30. Soli contro il Mondo – Parte II

angelo (3)

Appena uscimmo, l’Aspirante rimproverò la sorella perché era sempre al telefono: ”Giulia smettila di parlare, lo sai che poi papà si arrabbia”. Non so come spiegarglielo Dottore, ma vedendo quella scena e avendo osservato per tutta la sera la famiglia dell’Aspirante rividi in loro alcune dinamiche della mia. Il pensiero mi fece sorridere. Ancora una volta mi scusai con l’Aspirante per il disturbo, ma lei mi disse di non preoccuparmi, che ormai facevo parte in qualche modo della famiglia. Io la guardai e risposi scocciato: ”Sì, d’accordo della famiglia di Qualcosa è cambiato”. Lei mi guardò seria: ”No, della mia famiglia”. Feci finta di non capire. Ci sedemmo su una panchina e riprendemmo l’intervista. Il mio cuore era in tumulto, batteva forte. Non mi sentivo così vivo e felice da tempo. La riprendevo con la telecamera con la mano tremante per l’emozione. Era davvero bella. All’improvviso apparve una macchina con dentro Mr. Galbanino e fidanzata. Il sorriso si spense sul volto dell’attrice. Cominciò lievemente a tremare. Quando capii che non era più in grado di continuare spensi la telecamera. All’improvviso davanti a me vedevo una semplice ragazza di ventun anni con dei problemi di cuore. Non sapevo cosa fare. Poi mi decisi, le strinsi la mano e le dissi: “Signorina mi creda, passa tutto, passerà anche questa”. Lei mormorò: ”Non sai molte cose”. E io, di rimando: “Mi guardi, Signorina, io sono qui, me le racconti pure”. Lei mi guardò e sospirò: ”Non capisco perché ti ostini a darmi del Lei, un giorno o l’altro me lo dovrai spiegare”. Le sorrisi e allargai le braccia: ”Perché io sono Melvin, un vecchio arnese, mentre lei è Ginevra, l’Aspirante Diva”.
Poi l’organizzatore le fece segno che era arrivato il momento di iniziare la kermesse. Lei mi disse: ”Mi dispiace, devo andare”. Ero avvilito al pensiero che ancora una volta l’intervista stava sfumando, ma le risposi: “Certo, vada pure, ci vediamo dopo”. La serata continuò come da copione. L’Aspirante si rivelò un’ottima madrina. L’idea di tornare a Roma a mani vuote mi faceva venire il mal di testa. Durante la serata mandavo sms all’Oscuro per relazionarlo sulla serata. In uno lo canzonavo sulla famosa cena negata fino all’inverosimile di febbraio 2007 con l’Aspirante, gli scrissi: ”Sei veramente un bugiardo pietoso, l’Aspirante mi ha raccontato tutto”.

”Era ormai mezzanotte quando lo spettacolo finì. Ero disperato, sapevo che non c’era più tempo. L’Aspirante mi si avvicinò all’orecchio e mi disse: “Noi due dobbiamo parlare”. Io scossi la testa sorpreso, pensavo che parlasse dell’intervista. Poi venne circondata dai fan festanti. Osservavo la scena e in un certo senso mi faceva piacere rivederla sorridente e disponibile dopo il momento Galbanino di prima. La madre si avvicinò e scambiammo ancora qualche battuta sulla carriera della figlia. Mentre uscivamo dal Chiostro, vidi la sorella Giulia seduta in ultima fila intenta a scrivere un sms. Mi avvicinai e le dissi: “Sa cosa pensavo, Signorina Giulia: sua sorella è ormai osannata e amata da tutti, quindi è irraggiungibile. Magari Lei, tra due anni, quando sarà maggiorenne e se avrà voglia… potremmo prendere un caffè insieme”. Lei mi guardò esterrefatta e mi rispose : “Ma parli con me? Sei serio?”. Io le risposi sorridendo: “Assolutamente, Signorina Giulia”. Vidi che il Dottor Serioso aveva visto e soprattutto ascoltato tutto e mi guardava in maniera torva. Lo guardai sorridendo e gli dissi: ”Non si preoccupi Dottore, ho detto tra due anni”. Il Serioso, con aria di superiorità: ”Ecco, bravo, due anni”. Fuori dal chiosco c’erano la Signora Patrizia e l’Aspirante. Entrambe mi chiesero che intenzioni avessi per la serata. Erano preoccupate dal fatto che sarei tornato a Roma in piena notte. La madre cercò di convincermi a restare: ”Mel, non puoi prendere la macchina a quest’ora, devi rimanere”, la stessa Aspirante si sbilanciò: “Dai Melvin devi rimanere, prendi una stanza”. Io rimasi fermo sulla mia posizione: “Vi ringrazio ma devo tornare. Domani mattina ho appuntamento con il ragazzo delle pulizie. Vi ringrazio comunque per il pensiero”. La signora provò ad insistere, ma desistette quando le dissi: ”Signora, stia serena, anche mia madre è tranquilla se viaggio di notte”.  Restava il problema dell’’intervista, lo dissi chiaramente all’Aspirante. Decidemmo di farla per strada mentre andavano a cena in un ristorante. La sorella Giulia si offrì nella veste di operatore. Ci seguivano per strada alcuni razzi incuriositi. Io mi sforzavo d’essere naturale e ironico nella domande. L’Aspirante invece era seria e compita nelle risposte. La trattenni fuori dal ristorante più del dovuto e solo l’intervento di un insofferente Dottor Serioso pose fine alla intervista. La ringraziai, scusandomi per tutto il tempo che le avevo fatto perdere.

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3 pensieri su “30. Soli contro il Mondo – Parte II

  1. Ed ecco che anche nella vita delle persone famose non è tutto rose e fiori. Personalmente dimentico troppo spesso che gli attori e le attrici sono persone normali come tutti noi e possono anche loro avere i propri problemi nonostante la loro vita possa sembrare perfetta. Dovrei rifletterci più spesso su questa faccenda…
    Grazie per avermelo ricordato.
    Baci. Leila.

    • Cara Leila,in effetti l’Aspirante mi mostrò sorprendendomi il suo vero volto. Era una ragazza ferita dall’amore . Quella sera confesso ero in pena per lei. Grazie per la foto e’ tutto merito di una mia giovane amica:Alessia Deliah,brillante fotografa oltre che scrittrice.

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