40. La misteriosa scomparsa di W

angiolini
“La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni, regia di Giorgio Gallione, produzione Teatro dell Archivolto, con Ambra Angiolni.
Ieri sera quando si sono riaccese le luci del teatro alla fine dello spettacolo, prima che scattasse l’applauso,con la mente sono tornato a quando ero giovane, magro e con i capelli(per favore non chiedetemi l’anno) quando tornato da scuola, aprivo l’amata TV e guardavo “Non è la Rai”.
Un tempo lontano direte voi, un tempo in cui una ragazza vivace e impertinente inchiodava davanti allo schermo milioni d’italiani, con una inaspettata eloquenza.
Quella ragazza era Ambra Angiolini.
Si diceva che “fosse telecomandata” da Gianni Boncompagni. Eppure già all’epoca “quella” ragazza attirò l’attenzione della critica e le simpatie dei fan.
Anni dopo Ferzan Özpetek vide in Ambra, tra lo stupore di molti, un’attrice.
Con “Saturno contro” vinse un David di Donatello e il nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista.
Non avevo mai visto Ambra Angiolini dal vivo.
L’ho seguita, spesso, al cinema, lasciandomi sempre una buona impressione.
Ero curioso di vedere all’esame teatro.
Ebbene, ieri ho assistito a un’ottima prova d’attrice.
Ambra con talento e ironia nobilita un testo complesso e tratti poco digeribile.
V è una giovane donna problematica, nevrotica e soprattutto inquieta.
“La misteriosa scomparsa di W” è un monologo di un’ora , dove V racconta se stessa e la sua vita attraverso l’evocazione di ricordi e di personaggi a lei cari.
V sente che nella sua vita, manca qualcosa.
L’assenza di “W” la condiziona e si interroga su chi o cosa sia.
W è per la signorina V, il suo “Sacro Gral”
Inizia una ricerca della serenità perduta.
Ambra fin dall’inizio del monologo, con una recitazione a tratti“nervosa”, ma soprattutto ironica e trascinante coinvolge il pubblico nella sua “particolare” indagine.
La regia di Gallione è semplice ed esalta il ruolo dell’attrice.
Il testo di Benni è riflessivo, poetico, ironico, suggestivo.
Per larga parte dello spettacolo, Ambra alterna comicità e dramma con leggerezza.
Ben riuscita è sicuramente la parte sul fidanzato Wolmer.
Il finale, forse, è il momento meno coinvolgente.
Troppo retorico e meno suggestivo, con il rischio che l’attenzione dello spettatore sia rivolta ad altro.
Quando sono cominciati i convinti applausi del pubblico in sala, pensavo che W per me è la Libertà, al giorno d’oggi davvero un difficile “Sacro Gral “ da raggiungere.
Ma una certezza, almeno da ieri l’abbiamo. Ambra Angiolini è un’ Attrice e che “Non è la Rai” insieme alla mia giovinezza, aihme, sono solo dei bei e lontani ricordi.
“La misteriosa scomparsa di W” fino al 2 Marzo al Teatro Vittoria di Roma.
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