danza?