Il biglietto da acquistare per “Colonia” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto (con riserva); 5)Sempre.
Le dittature rappresentano momenti drammatici nella storia di un Paese. Quando la democrazia viene sospesa e i militari decidono di assumere il potere con la forza, le conseguenze per la popolazione civile sono spesso tragiche.
La storia del Sud America è ricca, ahinoi, di pagine di questo tipo, grondati sangue e nefandezze.
Nel 1973, in Cile, con l’assassinio del Presidente socialista Salvator Allende, si aprì una guerra civile che portò il generale Pinochet al Governo e la nascita di una dittatura feroce e repressiva. Tutti gli avversari politici, e anche i semplici simpatizzanti della precedente amministrazione, furono perseguitati, arrestati, torturati.
Uno dei luoghi simbolo degli eccidi fu Colonia Dignitad, in apparenza una pacifica comunità religiosa guidata dal sacerdote laico Paul Schafer (Nyqvist), in realtà un luogo dove le violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei prigionieri politici erano all’ordine del giorno.
Lo spettatore, ignaro come il sottoscritto, entra in questo spazio ameno ma al contempo dimenticato da Dio, seguendo le vicende di Lena (Watson), una giovane hostess tedesca che per amore del fidanzato Daniel (Brühl), attivista di Allende fatto prigioniero dai militari, decide di infiltrarsi nella comunità. Il violento e maschilista Schafer la gestisce con la forza e la manipolazione, imponendo regole rigide ai suoi adepti, drogati e vessati. continua su
Vittorio De Agrò e Cavinato Editore presentano “Essere Melvin”
http://www.ibs.it/code/9788899121372/de-agrograve/essere-melvin-tra.html
E te credo che la coppia protagonista è fredda… una donna algida come Emma Watson rimarrebbe un pezzo di ghiaccio pure se la sua controparte maschile fosse Paul Newman ai tempi d’oro! 🙂
Caro wwayne peccato perchè Colonia meritava più fortuna in sala essendo portatore di un tema storico poco conosciuto
Ma guarda, ti dirò che io, essendo uno spettatore poco esigente (ricordiamoci la lista di ciofeche immonde che ho apprezzato: https://wwayne.wordpress.com/2014/06/19/i-10-film-che-tutti-odiano-tranne-me/), sono riuscito a farmelo piacere. Certo, sullo stesso tema “Chiamatemi Francesco” batte “Colonia” 10 a zero. 🙂
Caro wayne la tua lista è decisamente interessante. “Chiamatemi Francesco” temevo peggio..
Pure io. La vita di papa Francesco è più cinematografica che mai, ma proprio per questo tirarne fuori un film che ne sfruttasse in pieno le potenzialità era difficilissimo. Pensiamo a quanto successo con il film su Mohammed Alì. Insomma, Chiamatemi Francesco era un vero e proprio salto senza rete, che per fortuna è riuscito in modo splendido. A presto! 🙂
Concordo, a presto 🙂