Il biglietto d’acquistare per “Pitza e Datteri” è : 1) Neanche regalato 2) Omaggio 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre
“Pitza e Datteri” è un film del 2015 diretto da Fariborz Kamkari, scritto da Antonio Leotti, Fariborz Kamkari, con Giuseppe Battiston, Maud Buquet, Mehdi Meskar, Hassani Shapi, Giovanni Martorana, Esther Elisha, Gaston Biwolè, Monica Zuccon, Hafida Kassou.
Dell’Islam e soprattutto dei suoi fedeli cosa conosciamo realmente?Come vivono durante il giorno? In Italia esistono tanti comunità islamiche e ogni giorno tanti italiani si convertono.
L’Islam fa davvero paura o forse possiamo anche sorriderci sopra?
Con questa domande e idee in mente il regista Kamkari porta lo spettatore a Venezia, all’interno della piccola comunità guidata dal presidente Karim (Shapi) e composta anche da italiani convertiti come il veneziano Bepi (Battiston) che guida la sua personale crociata contro l’avidità delle banche e la corruzione dei costumi della nostra società.
Una comunità scossa e soprattutto turbata dalla presenza della bella parrucchiera turco-francese Zara(Buquet) che si rifiuta di sottostare alle leggi islamiche decidendo di aprire un salone di bellezza al posto della moschea e mettendo così in crisi gli uomini costretti a chiamare il giovane Iman il Saladino(Meskar). Saldino, orfano di genitori, cresciuto con i talebani durate la guerra afghana all’inizio pensa di poter applicare a Venezia il codice di comportamento da islamico integralista.
Ma la bellezza di Venezia, i colori e i profumi d’Italia possono cambiare anche il più duro degli integralisti. Così Saladino venuto per mettere ordine nella comunità si ritrova trasformato, aperto alla novità e alla modernità addirittura in contrapposizione con lo stesso Bepi che invece appare il più talebano della comunità. Un paradosso che conferma quanto non sia una fede religiosa a determinare la personalità e virtù di un uomo, bensì la sua anima.
Un film dal potenziale interessante, ma che poi nell’intreccio e sviluppo narrativo perde slancio e incisività diventando si una commedia ironica e garbata, ma senza avere la forza di graffiare e soprattutto di scuotere avendo un ritmo troppo compassato e lento e con una regia seppure pulita di taglio televisivo, ma troppo basico e scolastico.
Un cast professionale e lodevole per l’impegno e passione con un Battiston divertente, ma privo di quel mordente e quid necessari a rendere memorabili i personaggi , rischiando invece in alcuni casi momenti di risultare retorici e scontati.
Il finale sicuramente la parte più riuscita del film dimostra come le apparenze e pregiudizi possano essere fuorvianti e di come esista il volto buono dell’Islam con cui è possibile dialogare.
Vittorio De Agrò presenta “Amiamoci,nonostante tutto”
http://www.ibs.it/ebook/de-agr-vittorio/amiamoci-nonostante-tutto/9788891176837.html
Vittorio De Agrò e Cavinato Editore presentano “Essere Melvin”
http://www.ibs.it/code/9788899121372/de-agrograve/essere-melvin-tra.html
The ticket purchase for “Pitza and Dates” are: 1) Not even gave 2) Tribute 3) In the afternoon 4) Reduced 5) Always
“Pitza and Dates” is a film of 2015 directed by Fariborz Kamkari, written by Antonio Leotti, Fariborz Kamkari, with Giuseppe Battiston, Maud Buquet, Mehdi Meskar, Hassani Shapi, Giovanni Martorana, Esther Elisha, Gaston Biwolè, Monica Zuccon, Hafida Kassou .
Islam and above all of his faithful know what really? How do they live during the day? In Italy there are many Islamic communities and every day many Italians are converted.
Islam is really scary, or maybe we can smile at above?
With this in mind the questions and ideas Kamkari director takes the viewer in Venice, in the small community led by President Karim (Shapi) and also composed Italian converted as the Venetian Bepi (Battiston) riding his personal crusade against ‘greed of the banks and the corruption of morals of our society.
A community shaken and especially disturbed by the presence of beautiful hairdresser turkish-French Zara (Buquet) who refuses to submit to Islamic laws and decided to open a beauty salon instead of the mosque and thus putting in crisis men forced to call the young Iman Saladin (Meskar). Saldino, lost his parents, grew up with the Taliban times the Afghan war beginning in Venice think you can apply the code of conduct to be Islamic fundamentalist.
But the beauty of Venice, the colors and scents of Italy can change even the hardest of hardliners. So Saladin came to bring order in the community finds himself transformed, opened the novelty and modernity even in contrast with the same Bepi instead appears as Taliban community. A paradox that confirms what is not a religion to determine the personality and virtues of a man, but his soul.
A film by interesting potential, but then in the interweaving and narrative loses momentum and impact is becoming an ironic comedy and polite, but not having the strength to scratching and above all to shake having a pace too stiff and slow and with a direction albeit clean cutting television, but too basic and school.
A professional cast and commendable for their commitment and passion with a Battiston fun, but without the bite and quid necessary to make memorable characters, however in some cases risking moments of rhetorical and be discounted.
The final certainly the most successful film shows how appearances and prejudices can be misleading and exists as the good side of Islam with which you can communicate.
Vittorio De Agro presents “Let us love, despite everything”
http://www.ibs.it/ebook/de-agr-vittorio/amiamoci-nonostante-tutto/9788891176837.html
Vittorio De Agro and Cavinato Publisher present “Being Melvin”
http://www.ibs.it/code/9788899121372/de-agrograve/essere-melvin-tra.html