“La rete di protezione” è un romanzo scritto da Andrea Camilleri e pubblicato nel maggio 2017 da Sellerio Editore.
Chi come il sottoscritto ha poche certezze nella vita , ma soprattutto ha una fede “letteraria” incrollabile nei confronti del Maestro Camilleri, prova ogni volta un certo imbarazzo e timore nel permettersi di scrivere una recensione, nell’esprimere un giudizio estetico, nel valutare un testo anche se dettato dallo scrittore più talentuoso, creativo e moderno del nostro Paese.
Quando Andrea Camilleri sarà insignito del Premio Nobel per la Letteratura, sarà sempre un atto tardivo e solamente in parte celebrativo dei talenti del Maestro.
Fatta queste dovute premesse, mi permetto di scrivere che “La rete di protezione” è probabilmente l’indagine, meno riuscita, del commissario Montalbano per il semplice fatto che il lettore dovrà attendere il finale, magistralmente costruito, per ritrovare “i classici e “tipici” elementi che hanno reso celebre il commissario Montalbano e nella vincente rivisitazione del genere giallo secondo Andrea Camilleri.
“La rete di protezione” è infatti, a mio modesto parere, un attento ed accurato saggio sulle “contraddizioni “e “cattiveria” della società moderna oltre che a tratteggiare con sensibilità e delicatezza la vana ricerca dell’uomo di ritrovare, almeno in minima parte, un po’ d’etica civile e morale.
Quelle che sulla carta potrebbero essere considerate tematiche pesanti e complesse come il bullismo tra ragazzi a scuola, l’abuso del web e l’infedeltà matrimoniale sono raccontate ed inserite all’interno di un intreccio narrativo scorrevole, lineare e quasi sempre avvolgente ed intenso. È presente anche in questo romanzo, l’aspetto emotivo e nostalgico del passato, rappresentato, almeno all’inizio in modo originale e stravagante, dall’insolita richiesta fatta al commissario Montalbano d’indagare su un banale muro ripreso in diverse cassette per svariati anni.
Sono micro storie collocate all’interno della divertente e comica cornice principale, ovvero quella di poter osservare e sorridere dell’effimera quanto travolgente attrattiva e reazione degli abitanti di Vigata nel poter essere spettatori della vita da set di una fiction svedese.
“La rete di protezione” è un romanzo atipico e diverso che forse potrebbe far storcere il naso ai fan storici di Montalbano, ma avendo la pazienza di leggere il testo fino fondo, ecco che la pazienza sarà premiata nel leggere e soprattutto provare sincere e profonde emozioni. Ritrovando ed apprezzando lo stile, la sensibilità e profondità del Maestro nel rappresentare l’uomo e le sue imperfezioni, a volte quest’ultime figlie di un grande amore e dell’ingenuità tipica della gioventù.
Andrea Camilleri attraverso le parole e azioni del suo alter ego Montalbano, continua a raccontare l’Italia e soprattutto noi italiani, senza essere mai cattivo, auspicando, con lucidità ed onesta, un scatto d’orgoglio e un cambio di mentalità, quanto mai indispensabili nel nostro Paese.