139) Noi siamo la Marea

“Noi siamo la marea” è un film del 2016 diretto da Sebastian Hilger, scritto da Nadine Gottmann, con : Max Mauff, Lana Cooper, Swantje Kohlhof, Roland Kochur, Max Herbrechter, Waldemar Hooge.
Sinossi:
Quindici anni fa l’oceano è sparito dalla costa di Windholm, in Germania. E così pure i bambini del luogo. Il giovane fisico Micha vorrebbe condurre studi approfonditi su questo fenomeno inspiegabile, ma necessiterebbe della borsa di studio che gli è stata negata. Decide comunque di partire, accompagnato da Jana, ex collega e figlia del rettore dell’università in cui lavora. Ad attendere i due, un mistero da svelare e i fantasmi del loro passato in comune.

Recensione:
Paura, incertezza, pessimismo, delusione sono alcuni dei maggiori e diffusi sentimenti che covano dentro di sé cittadini europei valutando con preoccupazione il presente e soprattutto immaginando un delicato e difficile futuro dei propri figli.
Sono le stesse nuove generazioni europee ad aver assunto un atteggiamento negativo e polemico nei confronti dei rispettivi governi, accusandoli d’averli tolto sogni, lavoro e diritti.
Se anche i giovani smettono di credere nella possibilità di un futuro diverso ed alternativo, ha ancora un senso lottare, impegnarsi, studiare per un mondo migliore e una società più giusta?
“Noi siamo la marea” di Sebastian Hilger affronta queste spinose tematiche partendo dall’ originale ed ambiziosa sceneggiatura di Nadine Gottmam, capace di raccontare la crisi esistenziale e la sfiducia sociale che attanaglia la nostra epoca traslandola in un piccolo paesino tedesco utilizzando il genere “sci-fi “.
“Noi siamo la marea” è infatti un racconto giocato tutto sul simbolismo e sull’uso di metafore visive e non costruite dal regista per condurre lo spettatore dentro una storia ora più che mai di carattere universale.

Il 5 aprile 1994 il mare si è ritirato misteriosamente dalle coste del piccolo di Windholm e soprattutto nello stesso giorno tutti i bambini della comunità sono tragicamente scomparsi nulla.
Da quel giorno il tempo si è fermato a Windholm.
Gli adulti e soprattutto i genitori “sopravvissuti” a questo immane quanto sconcertante incubo ad occhi aperti, si sono chiusi in un doloroso ed assordante silenzio stanchi e delusi dall’incapacità governativa nel trovare una “soluzione” per far tornare a casa i loro figli.
Windholm si è letteralmente chiusa al mondo, alzato barriere e messa “in perenne quarantena” dall’esercito tedesco.
Il mondo scientifico oltre quello politico si sono arresi, lasciando un’intera comunità ostaggio della paura e dell’ignoto.
Il mistero di Windholm rappresenta la sciagurata ed angosciante nemesi del progresso e della conoscenza in campo scientifico e la rinuncia dell’uomo ad ogni forma di speranza e riscatto.
“Noi siamo la marea” è una pellicola delicata, toccante, intimistica quanto radicale e profonda nel veicolare un duro e forte dissenso nei confronti dell’attuale società. continua su

http://www.nuoveedizionibohemien.it/index.php/appuntamento-al-cinema-66/

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