42. Punto di non Ritorno – Parte II

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Avevamo creato un team formato dal sottoscritto, il Lumacone e Mr Pazienza.
Io scrivevo i testi di raccordo tra le varie parti .
Il Lumacone noto esperto di musica scelse i brani musicali. e Mr Pazienza montava il tutto.
Entrambi i ragazzi furono straordinari. Non so quante notti in bianco fecero per realizzare il prodotto finale.
Io con loro diventai un pitbull.
Li assillavo di continuo con mille problematiche.
Suggerivo, consigliavo, scrivevo.
Ero diventato decisamente insopportabile. Ma Mr Pazienza fu davvero strepitoso. Non mi bloccò mai sul messenger, a differenza dell’Oscuro e del Play boy che per un periodo mi esclusero dai loro colloqui.
Lo stesso Lumacone mi disse una sera sul messenger:  “Sai Mel a volte se non sapessi della tua malattia, mi verrebbe da pensare che soffri di un disturbo ossessivo riguardo a questa intervista.
Ma capisco che è un tuo modo per reagire alla tristezza della tua situazione”
Andavo sul set, osservavo le scene, ma non mi avvicinavo mai all’Aspirante.
Attendevo l’intervista per poterla “disturbare”.
Per le foto e i gossip da dietro le quinte, c’era il Play Boy.
Un giorno per far felice un altro utente ,il Timido , alto grosso e giuggiolone che non osava di persona chiedere una foto, a fine riprese mi avvicinai alla roulotte dell’Aspirante in sua vece
Colsi l’occasione per domandarle, se aveva per caso scelto altri brani musicali da aggiungere alla intervista.
Scosse la testa e cominciò a parlare al telefono con la mamma.
Io stavo per allontanarmi quando Godot mi disse: ”Mel, mia madre dice di tornare a casa e di scrivere. Stasera vogliamo leggerti”
Io rimasi perplesso e pensai”Leggere cosa?”
Il set in sé cominciava ad annoiarmi, ormai il canovaccio della seconda stagione era ormai chiarito. Passavo le ore a riflettere come uscire dalle mie bugie, senza fare danni, ma non riuscivo a trovare una soluzione.
Sentivo che se avessi confessato prima della pubblicazione dell’intervista, avrei bruciato il lavoro di mesi e soprattutto avrei mancato di rispetto a tante, troppe persone.
Questo stato d’angoscia mi rendeva d’umore nero e cupo .
Lo notò da brava osservatrice Luisa e anche lei provò ad aiutarmi.
Mi prese da una parte e mi disse: ”Messere ma si sente bene? La vedo cosi triste
A volte sembra che parli da solo
Se ha bisogno di parlare con qualcuno, io sono quà” le sorrisi
”La ringrazio Madame va tutto bene, ma ormai si avvicina la fine delle riprese .Le luci dello show si spegneranno e io rimarrò da solo un’altra volta”
 Luisa replicò: ” ma Messere, lei non è solo. Ci sono io e tanti altri .Le vogliamo bene. Ci sarà anche una terza stagione da commentare e seguire”
” Cara Madame, quando le riprese finiranno, molte cose cambieranno. Succederanno  cose impensabili.
Molte persone non vorranno più rivolgermi la parola .
Avrò fatto cose stupide e cattive. Lei stessa non mi vorrà più come amico.
Non sarò capace di fermarmi.
Mi godo questi ultimi momenti, prima della fine.”
Luisa era sconvolta e mi guardava come fossi un marziano e disse: ”Messere ma non capisco, perché mai dovrebbe fare tutte queste cose?.lei è cosi buono.”
 Rimasi in silenzio e poi attaccai: ”Madame, mi promette che quando tutto sarà finito, si ricorderà di me e di questo nostro discorso? .Lei dovrà  fidarsi di me quando le sembrerà folle farlo.
Mi dovrà guardare negli occhi e ritroverà il suo vecchio amico Melvin, ma in realtà sarà un uomo migliore “
Luisa scosse la testa e disse: ”Mi creda oggi non la capisco proprio, ma va bene glielo prometto Messere”
Ci guardammo negli occhi e riprendemmo a parlare della nostra amata fiction.
Luisa era una combattente dell’amore oltre che essere una brillante e giovane scrittrice.
Amava il suo amico Esimio. Li vedevo spesso insieme e nell’aria si vedeva questa”armonia”.
Entrambi negavano questo sentimento. Avevano paura dei rumors da set.
Molte volte per motivi di lavoro Luisa non poteva assistere alle scene del “suo caro amico”
Cosi mi prestavo volentieri e le osservavo per lei per poi farle un  dettagliato riassunto.
In fondo capivo questo sentimento.Dentro di me covava un analogo sentimento per l’Aspirante e mi spaventava.
Un giorno Luisa mi pregò di dire all’Esimio che sarebbe venuta più tardi sul set.
L’Esimio è un gran attore oltre che un gran uomo.
Ogni tanto scambiavamo qualche battuta.
Era una persona brillante.
Quel giorno lo avvicinai e gli riferì il messaggio di Luisa
Lui mi guardò e mi disse: ”Guai a te se la fai soffrire!”io lo guardai stupito e risposi”Non farei mai del male alla Dottsa.E’ una mia amica”
Lui replicò: ”Lo so. I tuoi occhi sono buoni. Sai scrivere bene. Hai un dono. Però c’è qualcosa che non capisco in te. Hai una sorta di malinconia negli occhi. Cerca di non buttare questo dono”
Lo guardai e gli risposi: ”La ringrazio Sig Esimio, anche se non capisco di cosa parla”
-Lo Splendente mi guarda lungamente e dice: Avevi tante possibilità per cambiare questa storia Mel.
Potevi dire che eri guarito, ma dentro di te chissà quante personalità era in lotta tra loro all’epoca.
Non vuoi rinunciare al tuo “film”. Temi d’essere giudicato e deriso.
La tua “fissazione” su questa cazzo di intervista prevale su tutto. Le attribuisci un valore vitale.
Il personaggio Melvin, è ormai poco credibile, ma l’ambiguità di fondo rende tutta la situazione ai limiti del paradosso.
Luisa mi sembra una brava ragazza. Mi sembra interessante il paragone tra la sua storia con l’Esimio e la tua con l’Aspirante. Eppure non hai la forza di confidarti neanche con lei.
-Avevo concentrato sull’intervista tutte le mie energie Dottore. Pensavo che la pubblicazione mi avrebbe dato gioia ed orgoglio. Forse vivevo dentro il mio film ma come le sto dicendo da settimane all’epoca non mi resi conto di quanto mi stava succedendo intorno.
Luisa anche in seguito cercherà d’aiutarmi, ma sarà tutto inutile.
Vivevo ormai una situazione d’angoscia e di stress notevole. Non sapevo con chi sfogarmi.
Qualche settimana prima un utente di un altro forum era stato “scoperto”.
 Si era inventato un personaggio donna. Mi fece impressione come fu cacciato con ignominia dagli utenti di quel forum; fino a poco tempo prima ero considerato un amico!
Avevo paura che potesse succedere pure a me.
L’incubo di qualche giorno prima poteva diventare reale.
Oggi capisco quanto fossero esagerate le mie paure, ma all’epoca mi sentivo preso tra due fuochi.
Ormai ero arrivato al punto di non ritorno. Dottore, purtroppo la discesa è appena iniziata. Alla prossima

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