– Era solo la scelta di Francesco a turbarti?
– No, ovviamente no, Dottore. Stavo per compiere trent’anni. Ero in una fase di riflessione sulla mia vita, tutto era in discussione. Il mio lavoro in campagna mi stava sempre più stretto. Per anni avevo cercato di fare del mio meglio, ma non riuscivo a vedermi per sempre in mezzo alla natura. Non avevo un piano alternativo. Non ho continuato gli studi, Dottore. Non ho qualifiche specifiche. Anche il mio hobby arbitrale stava cambiando. Sapevo che avrei smesso per problemi fisici. E le donne della mia vita mi stavano abbandonando per farsi la loro vita. Mi sentivo bloccato, senza via d’uscita.
Lo Splendente annota qualcosa e dice:
– In un momento d’incertezza trovi conforto nell’immaginario. La Tv è la compagna ideale per te. Giusto, Mel?
– Quando vidi per la prima volta l’Aspirante in Tv qualcosa mi colpì. Avevo bisogno di tornare adolescente. Non lo so, Dottore. Io sono una persona curiosa: le sfide mi piacciono. Cercavo notizie sui giornali e sul web, volevo sapere tutto di lei, chi fosse nella vita reale. Ero davvero preso come un ragazzino, perso dietro a un’immagine televisiva. Mi era già capitato che mi piacessero delle attrici: Robin Wright Penn all’inizio della sua carriera, quando faceva la bella Bottondoro in Una storia fantastica. Liv Tyler: eterea, leggera e meravigliosa in Io ballo da sola. Quando la vidi a Cannes rimasi folgorato. Poi Alexis Bledel di Una mamma per amica. Di tutte dicevo: “Se la incontro per strada, me la sposo”. Ma con l’Aspirante era diverso. Settimana dopo settimana, l’interesse cresceva. Sapevo che era una stupidata, ma faticavo a controllarla. Nel corso della giornata, anche quando ero in Sicilia, mi capitava di pensare a lei. Non era attrazione fisica: ero incuriosito dalla ragazza, e mi trasmetteva delle sensazioni positive. L’aspirante arrivò in un momento di solitudine e di vuoto. Era la novità, e la mia curiosità si scatenò. Sarebbe stato un binomio letale.
Lo Splendente annota qualcosa sul quaderno e dice:
– L’Aspirante entra in scena quando il tuo mondo sta evolvendo. La tua fantasia trova terreno fertile per una nuova sfida. Getti le basi per mischiare realtà e immaginario. E’ l’ inizio di nuovo file
– Dottore, non so cosa dirle. Ho tanta confusione in testa. Vorrei tanto tornare indietro ma non posso. Non mi resta che sconfiggere i fantasmi.
Ciao Melvin!
Se dovessi dire la mia dovrei aprirmi anch’io un blog. Quindi è meglio evitare per ovvi motivi…
Ma una cosa devo dirla con tutto il cuore. Questa benedetta “Aspirante” siete riusciti tutti a farmela diventare più indigesta di un peperone. Il che dice tutto, credo…
Premesso ciò, e perdonami se non ti dò più del lei, sono seriamente curiosa di leggere per vedere se avrò risposta ad alcune domande. Ti avevo lasciato morto, nonostante qualcuno a suo tempo ha ben pensato di farci pervenire qualche “novità” in merito. Nonostante lo smisurato disprezzo nei confronti dei tuoi amici oscuri, oltre il tuo fare sempre un particolare, oltre le voci di corridoio che ti davano per vivo, oltre tutto…hai avuto sempre la mia considerazione e beh si…lo ammetto…anche la mia stima. Ma non perchè fossi “malato” e successivamente defunto, ma solo perchè così sentivo che doveva essere. Stranamente credevo fossi l’unico sano di mente in quel “buco nero”. Tuttavia, visto e considerato che sei realmente risorto posso solo dire che la “pazza capo” sono seriamente io che ti ho creduto. Bah andrò in cura, ma dal dottor Serioso…avrei due cosette da dirgli 🙂
In ogni modo, nessun rancore o altro. Spero di trovare risposta alla mia curiosità e quindi buona fortuna per tutto e ti prego la prossima volta che sceglierai di morire, non me lo direee!!!
…Saluti…
Francesca
Gentile Francesca,la ringrazio per essere venuta nel mio blog e per avermi dedicato un pò del Suo tempo.
Non ci siamo conosciuti di persona. Magari oggi avrebbe un opinione diversa del sottoscritto. Ma non importa. Il Tempo é Galantuomo .
Confido che il racconto possa aiutarla a capire. “Melvin” è stato un personaggio negativo.
E’ tornato per raccontare la sua storia e per rimediare ai propri errori.
Questo non é solo un viaggio della memoria:”Il Ritorno di Melvin” e’un esercizio terapeutico.
Se avrà la bontà di seguire “il Ritorno di Melvin” anche su facebook,potrà avere le idee più chiare di “questo personaggio”.
“Melvin” racconta il passato per guardare al futuro con serenità.
Cordialmente Melvin
Non conosco malvin e non so che malattia abbia non ho mai letto fino ad oggi nulla del genere ma riesco a riconoscermi in certe sensazioni che descrivi talmente bene che potrei anche reputare te un medico, un dottore…. o forse semplicemente una persona che soffre veramente come me. Spero di non esserle sembrata troppo invadente, il mio è solo sentimento che vuole essere detto per cortesia e per rispetto, ripeto, non giudico e non capisco chi possa permettersi di farlo, ma detto tutto ciò, una cosa è certa, non è uno dei soliti blog, questo rispecchia le tematiche della psiche umana e i miei complimenti vanno a tanta umiltà nell’ammettere i propri errori, nell’aver fegato di urlare al mondo intero “che sono una puttana bugiarda con i pensieri devastanti per la mente”. Ti ammiro Melvin, non so chi tu sia o cosa abbia fatto o nient’altro ma sento che tu sei! Sei e non bisogna aggiungere altro. Passerò ancora, metto questa pagina nelle mie preferenze e verrò a lasciarmi “curare” con le tue parole. Un carissimo e sincero saluto da me, che sono io, ovvero Lei.
Gentile Lei
La ringrazio per essere venuta nel mio blog e per avermi dedicato un pç del Suo Tempo.
Ho letto il suo commento stanotte e confesso di aver preso poi sonno con difficoltà.
Sono un semplice paziente. Non voglio annoiarla con la mia diagnosi medica. Ho avuto dei momenti difficili.
Sono sopravvissuto a due crisi psicotiche ed ad un ricovero. La mia vita è implosa sotto i colpi della vergogna e dei sensi di colpa.
La mia mente è stata lungamente impegnata con i fantasmi del passato. Quando su consiglio del medico ho deciso di scrivere la mia storia non sapevo cosa aspettarmi. Mi creda raccontare di sé e dei propri errori é imbarazzante, doloroso,complicato. Ma questo viaggio della memoria mi é servito molto. ho capito quale rigidità mi sono portato dietro per tanto tempo. Ho mentito per tanto tempo. Ho inventato una vita. Ho evocato la malattia di mio padre. Questo blog nasce con la speranza di poter dare sostegno a chi soffre ogni giorno. Le sofferenze della mente sono atroci. La diversità é un valore. La ringrazio per la fiducia che pone in me. Non sono uno scrittore. Parlo di me,conosco bene la materia. Ma se ha piacere di leggermi Il Ritorno di Melvin é anche su Facebook. Mi auguro che quando passerà da qui “Melvin” potrà regalarle un sorriso. A presto
anche io Melvin mi riconosco in quello che scrivi nel dolore che provi, voglio seguire il tuo consiglio e metterlo per iscritto mi farà piangere ma tanto non credo potrò mai dimenticare i miei 29
GentileSignor/a Salemmi,
La ringrazio per essere venuto sul mio blog e avermi dedicato un po’ del Suo Tempo.Metta fuori il dolore. Sia onesta con la propria anima. Non sara’ facile ma mi creda dopo si sentirà più leggera.Si liberi dai fantasmi del passato. Ritorniamo a vivere con serenità. Il Ritorno di Melvin é anche su facebook!Grazie ancora